| inviato il 29 Ottobre 2021 ore 18:19
Grazie Giovanni T :) |
| inviato il 30 Ottobre 2021 ore 18:07
@giovanni Grazie, quella foto va vista nell'insieme della serie, da sola perde un po'. Magari molti vedendola 'da sola' non l'hanno apprezzata per quel motivo |
| inviato il 02 Novembre 2021 ore 14:52
Piace anche a me. Il soggetto, ovvero il bar della stazione di sevizio, e quel senso di melanconia mi provoca un'associazione di idee con la pittura Edward Hopper. Quei colori e quell'atmosfera piovigginosa mi ricordano anche le foto di Saul Leiter. |
| inviato il 02 Novembre 2021 ore 15:01
@ Roberto: grazie, hai colto bene le mie intenzioni, cioè dare vita e visibilità all'ordinario, a ciò che non è 'bello' e che non può vivere di vita propria,se non attraverso l'attenzione di un obiettivo fotografico che doni poeticità a ciò che, di per sé, è 'impoetico'. E' un progetto non facile ( anche per le mie scarse capacità ), nel quale è facile cadere nell'insulsaggine... |
| inviato il 02 Novembre 2021 ore 15:14
In quella galleria ne vedo diverse altre che trovo veramente interessanti www.juzaphoto.com/me.php?p=&pg=286262&l=it Non so se ti riconosci nel termine "vena crepuscolare", che trovo in diverse tue foto (non in tutte). Trieste è veramente lo scenario giusto per questa predisposizione. Anche qui ne vedo diverse che mi piacciono: www.juzaphoto.com/me.php?p=&pg=89361&l=it A Trieste ci sono stato un due o tre volte. L'ultima nella seconda metà degli anni '80. La conosco più che altro attraverso scrittori che vanno dai primi del '900 all'epoca contemporanea. Non faccio i nomi che tanto sono celeberrimi. Il primo della serie si chiamava Italo, l'ultimo si chiama Claudio. Con la funzione di ricerca ho trovato un post in cui facevo una comparazione tra Trieste e la mia città, ovvero Milano www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=8&t=3413286#19231359 Quegli "anziani triestini che non sono più tra noi" e che si ricordavano dell'Impero Austro-Ungarico li ho conosciuti a Venezia, ovviamente molti anni or sono. Quel post era in risposta a quello di un milanese (nel profilo c'era scritto "prov. Milano") che affermava che, appunto a Milano, non ci fosse nient'altro da vedere oltre al Duomo; che oltretutto per me non è neppure la chiesa milanese più interessante, perlomeno rispetto a Sant'Ambrogio e San Lorenzo Maggiore. Un totale menefreghismo nei confronti del patrimonio storico e artistico della loro città è una caratteristica di molti, temo la maggior parte, dei miei concittadini. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3797930#21852105 Anche nei video che ho allegato Daverio lamenta il sostanziale disinteresse dei milanesi nei confronti dei tesori architettonici del luogo in cui vivono. |
| inviato il 02 Novembre 2021 ore 16:55
@ Roberto: io sono triestino di adozione. Ora ho 73 anni e sono arrivato a Trieste quando ne avevo sei. Mio padre era un militare calabrese sposato con mia madre di Ravenna. Nato a Forlì, subito fui trapiantato a Ferrara, di cui ho i primissimi ricordi: una città che ho imparato ad apprezzare soltanto rivisitandola negli anni... Giunsi a Trieste in una mattina di febbraio del '55, in una giornata di bora "scura" ( così la chiamano ancora i triestini, quando soffia con la pioviggine ). Mio padre ci aveva preceduti nel '54 al seguito delle truppe italiane che 'liberavano' la città restituendola all'Italia. Le prime impressioni vengono decifrate e risistemate col tempo: si trattava - poi lo misi a tema- di una città 'metropolitatana', ben diversa dal quieto provincialismo ferrarese. Tutto mi era estraneo e inospitale, a cominciare da quel dialetto che è duro e secco, molto lontano dalla dolcezza veneta. Ricordo che, in prima elementare, i compagni, interrogati, rispondevano al maestro con un ' comandi? ' che non capivo, ma che era certo retaggio di un costune che aveva a che fare con il passato asburgico...C'era un clima per cui gli italiani ( anzi: i 'taliani, come me) erano considerati degli estranei, come gli sloveni...Insomma i triestini erano e sono soltanto triestini, con una vera insofferenza nei confronti di qualsiasi inquadramento. E poi, una valanga di scoperte, ricordi, atmosfere respirate e assimilate. Mi fermo qui, per condividere in pieno quanto dici riguardo agli anziani triestini e alla loro 'cifra' cosmopolitana, che, qua e là, sempre più raramente sopravvive. Ma Trieste vale davvero un soggiorno...Io non saprei dove altro vivere...( mia moglie è una triestina di origine ebraica...e ho detto tutto!! ) |
