| inviato il 05 Gennaio 2020 ore 14:02
Il fotoamatore e' uno che scatta per passione e invidia il professionista per il tempo che puo' dedicare a questa passione... Perche' possa essere regressivo invece non mi e' chiaro. La mancata apertura mi pare che non riguardi particolarmente la figura del fotoamatore, visto che avendo passione per la fotografia, inevitabilmente cerca di conoscere a capire di fotografia... |
| inviato il 05 Gennaio 2020 ore 14:04
e mica tutti, però... :) |
| inviato il 05 Gennaio 2020 ore 14:21
Io mi ritengo un grandissimo fotoamatore. Attenzione! Non grandissimo per le foto che faccio (ormai sempre meno) ma perché amo sempre di più la Fotografia. Ho scoperto che mi dà più piacere visitare mostre e musei legati alla fotografia (il mondo ne è pieno!!) piuttosto che fare fotografie. Sono un fotoamatore? Grammaticalmente si, forse meno interessante per chi vende macchine fotografiche la cui sorte dipende in gran parte proprio da chi le fotografie vuole farle e aspira a farle sempre meglio (dove il termine 'meglio' apre mondi infiniti e soggettivi). Perché fotografo sempre meno non lo so. Insoddisfazione, inadeguatezza, mancanza di tempo e forse di idee. Vorrei riprendere a scattare in pellicola, non per snobismo vintage ma perché avendo ottima attrezzatura forse sarei portato a concepire la fotografia diversamente da come ho fatto fino ad ora. In ogni caso: Siate fotoamatori...amate la Fotografia. Ciao Carlo |
| inviato il 05 Gennaio 2020 ore 14:31
Il vero fotoamatore deve divertirsi..... e finché riesci a farlo hai ragiunto lo scopo, se poi riesci anche a fare qualche buona foto...... meglio. |
| inviato il 05 Gennaio 2020 ore 14:35
“ Ho capito vi prendete troppo sul serio ....... „ A me pare che quando uno comincia coi "vi" sia lui a prendersi troppo sul serio, o no Perdona Tony, ma arrivi e dai a tutti dei pippaioli, poi che si prendono sul serio... suvvia, scendi anche tu tra i poveretti, e vedrai che ci si diverte più che a sufficienza |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 0:59
Arieccoci qua... Ben ritrovati a vos... E approfitto per: “ “ Remember ? io pensavo fossi il Sig. Benedusi... bho...non capisco più nulla „ Eh eh eh! Non hai idea di quanti nel tempo mi hanno messo a dura prova i testicoli col fatto che oso non avere foto nella galleria "Rememberiana"... Ma cavoli proprio nell'unica che ho caricato e mi rappresenta in toto, non notare che siamo pressochè 2 gocce d'acqua... Grida vendetta, anzi Banzai! “ È indice di chiusura totale verso tutto e tutti.. l'antitesi totale del motivo dell'esistenza. „ Pensa a quanti si sono proprio votati all'eremitaggio, magari in altura e volutamente lontano da contatti umani di sorta, proprio per trovare il senso dell'esistenza. “ Cesco Ciapanna era un editore coi fiocchi, „ Ma per caso seguivi e apprezzavi anche i suoi deliri extra-fotografici, che infarciva e dispensava nelle ultime pagine della sua rivista? |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 1:41
il fotoamatore è un inquieto , spesso un frustrato , mai un artista , quasi sempre un presuntuoso , ma soprattutto un feticista di attrezzature fotografiche . |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 13:47
E no questo a me non lo dici.... Se vedi come tratto io la mia attrezzatura....e quanto me ne sbatto dei risultati..... passatempo e basta. |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 14:11
“ Ma per caso seguivi e apprezzavi anche i suoi deliri extra-fotografici, che infarciva e dispensava nelle ultime pagine della sua rivista? „ Ho amato molto Ciapanna. Oggi sarebbe perfetto, per le discussioni tipiche sull'attrezzatura Quando prese la china di "quelli del 92" e cominciò con gli editoriali imponenti, ti dirò che mi affascinò parecchio (era un uomo di grande cultura e si, affascinante). Poi, col tempo e per la deriva che scelse mi disamorai. Come molti credo. Però lo ritengo molto importante nella mia formazione, perlomeno per quanto attiene a un certo "metodo" |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 15:30
