| inviato il 12 Marzo 2020 ore 11:57
questo post pone la Fotografia al centro degli interventi futuri . Per fotografia non si intende bokeh , porzioni ingrandite di pupazzetti , nitidezza e di pp sparata . si tenterà' di parlare di Fotografia , di autori , con esempi e citazioni . si parlerà' di sfumature . Se preferisci la pillola rossa questo è il luogo giusto . |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 12:09
il primo fotografo che voglio esporvi è Horst p. Horst . uno straordinario fotografo tedesco che ha cavalcato il 900 sintetizzando la parola eleganza nella fotografia ritrattista . guardate le sue foto , guardate i suoi grigi , assaporatene la bellezza , distaccatevi dalle foto contrastate e fatevi trasportare da questo fuoriclasse nella fotografia con la F maiuscola .

 |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 14:17
L'ho sempre apprezzato, ho visto la sua mostra a Reggio Emilia e l'ho trovata davvero bella. Mi piace la tua iniziativa, avrei iniziato da qualche fotografo più contemporaneo forse, ma è indubbio che il lavoro di Horst sia qualitativamente molto valido |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 14:51
grazie Matteo . l'ho visto anche io a Reggio ed è stato il primo poster acquistato nel millennio scorso di fotografia . questo post è aperto a tutti per far passar un po' di tempo e far scoprire qualche foto nascosta o qualche autore . ho cominciato con Horst P Horst perché fondamentalmente è stato un precursore come lo furono Addams , newton , avedon e tanti altri , ma a differenza loro è decisamente meno conosciuto ai piu' . giustamente , come hai fatto notare , sarebbe un bene pubblicare foto o artisti sconosciuti , perche' in fin dei conti un forum serve ( almeno per me ) per imparare . |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 15:00
Io ultimamente ho approfondito autori che hanno giocato con l'autoritratto o con la ricerca del se, un lavoro che mi ha colpito è chiamato Layer ed è di Nikki S. Lee creators-images.vice.com/blog_article_images/images/000/013/341/Rome_2 www.artnet.com/artists/nikki-s-lee/layers-new-york-2-a-Tf-q0-tqHmGQbaE ogno scatto è legato a una città lei ha girato facendosi fare diversi ritratti dai classici artisti di strada che si trovano un po' ovunque, l'unica cosa è che ha chiesto loro di usare fogli traslucidi. Ha poi sovrapposto i fogli fatti in modo da avere diversi strati e li ha fotografati. Ha una serie di ritratti sovrapposti per ogni città, ha in questo modo fatto una ricerca su come gli altri la percepiscono |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 16:49
non lo conoscevo per nulla . fantastico ! |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 16:52
Si è meraviglioso e purtroppo poco conosciuto ed è increbile come i fotografi si un tempo riuscissero a tirar fuori immagini stupende con attrezzature modeste (rispetto ai nostri standard). Oltre a quello che si può trovare su wikipedia lascio un link interessante www.fotographiaonline.com/edward-steichen-1879-1973/ |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 16:58
Be insomma una sua foto è tra le più costose mai vendute e in qualunque libro della storia della fotografia ne parlano |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 17:28
che è la prima foto . ma non aveva un nome per me . la cosa incredibile è comunque il nuovo palcoscenico della fotografia : Instagram instagram se usato bene ci fa trovare dei fuoriclasse sconosciuti che fanno capire quale direzione avrà' la fotografia . ho appena aggiunto questo (cosi' passiamo alla contemporanea di sconosciuti ) : www.instagram.com/gustavominas/ una street giocata quasi sempre sui riflessi . se mettesse a posto anche la pp ( desaturando un po' ) sarebbe un fenomeno . tecnica 40 mm in analogico . |
| inviato il 12 Marzo 2020 ore 17:34
La foto più costosa è questa: 4.bp.blogspot.com/-hsxObnj10OE/VqM28PG1FTI/AAAAAAAAmSU/ts-PI4VtMBc/s16 si intitola The Pond—Moonlight e è stata venduta a 2,9 milioni di dollari “ The Pond-Moonlight è un raro esempio di fotografia a colori realizzata tramite l'applicazione manuale su carta di alcuni strati di gomma fotosensibile. La tecnica, sperimentale, precede di qualche anno l'autocromia, il primo procedimento per la realizzazione di foto a colori, che fu reso disponibile nel 1907. Ad oggi rimangono solo tre copie di questa fotografia – incluso l'esemplare battuto all'asta – ciascuna delle quali costituisce un esemplare unico a causa della stesura manuale delle gomme; una caratteristica che ne ha giustificato, in parte, l'elevato prezzo di vendita. „ |