| inviato il 02 Novembre 2021 ore 17:15
“ Ricordo che, in prima elementare, i compagni, interrogati, rispondevano al maestro con un ' comandi? ' che non capivo, ma che era certo retaggio di un costune che aveva a che fare con il passato asburgico... „ Senz'altro è così. “ C'era un clima per cui gli italiani ( anzi: i 'taliani, come me) erano considerati degli estranei, come gli sloveni...Insomma i triestini erano e sono soltanto triestini, con una vera insofferenza nei confronti di qualsiasi inquadramento. „ Penso che anche questo sia un retaggio di quell'epoca. In una puntata della serie "Passato e presente" condotta da Paolo Mieli, dedicata a Trieste e con ospite il professor Guido Crainz; si apprendeva che, prima della Grande Guerra", i sudditi del Regno d'Italia residenti a Trieste erano chiamati "regnicoli" dagli stessi italiani fedeli sudditi dell'Impero. Questo con malcelato disprezzo e quasi considerati agenti di una potenza ostile. |
| inviato il 03 Novembre 2021 ore 0:22
Secondo me è molto apprezzabile il lavoro che ci sta dietro. Se ci si soffermasse di più a leggere una foto attentamente, ci sarebbero più like per alcune e meno per altre... Ma, lo sappiamo, siamo in un clima di bulimia di immagini e di letture frettolose e superficiali. E poi, di per sè, io la trovo ricchissima di dati e con un buon taglio, che la rende affascinante. E non è poco. |
| inviato il 03 Novembre 2021 ore 5:36
Sicuramente è come dici .. se cerchi un tutorial su come fare una foto inception c'è da mettersi le mani ai capelli già per le foto col drone da fare su posto |
| inviato il 03 Novembre 2021 ore 9:48
Daniele è la prima volta in vita mia che sento nominare e vedo una foto realizzata con tecnica inception... ti confesso che a me lascia freddino per non dire perplesso |
| inviato il 03 Novembre 2021 ore 11:46
@daniele, sforzo apprezzabile ma secondo me manca un pelo di impatto, la prossima la farei ad un'altra ora del giorno e farei una punta di color per renderla più "cinematografica", alla fine queste piccole cose cambiano molto la percezione |
| inviato il 03 Novembre 2021 ore 12:32
Paolo Longo: le foto della serie SERE le trovo interessanti, ma soprattutto quando osservate nel loro insieme, come progetto, portfolio; in questo caso l'unitarietà dello stile, la vena malinconica, l'atmosfera sospesa nel tempo e , come a me sembra, nel ricordo traspaiono meglio e hanno un maggior senso. Sicuramente non sono foto da "like" al volo, da passaggi rapidi girando senza meta per il sito. Come è stato sottolineato, alcune foto dovrebbero essere proposte specificamente per il commento, per una valutazione globale del progetto. Ovviamente funzionano di più un paesaggio spettacolare, magari meglio se esotico, ritratti curati anche se di maniera. Comunque mai affezionarsi troppo alle proprie foto; al netto delle delusioni, si potrebbe non vederne i difetti. Però, l'idea la trovo interessante. Daniele Ruggeri: anche il tuo progetto mi sembra interessante e lo porterei avanti, affinandolo. Indubbiamente, la sua originalità, particolarità non è detto che incontri il facile e frettoloso consenso. Vedo le foto meglio se stampate in un discreto formato, magari anche accentuandone la vivacità anche nelle saturazioni e nei colori. A parte quella premiata come EP, che però mi sembra la più "facile" perchè ha una certa dose di spettacolarità che cattura più facilmente lo sguardo rapido, mi piace moltissimo quella della strada che si accartoccia nel primo piano con un'auto allo stop e intitolata "Inception": mi sembra, al contrario, che "funzionino" peggio quelle in cui il primo piano è troppo incombente e invadente e, quindi, sbilanciato e un po' fastidioso, almeno a mio parere. Ma credo che tu debba continuare a svilupparla questa idea, sfoltendo un po' gli elementi come hai fatto in "inception" di cui parlavo in cui la strada accartocciata cattura lo sguardo. Mi sembra più gradevole trovare un soggetto forte da esaltare, da evidenziare maggiormente; insomma, gli elementi della foto li troverei più interessanti se giocassero in funzione di un elemento forte e riconoscibile. Sono d'accordo con Slumber86 |
| inviato il 03 Novembre 2021 ore 12:49
@ Claudio: grazie per il passaggio e per l' analisi |
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