| inviato il 05 Agosto 2015 ore 0:17
Certo della macrofotografia non vorrei farne un dogma, per quello mi basta l'hdr, ecco perchè mi guardo bene dall'azzardare l'acquisto di un macro. Una cosa è certa, mi piace sperimentare per capire quali sono i miei "tanti" limiti. Infatti sono propenso più ad essere fedele ad una tecnica piuttosto che ad un genere |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 0:22
L'accoppiata reflex + obiettivo di certo aiuta non poco (a proposito di obiettivo, più hai lunghezza focale adeguata più aumenta la distanza operativa dal soggetto, ragion per cui lavorare con un 90mm è diverso rispetto ad un 180, a vantaggio di quest'ultimo ovviamente, poichè potresti lavorare a qualche centimetro di distanza maggiore rispetto al precedente, a parità di rapporto di riproduzione 1:1, oltre ad avere uno sfondo più uniforme, a meno che tu non voglia optare per un 65mm con ingrandimento fino a 5x ma questa è altra storia), assieme ad una buona dose di esperienza, così come tutta una serie di altri accorgimenti ed attrezzature tecniche, tuttavia, mi preme ricordarti sempre per la questione parallelismo, che nel tuo utimo esempio avresti dovuto comunque scegliere dove focheggiare (come per gli umani, ci si concentra generalmente sugli occhi o si cerca di compensare per portare a casa più nitidezza possibile), che sia con la tua attrezzatura o con altra, quindi per forza di cose non garantendo parallelismo alcune zone del soggetto molto probabilmente sarebbero andate perse (ecco perchè poi, nei limiti del possibile, a meno di non ricorrere alla tecnica del focus-stacking ci si stabilisce almeno intorno ad f9/f11 se non a diaframmi ancora più chiusi, anche f14/f16 ad esempio, a seconda dei casi, aumentando il tempo di scatto per una giusta esposizione, vento permettendo e adottando un sistema di scatto remoto, assieme al valore ISO quanto più possibile basso per evitare rumore a meno di non voler riequilibrare in post). Ovvio che con reflex ed obiettivi entry-level o non dedicati, si rischia di cadere in problematiche legate a diffrazione, scarsa nitidezza, aberrazioni ottiche, lens flare e altre menate varie, oltre al famigerato rumore del sensore (non che in altre non ce ne siano, ma in genere sono attenuate al minimo man mano che si eleva la qualità). A mano libera poi, è tutto molto più sensibile. Vedo tuttavia anche massiva postproduzione nelle tue foto oltre ad un evidente crop, ed in questo genere è fondamentale evitare effetti troppo posticci e manomissioni. Vincenzo |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 7:27
“ effettivamente un obiettivo macro specifico aumenterebbe qualche punto percentuale di miglioramento. Vedo in giro se trovo qualche occasione. Non posso permettermi cifre importanti su questo tipo di obiettivi „ Rispetto all'ottica che utilizzi (che, per inciso, è un cesso, e a brevi distanze sarà ancora peggio) anche un 50ino con i tubi sarebbe un netto miglioramento, un macro non ne parliamo. Il tamron 90 macro è accessibilissimo e di ottima qualità. Usato lo dovresti trovare sui 200€. La foto che hai linkato te soffre, in primis, di un crop davvero esagerato. Ultimo, ma non meno importante (e che sembrerà andare in contraddizione con quanto ho già detto, ma in realtà è un'integrazione), in macro quello che importa di più è la tecnica e l'esperienza. L'attrezzatura (cavalletto a parte) è solo un contorno. Il parallelismo, la scelta del posatoio (se possibile), lo sfondo, la luce... sono tutte cose di importanza fondamentale, e molto più importanti di qualunque corpo macchina o ottica superpro. “ si anche questa scattata la mattina presto www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1419231&l=it però come vedi è tutta un'altra cosa ( in senso peggiorativo) rispetto al tuo esempio. E non ti nascondo il lavoro di recupero nitidezza in pp „ Eh eh, senza offesa ma non serviva scriverlo . È evidentissima la pp esagerata che hai fatto. Vacci piano, che è un'arma a doppio taglio |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 14:33
Tre cose.... -un tamron 90 usato che eventualmente rivenderai facilmente allo stesso prezzo -un buon cavalletto che terrai per sempre -una buona sveglia, di quelle che suonano forti con passione e pazienza entri in un nuovo mondo |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 15:21
grazie amici !! sempre interessanti i vostri consigli per Roby02091987: la post era doverosa anche se a mio modesto avviso non così eccessiva come sembra. Purtroppo se non croppi, in un contesto naturale, la foto diventa insignificante per il semplice fatto che il soggetto principale occupa il 20% dell'intera immagine. In questo caso non avrebbe senso metterla nella sezione macro visto e considerato che spesso non ci si può avvicinare più di tanto. Certo che se poi per una questione di c...lo l'animaletto ti si avvicina al minimo sindacale, risparmi tempo in pp ed in crop come in questo caso www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1428222&l=it |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 15:59
In realtà il lavoro in post si nota anche per questo scatto...soprattutto a livello di scontorno per pulizia rumore. Il fatto è che a mano libera, per ovvi motivi, è inevitabile scendere a compromessi per quanto riguarda il dettaglio....inutile e illogico quindi spingersi molto con l'ingrandimento. A parer mio....a mano libera le larghe vedute sono l'ideale, soprattutto se si ha la bravura di cogliere e valorizzare un buon contesto. In ogni caso più che macro sono close-up....non è tanto quanto frame occupa il soggeto, quanto più che altro il dettaglio che ne viene fuori che chiaramente si massimizza alla minima distanza di maf su cavalletto |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 16:04
“ In realtà il lavoro in post si nota anche per questo scatto...soprattutto a livello di scontorno per pulizia rumore. „ . Si, qui hai perfettamente ragione, sono stato pigro..potevo lavorarci molto meglio “ Il fatto è che a mano libera, per ovvi motivi, è inevitabile scendere a compromessi per quanto riguarda il dettaglio....inutile e illogico quindi spingersi molto con l'ingrandimento. „ Ecco, questo è un discorso interessante! Qual è il limite massimo di croppatura in questi casi? Io in genere vado ad occhio, ma ovviamente il metodo empirico manifesta tutti i suoi limiti. Generalemte come ti regoli? “ In ogni caso più che macro sono close-up „ Mi spiegheresti la differenza? |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 16:21
“ Ecco, questo è un discorso interessante! Qual è il limite massimo di croppatura in questi casi? Io in genere vado ad occhio, ma ovviamente il metodo empirico manifesta tutti i suoi limiti. Generalemte come ti regoli? „ Guarda...io non croppo mai perché si perde dettaglio e cerco sempre in fase di scatto di ottenere la composizione pensata. Su cavalletto si ha tutto il tempo per fare questo. A mano libera, come già detto, il dettaglio passa in secondo piano a favore di una situazione più ambientata e dinamica ma cmq in ogni tipo di fotografia meno croppi e meglio è “ Mi spiegheresti la differenza? „ Mah... su questo ci sono varie correnti di pensiero....dove in genere scatti fatti a rapporti non troppo spinti ma cmq ravvicinati vengono considerati close-up. |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 16:27
“ Guarda...io non croppo mai perché si perde dettaglio e cerco sempre in fase di scatto di ottenere la composizione pensata. „ www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=953963 questa è sicuramente l'eccezione che conferma la regola. In alcuni casi per avere questi effetti sei costretto al crop o mi sbaglio? |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 16:42
No....nessun crop, così l'ho composta in fase di scatto. Cosa non ti convince? |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 16:50
Se dici che è così mi fido. Come vedi manifesto tutti i miei limiti nella conoscenza degli obiettivi macro |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 16:55
Non ho capito di che effetti parli per dover essere costretti al crop.... Se vuoi in serata ti mando il raw per levarti ogni dubbio |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 18:28
Per effetti intendevo zoomata, mi sono espresso male. Per avere a tutto schermo il faccione di una libellula io sono costretto a croppare di brutto con tutti i contro del caso |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 18:30
Per questo dovrai munirti almeno di un obiettivo macro con rapporto di riproduzione pari ad 1:1 se non superiore (vedi ad esempio il 65mm macro con rapporto di riproduzione 1-5x), permette di avvicinarti al soggetto in maniera concreta (mediamente circa 30 cm dalla lente frontale dell'obiettivo al soggetto). La lista dell'ottimo fotografo naturalista Simonespe rappresenta un buon inizio, un sempreverde Tamron 90 che di tanto in tanto si rinnova, ti darà soddisfazioni assicurate, unitamente ad un serio e solido treppiede ed un comando di scatto remoto (telecomando o pulsante di scatto con o senza cavo), anche un buon p-lamp nel corso del tempo diventerà importante (v. pagina precedente) così come le guantierine per dolci per riflettere la luce per quanto possibile. |
| inviato il 06 Agosto 2015 ore 18:45
Ecco appunto. Ricapitolando: Con obiettivo sigma 70-300 falso "macro"?, cavalletto, scatto remoto, live view con specchio alzato, diciamo che posso migliorare con tutti gli accorgimenti del caso di un ulteriore 20%. Se voglio risultati confrontabili con i tuoi e quelli degli altri mi devo dotare di obiettivi macro seri e altra attrezzatura tecnicamente specifica. Diciamo che ora ho grossomodo capito il limite oltre il quale non potrei mai spingermi con il mio corredo. Ovviamente dò per scontato che ci vuole molta pratica che io non ho |
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