| inviato il 17 Settembre 2021 ore 14:36
Entrambe le foto mi strappano un pallido sorriso, ma comunque documentano cose di una certa tristezza che forse avrebbero meritato l'oblio. Non credo che la pochezza culturale si possa combattere discutendone e mettendola al centro dell'attenzione. Meglio non parlarne e passare oltre. Uno può anche farsi fotografare la Torre al posto dell'uccello, vabbé, sarà anche divertente ma... sei andato a Pisa per quello? Al Campo dei Miracoli ci sono architetture tra le più belle ed emozionanti del pianeta e tutto quel che ci ricavi è quello? E questo squallore lo dobbiamo davvero documentare? Dobbiamo davvero metterci al livello di Paperissima? I cre*ini che fanno i cre*ini davvero meritano una foto? |
user109536 | inviato il 17 Settembre 2021 ore 14:50
cosa vuoi dire ? non faccio alcun collegamento |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 15:02
Be se vuoi raccontare la società e documentate mi sembra un ottimo modo anche perché quelle immagini e quei comportamenti influenzano la società. Che facciamo scattiamo solo i monumenti tutti uguali? Non raccontiamo nulla? |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 15:10
“ quelle foto la torre è usata per un secondo fine ma non per questo c'è l'intenzione di mistificarla o banalizzarla „ Certo, le foto raccontano di quelli che invece lo fanno. Ma mi domando: vale la pena di perdere tempo a raccontare queste miserie? Per me no. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 15:25
“ Se conosci Martin Parr, la sua storia, il suo stile fotografico e la sua fotografia e non hai la risposta nessuno potrebbe spiegartelo. Se non lo conosci... nessuno te lo può spiegare lo stesso. Ho l'impressione che tu appartenga alla seconda categoria e pertanto posso solo indicarti, per aiutarti a capire, di cercare materiale sull'autore secondo il vecchio adagio cinese di insegnare a pescare a chi ha fame, e non dargli i pesci. „ Vero, lo conosco poco. Ma cosa, secondo te rende iconica, la prima foto e sopratutto la seconda foto? Se ti ha attratto così tanto, qualche motivo ci deve essere alla base di questa tua idea/opinione. Io a suo tempo aprii una discussione su quali sono le caratteristiche che rendono iconica una foto, per cercare di capire (come sto facendo ora). www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2997109 “ Lui fotografa il consumismo, certi atteggiamenti della nostra società al limita dell'assurdo ma che diventano normali per esempio il località affollate dove si accettano compromessi come essere vicino alla pattumiera piena. In quella foto mostra qualcosa che forse ora é più evidente ma che negli anni dello scatto era meno evidente cioè la copia di certi scatti alla fine anche un po' trash ma ripetuti da tutti. „ Mi sembra che adesso tutte queste cose siano evidenti a chi si metta un minimo ad osservare, forse anni fa non era così, ma adesso... Foto di gente che usa un qualsiasi oggetto (torre, tronco, pezzo di ramo...) di forma vagamente fallica per simulare il fatto di avere un grande membro non mi sembra una novità, lo si fa da decenni. Nulla di nuovo, direi, e, mi pare, nemmeno nulla di iconico. Per questo chiedo cosa ci vedete voi. Aggiungo che a differenza di altri fotografi come Bresson, Capa, Doisneau... certe foto di Parr le avrebbe potute fare chiunque sopratutto quella della torre. Non mi sembra ci sia un qualcosa in più che stacchi da chiunque abbia una macchina fotografica. Vedi persone che fanno cose poco normali e le fotografi: è come se io fotografassi ragazzi che fanno una goliardica festa di Laurea o se scattassi foto di un addio al celibato o al nubilato. Diventerebbero iconiche quelle foto? Non credo, mancherebbe l'elemento della rappresentazione di un momento storico, sociale, culturale... particolare della società. Per questo chiedo quali siano le caratteristiche che rendono iconiche quelle due foto. Potrei dire che non ci sono, ma sono aperto di mente, pertanto chiedo. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 15:26
Cosa rende una foto iconica e 100 foto simili (o quasi uguali) non iconiche? Ammesso che quelle foto si possano definire iconiche. Io dubbi che quelle due foto possano essere considerate iconiche (magari sbaglio io). |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 15:54
“ Vero, lo conosco poco. „ Beh se la base è questa, ripeto, è difficile capire. Se vuoi capire perchè quella foto (e qualche sua altra) sia iconica devi conoscere abbastanza bene l'autore e il suo modo e stile di documentare. Lo è divenuta grazie allo stile ed ai racconti del suo autore. “ Cosa rende una foto iconica e 100 foto simili (o quasi uguali) non iconiche? „ La seconda foto non può invece certamente definirsi iconica, non mi pare sia stato detto da nessuno. Cosa le distingue? Beh una è rappresentativa di un autore che ha documentato con linguaggio e stile diverso dagli altri società e costumi con una lavoro organico e sistematico. L'altra è una singola foto, occasionale, non legata ad una visione dell'autore, nel quale si è fermato un momento di curiosità. Un po come quando si estrapola da un'opera musicale, letteraria o altro, alcuni frammenti di musica, di poetica e divengono conosciuti da tutti. Credo che siano molti di più a conoscere la colonna sonora di apocalispe now che la cavalcata delle walkirie “ Aggiungo che a differenza di altri fotografi come Bresson, Capa, Doisneau... certe foto di Parr le avrebbe potute fare chiunque sopratutto quella della torre. „ Dal punto di vista tecnico non credo che le foto degli autori che indichino abbiano particolare difficoltà. A dire il vero credo che praticamente quasi tutte le foto siano più o meno ripetibili. L'altro giorno ho visto la mostra del World Press e dal punto di vista tecnico non ho visto robe mirabolanti (per quanto sia una pippa delle luci artificiali sulle quali non mi esprimo). Le differenze non vanno senz'altro ricercate nella tecnica o nel poterle fare... è come la storia dell'uovo di Colombo. “ Ma mi domando: vale la pena di perdere tempo a raccontare queste miserie? Per me no. „ Che poi possa non interessare o possa non apprezzarsi è altro discorso. (peraltro io non sono un particolare fan di Parr, anche se varie cose sue mi piacciono) A me non piacciono le foto di paesaggio, nemmeno mi interessano, mi annoiano le c.d. storyteller, una certa fotografia di viaggio... ma non dico che queste le faceva anche mia nonna, benchè in astratto molte non mi pare siano irripetibili, o che le foto del WPP le faceva anche mio zio, o che le opere di Fontana anche un bambino di due anni. Evidentemente quei lavori hanno assunto una rilevanza per una parte importante di persone. Ieri sera guardavo un bel documentario che mostrava culture dei paesi lapponi, dell'india, Sudan, Etiopia... insomma tutto il travel di questi anni. Forse è più difficile fare foto brutte che belle però per farle bisogna andarci, volerle fare e farle in un certo modo. E probabilmente non se le fila più nessuno lo stesso oggi; Salgado è bravissimo, ma forse (forse ehh un po provocatorio) bastava andarci (in Sudan) e lui ci è andato prima di molti che avrebbero potuto avere gli stessi risultati tecnici. Non tutti, ma certamente tanti fotografi tecnicamente altettanto capaci si. Figuriamoci se non si possono fare le foto punta e scatta. Bisogna vederle però, volerle fotografare, renderle interessantin e dargli un senso (qualunque esso sia); divertenti, o ironiche, o grottesche, o documentative e via dicendo secondo le proprie preferenze. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 17:06
Quella di parr lo é. Direi piuttosto famosa e citata Ora non é l'unica di parr che é molto famosa e la sua forza sta proprio nel suo racconto a volte dirò della quotidianità youmanist.it/categories/fotografia/lato-grottesco-martin-parr Qui una spiegazione un po' più dettagliata. Un suo lavoro interessante é quello legato ai suoi autoritratti ma fatti da fotografi pescati in giro per il mondo durante i suoi lavori ri-flex.com/autoportrait/ Che ha fatto in po' discutere nel nostro gruppo perché non é fisicamente lui a fare gli scatti ma il lavoro é "firmato" da parr |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 18:01
Capisco fotografare il grottesco o l'ironia nel come si pongono gli altri, ma date un'occhiata qua: www.google.it/search?q=foto+persone+pisa&tbm=isch&ved=2ahUKEwjr8Oq-rYb ...è pieno di foto così (idem se cercassimo foto in spiaggia o di altre situazioni grottesche). Quindi dove sono gli elementi iconografici che distinguono la foto di Parr dalle foto di tutti gli altri? Quali sono? “ La seconda foto non può invece certamente definirsi iconica, non mi pare sia stato detto da nessuno. „ E cos'è che le rende così diverse? In fondo sono molto simili se non uguali, come sono molto simili ad altre. Se sono invece diverse ci deve essere qualche elemento distintivo che le rende diverse. Se è così quali sono questi elementi? “ Dal punto di vista tecnico non credo che le foto degli autori che indichino abbiano particolare difficoltà. A dire il vero credo che praticamente quasi tutte le foto siano più o meno ripetibili. „ Ripetibili, certo, ma sarebbero appunto ripetizioni. Ma a differenza delle foto grottesche o ironiche raccontano qualcosa di diverso (ad esempio la partecipazione ad una guerra e non tutti possono o vogliono andare al fronte). Gli elementi distintivi sono altri e diversi. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 18:02
Anche questa non è poi tanto diversa. Si facevano anche decenni addietro.
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| inviato il 17 Settembre 2021 ore 18:04
A parte che la foto di Parr é davvero bella, si inserisce in un lavoro ampio fatto in Italia Non sono simili e ci sono più o meno 30 anni tra le 2 tanto per dire Ora più che spiegare il lavoro di Parr devi metterti li a guardarlo con calma alla luce di quanto detto e ti consiglio di partire dai suoi vecchi lavori in Bn Quella in Bn che mostri é una foto ricordo che può insieme ad altre mostrare un periodo. Non ha ironia e non ha altro racconto che un semplice documento, é una singola foto buttatai, Parr fa un ampio lavoro di racconti legati a turismo di massa Come fai a non capire la differenza? Non é la difficoltà del luogo o della tecnica a rendere importante in lavoro. Prendi questo altro famosissimo scatto www.lefotografiechehannofattolastoria.it/2020/grandi-fotografi/maja-ve Tecnicamente che difficoltà ha? Eppure é un icona della fotografia |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 18:10
“ Anche questa non è poi tanto diversa. Si facevano anche decenni addietro. „ Scusa, Mc, ma non c'entra una beneamata mazza con quella di Parr. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 18:10
Mi pare di capire che nessuno possa dirmi a livello di caratteristiche quali siano i tratti distintivi che rendono iconica quella foto di Parr. A parte suggerire di studiarlo, nessuno sembra sbilanciarsi elencando almeno 3 o 4 tratti distintivi che rendano iconografica quella foto. Non è una provocazione, ma, direi una constatazione: non ricevo risposte chiare e semplici su quali siano i tratti distintivi che rendono iconografica quella foto. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 18:12
“ Quella di parr lo é. Direi piuttosto famosa e citata „ Visto il post di Matteo con un paio di link, ritengo utile aggiungere il profilo Magnum dove ci sono un po di immagini dei suoi lavori, oltre ad una breve biografia, etc... tutto facilmente fruibile con semplici click. www.magnumphotos.com/photographer/martin-parr/ La foto incriminata è in questo link (sempre dentro il sito magnum) www.magnumphotos.com/arts-culture/travel/global-tourism-martin-parr/ “ E cos'è che le rende così diverse? In fondo sono molto simili se non uguali, come sono molto simili ad altre. Se sono invece diverse ci deve essere qualche elemento distintivo che le rende diverse. Se è così quali sono questi elementi? „ In merito alla foto dei festeggiamenti alla torre e del link con le immagini, (che ve ne fossero era già stato detto), on vorrei sembrarti scortese, ma ripeto quanto ho scritto precedentemente. Guardati materiale di Parr e cerca di capire l'autore (è pur sempre un membro Magnum). Se continuerai a non vedere (e capire) le differenze, nessuno potrà mai spiegartelo. edit mentre postavo hai scritto: “ Mi pare di capire che nessuno possa dirmi a livello di caratteristiche quali siano i tratti distintivi che rendono iconica quella foto di Parr. A parte suggerire di studiarlo, nessuno sembra sbilanciarsi elencando almeno 3 o 4 tratti distintivi che rendano iconografica quella foto. Non è una provocazione, ma, direi una constatazione: non ricevo risposte chiare e semplici su quali siano i tratti distintivi che rendono iconografica quella foto. „ Solitamente se io non conosco una cosa, prima di scrivere o esigere di capire, mi documento. Se poi mi viene anche caldeggiato dagli interlocutori, il messaggio dovrebbe essere ancora più chiaro. Aver la pretesa di conoscere senza informarsi non mi pare una bella cosa. Ciò premesso, se non vedi differenze vuol dire che non ci sono. Così è più semplice. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 18:19
É stato anche presidente di magnum... Ci sono foto che sono iconiche in modo più forte vedi images.app.goo.gl/JsMNVZmpQhDAUbfG8 Costruita ma che raccontava perfettamente il periodo e mostra un sentimento comune. Questa perché mostra la costruzione del muro di Berlino e lo é diventata alla luce di quanto avvenne dopo oltre ad aver ispirato molti fotografi images.app.goo.gl/Av1cawF1iC6HbQ5z6 Parr mostra l'inizio di un fenomeno che con il cellulare é esploso, é meno potente ma socialmente va a pescare in comportamento che caratterizzerà potentemente la società negli anni a venire. La sua attenzione al turismo di massa, al cibo spazzatura e all'assurdità dei nostri atteggiamenti quando siamo in località turistiche é un occhio potente e che fa molto riflettere Il grottesco di alcune foto racconta alla perfezione le spiagge affollate, i bidoni stracolmi di rifiuti mentre si cerca un piccolo posto dove sostare, racconta un turismo che é diventato assurdo Questo ha reso Parr uno dei fotografi più conosciuti e influenti del nostro tempo Questo non significa che anche le scoregge che fa hanno valore, parlando del lavoro che ha fatto con l'artista italiano Cattelan mi hanno detto che il risultato é un po' fuffa. Ma analizzando la carriera e certi suoi libri non si può non riconoscere la forza documentaristica a livello sociale |
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