Non ho capito.. Remember è o no Benedusi ? |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 15:31
Chissene? |
user175879 | inviato il 06 Gennaio 2020 ore 15:40
“ il fotoamatore è un inquieto , spesso un frustrato , mai un artista , quasi sempre un presuntuoso , ma soprattutto un feticista di attrezzature fotografiche . „ Vorrei cambiare hobby mantenendo i difetti. Che mi consigliate? |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 15:49
HI FI.. mi pare il primo della lista.. |
| inviato il 06 Gennaio 2020 ore 15:59
Credo, anche alla luce della mia personale esperienza, che, come è già stato sottolineato, oltre alla motivazione : una volta più radicata, date le difficoltà legate allo scatto ed in generale a come era strutturato il mondo dell'analogico, a differenza di oggi dove la propensione al click tende ad infinito, matematicamente parlando, con i device oggi disponibili, sostanzialmente il distinguo rimane ancora “la Libertà”. Anche a quest'aspetto si è già accennato, tuttavia, forse merita di essere approfondito. In effetti l'interruttore del professionista viene, in genere nella maggior parte delle volte, “fatto scattare” dalla committenza di un lavoro : c'è un prius temporale dato dall'incarico/appalto, per cui è, pressoché, difficile rintracciare quanta istintualità residua permanga nella motivazione, quanto entusiasmo alberghi nello slancio, quanta curiosità susciti il tema del progetto, che affinità si abbia con questo e se si è mai stati pervasi dal desiderio di cimentarsi con quel oggetto/soggetto/evento. Tuttavia oltre all'ovvio momento dello switch on, che nel caso del fotoamatore è innescato solo dalla passione e dalle ragioni intime e personali più disparate, il committente vincola il professionista anche per ciò che concerne il risultato, che dovrà soggiacere a direttive e indicazioni, talvolta richieste e correzioni postume, oltre a dover subire un eventuale vaglio finale ; laddove il fotoamatore è assolutamente libero non solo e non tanto di attivarsi se e quando gli pare, ma ancor più, a sua insindacabile discrezione, può decidere, a piacimento, se portare a casa o meno un'immagine, se mutare, in corso d'opera, tema, oggetto e soggetto della sua sessione fotografica ed, infine, il prodotto finale deve sottostare soltanto alla sua personale approvazione. In poche parole per un professionista 9 volte su 10, la molla di attivazione e la chiusura dell'operazione coincidono con la sfera d'azione del committente. Chiaramente, ci sono le foto che esulano dal contesto professionale, così come, talora, anche una sessione lavorativa può comportare l'emozione di una sfida, il coinvolgimento emotivo, l'avverarsi di un'ambizione ed allora passione ed entusiasmo avranno il sopravvento pure in ambito cotrattuale. Per concludere, ritengo quindi che l'elemento dirimente della connotazione tipica del fotoamatore, non sia il collocarsi in uno spazio di relazione di per se più chiuso rispetto al professionista, bensì è la ragione iniziale ( sia quella che lo conduce alla foto, sia quella che gli rende angusta la dimensione del cellulare, facendogli preferire una fotocamera) oltre, ovviamente, al momento del bilancio finale sul proprio operato, soggetto solo al libero arbitrio di chi fotografa. Riguardo all'apertura culturale ed a un mondo eventualmente precluso all'amatore, penso che nella società odierna ipertrofica di connessioni, contatti, mezzi e momenti di comunicazione, sia anacronistico pensare ad esso come una figura chiusa e regressiva, relegata al confino di una dimensione prerogativa solo del professionista. |
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