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profondità di campo


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avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2016 ore 21:30



Ho trovato questo video con dimostrazione

user46920
avatar
inviato il 24 Giugno 2016 ore 4:08

se non ci capisci lì, guarda qui .... MrGreenMrGreen


avatarjunior
inviato il 01 Gennaio 2017 ore 15:20

Ho trovato quest'articolo...
paolotomassini.com/2014/12/29/tecnica-dimensioni-del-sensore-e-profond

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2017 ore 7:31

La questione se la dimensione del sensore influenza la profondita' di campo mi e' confusa:
se si dice che sensori piu' densi hanno circolo di confusione maggiore e minore pdc allora perche' si dice che la Full Frame ne hanno di piu'? A mio parere e' giusta la spiegazione della distanza e della focale diversa: per inquadrare la stessa scena di un formato ridotto, con una Full Frame o 1) mi avvicino e riduco la distanza dal fuoco o 2) aumento la lunghezza focale. In entrambi casi il risultato e' una riduzione della pdc.
In un programmino che mi calcola la prodondita' di campo se metto corpi con sensori differenti in effetti ho risultati diversi, ma con varziazioni percentuali minime. Quindi l'effetto ci dovrebbe essere, ma molto minore degli altri parametri.
Ciao!

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2017 ore 10:04

non prendere in considerazione la densità del sensore, non ci interessa, purchè sia sufficiente e oggi lo è.
Immagina di avere 4 fotocamere una diversa dall'altra, ma con tutte dobbiamo ottenere una stampa di 20x30cm.
Hai una MF (medio formato), una FF, una APSC, e una M43.
Usiamo con tutte lo stesso obiettivo, ovvero un 100mm preso dalla MF e adattato con anelli a tutte le altre fotocamere con sensori sempre più piccoli.
Riprendiamo sempre dallo stesso punto la stessa scena.

Accadrà che la scena ripresa dai sensori + piccoli ridurranno un mucchio l'inquadratura della scena, ma poichè l'ottica è sempre la stessa, i cerchi di confusione presenti nella ripresa comune a tutte le fotocamere saranno sempre quelli visibili nel mirino.

MA , poichè il campo ripreso dal M43 è nettamente inferiore a quello ripreso dalla MF, tali cerchi di condusione saranno PROPORZIONALMENTE più grandi rispetto al taglio della foto stessa.
Ora riportiamo tutte le foto fatte a 20x30cm. In quella fatta con il MF ci sarà un mucchio di campo in più e i CdC saranno quindi proporzionalmente alla foto intera, molto più piccoli rispetto a quelli ripresi dal M43, dove la foto riprenderà molte meno cose, ma in PROPORZIONE al resto della foto stessa saranno molto + grandi.

Quindi devi considerare che i CdC sono stati ingranditi usando il M43 in quel 20x30, e di conseguenza, causa formato, usando la stessa focale, al diminuire del formato (tenendo ovviamente sempre uguale il diaframma) la PDC diminuisce.

avatarjunior
inviato il 05 Luglio 2018 ore 3:38

ciao a tutti, riesumo questa vecchia discussione che(assieme ad altre) ha smontato quelle pochissime certezze teoriche che credevo di possedere.

Non ricordo più dove qua sul forum(forse in relazione a discussioni su ittiche STF) avevo letto di come alcune lenti, a pari apertura, restituissero Pdc differenti ma(al contrario di quanto avevo sempre dato per scontato) la Pdc percepita fosse maggiore nell' ottica con la lunghezza focale maggiore( non ricordo a quali obiettivi ci si riferisse ma pens fosse un discorso sempre correlato al circolo di confusione...

E' davvero possibile?

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2018 ore 6:14

No

avatarjunior
inviato il 05 Luglio 2018 ore 12:29

Ho finalmente trovato il messaggio che cercavo e a cui facevo riferimento.

