| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:08
“ Certo, poi smonti le Nikon e ti trovi il sensore marchiato Sony. Mi insegnano che se faccio produrre a conto terzi esco con il mio marchio non con quello del terzista.
Vabbè ma sono polemiche assurde basate sulla non accettazione della realtà. Vi abbraccio e vi lascio. „
Web scusami ma è assurdo ciò che dici.
Un conto è il brevetto ed il progetto, che può essere Nikon.
Un conto è il prodotto finale che è realizzato e quindi marchiato Sony.
Cosa ci vedi di strano? |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:11
Certo e su questo concordiamo. Però non farmi quotare la parte dell"articolo in cui si asserisce che Sony compra stepper da Nikon per fare sensori. Anzi la quoto:
"Capirete l'importanza di questa industria - quella degli stepper - e il loro valore strategico per la restante industria elettronica. Nikon fa parte di questo ristretto club. Nemmeno Sony si produce stepper per se ma li compra ... da Nikon."
Come vedi quello che tu dici, che è corretto, è ben differente da quello che si afferma nell'articolo.
@Iza: io non so di cosa parlo?  bella questa!
|
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:15
Ma la storia degli Stepper Nikon venduti a Sony è una notizia che gira da anni.
Se non fosse vera credo che Sony stessa (o ASML) avrebbe già provveduto a smentire tutto.
Poi guarda, leggendo quanto avanzate siano le macchine microlitografiche prodotte da Nikon, sarei entusiasta se venissi a sapere che Sony le utilizza per la realizzazione dei suoi sensori e pannelli LCD. |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:15
Blackdiamond qui l'unico che vedo arrampicarsi sugli specchi sei tu.
X tua informazione nel mio salone c'è ben altro ci sono anche dei bei quadri fatti con foto mie. Nel tuo ce ne sono? Boh...non hai neanche 1 foto sul profilo quindi non mi sorprenderebbe di vedere le tue pareti spoglie... così come lo sono i tuoi ragionamenti basati solo su tue congetture e senza alcun tipo di dato a supporto.
Ed al di là di quelle che possono essere le tue considerazioni su Allessandroprof é sufficiente che vai qui
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3853323
X trovare un bel po' di informazioni.
Ma mi rendo conto che mettere la testa sotto la sabbia e fare finta di niente sia più facile.
E come sempre quando non si hanno argomentazioni a supporto é più facile e conveniente attaccare il proprio avversario x distogliere l'attenzione dal vero tema dello "scontro".
Ma chi ha occhi x vedere ed una minima capacità di discernimento é perfettamente in grado di soppesare x bene le tue parole e di rendersi conto che dietro le tue affermazioni ci sono solo supposizioni da parte di chi evidentemente ama al contrario il marchio Nikon...ed in qs forum ce ne sono veramente tanti ma ormai noti ai più. |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:17
“ @Iza: io non so di cosa parlo? MrGreen bella questa „
Ma hai a mente la differenza tra progetto e prodotto finale? |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:21
@Izanagi
A livello industriale ci potranno pure essere stati dei contatti, ma resta il fatto che i giapponesi si ispirarono a quella che era la produzione di apparecchi fotografici principale, cioè quella tedesca. Naturalmente essendo intelligenti e, come si diceva una volta, "industriosi", non si limitavano a copiare pedissequamente, ma dove potevano, miglioravano e innovavano.
Le loro primissime produzioni si ispiravano molto alle macchine tedesche, ma già gli apparecchi prodotti nei primi anni '60 erano fortemente innovativi, con soluzioni tecniche all'avanguardia, tipo esposimetro TTL.
Non so prima, ma negli anni '70, la gran parte del vetro ottico semilavorato, proveniva da Hoya e Cozo, certo è probabile che negli anni '50 la piccola produzione giapponese di macchine e obiettivi, partita in origine per uso interno, non giustificasse stabilimenti appositi e si rifornissero dai tedeschi.
Comunque, l'industra giapponese, quando decise di invadere il mondo con la sua produzione, mantenne sempre un certo fairplay nei confronti dell'industria occidentale, per esempio, quando usci la Nikomat (Nikon+mat, ovvero modello economico rispetto alla Nikon F), Zeiss, titolare del marchio Ikomat, fece capire di non gradire, motivo per cui le Nikomat per i mercati occidentali, furono marcate Nikkormat. |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:29
@Fileo
Che si siano ispirati ai modelli teutonici, già presenti da anni sul mercato, è indubbio.
Che ci siano state forti collaborazioni, sicuramente tra Nippon Kogaku e Zeiss (parlo di queste aziende perché conosco bene la storia di entrambe) è, altrettanto, indubbio.
I rapporti nacquero già quando la Nippon Kogaku nacque, infatti, negli anni 20,in terra orientale, approdarono diversi ingegneri Zeiss con tanto di progetti e schemi ottici alla mano.
