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I paesaggi intimi, minimali e grafici di Bruce Percy


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avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 18:54

per me è solo quello il vantaggio.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 19:22

Gran belle foto, ma ci sono un paio di cose che stonano (anche se non direttamente nelle foto):

- Il sito, come quello di Riccardo Varini, presenta le foto veramente male. La cornice bianca la trovo fastidiosa, quelle di Varini bianco su bianco ancora peggio, fastidio puro, anche perché nella foto la neve non è bianco puro ma una tonalità di grigio, quindi la foto sembra "spenta".

- Alcune delle ultime mi sembrano quasi troppo perfette, e nell' era di Photoshop mi risultano un po' innaturali. Spero non venga fuori che sono tutte ritoccate, ma se così non fosse tanto di cappello ;-)


Riguardo alla cornice, è una questione di gusti. Non molti l'apprezzano, e succede anche a me di ricevere commenti negativi sulle cornici.

Riguardo a ''Photoshop'', è un processo normale quello di finalizzare la foto a seconda del proprio mood e gusto, che non significa fare fotoritocco, ma raggiungere un livello di finalizzazione del file che la rende una fotografia. Oltretutto lui non utilizza fotocamere digitali, ma a quanto ho capito lavora in analogico

user86925
avatar
inviato il 22 Novembre 2019 ore 19:51

non conoscevo, grazie della segnalazione...

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 19:52

Ancora a menarla con photoshop vs le foto "vere"... La realtà "vera"non esiste, nessuna foto esprime alcuna realtà, menchémeno una realtà " vera"

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 20:17

Ancora a menarla con photoshop vs le foto "vere"... La realtà "vera"non esiste, nessuna foto esprime alcuna realtà, menchémeno una realtà " vera"
concordo ogni singola parola

Però ragazzi cerchiamo di mantenere toni tranquilli e non polemici

avatarjunior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 20:19

Già solo il fatto di inquadrare un porzione più o meno ampia "altera" la realtà. Le fotografie sono solo immagini.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 20:50

Sí mi scuso per aver sbottato, non volevo essere offensivo, é chiaro che ognuno ha la propria sensibilità sulle cose e l'importante é fare quello che ci fa sentire bene con noi stessi.

avatarsupporter
inviato il 22 Novembre 2019 ore 20:58

A questo punto (è più forte di me) metto per la quattrocentoventiseiesima volta il link a quelle pagine in cui il buon vecchio Feininger afferma che la fotografia non può che raccontare "menzogne positive":

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=9&t=1780926#8408592

user177356
avatar
inviato il 22 Novembre 2019 ore 21:01

Molto interessante, sono attratto da quel tipo di foto (nel senso di praticarla, non solo di apprezzarla), ma ho scoperto che non è proprio nelle mie corde.

Riguardo ai paragoni con Kenna, non capisco perché si pretenda che un fotografo crei la propria opera in uno "splendido isolamento", quando in tutte le altre forme di arte (o di espressione creativa, se non vogliamo usare il termine arte) la contaminazione, il richiamo, perfino la copia sono tranquillamente accettate.

Peraltro, lui stesso considera Kenna una fonte di ispirazione: www.brucepercy.co.uk/blog/2008/10/27/michael-kenna

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 22:25

“ finalmente un autore che mi ha fatto far pace con il formato quadrato. ?

mi autoquotoMrGreen
Anche il grande paesaggista britannico Charlie Waite ha una particolare predilezione per il formato quadrato che ricava dalla pellicola con l'Hasselblad 6X6:

www.photocrowd.com/photographer-community/expert-judge/charlie-waite/
">www.charliewaite.com/gallery


ma vedi Roberto,il mio "problema" con il formato quadrato deriva dal fatto che ti spinge inevitabilmente e nella maggior parte dei casi a composizioni centrali ,rigorose e statiche e ,a parte qualche eccezione,le foto di Waite ,almeno per quello che ho potuto vedere ne sono la conferma.
Bruce Percy invece secondo me è riuscito meglio a sganciarsi da tali soluzioni compositive ottenendo immagini più dinamiche e,concedetemi il termine,leggere e non solo grazie al basso contrasto e l'evata luminosità di molte.
almeno queste le mie sensazioni,ma non sono un esperto se ho detto delle castronerie correggetemi pure.;-)
un'immagine che spulciando tra le sue gallerie mi ha letteralmente folgorato è questa
images.squarespace-cdn.com/content/v1/53a5beeee4b088db7ad03f53/1469719

ai tempi dell'analogico anch'io sono passato attraverso rolleyflex e hasselblad per scegliere alla fine una Zenza bronica 4,5x6.i telai che usavo per le dia erano 4x6 con due bande laterali che mi ritagliavano l'originale al formato 3/2
questo per dire che sono davvero molto legato a quel formato e il mio occhio difficilmente riesce a vedere diversamente

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2019 ore 23:43

@Andrea.taiana

"Proprio in questi mesi mi sto esercitando nello scattare paesaggio in formato quadrato, con una Rolleiflex e anche in digitale e so che la composizione è forse ancor più critica che in formato rettangolare. Qui le composizioni sono perfette direi. Forse che togliendo dettagli attraverso un high-key che sottrae tutto annegandolo nel bianco eccettuati gli elementi cardine prescelti sia più facile ottenere un risultato apprezzabile? Non so se sia così, comunque penso non sia semplice visualizzare il risultato potenziale ottenibile guardando nel mirino o nel live view. Potrebbe forse aiutare nel decidere la giusta composizione usare un live view con marcata sovraesposizione in modo da dare risalto solo ad alcuni elementi?"

gentile signor Andrea,

Potrebbe darsi ... piú in genere credo che la questione attenga propriamente alle doti di prefigurazione del fotografo, al Suo "occhio" che nel mirino, cosí come nel live-view, paradossalmente non circoscrive, pur per un solo attimo, l'immagine che tecnicamente gli è possibile traguardare.

Sono portato a ritenere in altri termini che il processo di sottrazione (reductio) avvenga fulmineamente, a-priori e per talento.

Quando ció accade ... è rilevabile nell'opera, pur suscettibile di accomodamenti post-produttivi, un grado di spontaneitá estremamente sottile che, per quanto si confonda con la genialitá dell'autore, rivela una marcata distanza nei riguardi d'un'opera soltanto perfettamente eseguita.

Quegli "accomodamenti", ad esser tali, affinano... non ingenerano, né prefigurano, hanno un ruolo ancillare.

Diversamente i processi generativi algoritmici afferiscono ad una dimensione "creativa" delle immagini e delle strutture spaziali parallelli alla fotografia, pur riconoscendo alla fotografia digitale una caratterizzazione logica e processuale e quindi una plausibile affinitá al "pensiero computazionale" per il quale "l'occhio di Feininger" resta quello d'un inguaribile romantico.

Ringrazio il signor Antonio Aleo per aver introdotto
la figura e l'opera di Bruce Percy, nondimeno il signor Camouflajj per quella, incantevole, di Riccardo Varini.


Un gentile saluto,

Ben-G


avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 1:55

La cornice bianca a mio avviso valorizza decisamente questo tipo di scatti....

user86925
avatar
inviato il 23 Novembre 2019 ore 11:50

il mio "problema" con il formato quadrato deriva dal fatto che ti spinge inevitabilmente e nella maggior parte dei casi a composizioni centrali ,rigorose e statiche e ,a parte qualche eccezione,le foto di Waite ,almeno per quello che ho potuto vedere ne sono la conferma.
Bruce Percy invece secondo me è riuscito meglio a sganciarsi da tali soluzioni compositive ottenendo immagini più dinamiche e,concedetemi il termine,leggere e non solo grazie al basso contrasto e l'evata luminosità di molte.


condivido questo pensiero di Commissario71, in effetti nelle foto di Bruce Percy c'è poco uso della simmetria spesso abusata nel formato quadrato, ed è proprio questa personale ricerca all' essenziale che secondo me tende a valorizzare il soggetto creando una composizione a sua misura, dandogli un respiro naturale e senza forzarlo in una cornice pre-costruita mentalmente abusata da stereotipi...credo inoltre che per arrivare a tale grado di sintesi l' autore abbia una spiccata capacità di entrare veramente in sintonia con l' ambiente che lo circonda.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 12:48

Io invece ho una forte adorazione del formato quadrato,lo adoro nei ritratti ad esempio,mi crea un forte senso di intimità

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 13:06

Si Luca,nel ritratto , quello molto ravvicinato però, sono d'accordo con te.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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