| inviato il 13 Settembre 2020 ore 15:48
“ mi piace fotografare i borghi medioevali e le loro architetture. Quando è concesso esteticamente mantenere la distorsione prospettica e quando è invece consigliato correggerla ? „ in realtà si corregge quando non si vuole rappresentare la realtà percepita, che è fatta di line cadenti. La rappresentazione senza linee cadenti ha nell'intenzione non tanto la rappresemtazione dell'umano percepire ma il tentativo di riprodurre l'oggetto stesso, seppur in miniatura nel caso dell'architettura. Da una serie di foto con l'annullamento della prospettiva si potrebbe procedere per ricostrire una miniatura in 3D. La percezione umana viene sacrificata totalmente in favore di un'immagine da "schedario degli oggetti". |
user177356 | inviato il 13 Settembre 2020 ore 16:01
Ooo, hai ragione ma al tempo stesso hai torto. Se dovessi pubblicare le mie foto di architettura le inserirei nella galleria "ritratti", perché questo sono. Ritratti di oggetti che però sono, a loro modo, vivi. O vuoi forse sostenere che i ritratti rappresentino le persone così come le loro immagini vengono impresse sulle nostre retine? Ci sono ottimi ritratti e ritratti che assomigliano alle fototessere dei documenti, peraltro. |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 16:25
la definizione di ritratto fa riferimento all'umano e alla sua rappresentazione in cui l'individuo risulta riconoscibile come tale. Una forma in cui l'individuo è irriconoscibile, o un "insufficiente solo dettaglio" non è considerato ritratto. io mi ritrovo in questa "internazionale" interpretazione/definizione, fatta eccezione per il discorso "umano", perchè per me è ritratto anche quello di un gatto o di uno gnu, ma per il mondo no... che quello di un campanile possa essere un ritratto, per me no. una statua che definisce un individuo (es. Garibaldi) si, una statua indefinita no. I ritratti che rappresentano umani e animali riconoscibili come individui a mio parere possono essere fatti in tutti i modi, anche con specchi deformanti purchè non sia compromessa totalmente la possibilità di riconoscere l'individuo. |
user177356 | inviato il 13 Settembre 2020 ore 18:01
L'etimo di ritrarre è "tirare indietro", cioè "estrarre". Posso estrarre l'immagine da un soggetto che abbia una propria identità. La torre di Pisa ha più identità di parecchi milioni di umani. |
| inviato il 13 Settembre 2020 ore 18:07
“ Anche Panofsky (che ho conosciuto per tuo tramite) parla di "astrazione" dello spazio psico-fisiologico, perché presuppone un occhio fisso e con una superficie di proiezione piatta (quindi, una macchina fotografica) invece che due occhi continuamente mobili e con una retina curvilinea. Volendo semplificare molto, i nostri occhi vedono come un fish-eye ma il cervello "raddrizza" le linee ai margini del campo visivo perché sa che gli oggetti che vi compaiono hanno spigoli rettilinei. „ Panofsky pubblicò il suo Die Perspektive als «symbolische Form» (La prospettiva come forma simbolica) nel 1927. Negli anni '20 gli studi della Gestaltpsychologie erano al loro apice in Gemania. it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_della_Gestalt www.treccani.it/enciclopedia/gestalttheorie/ Andreas Feininger si laureò alla Bauhaus (in cui la Gestaltpsychologie era tenuta in grande considerazione) nel 1925. Da ciò io deduco che le assonanze tra questi autori e scuole di pensiero non sono causali. P.S.: Nella concezione di prospettiva come "forma simbolica", in Erwin Panofsky c'è anche un'evidente influenza della filosofia neo-katiana di Ernest Cassirer, di cui fu amico e collaboratore, e di cui è bene ricordare l'imponente Philosophie der symbolischen Formen (filosofia delle forme simboloche), pubblicata tra il 1923 e il 1929. Da ricordare anche la