Negli anni 30, invece, furono gli ingegneri giapponesi a raggiungere la Germania e tra questi c'era anche l'allora Presidente della Nippon Kogaku.
A questo aggiungiamo il fatto che, sin dall'inizio, la Nippon Kogaku utilizzò il miglior vetro in circolazione per realizzare le sue ottiche mantenendo, di fatto, il più alto standard qualitativo.
“ Non so prima, ma negli anni '70, la gran parte del vetro ottico semilavorato, proveniva da Hoya e Cozo, certo è probabile che negli anni '50 la piccola produzione giapponese di macchine e obiettivi, partita in origine per uso interno, non giustificasse stabilimenti appositi e si rifornissero dai tedeschi. „
È così, nei primi decenni del 900, il mercato ottico era dominato dalle industrie europee.
I giapponesi, Nikon soprattutto, partirono nel campo dell'ottica militare mentre in Europa le grandi aziende erano già affermate anche nell'ottica civile.
La Nippon Kogaku, comunque, continuò a comprare vetro e ad altri materiali fino a quando non iniziò a produrre tutto autonomamente.
|
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:36
www.imaging-resource.com/news/2017/09/05/sony-kumamoto-sensor-factory-
queste sono le foto che dice black, non so cosa abbia visto lui, ma io vedo macchinari oscurati da censura e non si capisce affatto di quale marca siano, quindi non vedo il motivo di alzare tutto questo polverone, sono tutte ipotesi tue black, che non trovano fondamento.
|
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:45
Emanuele, vedo che dopo un paio di giorni sei andato a vedere le foto, bene. |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:48
già le avevo viste ed era per questo che so due giorni che ti dico che stai a fa tutto dasolo basandoti sul nulla...
|
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:50
Dai un passo alle volta... Hai visto anche quelle del sito Nikon? |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:53
“ Ma hai a mente la differenza tra progetto e prodotto finale? „
Iza, io direi di si. Sei tu che parli di cose di cui non conosci nulla. Non le hai studiate ma la cosa grave è che ti poni pure il modo altezzoso.
Io posso far realizzare un progetto di un prodotto a terzi, ovvio, ma esce col mio marchio! soprattutto se quel prodotto è il core del mio business qual è oggi un sensore! tutto gira intorno al sensore!
E' come se la Lamborghini si facesse produrre i motori da DACIA, su progetto ovviamente Lamborghini, tu vai ad aprire il cofano di una URUS e trovi scritto DACIA!
La Nike produce in Thailandia su suo progetto. Sulle scarpe o parte di esse c'è il suo nome o quello del produttore reale della scarpa Chinpinpuf ? NO! c'è scritto NIKE!
FCA vende ricambi auto fatti da terzi ma marchiati FCA (gli originali) non VALEO per dire! e pure sono prodotti da Valeo.
Allora se sulla Z7 c'è un Sony IMX309BQJ significa che quel sensore è di Sony.
Sul sensore della D5 non c'è scritto. Come mai? si sono dimenticati?
Iza però questo è l'ABC. Io capisco il dover sostenere tesi assurde ma c'è un limite a tutto. E lo dico con tutto il rispetto. Non si può stravolgere la realtà delle cose. Con questo termino il discorso ed ognuno crede a quello che vuole. Pace e bene! e buone foto
|
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:54
Webby scendi ogni tanto dal tuo piedistallo...ti farebbe bene sai? |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:57
“ Iza però questo è l'ABC. Io capisco il dover sostenere tesi assurde ma c'è un limite a tutto. E lo dico con tutto il rispetto. Non si può stravolgere la realtà delle cose. Con questo termino il discorso ed ognuno crede a quello che vuole. Pace e bene! e buone foto „
“ Iza, io direi di si. Sei tu che parli di cose di cui non conosci nulla. Non le hai studiate ma la cosa grave è che ti poni pure il modo altezzoso. „
No vedi, l'unico che si pone in maniera altezzosa qui sei tu.
Di esempi, nella storia industriale, ce ne sono a iosa.
Ne prendo uno, rimanendo in tema: la Nikon f3 disegnata da Giorgetto Giugiaro e realizzata da Nikon.
Ebbene, seppure il progetto fosse di Giugiaro, sulla f3 non trovi inciso (e te lo posso assicurare visto che ce l'ho) "designed by Giugiaro, made by Nikon".
Idem in tanti altri prodotti. |
| inviato il 04 Febbraio 2021 ore 9:59
Dipende WEB, se il processore è basato solo in parte su brevetti Nikon può benissimo figurare solo il marchio Sony.
Come è possibile che Nikon accetti di non figurare sul processore in cambio di trattamento economico migliore o di precedenza nella fornitura rispetto ad altri clienti.
Succede anche per FCA e Valeo, sapessi quanti pezzi e pezzettini marchiati Valeo ma non prodotti da loro ( normalmente sono Made in Cina ) trovi nelle loro scatole.
|
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