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=261325



Consideriamo due obiettivi macro Zeiss: il 60/2,8 ed il 100/2,8. Il primo ha uno schema pressoché simmetrico (P = 1), l''altro - da buon teleobiettivo - ha un fattore pupillare minore di 1, e precisamente 0,7. Per R = 1:1 e con apertura f/8, la profondità di campo su formato 24x36 mm risulta pari a 1,1 e 1,3 mm per il 60/2,8 e il 100/2,8, rispettivamente. Dunque, il 100 macro offre, a parità di R, diaframma e dimensione del supporto sensibile (e quindi a parità di CdC = 1/30 mm), una maggiore PDC rispetto al 60 macro


avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2018 ore 17:36

L

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2018 ore 19:03

Credo che ci sia un problema di base nel raffronto. Qualsiasi test deve essere effettuato a lunghezze focali EQUIVALENTI. Non esiste la stessa inquadratura tra FF e APS-C con lo stesso obbiettivo fisso. Avvicinandosi con FF cambiano le proporzioni tra soggetto e sfondo. Es: soggetto a 2 metri e una casa dietro a 4 metri da noi con aps-c. Utilizziamo lo stesso obbiettivo con FF e dovremmo avvicinarci al soggetto (a circa 1,3 metri). Ne consegue che la casa sarà a 3,3 metri da noi e l' inquadratura sarà del tutto differente: con aps-c le proporzoni tra le distanze soggetto-sfondo sarebbero 1:2, con FF 1:2,5 ca. Qualora la pdc fosse la stessa (chiaramente no), cambia la distanza con lo sfondo e la casa sarà effettivamente sfocata in maniera diversa già sulla carta e ancora più diversa la percezione: la casa dietro risulterebbe più piccola con FF falsando ogni calcolo. Dai calcoli lo sfondo può essere più o meno sfocato a seconda delle situazioni tra FF e APS-C (Quale distanza dal soggetto?E quale dallo sfondo?) senza considerare l' ingrandimento dello sfondo (su aps-c si comporta come l' equivalente moltiplicato per il fattore di crop)..Non esiste un calcolo lineare per rispettare le proporzioni, con due soli elementi sarebbe anche "tutto sommato" fattibile avendo la possibilità che uno sia mobile (nel nostro caso soggetto-casa sappiamo di dover mettere il soggetto a 1,3 metri ma dovremmo spostarci a 2,6 metri dalla casa e posizionare il soggetto a 1,3 metri da noi). Nella realtà è decisamente poco pratico, il più delle volte impossibile (immagina sfondi a 2 km). Il ritaglio è equivalente, non è altro che il crop del sensore (difatti diventa un sensore aps-c) quindi il raffronto è del tutto inutile, è chiaramente identico. Il circolo di confusione conta ma in nessun caso pareggia la pdc tra aps-c e FF . Solitamente a focali equivalenti ci sono circa 1 2/3 di stop di diaframma di differenza.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2018 ore 19:30

Nel caso di due obbiettivi di diversa lunghezza focale sullo stesso sensore accade la stessa cosa: è vero che la pdc potrebbe anche essere simile con la distanza dal soggetto equivalente (alla focale utilizzata) ma le "dimensioni" nel frame degli elementi sullo "sfondo" sno minori per la focale corta, il che riduce nettamente la percezione (sfondo meno sfocato). La percezione non può essere uguale.
L' unico raffronto possibile è a focali equivalenti, in cui tutti gli elementi della scena e anche la nostra posizione sono identici. La risposta è sì, più è piccolo il sensore e maggiore è la pdc. La percezione aumenta con la lunghezza focale (sullo stesso sensore). Il resto sono particolari. Nel caso del crop anche il diametro della lente andrebbe ricalcolato in funzione della porzione UTILE ad ottenere l' immagine finale.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2018 ore 21:12

Bisogna ricordarsi che le informazioni riportate sugli obiettivi sono prima di tutto dei arrotondamenti: Un 60mm f/2.8 può essere che in realtà sia un 57mm f/3.0
Inoltre quelle indicazioni sono calcolate sempre con la maf a infinito, quando la messa a fuoco è vicina può cambiare completamente: un 105mm f/2.8 può diventare un 70mm f/8 (a TA) a una certa distanza di messa a fuoco

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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