| inviato il 22 Novembre 2024 ore 21:58
ok ho guardato anche il test di the digital picture. si l'f/2.8 a tutta apertura ha senso solo se si vuole lo sfocato con il soggetto in primo piano. ad f/4 è usabile e a f/5.6 i suoi difetti spariscono.... tranne il fringing alla fine preferirei prendere l'f/2.8 anche se quel discorso delle lenti che si scollano non mi fa impazzire certo che il confronto con il mio Canon 16-35 f/4 IS L è imbarazzante. “ Questa è col 20mm f/4, è indicato f/11 ma potrebbe anche essere f/16; gli angoli mi sembrano più che accettabili. „ la qualità mi sembra buona (che nostalgia Rovigno. chissà se è diventata carissima come dicono) | 
| inviato il 22 Novembre 2024 ore 23:44
Non so se il modello Ai-S abbia il pt6oblema del doppino ottico che si scolla il mio 20 mn f 2.8 è perfetto, ho anche due 20 mm AF-D senza problemi. Quando lo prendi puoi controllare facilmente con la luce del cellulare la scollatura è evidente la lente non è trasparente. NOC ha un AF-D a 190 euro il modello AI-S non è tanto comune. Io eviterei acquisti a distanza se non da negozi seri. | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 6:54
NOC è il mio pusher da oltre 20 anni. Serissimi è già riduttivo. Vai tranquillo | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 9:12
valuta anche il 18 f3:5…all'epoca era un sogno per tanti fotografi | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 9:26
“ valuta anche il 18 f3:5…all'epoca era un sogno per tanti fotografi „ vero, però in digitale mi risulta che ha deluso molti..... | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 9:57
“ se invece proprio vuoi un 50 molto particolare cerca il 50 f2 (non so se lo facevano già versione ai, ma modificato lo trovi), le info ed i pareri di chi l'ha avuto anche ai tempi è che fosse una lente stupenda, di gran lunga preferibile a quelle più luminose (solo che è un po' difficile da trovare). „ Si esisteva il 50 f2 ai, io ne ho uno comprato insieme alla Nikon fm primi anni '80 | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 10:02
Il 18/3,5 in realtà non era un gran che ai test, l'afd 2,8 è di gran lunga migliorato. Dico ai test perché poi nella pratica faceva la sua figura se lo usava Cheiko Leidmann per le foto che lo hanno reso famoso negli anni 80 | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 10:53
A poroposito del Nikkor18mm f/3.5 faccio un copia incolla da questo mio post che ho già messo ieri: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3586084&show=2#20356768 <<Certo, i grandangolari vintage molto spinti in genere presentano forti problematicità. Per dirne una, avevo fatto un pensierino al Nikkor 18mm F3.5 Ais, un po' per usarlo, un po' per allargare la mia collezione (ho gli Ai-Ais di tutte le focali da 20 a 180mm); però, in base alle informazioni reperibili in rete, ho constatato che, con il digitale, o lo chiudi parecchio o hai un'eccessiva vignettatura**. Poi lo trovi solo a cifre salate (probabilmente i più lo prendono per collezionismo); e appunto il Samyang 18mm f/2.8 è molto più compatto e leggero, decisamente più usabile e oltretutto lo si trova a quacosa di meno (però il Nikkor 18 Ais non si svaluta); quindi credo proprio che questo Samyang sarà uno dei miei prossimi acquisti.*** ** Pare che questo problema sia evidente soprattutto con i vecchi sensori da 12 Mpx delle D3 e D700, come evidenziato dal fotografo naturalista norvegese Bjørn Rørslett (probabilmente il massimo esperto di Nikkor vintage): www.naturfotograf.com/lens_wide.html Ma sembrerebbe che con i sensori più recenti tale problema sia attenuato: www.jesuscoll.com/en/review-wide-angle-nikon-nikkor-18mm-f3-5-ai-s/ *** P.S. del 14/06/2020: L'ho acquistato e l'ho rispedito indietro il giorno dopo: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3622926&show=4#20612441 >> | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 14:28
