user14286 | inviato il 14 Gennaio 2018 ore 10:58
Tutto questo mi porta alla mente le vicende di Boris, sapida serie italiana sul mondo della fiction a Cinecittà... |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 14:54
Grazie, apprezzo molto per il dettagliato elenco delle mansioni, delle situazioni e delle esperienze. Comunque sono cose di cui ho parlato e mi sono state spiegate a Vancouver in inglese ovviamente e confrontandole con la realtà italiana direi che siamo lì. Fa paura certo, ma se si è convinti e si fa ciò che piace si sopporta, la vita è faticosa sempre, ma con qualcosa che può portare dei risultati si affronta diversamente. Il problema alla fine secondo me sono veramente gli attori, perchè loro ci mettono la faccia e il fisico ed il loro cervello può essere un grosso problema. Poi vai a finire come Friedkin che schiaffeggia la gente o Kubrick che fa impazzire, non è bello, ma funziona... Mi han detto che agli inizi è molto altalenante, di solito parti come Production Assistant, dove puoi fare dal nulla più assoluto, come stare in un parcheggio a tenere un posto o ad ammazzarti per 15 ore spostando roba e magari ti chiamano una volta e poi non ti chiamano per settimane e devi essere anche pronto, che magari ti chiamano la sera per presentarti la mattina, se hai un altro lavoro o ti metti d'accordo spiegando che potresti avere situazioni simili rischi di essere licenziato. Direi che è una cosa che uno straniero con un permesso di lavoro di 6 mesi difficilmente farebbe, visto che c'è il rischio di rimanere senza lavoro. Avevo anche l'occasione di poter fare da comparsa, almeno, un collega nel ristorante lo faceva e me lo consigliò, lui mi disse che potevo scegliere i giorni e dare la disponibilità, ma facendo l'iscrizione al sito volevano tipo 12 foto diverse, con vestiti diversi, foto delle mani ed io comunque fui titubante e alla fine non lo feci. Questa comunque è l'industria cinematografica. Da indipendente se si racimola qualche soldo si possono fare parecchie cose per sperimentare, farsi conoscere e poi provare a chiedere finanziamenti. Io è da indipendente che voglio provare. Vorrei capire se in qualche modo potrei almeno provare, con un corto di 5-10 minuti, gestendo altra gente, collaborando e scambiando idee. Il problema è che dovrei raccattare sconosciuti, come fidarsi reciprocamente di sconosciuti? Se loro non si fidano di me perchè sembra che mi sono svegliato stamattina per provare a fare un piccolo corto, anch'io dovrei fidarmi di gente che accetta di aiutare uno che sembra si sia svegliato una mattina volendo fare qualcosa. Se proponendo il progetto questo può interessare, la gente si trova e una giornata spesa a provare a fare esperienza, a praticare non è niente, si torna poi tutti alle solite vite, in un mesetto si finisce di editare, se il corto è venuto bene si pubblica e si aspetta il resoconto degli esterni al progetto. Se va bene si continua di questo passo, altrimenti pace. Comunque Scorsese me lo aspettavo meno restrittivo su quel punto di vista, ma posso capire, non mi sorprende al 100%, è un po' schizzato in effetti. |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 15:31
Questo post ha assunto contorni Kafkiani |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 16:20
“ Questo post ha assunto contorni Kafkiani „ Guarda, ormai ne è passato di tempo da quando lessi "La Metamorfosi", qualcosa dal "Castello" e guardai il film di Welles, ma in effetti mi ci ritrovai molto. Anche "Uno Nessuno Centomila" mi ha preso in quanto ad immedesimazione. Io credo che forse il mio pessimismo e l'associata insicurezza siano dovute dal leggere "Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale" e "Se Questo è un Uomo" a 13 anni, che può essere l'età giusta, ma se ci sono delle speranze nella vita, quei due libri te le tolgono. |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 18:28
Ho il sospetto che tu ci stia trollando tutti. |
user35763 | inviato il 14 Gennaio 2018 ore 18:34
“ ma se ci sono delle speranze nella vita, quei due libri te le tolgono „ azz!! Che delinquenti! Bisognerebbe vietarli Io a quell'età di giusto leggevo(si fa per dire il leggevo) "le ore",inauguravo e sperimentavo felicemente i primissimi rodaggi a mano - un articolo particolarmente ispirato:"la rossa di fuoco" fu il mio primm'ammòre- e devo dire che ad oggi sono una personcina serena ed equilibrata; e anche un uomo di polso,grazie a quegli assidui allenamenti. E ci vedo ancora benissimo |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 18:42
