RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Wide vs panorami







avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 2:49

Interessante, lo leggerò anche io - grazie per la segnalazione!

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 3:47

Ti consiglio però la lettura dei capitoli relativi alla neurofisiologia della visione di questo libro:
www.libreriauniverso.it/articolo/72288?gclid=Cj0KEQiAgJTGBRDLr5_az_Ouk
Sarebbero i capitoli dal 25 al 29. Sono poco meno di cento pagine, e forse necessitano di un certo livello di conoscenza della fisiologia umana, dell'anatomia e della biologia. Però sono propedeutiche a questo tipo di dibattiti, secondo me. Aiutano a comprendere come sulla retina si proiettino linee curve e "cadenti" e il cervello ne ricavi poi un'idea di linea retta e ortogonale al terreno, e come tale la percepisca. Inoltre c'è tanto in quel libro anche riguardo la percezione del colore e delle forme. Ne abbiamo già parlato in altri thread, ma vedo che ogni tanto rispunta l'argomento, in varie accezioni. Forse è meglio prima partire da una base comune.


Riguardo a queste tematiche, per me il testo di riferimento sarebbe: Richard L. Gregory (1923–2010), Occhio e cervello. La psicologia del vedere , Milano, il Saggiatore, 1966 (Op. orig.: Eye and Brain. The psychology of seeing).
www.cicap.org/new/prodotto.php?id=3243
L'Autore, di cui riporto il sito ufficiale
www.richardgregory.org/
è stato un illustre neuropsicologo, come del resto Eric Kandel. La prima edizione risale al 1966 ma è stato sottoposto a vari aggiornamenti. Qui c'è l'indice:
www.boscarol.com/blog/?p=9094
La mia edizione è dei primi anni '80; era nella bibliografia di un esame di Disegno e Rilievo che sostenni all'IUAV di Venezia in quegli anni. Non ricordo il nome del docente, ma gli sono ancora grato per avermelo fatto conoscere.
Ci sarebbe anche questo Pdf in cui si parla del testo in questione; lo passo con beneficio d'inventario dal momento che non l'ho ancora letto:
digidownload.libero.it/Gianni_Gazzetto/Tesi/Tesi_parteI.odt
Tratta di un tema più circoscritto rispetto al Kendel. Quest'ultimo non lo conosco ma, dato che le sue pagine
... forse necessitano di un certo livello di conoscenza della fisiologia umana

"a naso" penso che il Gregory abbia un taglio più divulgativo.
Anche in quest'ultimo si parla ampiamente della complessa interazione tra occhio e cervello alla base della percezione che abbiamo dello spazio. Sottolinea anche come questa percezioni sia condizionata dall'ambito culturale di appartenenza. Se ben mi ricordo narrava di alcuni nativi di una cultura "primitiva" (non rammento di quale area geografica) che, sottoposti a test, non attivavano mentalmente quei meccanismi che permettono di percepire immediatamente linee rette, pareti perpendicolari ecc.; dal momento che non provenivano da quella che Gregory definiva come "civiltà ortogonale", ovvero la nostra. Erano abituati ad un ambiente fatto di foreste, radure, capanne dalla pianta più o meno tonda con pareti sbilenche ecc.
Se ne deduce comunque come l'idea che sia possibile riprodurre pedissequamente la realtà in una rappresentazione grafica o fotografica sia un'illusione.
Penso che al massimo la fotografia possa raccontare quelle che Andreas Feininger chiamava "menzogne positive":
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1780926&show=9
Suppongo che Feininger certi concetti li avesse interiorizzati molto presto, essendosi laureato negli anni '20 alla Bauhaus in cui la Gestaltpsychologie era tenuta in gran conto.

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 8:32

Grazie Roberto per il tuo consiglio. Si, credo si tratti di qualcosa di più divulgativo e verosimilmente molto più adeguato allo scopo. Ci sono capitoli del Kandel solo sui canali del sodio o sul trasporto del glutammato, quindi effettivamente è un testo piuttosto particolare. L'antropologia nel mio testo -per esempio- non è contemplata, eppure è un aspetto affascinante. "Civiltà ortogonale" è spettacolare. L'ho appena ordinato.

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 9:35

Sottolineo di aver scritto "se ben mi ricordo" riguardo a quel fatto che, insieme alla definizione di "civiltà ortogonale", penso di averlo letto nel testo di Gregory, ma non ne sono sicuro al 100% (diciamo che lo sono al 70-80%). Del resto quell'esame l'ho sostenuto un 35 o 36 anni fa. Poi penso di averlo ripreso in mano ma non l'ho riletto dall'inizio alla fine.
Qualora non trovassi ciò quando lo leggerai, significa che la memoria mi ha tradito e l'ho letto da qualche altra parte.

Al di la di questo, è interessante che sia stato messo nella bibliografia di un esame di "Disegno e rilievo" in una facoltà di architettura. Penso che certe nozioni di base, magari anche solo un infarinatura (come nel mio caso), siano utili a chiunque abbia a che fare con la comunicazione visiva.

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 9:44

Sarà comunque sicuramente una lettura interessante. Ti farò sapere se la memoria ha tradito o meno. MrGreen Grazie del consiglio!

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 10:06

Tutti i più recenti libri che si interessano di percezione visiva fanno riferimento alla neurofisiologia della visione.
Lo fa naturalmente anche Gregory che però in alcuni aspetti potrebbe essere superato per il semplice motivo che sono stati fatti nuovi studi.
Un libro che vi consiglio è questo pubblicato nel 2011:
Riccardo Falcinelli, Guardare Pensare Progettare. Neuroscienze per il design , Stampa Alternativa & Graffiti.
Di lettura piacevole, è anche molto aggiornato.

Altri libri interessanti sono:
Semir Zeki, La visione dall'interno. Arte e cervello , Bollati Boringhieri (2007)
Paola Bresson, Il colore della luna. Come vediamo e perché , Laterza (2007)

Un altro «classico» come il Gregory è invece questo:
Maurice H. Pirenne, Percezione visiva. Ottica, pittura e fotografia , Muzzio (1991) (l'edizione originale però risale a vent'anni prima).

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 10:38

Grazie delle indicazioni bibliografiche. Ora li metto nel mio database dei libri da ordinare.
Credo che darò la priorità al testo di Riccardo Falcinelli, sembra quello più connesso al mio specifico campo disciplinare.

Quanto al Gregory, è inevitabile che per certi aspetti non sia aggiornato, dal momento che l'ultima edizione, ovvero la 5a, presso Oxford University Press, risale al 1997:
en.wikipedia.org/wiki/Richard_Gregory

Questa traduzione italiana è del '98:
www.ibs.it/occhio-cervello-psicologia-del-vedere-libro-richard-l-grego
e penso che sia basata sull'edizione inglese del '97.

avatarjunior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 12:37

Io in passato usavo l'opzione Photomerge di Photoshop, ma devo dire che lascia pochissimo spazio al controllo umano, soprattutto in caso di errore del software. Da qualche tempo uso PTGui e lo trovo molto ben fatto.

Eh lo notai! Di solito fila liscio, specie coi cilindri, e se non ci sono intoppi viene perfetto: niente giunture e luce uniforme, chapeau! Ma se si inceppa qualcosa è un disastro.
Un altro difetto un po' fastidioso è che nei 360° non permette di decidere da che azimut partire ma lo decide lui non si sa come, e non segue necessariamente l'ordine degli scatti. Avevo provato una volta uno script di terze parti ma mi dava dei problemi.
Hugin offre la possibilità di produrre tutte le proiezioni ma lo trovo parecchio contorto e difficile da comprendere, proverò questo che hai citato e vediamo come mi trovo.

user46920
avatar
inviato il 14 Marzo 2017 ore 20:17

wide e panorami ... "mille" foto bidimensionali unite che riprendono un piano ogni volta, non possono rappresentare un unico piano wide ripreso singolarmente in un'unica volta sola!

forse, la vera differenza è tutta qui ... e forse, togliamo pure "il forse" ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2017 ore 20:56

wide e panorami ... "mille" foto bidimensionali unite che riprendono un piano ogni volta, non possono rappresentare un unico piano wide ripreso singolarmente in un'unica volta sola!

forse, la vera differenza è tutta qui ... e forse, togliamo pure "il forse" ;-)


Infatti la cosa dovrebbe essere scontata.
Eppure qui sul forum ormai tutti ripetono come un mantra «la prospettiva dipende dal punto di vista».
Forse bisogna aggiungere che le informazioni sul punto di vista (la sua posizione nello spazio) deve essere accompagnata necessariamente anche dalle informazioni sulla «direzione» dello sguardo. E in alcuni casi (con alcune macchine) serve sapere anche la posizione del piano del sensore (o della pellicola).

user46920
avatar
inviato il 14 Marzo 2017 ore 21:13

Eppure qui sul forum ormai tutti ripetono come un mantra «la prospettiva dipende dal punto di vista».

la prospettiva è il punto di vista, nello spazio tridimensionale!

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2017 ore 21:39

Eppure qui sul forum ormai tutti ripetono come un mantra «la prospettiva dipende dal punto di vista».
Forse bisogna aggiungere che le informazioni sul punto di vista (la sua posizione nello spazio) deve essere accompagnata necessariamente anche dalle informazioni sulla «direzione» dello sguardo. E in alcuni casi (con alcune macchine) serve sapere anche la posizione del piano del sensore (o della pellicola).


Tenendo presente il contesto specifico nel quale viene qui tipicamente posta la questione, credo si possa dare per scontato, senza correre il rischio di malintesi, che la direzione dell'asse ottico rimane invariata e che il dorso della fotocamera non è basculabile. Altrimenti sarebbe necessario scrivere ogni volta un trattato, comunque di scarsa utilità pratica per chi chiede lumi su situazioni banali.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2017 ore 21:41

la prospettiva è il punto di vista, nello spazio tridimensionale!

Qualche altra informazione però serve oltre alla posizione del punto di vista nello spazio tridimensionale.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2017 ore 21:46

Tenendo presente il contesto specifico nel quale viene qui tipicamente posta la questione, credo si possa dare per scontato, senza correre il rischio di malintesi, che la direzione dell'asse ottico rimane invariata e che il dorso della fotocamera non è basculabile. Altrimenti sarebbe necessario scrivere ogni volta un trattato, comunque di scarsa utilità pratica per chi chiede lumi su situazioni banali.


Posso essere d'accordo considerando che al 99% si può dare per scontata la cosa.
Ma che data la posizione nello spazio del punto di vista dobbiamo anche dire la «direzione» verso dove guardiamo mi pare non sia così scontato visto quello che ho letto in questa discussione.
Sarebbe come dire che se io non mi sposto e scatto fotografie muovendo la fotocamera ottengo sempre la stessa «prospettiva».

user46920
avatar
inviato il 14 Marzo 2017 ore 22:05

Qualche altra informazione però serve oltre alla posizione del punto di vista nello spazio tridimensionale.

no, ma logicamente se riprendi vari frame fotografici piani, tutto intorno a questo punto (punto nodale o fulcro), incorrerai ogni volta in una distorsione anamorfica data dallo spostamento del piano di ripresa, mentre se il tuo sensore fosse semisferico o parte o multiplo di uno steradiante, no: non avrai nessuna distorsione. E non sarà necessaria nessun'altra informazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me