| inviato il 14 Agosto 2017 ore 14:18
Blakdiamond,evitiamo di dire sciocchezze per favore;ho usato le Velvia 50 sia su Minox che su una Rollei che mi avevano dato da provare perché aveva l'esposimetro che non funzionava bene e ti posso garantire (ho ancora le DIA)da qualche parte che gli faceva un giro intorno a tante hitech di adesso è non sono uno che amava la Velva perché preferivo Kodacrom 25. Se poi cerchiamo la GD infinita ed altre palle allora va bene tutto e l'in contrario di tutto;io nel merito dei gusti personali non entro perché reputo che ognuno abbia diritto alle proprie opinioni ma altrettanto vale viceversa. Qualcuno ha menzionato la "compattona"690di Fuji ,è vero era grande ma era una 6×9 ed è stata la mia tentazione prima di prendere la Mamja RB 67 che tra le altre ho ancora. Scusatemi se trovate qualche strafalcione ma con il telefonino ogni tanto succede e non sempre te ne accorgi. PS. Raga'Buon ferragosto a tutti. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 15:17
Che poi se vuoi la gamma dinamica basta usare pellicola negativa a colori invece delle dia. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 15:42
Che lenti montavano quelle compatte analogiche? |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 15:45
la rollei montava un 40mm 2.8 la minox un 35 2.8 con il diaframma a due lamelle curve a occhio di gatto le olympus credo sempre 35 f2.8. si confermo. meno male che le hanno fatte. oggi sono dei testimoni. anche se qualcuno ci fa ancora foto. |
user3834 | inviato il 14 Agosto 2017 ore 16:13
La GD non c'entra nulla, parlo di qualità ottica, anch'io avevo una Rollei con obiettivo collassabile, la tenevi in tasca ma la qualità a TA oggi non la vorrebbe nessuno. Le case producono lenti iper controllate, super risolventi ed è per questo che sono enormi rispetto al passato. Gli unici che riescono a mantenere ingombri minimi e ottima qualità sono le Leica con costi proibitivi. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 16:31
Come già detto e ribadito se si cerca di mettere un 28/2 su una macchina "compatta"digitale non si può più parlare di compatta perché facciamo ridere i polli. In merito alla qualità delle Minox e Rollei non so che pellicola usavi ma proiettatè a schermo rimango della mia idea, di cosa usavano gli altri come materiake sensibile non rispondo. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 17:07
Okay io non dico che non si possa fare-ma costerebbe molto, perche' il mercato e' scarso Con le analogiche a pellicola c'era da impostare tempo e diaframma e sensibilita'. Tre ghiere facili potevano stare tutte sull'ottica se l'otturatore era centrale. La Ricoh 500G, per dirne una (macchina che ho molto apprezzato e mai posseduto perche' alla fine come tascabile presi la Rollei 35S) aveva addirittura una semplice cella CdS alloggiata sul frontale dell'ottica, quindi niente TTL e complicazioni meccanico-elettroniche (ultraminiaturizzazione, braccetti mobili e similia) ma una semplice celletta esterna che pero' era talmente vicina alla lente frontale da essere equipollente, essendo interna alla filettatura filtri 'leggeva' anche eventuali filtri apposti sull'ottica! Quindi anche l'elettronica era minimale ed anche l'esposimetro stava nell'ottica. Il resto della macchina era compatto ma non estremo come su Rollei 35s o Minox GT, visto che doveva contenere anche un (funzionale) telemetro. A parte la leva per avanzare la pellicola e il manettino per ribobinare non c'era altro. Vabbeh, foro filettato stativo e slitta accessori (flash) se vogliamo fare i papisti. Su una compatta attuale abbiamo tasti menu, cursori, selettore rotante funzioni (almeno uno), tasto per 'rivedere' le foto, e piu' o meno numerosi tasti funzione. Inoltre sono presenti servomotori per muovere le lenti ed il diaframma. La 'scheda' elettronica ha spesso sviluppo paragonabile a quello di un micro PC (e potenzialita' superiori) e poi sono presenti innumerevoli guarnizioni per tenere parte dell'umidita' lontana da tutta 'sta roba (e con tutti i buchi che le carenature hanno per via dei tanti pulsanti, servono). Non c'e' verso che riescano a connettere tutta 'sta roba e lasciare il volume per le batterie nello spazio di una Rollei o Minox, ma c'e' sicuramente nello spazio di una Ricoh 500G e macchinette ottime ultracompatte ce ne sono a iosa, solo non FF. Coprire un cotale formato e' improbabile perche' la gente che la comprerebbe e' poca, io non ci vedo molto senso oltre l'APS-C ed esistono fotocamere piccole per questo formato che hanno tutto. Abbandonare anche i tasti (e di conseguenza anche il display posteriore) sottrarrebbe troppi potenziali clienti nerd che si troverebbero senza la ghiera o i menu' con la funzione per fotografare bambini o morose sotto i fuochi d'artificio. Volenti o nolenti anche i soldi degli incapaci valgono quanto i nostri ed esistono e postano persone che, impossibilitati a riprendere bambini in corsa senza flash con la 5D2 chiedono qui se la 5D3 e' all'altezza della loro difficile impresa o se ci vuole qualcosa di piu' grosso (senza nulla togliere ai genitori innamorati dei loro bambini). Di gente che stampa grande formato ce n'e' poca, e anche coloro che sanno processare professionalmente le loro immagini sono numericamente scarsi. Se poi riuscite a far produrre a qualcuno una cotale fotocamera, credo che qui sapremmo apprezzarla ma rendiamoci conto che non siete in molti a saper distinguere una foto fatta con una x100qualcosa da quella fatta da una reflex FF e pari focale. Vabbe' se ingrandiamo fino ai pixel la differenza c'e' ma gia' i jpg Canon fan fatica a registrarla- almeno io la vedo cosi'. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 17:46