“ Ho il sospetto che tu ci stia trollando tutti. „ Comincio a sospettarlo pure io.... Se è così allora complimenti, sei un genio! Se invece non fosse così, figlio mio, stai messo male, Ma male male male! Ps. Ho provveduto a cancellare il mio post sui mestiere del cinema, visto che a Vancouver, mentre facevi lo chef de rang, qualcuno ti ha spiegato per filo e per segno come funziona il mondo. E a quanto pare ci hai capito tutto. |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 18:52
si pure per me e' un troll..anche se , confesso, gli ultimi dieci suoi post, non sono riuscito a leggerli...troppa fatica |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 22:52
Allora, diciamo che non mi spiego bene, che scrivo troppo, in malo modo e non avete voglia di leggere tutto, perchè c'è scritta troppa roba e le cose che vengono comprese sono giusto quelle che avete sentito da altri, credendo che la penso come gli altri che scrivono delle loro idee senza cognizione di causa. Mi sono esposto troppo, dimostrando le mie debolezze e lacune, ne prenderò atto e migliorerò. Anche perchè Heisenberg, se hai preso per un'offesa il fatto che ti abbia ribadito che mi hai detto cose che già sapevo, vuol dire che mi sono posto in maniera errata, tu hai già un giudizio su di me e ritieni che non sia stato degno darmi delle nozioni in più, che ti dico di aver apprezzato, ma a quanto pare te rimani fermo al fatto che ho detto di averle imparate a Vancouver, ma non solo lì, anche perchè ho letto altre cose, non che ti abbia detto che me le hai chiarite di più scrivendomele e aggiungendomi tuoi aneddoti. Io ci metterò del mio, ma chi come te si fa certe congetture mentali su una persona che non conosce, non dimostra di essere una persona migliore di me. Ho scritto troppo e, ribadisco, male, ma se aveste voglia di leggere, la diatriba è partita sul fatto che io abbia detto di non aver voglia di conseguire un titolo di studio, non perchè ho detto che non so nulla di cinema e di come funziona. Non ho chiesto di aiutarmi perchè non voglio studiarlo. anzi continuo a dire che voglio saperne sempre di più, ma a quanto pare se delle cosine le so già è impossibile perchè ragiono male e ho solo la terza media. I libri che ho citato, ho solo detto che li ho letti in un periodo che avrei dovuto essere un po' più positivo per affrontarli e non avrei dovuto leggerli in un periodo di transizione e scelte. non dico che mi hanno rovinato la vita, me la sono rovinato da solo, facendo anche in quel caso scelte sbagliate. Avrei dovuto dedicarmi solo al porno allora a quell'età, invece di pensare di essere più maturo degli altri e tornando adolescente 10 anni dopo. Ripeto comunque che scrivo troppo, ho provato a rileggermi e c'è da annoiarsi, vi posso capire, vorrei dire più di quello che penso e mi si fraintende, non ci sono idee concrete e quindi capisco che mi si possa giudicare peggio di quel che sono. Mi dovevo forse sfogare. Farò e non scriverò più. Se scriverò ancora qualcosa mi impegnerò ad esprimere dei concetti più concreti, altrimenti utilizzerò il mio tempo in modi migliori, studiando e creando. |
user35763 | inviato il 15 Gennaio 2018 ore 5:55
Ascolta giovane Holden,non so se e quanto ci sei o quanto ci fai, e credo che nemmeno tu sappia più tanto bene distinguerne i confini. Cerca il termine bovarismo,prova a sviscerarlo quanto meglio puoi e riflettici su. Consiglierei anche la lettura di "La vita è altrove" di Milan Kundera al proposito. Imprescindibile è "Puer Aeternus" di James Hillman,bellissimo saggio sull'archetipo psicologico del fanciullo divino,che se ben compreso potrebbe molto aiutarti a individuare coscientemente,accettare-e quindi superare- certe dinamiche. Tutto ciò con simpatia,poichè nulla di male nel caso,anzi; ce ne fossero di piu' il mondo sarebbe probabilmente migliore. Ma un percorso-voluto o subito- d''introspezione e introversione tende ingannare e dispone ad alcune stereotipate e "animose" trappole(vedi tentazioni del deserto) per l'ego,che vorrebbero sembrare artistiche e poetiche vocazioni ma son solo buche banalmente patetiche,comunissime e di serie ove il nostro puer ingannato dal