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“ Vi prendo su solo se avete qualcosa col bollino rosso, sennò state a casa barboni :)) „
ho colorato il bollino rosso di nero, quindi non posso venire con voi, ma posso sempre aggregarmi promiscuamente alle vostre nobili carrozze di prima classe, in stile Brodie "ma senza dito medio"...
del fotografo greco, segnalo "saints", un lavoro che documenta la dura vita quotidiana di un gruppo di bambini afgani e relative famiglie rifugiati ad Atene, un progetto crudo e toccante che diventa anche un viaggio personale dell' autore rivelando i suoi ricordi più intimi e le sue paure...
Il gioco, il mezzo di espressione di ogni bambino, è la ruota che mette in moto queste fotografie. Sentimenti remoti e ben nascosti, come paura, violenza, terrore, inibizione, trovano - attraverso il gioco - una via d'uscita spontanea e diventano tangibili. Tutto il resto è sfuggente, nel loro mondo: famiglia, amici, ambiente, paese di residenza, identità e personalità.
tra le tante meravigliose stampe che ho visto al Paris Photo, uno dei fotografi che mi ha piu' colpito, è questo freelance giapponese.
Yamamoto è un fotografo del 1957 che usa la fotografia per catturare immagini capaci di evocare ricordi. Sfoca il confine tra pittura e fotografia sperimentando attraverso la stampa. Interviene personalmente tingendo e manipolando l'immagine a volte strappando o piegandone alcune parti. I suoi temi includono nature morte, nudi e paesaggi. Realizza anche installazioni artistiche con le sue piccole fotografie per mostrare come ogni immagine sia parte di una realtà più grande.
Questo passaggio continuo da un genere a un altro, da un nudo, a una natura morta, da dei gufi a paesaggi, ma tutto tenuto insieme da un elegantissimo filo conduttore, che ne certifica lo stile poetico, mi ha decisamente affascinato.
L'Olanda con il sol levante è per me la piu' interessante fucina di nuove proposte.
Qui vi presento Mark Van Den Brink, fotografo classe 66 ( classe di ferro, modestamente), formatosi presso l'accademia Gerrit Rietveld di Amsterdam, fu uno dei primi a capire la bellezza delle imperfezioni.
Per cui, con la sua minuscola Minox, comincio' a girare il mondo raccogliendo frammenti, di ogni genere. Sulle alpi ebbe l'idea di attaccare alla Minox un telescopio, per creare un effetto scenico strano : le montagne sembravano vicine e lontane contemporaneamente.
Viste da vicino, a Paris Photo, le sue stampe affascinano, in questa epoca del''ultradettaglio.
Masao Yamamoto è sempre bene riportarlo a galla, è affiorato anche Altenmich, una gradita apparizione, sollecito Last di ulteriori mancanze di memoria per stanarlo...
Grazie, Novebis, per considerare gradita la mia "riapparizione" qui.
Varie vicissitudini mi tengono lontano da molte cose, anche da quelle preferite. Cionondimeno non rinuncio, in qualche finestra (ormai rara) che la vita mi concede, a seguire in silenzio il Club dei Fotografi . Continuo ad apprezzarne massimamente la natura, gli intenti e gli interventi. È buona l'occasione per ringraziare tutti Voi di tutto ciò.
Nella finestra di questi giorni ho letto il nome di uno dei miei artisti preferiti e non ho resistito...
Giulia Filippi a me piace molto, tra l'altro l'ho contattata per caso e parteciperà a un mio progetto legato alla violenza sulle donne come "modella" per così dire, diciamo che è un progetto un po' particolare
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