Le Sigma DP Merrill anche se sono Apsc non sono lontanissime da quella filosofia, sotto tanti aspetti. E' un po' come scattare a pellicola per molti versi... e la qualità è tanta. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 18:51
“ Blackdiamond, quelle citate non erano compatte qualsiasi ma delle vere chicche. La olympus faceva l'uovo e la saponetta, la XA e la mju, la minox ha fatto la gt e la gtE, la rollei ha fatto la 35S. io ho la minox e la qualità era più che soddisfacente ai tempi. certo adesso gli obiettivi li fanno al computer, sappiamo tutti che una Ricoh GR probabilmente le spazza via, o una fuji x100f o una x70. ma sappiamo anche che oggi fare un f2.8 di qualità per una ff è possibile e costa poco, molto poco, basti pensare al 40mm canon, ottimo ed economico. „ Io non avrei barattato la qualità assoluta col peso e le dimensioni che in alcuni casi raddoppiano. Soprattutto ora che molti difetti sono correggibili via software con pochissima perdita di qualità. Voigtlander 40mm 1.4, 175gr, 55x29
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| inviato il 14 Agosto 2017 ore 19:36
Ooo, tu hai ragione, ma sei proprio certo di avere bisogno di un formato tanto grande ? Sei certo che una x100f non basterebbe? Ti garantisco che e' compatta, e ho apposta paragonato le immagini scattate con con la x100 liscia a quelle scattate con la 5d2 ed il 35mm (Sigma 1,4 Art), non a tutta apertura perche' grazie che il Sigma andrebbe meglio con tutte quelle lenti e quel peso, ma da solo pesa ed ingombra piu' di tutta la x100. In jpg, non credevo ai miei occhi, mi piacevano di piu' le immagini della 12 Mpixel. Certo era giorno, le ottiche erano diaframmate, si era in jpg non in raw (e sappiamo che Fuji ha un motore jpg eccelso) ma comunque non c'era niente che giustificasse l'abnorme differenza di peso tra le due soluzioni. Di notte a 1600 ISO e f/2 sarebbe stato diverso. Se vuoi fare recuperi estremi nelle ombre da raw e l'APS-C ti sta stretto ( ma ti sta stretto? Dal punto di vista digitale non e' un formato piccolo) , al momento devi trascinarti dietro 2 chili di fotocamera, mi spiace. O scendere a qualche compromesso di dimensioni e provare la (valida) via della A7 o A7II e una buona ottica 35mm o 28mm piccolina a fuoco manuale. Per inciso io avrei gia' una A7 se non avessi la 5D2. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 20:02
Ricordo che per tanti lavori che un tempo vedevano l'impiego di medio formato e non raramente grande formato, oggi si vedono spesso impiegare in studio Canon o Nikon o direttamente Hasselblad. Il formato medio Hasselblad non e' , in digitale, eguale al vecchio 6x6 ma e' qualcosa di simile a 49x37 mm, anche se esistono dorsi di formato maggiore molto piu' costosi. Cionondimeno i lavori si fanno e ricorrere a banchi ottici e' sempre piu' raro. Sinar e' proprieta' di Leica da anni. La stessa Hasselblad e' ora proprieta' di fondi di investimento dopo essere stata per anni proprieta' del loro ex-importatore in Giappone. I telefoni rubano spazio e mangiano le compatte, le mirrorless si mangiano le reflex ma assieme a queste vendono meno delle reflex 10 anni fa, e le reflex ff mangiano vive tutte le fotocamere di medio e grande formato. Il formato ff e' oggi la meta' della superficie sensibile del dorso digitale medioformato piu' diffuso. Un tempo era 1/4 . Per cui se il piccolo formato era 24x36, applicando il medesimo rapporto del quale si e' ridotto il medioformato otteniamo proprio l'aps-c . Per questo non credo che Fuji perdera' tempo a progettare una FF. Poi, se riescono a miniaturizzare tutta l'elettronica, vedremo, ma una mirrorless FF di corrente ne assorbe molta. E pertanto scalda. Il sensore costa un occhio. Non la vedo facile. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 20:02
Duna, verissimo quello che dici, potrebbe anche bastare un apsc forse. Ma le compatte di una volta ingoiavano la stessa pellicola delle reflex, non dimentichiamolo. se il mercato delle compatte è compromesso dai telefoni occorre prendere le distanze dai telefoni il più possibile ed il ff è un mezzo possibile. |
| inviato il 14 Agosto 2017 ore 20:09
“ Ma le compatte di una volta ingoiavano la stessa pellicola delle reflex, non dimentichiamolo. se il mercato delle compatte è compromesso dai telefoni occorre prendere le distanze dai telefoni il più possibile ed il ff è un mezzo possibile. „ Parole sante. |
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