soave canto delle sirene s'impantana convertendosi ben presto e anzitempo nell'opposto archetipo del senex. Ps mi permetto di aggiungere alle letture proposte "Trentasette" di Flavio Caroli che credo ti piacerà Bada bene,non ti sto certamente dicendo che quella di fare il regista è una puerile e irrealizzabile illusione,ma che l'essere "posseduto" da queste dinamiche psicologiche ne inficia la concretizzazione;che,forse,inconsciamente ti blocchi e boicotti per non dovere così concretizzare una realtà lavorativa nel cinema-o altrove- che sai aliena dalla tua idealistica rêverie annichilendola. Devi(puoi,se puoi,se vuoi,se credi,se il caso,se capita...) prosaicizzarti. Vada come vada realizzare sogni(che altro poi non sono che fasI) equivale a perderli e bruciarli,è un "sacrificio". E spesso si crede di potere e dovere mantenerne l'integrità in uno stato di perenne potenzialità mai compromessa; in uno stato "verginale",conservato,congelato,reso eterno. Ma succede che col tempo vanno semplicemente a male,cominciano a puzzare e appestano,oramai non più ali ma sbarre della propria prigione. Zavorre. Van buttati e diventa assai difficile liberarsene poichè si è erroneamente delegato loro la nostra identità. |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 14:35
“ Ascolta giovane Holden,non so se e quanto ci sei o quanto ci fai, e credo che nemmeno tu sappia più tanto bene distinguerne i confini. Cerca il termine bovarismo,prova a sviscerarlo quanto meglio puoi e riflettici su. Consiglierei anche la lettura di "La vita è altrove" di Milan Kundera al proposito. Imprescindibile è "Puer Aeternus" di James Hillman,bellissimo saggio sull'archetipo psicologico del fanciullo divino,che se ben compreso potrebbe molto aiutarti a individuare coscientemente,accettare-e quindi superare- certe dinamiche. www.psicologianalitica.it/Paolo%20Cogorno/Figuccia/Puer%20Aeternus/Pue www.eridanoschool.it/articoli/articoli_di_astrologia_eridanoschool.asp sopra introduzioni trovate al momento. Tutto ciò con simpatia,poichè nulla di male nel caso,anzi; ce ne fossero di piu' il mondo sarebbe probabilmente migliore. Ma un percorso-voluto o subito- d''introspezione e introversione tende ingannare e dispone ad alcune stereotipate e "animose" trappole(vedi tentazioni del deserto) per l'ego,che vorrebbero sembrare artistiche e poetiche vocazioni ma son solo buche banalmente patetiche,comunissime e di serie ove il nostro puer ingannato dal soave canto delle sirene s'impantana convertendosi ben presto e anzitempo nell'opposto archetipo del senex. Ps mi permetto di aggiungere alle letture proposte "Trentasette" di Flavio Caroli che credo ti piaceràSorriso www.equilibriarte.org/article/23/Trentasette,-Il-mistero-del-genio-ado Bada bene,non ti sto certamente dicendo che quella di fare il regista è una puerile e irrealizzabile illusione,ma che l'essere "posseduto" da queste dinamiche psicologiche ne inficia la concretizzazione;che,forse,inconsciamente ti blocchi e boicotti per non dovere così concretizzare una realtà lavorativa nel cinema-o altrove- che sai aliena dalla tua idealistica rêverie annichilendola. Devi(puoi,se puoi,se vuoi,se credi,se il caso,se capita...) prosaicizzarti. Vada come vada realizzare sogni(che altro poi non sono che fasI) equivale a perderli e bruciarli,è un "sacrificio". E spesso si crede di potere e dovere mantenerne l'integrità in uno stato di perenne potenzialità mai compromessa; in uno stato "verginale",conservato,congelato,reso eterno. Ma succede che col tempo vanno semplicemente a male,cominciano a puzzare e appestano,oramai non più ali ma sbarre della propria prigione. Zavorre. Van buttati e diventa assai difficile liberarsene poichè si è erroneamente delegato loro la nostra identità. „ Più chiaro di così |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 14:57
Aggiungo: Bisogna stare molto attenti a cio' che si desidera. Quasi sempre infatti i sogni si avverano. Purtroppo spesso pero' la realta' va molto oltre l'immaginario ed i sogni quasi sempre poi si trasformano in incubi. In poche parole, lungo un percorso di crescita arriva sempre il giorno buio in cui il sogno si disintegra e restano gli obblighi. In quella fase e' necessario possedere strutture in grado di reggere il colpo e proseguire, nonostante le difficolta'. |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 15:49
