| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 14:34
Salve a tutti. Se posso dare il mio contributo, sto facendo lo stesso percorso, ho trovato un'alternativa ed ora sono felice !!! www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2902549 o, se il link non va, cercate su forum obiettivi "il perfetto obiettivo moderno". Grazie. |
user90373 | inviato il 27 Ottobre 2018 ore 16:13
I mezzi, con relativo carico di tecnologia, dovrebbero adattarsi al percorso, allo stile ed alle necessità ed essere in grado di produrre risultati soddisfacenti. Oggigiorno credo esista una tendenza a scegliere percorsi, stili ed ad avere necessità in base ai mezzi ed alla tecnologia disponibili. Alla resa dei conti si potrebbero ottenere i medesimi risultati, ma.......... ! |
| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 17:07
Questa è una grande verità Ettore, oggi tendiamo ad adattare le nostre necessità ai mezzi enon il cobtrario purtroppo. |
| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 17:31
E' il culto moderno per la comodità: raggiungere il medesimo scopo con l'ingegno costa fatica, ma genera una soddisfazione maggiore; peccato che saper apprezzare la soddisfazione sia rimasta un'arte per pochi |
| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 18:33
Secondo me questo accade perché non ci si ferma a riflettere, c'è troppa fretta. Mio figlio di 8 anni mi ha insegnato questa "Filastrocca della lentezza". Io vado lento, io vado piano Chi corre sempre non va lontano Il mondo è pieno di cose lente Chi corre sempre poi non le sente Guarda che bello questo universo Se corri sempre te lo sei perso Senti che bella questa carezza Non ci sarebbe senza lentezza Rallenta un poco, rallenta ancora Cosa succede se perdi un'ora? |
| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 19:16
“ E' il culto moderno per la comodità: raggiungere il medesimo scopo con l'ingegno costa fatica, ma genera una soddisfazione maggiore; peccato che saper apprezzare la soddisfazione sia rimasta un'arte per pochi „ a me (ma se ho capito bene anche a Ettore) sembra ben peggio: lo scopo viene definito in base a cosa il mezzo permette. il mezzo permette l'eyefocus dentro l'evf? allora, dato il mezzo, lo scopo diventa produrre ritratti ad aperture improbabili con (solo 1) occhio a fuoco |
user90373 | inviato il 27 Ottobre 2018 ore 19:46
Sono cosciente del fatto che qualcuno potrebbe tracciare un parallelo: dal momento che io uso preferibilmente la pellicola il mio scopo è quello di ottenere immagini dal "vecchio sapore sgranato". Però uso la pellicola perchè la mia visione, un pò nostalgica e demodè del mondo credo si presti ad esser meglio rappresentata da mezzi della passata tecnologia. Poi riuscire o meno nell'intento è altro gradino. |
| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 23:23
Si, ti capisco Ettore. |
| inviato il 28 Ottobre 2018 ore 8:17
Agganciandomi all'ultimo post di Ettore, io sono passato decisamente al digitale perché mi consente di seguire l'intera filiera di produzione dell'immagine a colori, così come prima facevo per il BN, senza costi eccessivi e, soprattutto, senza dover litigare con mia moglie per "uso improprio" della stanza da bagno Un'ulteriore sprone mi è venuto dalla possibilità di utilizzare tecniche altrimenti di difficile applicazione in ambito amatoriale (anche se non impossibili per professionisti di sviluppo e stampa analogica). Per dire: tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90 avevo realizzato alcune serie di due o tre scatti, in dias, per comporre panoramiche che però, all'epoca, non ero in grado di portare a termine; in questi ultimi anni le ho tirate fuori dal cassetto, scansionate e montate tramite computer. A quel punto, un computer già lo avevo anche per farci altre cose, mi sono dotato di una reflex digitale che, sia pur minimale, mi permetteva di realizzare le stesse cose (focus stacking, blend di esposizioni, panoramiche) meglio di una scansione non professionale e per ora vivo comunque bene la mia passione nonostante le piccole pecche già evidenziate, che comunque si superano con l'ingegno. Basti dire che uso spessissimo il focus stacking, ma non ho mai acquistato una slitta micrometrica, dato che per rapporti d'ingrandimento non superiori a 1:1 ho visto che tutto sommato è sufficiente raggiungere una buona sensibilità sulla ghiera della messa a fuoco. Mi sono scoperto più appassionato alle tecniche anche, o forse soprattutto, se applicatre in modo "artigianale", che non alle tecnologie; e devo dire che spazio alla manualità e all'inventiva ce n'è parecchio anche col digitale, basta non lasciarsi incanalare nella logica a cui accennava Uli66: "“ lo scopo viene definito in base a cosa il mezzo permette „ " |
| inviato il 28 Ottobre 2018 ore 8:23
Ti quoto in pieno, anch'io facevo focus tsacking come te, poi ho preso una 2/3" che ha tutto afuoco da 15cm a infinito e con tanta luce mi ci trovo benissimo. Poi sono sorpresso delal resa fino a 800 iso. |
| inviato il 28 Ottobre 2018 ore 9:24
Daniele Ferrari, possiamo dire che la meta e' il viaggio? |
| inviato il 28 Ottobre 2018 ore 12:18
“ E ancora, non è che correre dietro alla tecnologia ci sta fuorviando da quello che è il vero cuore della fotografia? Forse la nostra è più passione per la tecnologia che per la fotografia? „ Quando si spende più tempo a leggere recensioni che a leggere libri di fotografia/studiare un soggetto/pensare a come realizzare una foto, bhe allora si, è sicuramente più voglia di possedere il nuovo giocattolo che fotografare. |
| inviato il 28 Ottobre 2018 ore 13:28
Bruno77 quanto hai ragione  |
| inviato il 28 Ottobre 2018 ore 14:00
“ possiamo dire che la meta e' il viaggio? „ Per la singola foto no, ma per la passione per la fotografia probabilmente si |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |