| inviato il 25 Agosto 2017 ore 10:38
@Vafudhr: Bell'oggetto ... ma non è che te la regalano! Perchè allora per lo stesso prezzo non prendere una camera antica autentica? Per es. una delle prime mitiche Rolleiflex? Se segui un po' le aste, una "Original" del 1932 o una "Automat" del 1937 la trovi a circa 200 Euro o una "Standard" del 1935 attorno ai 100 Euro. Ciao, Roberto |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 10:46
Vari motivi.. una biottica già l'ho presa, quindi, a parte il gusto di avere un oggetto di classe e ricco di storia come una prima Rolleiflex, avrei un doppione (non le compro per collezionismo e vorrei evitare il divorzio per troppo "ciarpame", come lo chiama mia moglie, in giro per casa ). Poi la differenza tra una TLR e una pinhole.. vabbè, chiara.. Inoltre ho una certa passione per il legno e quelle scatolotte sono davvero bellissime per me... chiaro, non costano poco e con la spedizione la Zero 69 mi viene sui 200 euro... ma ammetto che è uno sfizio per avere in un colpo una pinhole di qualità, medio formato e un oggetto che mi piace come fisicità... non un acquisto puramente tecnico. Altra soluzione sarebbe costruirmela, ma non troverò MAI fisicamente il tempo... e so che rimarrei deluso. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 10:51
Sai quanto ho pagato il lunasix III con aggiuntivo, scatole e custodie in pelle.....40 euro spedito. E' famoso perché legge la luce lunare, da qui il nome. Curiosità, dove lo hai preso? E soprattutto, quando? Perchè io vedo prezzi un pelo più alti... ma è anche vero che di recente c''è una certa richiesta di vecchio materiale fotografico e i prezzi sono saliti non di poco... che poi non vedo mai gente in giro con tutto questo classicume, quindi mi chiedo cosa diavolo se ne facciano.... |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 10:56
Grazie gentilissimo, a casa dal PC li seguirò, un domanda: sotto il rocchetto ho visto come un'asticella posizionata in verticale, ho provato a girare per simulare il caricamento e mi sembra faccia rumore con il rocchetto di plastica. Anche a te? |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 10:58
Un'asta su eBay, preso più che altro "in caso di necessità" adesso potrebbe tornare utile, il mio è nuovo e con l'accessorio non ne ho visti tanti. Considera che un negozio solo il Lunasix ti chiedono anche 140 euro |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 11:01
Per l'uso delle pile attuali, infatti si può dimezzare il valore ASA |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 11:10
Con ordine: 1. ti faccio vedere l'interno della mia per sicurezza: www.dropbox.com/s/3ibjvtif0pnhlj9/2017-08-25%2011.03.46.jpg?dl=0 ti riferisci all'asticella di metallo in alto? quella fa parte del meccanismo per far avanzare il contapose ed è azionata dal rocchetto che gira e va ad ingaggiare la ruota dentata che si vede a sinistra. Io non sento particolare rumore nel caricare l'otturatore a parte il meccanismo stesso. 2. vabbè, ne seguirò alcune, altrimenti provo la soluzione con il Luxmetro postata da Pironman (molto ingegnosa tra l'altro e un luxmetro dovrei già averlo da qualche parte). L'accessorio, che ho visto in alcune aste, a cosa serve? 3. Sì, in caso farò così dato che si tratta solo di una regolazione dei parametri dell'esposimetro... anche se una parte di me che pensa in digitale si ostina a dirmi che l'ISO poi mi modifica la pellicola. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 11:19
Si proprio quella, devo vedere non vorrei che ho il rocchetto non suo. L'aggiuntivo serve per ridurre la lettura a 5 e 10 gradi, lo monti sulla pallina bianca di lettura |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 16:25
" Per avere una 220 devi trovare il rocchetto, che è più sottile, e ribobinarci sopra una pellicola 120. " Non ho capito, scusa, se ribobini un 120 hai comunque solo 12 fotogrammi (nel caso del 6x6) e non 24 come con le pellicole 220, quindi che senso ha? Inoltre non mi risulta che il rocchetto sia differente, il risparmio di spessore per farci stare il doppio della pellicola è ottenuto eliminando la carta di protezione (esclusa testa e coda). Anche perché altrimenti, se fosse diverso il rocchetto non sarebbe possibile, sulle macchine che consentono entrambi i formati, passare da uno all'altro senza sostituire il rocchetto (ad esempio nel caso di mamiya 6 e mamiya 7 il manuale d'uso non dice niente in proposito), basta invece cambiare solo la posizione del pressa pellicola che deve tenere conto del diverso spessore (con o senza carta dietro la pellicola). |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 20:16
@Vafudhr, ho aperto la yashica, tu dentro hai fatto qualche intervento tipo lubrificazione o solo una soffiata? grazie ancora |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 20:58
" Scusate, ma credo di aver fatto un po' di confusione: La Rolleflex Original richiede il rullino 117, non il 220. Quindi non so se quanto da me affermato sopra sia corretto. " Si, ti sei confuso confermo che il rocchetto del 120 e del 220 sono identici, quelo che cambia e che, come spiegato sopra, il 220 recupera un po' di spessore (e nonostante questo è leggermente più tozzo, arriva proprio al bordino del rocchetto mrntre nrl 120 resta ancora circa un millimetro) eliminando la carta. |
| inviato il 25 Agosto 2017 ore 22:02
@Mickey: No, non ho oliato nulla del meccanismo di scatto o di trascinamento, perchè tutto funzionava senza problemi. Ho provato le varie velocità di scatto, le aperture, l'autoscatto (che nel mio caso ha la leva un po' bloccata, quindi prima o poi aprirò anche il meccanismo di scatto, per ora non ne vale la pena). Per la pulizia ho smontato il blocco lenti di scatto e di visione (come da tutorial che ti ho linkato) e le ho pulite per bene (erano belle opacizzate dall'olio dello shutter dopo anni di utilizzo, ora come nuove). Ho smontato il pozzetto di visione e ho pulito l'interno con soffietto e cotton-fioc imbevuti di alcohol e acqua distillata (c'era davvero uno schifo), rimosso e pulito lo specchio, gli schermi di messa a fuoco. Il vano pellicola ha avuto lo stesso trattamento: soffietto e cotton-fioc per togliere ogni particella di polvere, unto o altro annidiata all'interno. Ora devo solo provarla per capire se ho tralasciato qualcosa, ma credo che a livello di pulizia sia a posto... ora tocca a me. La tua è praticamente lo stesso modello, quindi se segui questa procedura di controllo dovresti sistemare tutto senza problemi (poi tutto dipende da quanto era sporca). |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 8:19
Ciao, ho pulito specchio e vetrino, soffiata generale all' interno. Le lenti dopo una pulitina esterna sembrano ok anche alla luce, oggi provo l' esposimetro e compro una pellicola.......unica prova Ho usato l' alcol isoprilico per tutte le parti, eccetto le lenti con liquido apposito. Grazie |
| inviato il 26 Agosto 2017 ore 10:30
Ma se rimuovete il vetrino poi non andrebbe regolata (con appositi strumenti) la sua altezza al momento del riposizionamento? Altrimenti la messa a fuoco è falsata. Sulle Hasselblad più vecchie il vetrino non è intercambiabile dall'utente, è tenuto in posizione da quattro viti agli angoli e sotto ciascuna c'è una molletta che contrasta le viti, in base a quanto giri le viti cambi l'altezza del vetrino e quindi devi regolarle per la corretta messa a fuoco. Non so come funziona sulle macchine da voi citate ma approfondirei questo argomento prima di smontare e rimontare il vetrino. |
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