Grazie delle dritte e dei consigli letterari, vedrò di recuperare e ponderare. Il discorso è psicologico, ma tirando in ballo studio, cinema e futili ideali si è scatenato il putiferio, mio e di chi non la pensa assolutamente come me. Cerco di concludere, dicendo che, avendo scritto senza controllarmi, a volte, risultando superficiale, anche perchè ci sarebbe voluto troppo tempo per rileggere e correggere castronate, mi sono esposto al giudizio, giustamente e ho dimostrato di essere una persona confusa e non lo nego, sono il primo ad ammetterlo. Ho ragionato un pò sul bovarismo e letto a proposito del "Puer Aeternus". Dovrò sicuramente approfondire, mi potrà servire per pensare ai miei errori, ma non credo di sentirmi più così, ammetto di esserlo stato e naturalmente non essendone uscito totalmente da quella situazione, lo do a vedere. Io penso che c'è chi accetta la vita così com è, come la vediamo, adattandosi alla società e chi continua a cercare altri modi di accettarla, per tutta la vita, non so se poi voglia dire rimanere immaturi, ma non c'è nessun premio, nessun senso in realtà, se non ci arrendiamo o non ci adattiamo a ciò che hanno pensato altre persone per tenerci a bada. La religione può portare ad un senso, che altrimenti sembra non ci sia, lasciando stare la religione, che comunque ci ha influenzati, si può diventare anche atei e non resta che adattarsi alle condizioni che la società ci impone, che non c'entrano nulla con la vita in se, con l'universo, ma solo per il vivere civile tra credenze che sono ormai nel subconscio, chiudendo le porte della mente per non ammalarsi di nuovo. Io quindi posso anche accettare il fatto che se voglio vivere nella società devo dare il mio contributo, sono solo arrivato ad un punto che devo capire come adattarmi, chiudere le porte lasciate aperte, eliminando pensieri che non mi servono. Se il cinema penso che serva per imparare ad esprimere me stesso, che magari sarei più bravo con immagini piuttosto che con le parole, dovrei provarlo, scendendo a patti con la mia personalità che per anni si è messa da parte. Mentre pensando che comunque il modo di scrivere potrei affinarlo, leggendo e studiando di più, dalla letteratura alla grammatica, potrei intraprendere una strada che non mi porti troppo a scendere a patti con la mia personalità per tutto il tempo, come invece sarebbe nel cinema, dovendo avere a che fare ogni momento con personalità diverse. La questione è che, adesso come adesso, la mia personalità non sarebbe adatta a fare il cinema, ma vorrei capire se è così perchè è naturalmente così o perchè in anni è diventata così, capendo quindi se con degli accorgimenti, con degli stimoli, potrebbe migliorare e cambiare facendomi esprimere al meglio, sfoggiando ciò che è sopito. In quel caso basta, deciderei di buttarmi in una di queste due mie strade che mi ispirano da una vita, ma delle quali ho titubato, oppure lasciare stare tutto, relegandole definitivamente a hobby e non rimpiangendo di averle relegate come hobby, non perchè non avessi avuto le capacità, ma per via del mio carattere che adatterò a fare altro. Io sono come sono perchè mi sono adattato ad esserlo e non ho lottato per vivere al meglio? Ho la mentalità, il fisico e il fiato adatto per affrontare questa scalata che non so quando finirà? La montagna posso anche studiarmela, capire dove posso camminare, dove posso scalare, dove posso riposarmi e ricostituirmi e capire quale attrezzatura mi serve. Questa montagna è lontana e ho capito forse che non posso raggiungerla da solo e forse mi servirà una mano anche a scalarla, con una guida più esperta magari, ma quella montagna io voglio scalarla perchè voglio vedere cosa c'è in cima, giusto per curiosità, se mai ci arriverò. |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 18:02
mi son fermato alla terza riga... quando dici: "ci vorrebbe troppo tempo per rileggere e correggere le castronate che ho scritto...." Mattipare? ed il nostro tempo invece e' gratis?.. noi possiamo perdere tempo a leggere le tue castronate. Salvo poi ,quando ti si fa notare che son appunto castronate, sorbirci lenzuolate di piagnucolate a base di non mi avete capito :) Vabbè.. che sei un troll ne avevo avuto il dubbio... ora ne ho la certezza.. la super×la ti e' riuscita benissimo. |
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