| inviato il 13 Marzo 2020 ore 1:41
“ Io invece propongo Edward Steichen „ “ Si è meraviglioso e purtroppo poco conosciuto ... „ Ho notato anche io che la sua fama attuale è decisamente inadeguata al ruolo ENORME che ha avuto nella storia della fotografia. Ha rivoluzionato il ritratto. Si ricordino in proposito le sue foto a Marlene Dietrich www.google.it/search?q=steichen+marlene+dietrich&sxsrf=ALeKk00kgn5V0uf Ha rivoluzionato la fotografia pubblicitaria; e l'essersi dedicato a tale attività incrinò la sua amicizia con Alfred Stieglitz, che lo cosiderava un genere inferiore, indegno di un grande fotografo. Soprattutto, insieme al già citato Stieglitz (che aveva condiviso con lui il ruolo di protagonista del "pittorialismo" americano) fu il protagonista anche della svolta epocale a favore della "Straight Photography". A ciò ne avevo accennato qui: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1275209&show=4#5706174 |
| inviato il 13 Marzo 2020 ore 1:52
“ The Pond-Moonlight è un raro esempio di fotografia a colori realizzata tramite l'applicazione manuale su carta di alcuni strati di gomma fotosensibile. La tecnica, sperimentale, precede di qualche anno l'autocromia, il primo procedimento per la realizzazione di foto a colori, che fu reso disponibile nel 1907. Ad oggi rimangono solo tre copie di questa fotografia – incluso l'esemplare battuto all'asta – ciascuna delle quali costituisce un esemplare unico a causa della stesura manuale delle gomme; una caratteristica che ne ha giustificato, in parte, l'elevato prezzo di vendita. „ Penso che queste immagini del Flatiron siano state realizzate con tale metodo, che viene anche definito della gomma bicromata: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1275209&show=4#5707444 |
| inviato il 13 Marzo 2020 ore 2:07
mi viene da fare una considerazione ot quanto il mezzo abbia influito nella scelta professionale del fotografo come tipologia di foto : i fotografi nascono col banco per immortalare la realta' . poi la prospettiva si stringe e andiamo sui ritratti . sempre col banco . la street non sarebbe esistita senza il medio formato e il 35 mm . questo è uno svantaggio o un vantaggio? lo chiedo perche' leggendo un post dove si facevano parallelismi tra il digitale e l'analogico ricordo il pensiero di un mio amico analogico convinto : " il digitale , con tutta la pp fa solo sbagliare di piu'. ti da troppe possibilita' " . sara' stato cosi' anche col passaggio dal banco al 6x6 al 3,5 ? dopo anni sono convinto che anche lo zoom sia dannoso sulla idea finale della fotografia , in quanto uno da troppe possibilita' . in quegli anni col banco uno si specializzava . e pensava . era costretto a farlo . cosa che oramai facciamo sempre meno . |
| inviato il 13 Marzo 2020 ore 5:19
“ dopo anni sono convinto che anche lo zoom sia dannoso sulla idea finale della fotografia , in quanto uno da troppe possibilita' . „ Beh, su questo direi proprio di no. Cioè non dico che per qualcuno possa anche funzionare così, ma rimane decisamente se non un'eccezione, una schiacciante minoranza. Ma per chi lo padroneggia, è impagabile l'ottimizzazione dell'inquadratura raggiunta in pochi istanti, e per chi è dotato di riflessi e colpo d'occhio, rimane insostituibile il suo utilizzo ragionando nell'ordine di frazioni di secondo. Nelle medesime situazioni se si utilizzassero ottiche fisse, il tempo di avanzare o fare qualche passo indietro (per non parlare poi dell'eventuale cambio dell'ottica) e hai perso la foto, lo sviluppo irripetibile di un'azione o dell'accadimento determinante in una scena. Magari col fisso in tali situazioni, per non perderle, scatteresti ugualmente ma ottenendo composizioni assai meno curate ed efficaci... E da lì si sprecano poi necessari crop, tagli e reinquadrature postume da "schermo e tavolino"... Che personalmente rifuggo, anzi aborro con l'enfasi alla Mughini. Poi per i novelli "William Klein", pure con un fisso immagino si possano ugualmente trovare a proprio agio nelle situazioni dinamiche. Ma nella gran massa è invece spesso riconoscibile chi ha utilizzato fissi, specie visionando un portfolio o una piccola serie... laddove non abbiano poi corretto in maniera determinante in post in fatto di inquadratura, ma nelle proporzioni e nella prospettiva anche con photoshop poco puoi fare, e lo zoom resta impagabile e imbattibile. Ovviamente non si sta parlando in ambiti quali architettura, still life, ritratti posati e tutte le situazioni statiche. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |