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Calibrazione Monitor


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avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2015 ore 23:58

Uhe l'occhiodelcigno!
Non complichiamo ulteriormente le cose altrimenti a ragione Raamiel si arrabbia.
Hai capito di quale termocolorimetro parliamo?

user46920
avatar
inviato il 08 Giugno 2015 ore 0:14

Ho letto di sfuggita Minolta ... penso ai TC da studio per uso su Pellicola, ma magari ho capito male.

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 0:26

un buon alunno migliora l'insegnante


Ma non era il buon insegnante che migliora l'alunno?

Intanto rispondo a L'occhiodelcigno; no.. non puoi, per costruire il profilo devi passare per la caratterizzazione, non puoi trapiantare un punto di bianco a casaccio su un profilo a casaccio.

Tornando a noi... vediamo di schematizzare la gestione del colore riducendola all'osso:
Una immagine contiene coordinate RGB, tali coordinate NON esprimono colori, sono solo coordinate di un modo colore, quello RGB appunto, ma non possiamo attribuire un significato preciso a quei numeri.
Per questo ogni immagine deve (o dovrebbe) avere un profilo incorporato; il profilo incorporato è sempre un descrittore di uno spazio teorico, come sRGB, AdobeRGB, ProPhoto, ma ce ne sono tantissimi...
Tramite il profilo incorporato il motore colore (CMS) da significato colorimetrico alle coordinate grezze RGB.

Quando una applicazione come Photoshop legge i dati di una immagine passa le coordinate RGB al CMS, il CMS interroga il profilo incorporato e tramite questo traduce le coordinate RGB nel PCS (profile connection space) abbinato.
Gli spazi teorici come AdobeRGB, ProPhoto ecc.. hanno il PCS a XYZ; per cui le coordinate RGB diventano coordinate XYZ che ha bianco D50 nel sistema ICC.
Adesso siamo a metà della catena, per mostrare la foto sul monitor dobbiamo fare il percorso inverso, cioè da XYZ di nuovo a RGB, del monitor questa volta.
Per fare questa conversione serve un profilo, che invece di essere teorico descrive una periferica reale.
Il profilo monitor descrive quel monitor e solo quel monitor nello stato di calibrazione in cui è stato posto, perciò è valido solo finché il monitor non deriva dal suo stato.
Tra le varie informazioni che il profilo monitor contiene c'è anche quella sul punto di bianco.

Photoshop non può prescindere da questa catena, quindi le coordinate XYZ saranno tradotte in quelle RGB del monitor usando un qualche profilo. In mancanza di un profilo apposito magari c'è uno fornito dal costruttore del monitor per le impostazioni base; se non c'è manco questo il sistema fa riferimento al profilo di default del sistema operativo.
Profilo che già di per se è del tutto alieno alla periferica reale, se poi vai ad inserire una variabile aleatoria rischi solo di peggiorare le cose.

Il fatto che tu veda una foto in modo corretto, apparentemente corretto, significa assai poco. L'unico modo di verificare la bontà della calibrazione del monitor è fare una validazione, DOPO avere eseguito tutti i passaggi canonici.
Non c'è altra strada.

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 0:30

Se vuoi approfondire questo è un tutorial sulla gestione colore :

drive.google.com/open?id=0B1VqtyDMz56NbjBKYU5IN2l0bjQ&authuser=0

E questa è la mia suite di profili ICC creati per la fotografia :

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1328046

user46920
avatar
inviato il 08 Giugno 2015 ore 14:19

Mario, ti consiglio di leggere tutto ... anche se nell'insieme è un po' complesso.

Visto che cerchi una soluzione semplice e pratica, tornando alla domanda che ti ho fatto (e che aggiungo):

1) puoi/vuoi darmi una risposta ?
2) il PC che usi è Win o Mac ?
3) hai la possibilità di creare un nuovo profilo colore per il monitor ?
4) di che software disponi per creare il nuovo profilo ?
5) che regolazioni utilizzi ?

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 19:06

Ma non era il buon insegnante che migliora l'alunno?

è anche vero il contrario perché spesso gli alunni bravi stimolano gli insegnanti a lavorare meglio.

Ramiiel, purtroppo non ci siamo, non riesci a semplificare e continui a non leggere quello che ti scrivo.
Ti avevo chiesto (quoto me stesso):

Allora se proprio vogliamo andare al nocciolo come dici tu, fai una bella semplice premessa al problema prima di andare nel difficile, partendo da questo:
Le regolazioni che faccio intervenendo sui livelli RGB del monitor migliorano la visione delle immagini, mentre se ho capito bene la calibrazione che dici tu interviene sul software. In caso affermativo, incomincia proprio da qui spiegando la differenza ai fini della visione, perché in fondo a me la visione interessa.


Quindi è necessario dare una traccia al problema e la possibilità di risolverlo mediante la gestione del colore.
Perciò se hai proprio voglia di divulgare il tuo lavoro, rendilo più semplice e pratico, per un fotografo non per un fisico/ingegnere. Fai, semmai, degli esempi fotografici rispetto ai quali evidenzi il vantaggio di avere un monitor ben calibrato, e l'importanza di saper gestire il colore. E principalmente, mostra gli effetti negativi nella visione di un'immagine su un monitor non calibrato e col colore mal gestito.
Ripeto, per il momento parlo solo di visione e non di stampa.

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 19:21

@L'occhiodelcigno
Visto che cerchi una soluzione semplice e pratica, tornando alla domanda che ti ho fatto (e che aggiungo):

a quale domanda ti riferisci?


1) puoi/vuoi darmi una risposta ?
2) il PC che usi è Win o Mac ?
3) hai la possibilità di creare un nuovo profilo colore per il monitor ?
4) di che software disponi per creare il nuovo profilo ?
5) che regolazioni utilizzi ?


1) su cosa?
2) Win
3) credo, spiegami cosa dovrei fare e perché
4) non l'ho mai fatto, quale ci vorrebbe
5) se ti riferisci al monitor, le regolazioni RGB, luminosità e contrasto

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 19:21

Uguali ad occhio?....

non sono così bravo, ho verificato con il contagoccie perchè lo ho immaginato ^_^

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 19:56

@Daniele Delfino

Ok.. ma ad occhio ti sembrano due grigi diversi no? E' quello il punto.

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 19:58

Mario scusa ma se in questo forum c'é una persona con un senso spiccatamente didattico questo è Raamiel Sorriso

Il problema è che non si può pretendere di capire tutto senza un minimo di base teorica, da qui il suggerimento di studiare quanto linkato.
L'argomento non è banale ed è spesso sottovalutato, tanto che sul web regna una totale confusione, sono pochi i siti e le persone in grado di spiegare correttamente la gestione del colore. Qui abbiamo il buon Raamiel ;-)

Purtroppo oltre al tempo devi investire anche denari, un buon colorimetro e sw decenti e, soprattutto, un monitor fotograficamente accettabile.

Diversamente si va incontro a gestioni approssimative del problema che, spesso, portano solo a cocenti delusioni e piccoli disastri che sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti.

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 21:25

Il fatto è che non è possibile semplificare di più la questione, perché altrimenti si perdono troppi elementi.
Per spiegare come e perché si calibra un monitor devo per forza parlare di punto di bianco, TRC, gamma codificante, decodificante, LUT ecc...

La versione terra terra terra.... è prenditi un colorimetro e fai fare tutto a lui; fidati e amen.
Ma se vuoi capire il perché di queste cose devi per forza accettare di scendere più in dettaglio.

Se per esempio tu mi chiedessi su che gamma calibrare il monitor io ti risponderei L* o 2.2; ma se vuoi capire cosa è L* e perché 2.2 è una sua approssimazione, allora per forza di cose devo parlarti della gestione colore e dei modelli di visione umana... e poi del modo colore Lab.

Tu mi hai chiesto se un termocolorimetro ti può aiutare ad avere un monitor più affidabile nella riproduzione del colore; la risposta è no, semplicemente. Il perché si trova nella gestione del colore che ho tentato di esprimere nel modo più semplificato possibile.

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 23:28

@Pisolomau
Mario scusa ma se in questo forum c'é una persona con un senso spiccatamente didattico questo è Raamiel

indubbiamente Raamiel è preparatissimo! La didattica però è un'altra cosa, bisogna adeguare le metodologie in relazione a chi trasferisci le nozioni e/o i concetti.
Inizialmente, dopo la sua prima risposta, ho chiesto di semplificare a basso livello la risposta alla mia domanda che tu non so se l'hai letta.

Il problema è che non si può pretendere di capire tutto senza un minimo di base teorica, da qui il suggerimento di studiare quanto linkato

Sono stato il primo a dire che è necessario uno studio approfondito che mi sono proposto di fare appena avrò un po' di tempo libero. Per il momento mi sarei accontentato di capire le cose più semplici per avere la possibilità di visualizzare immagini nel miglior modo possibile con i mezzi che ho e per questo parlavo dell'opportunità di usare il termocolorimetro che ho disponibile.

Purtroppo oltre al tempo devi investire anche denari, un buon colorimetro e sw decenti e, soprattutto, un monitor fotograficamente accettabile

Anche su questo punto la mia risposta è stata univoca: non è il momento di fare investimenti!

Diversamente si va incontro a gestioni approssimative del problema che, spesso, portano solo a cocenti delusioni e piccoli disastri che sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti.

Cioè, mi fai un esempio pratico?

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2015 ore 23:50

@ Raamiel
Il fatto è che non è possibile semplificare di più la questione, perché altrimenti si perdono troppi elementi.
Per spiegare come e perché si calibra un monitor devo per forza parlare di punto di bianco, TRC, gamma codificante, decodificante, LUT ecc...

Sì, allora perché insisti a volermi spiegare cose che per il momento non posso usare se non ho il colorimetro.

La versione terra terra terra.... è prenditi un colorimetro e fai fare tutto a lui; fidati e amen.
Ma se vuoi capire il perché di queste cose devi per forza accettare di scendere più in dettaglio.

Sarebbe stato meno faticoso per te rispondere subito: o fai questo o niente, le regolazioni dei monitor come luminosità, contrasto, settaggi RGB, non servono a nulla senza colorimetro!


Se per esempio tu mi chiedessi su che gamma calibrare il monitor io ti risponderei L* o 2.2; ma se vuoi capire cosa è L* e perché 2.2 è una sua approssimazione, allora per forza di cose devo parlarti della gestione colore e dei modelli di visione umana... e poi del modo colore Lab.

non sarebbe più facile, invece di ripetere le stesse cose, darmi la risposta alla mia sciocca domanda che già ti ho fatto due volte e che ti ripeto per la terza volta?
Le regolazioni che faccio intervenendo sui livelli RGB del monitor migliorano la visione delle immagini, mentre se ho capito bene la calibrazione che dici tu interviene sul software, GIUSTO? In caso affermativo, incomincia proprio da qui spiegando la differenza ai fini della visione, perché in fondo a me la visione interessa


Tu mi hai chiesto se un termocolorimetro ti può aiutare ad avere un monitor più affidabile nella riproduzione del colore; la risposta è no, semplicemente.

va be', adesso azzero tutte le regolazioni RGB anche se poi vedo peggio, l'importante è non contraddirti!

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2015 ore 0:11

Mi puoi contraddire.... ma la fisica rimane li; il tuo monitor funziona secondo quelle leggi e con quegli standard industriali.

La mia prima risposta è stata questa:
No.. al massimo riusciresti soltanto a portare il monitor a quella temperatura colore. Ma non avresti nulla per regolarne la TRC, la luminanza, il punto di nero....
E la parte di caratterizzazione sarebbe completamente assente.

L'unica via è dotarsi di colorimetro o spettrofotometro; ogni altra soluzione casereccia è da evitare come la peste.


Credo fosse esaustiva come risposta semplice; poi mi è sembrato di capire che volevi approfondire perché hai chiesto:
cosa sarebbe questa parte di caratterizzazione?


Io ho provato a risponderti, ma non hai capito, e alla fine sembri stizzito... ConfusoConfuso boh... io che c'entro?
Se uno studente non passa il "pons asinorum" mica se la deve prendere con Euclide poveretto.

avatarsenior
inviato il 09 Giugno 2015 ore 0:27

ma tu non sei Euclide, somigli più ad Archimede, pitagorico però!

Ho ripreso a leggere di nuovo il thread e trovo interessante il post di Andrea Villani che quoto, e che potrebbe essere la risposta semplificata alla mia domanda iniziale che tu non mi hai saputo o voluto dare per coprire il ruolo di Euclide a tutti i costi. Non sarà vero? ma questa è la mia impressione!

dice Andrea a pag.2:
io sono un grafico e come ho già detto in altri post in agenzia non usiamo calibratori.
se stampi molto può avere senso, anche se alla fine il risultato non sarà mai uguale alla stampa, l'unica cosa da fare è una cianografica e poi riaprire il file e correggere.
questo perchè non si stampa mai sulla stessa carta e quindi avrai sempre risultati diversi.
se non stampi ancora peggio, non ha senso calibrare il monitor tanto ognuno di noi sul proprio monitor vede a modo suo. quindi prima di spendere soldi pensateci bene... ;-)

infatti, io stampo pochissimo e l'ho affermato da subito!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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