“ ** Pare che questo problema sia evidente soprattutto con i vecchi sensori da 12 Mpx delle D3 e D700 „ ecco.... anche io ho notato un netto miglioramento, ai diaframmi più aperti, del 20mm/4 nel passaggio da D700 a D800 e poi A7rII. Il miglioramento lo si vede anche a livello di maggior risoluzione percepita, in pratica con la D700 come minimo partivo da f8 e, possibilmente, f11, mentre con le successive lavoro già bene a f5,6 | 
| inviato il 23 Novembre 2024 ore 18:11
certo che il confronto con il mio Canon 16-35 f/4 IS L è imbarazzante. ********** ********** Come peraltro anche la differenza di età e di tecnologia. | 
| inviato il 24 Novembre 2024 ore 0:44
“ Come peraltro anche la differenza di età e di tecnologia. „ si ma è quello che mi stupisce. alcune ottiche sono ancora valide. E' da valutare quando un'ottica "vintage" valga la pena: o vuoi usare una fotocamera dello stesso periodo o ha un timbro particolare che la rende interessante anche su una digitale o cerchi ottiche manual focus leggere per video sempre su digitale... o collezioni ottiche del passato. Se un'ottica è semplicemente inferiore alle odierne e non dà niente di particolare, purtroppo forse è meglio lasciarla lì e questo mi dispiace. Ho un affetto e una emozione particolare quando vedo il tipico aspetto delle Nikon AI-s però se ho già un'ottica moderna, zoom, che è superiore al fisso vintage... ci penso un po' | 
| inviato il 24 Novembre 2024 ore 5:06
Forse non bisognerebbe ragionare in questi termini e pensare che in realtà invece di superiore o inferiore, sono solo diverse.........un tempo le lenti erano fatte con vetro ottico di qualità, e non erano corrette via software come quelle di adesso, percui avevano una resa diversa.......le ottiche moderne teoricamente sono migliori, nel senso che quando si va ad ingrandire la foto al monitor sono piu definite......ma avete mai provato a fare delle stampe 50x70, appenderla a parete, e oservarla da debita distanza per vedere quale delle due foto preferite? | 
| inviato il 24 Novembre 2024 ore 8:16
Su quello vecchie ottiche vintage dipende anche in quale condizioni si trova ?, la stessa ottica non impossibile con comportamento diverso magari una certa velatura come su fari vecchi di una macchina, quindi guarderei bene le condizioni della ottica. | 
| inviato il 24 Novembre 2024 ore 8:22
Le ottiche vintage, se usate a diaframmi intermedi e chiusi e non in controluce estremi, a mio parere sono indistinguibili a livello di qualità immagine da quelle attuali. Le differenze si vedono soprattutto: - a diaframmi molto aperti, per minor dettaglio e a volte vignettatura, - in controluce spinto, a causa di riflessi e caduta di contrasto, - in una migliore correzione finale (nelle attuali) di distorsione e vignettatura, grazie ai vari software e firmware. Io uso entrambe e, facendo dei confronti diretti, ho quasi sempre rilevato questte differenze. Resta il fatto che con le vintage: - io mi ci diverto, e solo questo basterebbe a giustificarne l'uso - la qualità delle immagini è sicuramente adeguata anche al digitale, basta un minimo di attenzione come si faceva un tempo, - il loro uso è stato decisamente agevolato dall'arrivo delle mirrorless e dal focus peacking, con le reflex digitali la maf era più difficoltosa rispetto le analogiche. | 
| inviato il 24 Novembre 2024 ore 9:29
Nelle analogiche il vetrino di messa a fuoco facilitava la messa a fuoco manuale (ricordo il vetrino montato sulla FM2 smerigliato con campo di Fresnel, telemetro a immagine spezzata di 4mm e collare a microprismi). Non so se attualmente siano disponibili nei negozi italiani vetrini intercambiabili per le reflex digitali (c'era una ditta americana 'Katzeje' che li produceva). |
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