prossimità di Panofsky con Aby Wrburg e la frequentazione della sua biblioteca di Amburgo. www.treccani.it/enciclopedia/erwin-panofsky/ www.treccani.it/enciclopedia/aby-warburg www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=1564 Tale biblioteca negli anni '30 venne trasferita a Londra (non occorre che ne dica la ragione), dove divenne il fulcro del Warburg Institute. warburg.sas.ac.uk/ it.wikipedia.org/wiki/Warburg_Institute Per approfondire il tema consiglio questo magnifico libro: www.ibs.it/demone-della-memoria-simbolo-tempo-libro-silvia-ferretti/e/ L'ho letto più di trent'anni fa. Era nella bibliografia dei corsi di estetica tenuti da Massimo Cacciari all'IUAV (Architettura di Venezia) negli anni '80. E' da questi corsi e da vari seminari dello stesso Cacciari (e dalle relative bibliografie) che devo gran parte di quel che so di Panofsky, Cassirer, Warburg ecc. |
user177356 | inviato il 13 Settembre 2020 ore 18:51
Nella edizione inglese che ho c'è un'interessante introduzione che almeno in parte percorre le stesse linee che hai indicato. Devo ammettere però che sono argomenti che finiscono per allontanarsi un po' troppo dai miei interessi. |
| inviato il 14 Settembre 2020 ore 14:45
Caro IFelix, perché la foto delle sedie per te non va bene ? Poi non ho fatto nessuna foto alle sedie della torre di Pisa ! Non ti sarai sbagliato ? Siamo a Siena ! |
| inviato il 14 Settembre 2020 ore 17:29
Con la funzione di ricerca ho trovato questa pagina in cui abbiamo discusso del meccanismo per cui linee, che sulla retina sono proiettate come curve e "cadenti", vengono poi, dal cervello, rese rette e "a piombo". www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2250137&show=4#11216558 Ne parlo con MicheleCT, che è medico e quindi ha sull'argomento una competenza disciplinare che io non posso certo accampare, e con Niko_s, un collega romano con cui ho avuto parecchi interessanti scambi di idee e di opinioni sulla fotografia di architettura e che, purtroppo, da più di due anni non frequenta questo forum. |
user177356 | inviato il 14 Settembre 2020 ore 18:59
Roberto, piantala di allargare l'argomento, e soprattutto di aggiungere riferimenti bibliografici! Per la cronaca, oggi ho fatto uno stitching di due foto a mano libera della cattedrale che a cento metri da casa. Stitching con Microsoft ICE e correzione geometrica con DxO PhotoLab (ViewPoint). Poi ho "allungato" il cielo in alto con PhotoShop (era completamente sereno) e infine l'ho sostituito con Luminar 4 (volevo vedere l'effetto di un cielo "incaxxato"). Il tutto ritagliato nel formato 1:1 (questo lo avevo in testa al momento dello scatto, per cui ho inquadrato di conseguenza). Il risultato, per venti secondi di ripresa e venti minuti di postproduzione, è impressionante. |
| inviato il 14 Settembre 2020 ore 19:29
Conosco di fama ICE penso che quanto prima lo installerò. DXO Wiew Point lo uso spesso con soddisfazione. |
user177356 | inviato il 14 Settembre 2020 ore 19:36
“ ICE „ Al contrario di Autopano o PTGui, non consente alcun intervento di correzione. Ma è straordinariamente efficace. |
user177356 | inviato il 21 Settembre 2020 ore 17:01
Volevo segnalare che su Amazon il prezzo della testa panoramica Rollei 200 Mark II è sceso a 99,99 euro (ultimamente era tra i 160 e i 170 euro). Testa sicuramente "base", ma a quel prezzo mi sembra un affare. Io l'ho presa, per capire se e quanto una testa panoramica faccia la differenza rispetto alla soluzione Sunwayfoto + slitta nodale. |
| inviato il 21 Settembre 2020 ore 21:39
Allora attendiamo un tuo feedback RealB |
user177356 | inviato il 21 Settembre 2020 ore 21:42
Qui diluvierà per qualche giorno, il prossimo weekend faccio le prove sul campo e apro un thread ad hoc. |
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