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Adobe Content Credentials, il sistema anti-tarocco (e trasparenza AI)


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avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 20:58

Non vedo dove sta il problema? Nei concorsi seri chiedono il raw già da diversi anni, per gli altri usi sta all' autore e alla sua etica. Non credo si possa arrestare o arginare il fenomeno visto che i tarocchi non si fanno solo con Adobe, anzi ci sono una marea di di siti e portali, e ne sorgeranno ancora di più

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2023 ore 21:56

Good point. Il problema sta nel fatto che viene proposto come un sistema di autocertificazione per rispondere, secondo adobe, al problema delle modifiche generative che per loro natura sono semplici da inserire in un workflow e al tempo stesso più impattanti sulla composizione di una foto.

L'obiettivo è da una parte quello di rassicurare l'opinione pubblica che da mesi si interroga sull'impatto di questa tecnologia data in pasto al grande pubblico e dall'altra di non perdere utenti nel caso avessero davvero implementato un sistema a filigrana digitale invisibile per ogni modifica autogenerata.

Se poi viene tutto demandato all'etica del fotografo il sistema Adobe non è né antitarocco né anticontraffazione.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 9:02

quando ho letto la notizia ho pensato a questo:

MrGreen MrGreen MrGreen MrGreen MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 10:56

Dal punto di vista pratico può essere utile e resta molto interessante, una specie di token univoco, probabilmente Adobe lo imporrà come credenziale di accesso al modo professionale, almeno ci proverà.

In ogni caso al di fuori di ambiti istituzionali o professionali ( dove l'autenticità deve essere garantiva) questo strumento non sarà utile a nessuno, anzi, verrà evitato.

Anche in questo forum qualcuno si è posto il problema all'inizio delle discussioni sul tema AI ma poi non solo sé arenata ma ora tutti usano denoise e riempimenti generativi anche nelle foto di fauna e flora per cui c'è fa vedere semplicemente se ci sarà una inversione di tendenza o meno ma dubito.

Quando le cose diventano più semplici l'etica passa in secondo piano anche in fauna e flora, figuriamoci in altri campi. Se invece. Si deve garantire l'autenticità di una foto per vendesi per presentarsi come “autentici fotografi” allora sarà utile.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 11:05

Concordo con Catand, serve più che altro per certificare la propria opera.
Sicuramente la miglioreranno, io ad esempio metterei la percentuale della foto che è stata generata con AI, se ad esempio rimuovo un piccolo oggetto che da fastidio vorrei che indicasse che ne so che il 5% del fotogramma è stato modificato con AI, si deve capire che è un'inezia altrimenti a quel punto rimuovo l'oggetto con il timbro clone e la mia foto risulta vergine.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 11:06

Dal punto di vista pratico può essere utile e resta molto interessante, una specie di token univoco, probabilmente Adobe lo imporrà come credenziale di accesso al modo professionale, almeno ci proverà.

In ogni caso al di fuori di ambiti istituzionali o professionali ( dove l'autenticità deve essere garantiva) questo strumento non sarà utile a nessuno, anzi, verrà evitato.


Questo strumento inserito In Photoshop fa parte di una strategia di certificazione più ampia che parte addirittura dal produttore di macchine fotografiche

contentauthenticity.org/how-it-works

We use cryptographic asset hashing to provide verifiable, tamper-evident signatures that the image and metadata hasn't been unknowingly altered. At creation, choose what information to attach to the content being created. Throughout this process, the creator of content can choose to preserve attribution or to remain anonymous. Privacy and security of photojournalists and other creators are of the utmost consideration in our work.

A me sembra una iniziativa sensata che, se messa in atto da tutta la filiera, potrebbe ridurre di molto i dubbi riguardo l'autenticità a meno di un immagine, soprattutto in ambiti dove questo fatto è essenziale che sia appurato e che sia controllabile.

Il problema, IMHO, è che sia una azienda privata a proporre e a guidare un consorzio di altre aziende private che dovrebbe regolamentare il tutto.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 11:18

A me sembra una iniziativa sensata che, se messa in atto da tutta la filiera, potrebbe ridurre di molto i dubbi riguardo l'autenticità a meno di un immagine, soprattutto in ambiti dove questo fatto è essenziale che sia appurato e che sia controllabile.

@Catand
+1, Fila, ma come altri esprimo il dubbio sulla efficacia pratica, certo formalmente marca bene ma nessuno lo userà se non in certi ambiti.

Vorrei vedere tutte le foto postare nelle categorie di foto naturalistiche corredate dello storico della post produzione a prova del fatto che "nessuno strumento generativo" con accesso a database sia stato usato.

quando lo vedremo normalmente, sempre a fianco della foto allora avrà senso ma dubito che quel rigore ci sarà.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 12:00

Comunque mi sono iscritto al Content Authenticity Initiative per seguirne l'evoluzione.

E' chiaro che è uno standard nascente e quindi perfezionabile.
Il suo successo dipende da quanto si diffonderà l'applicazione delle credenziali e da quanto ne verrà richiesta esplicitamente l'esibizione in ambito professionale.

Sono anch'io convento che l'aspetto forse più interessante è la facilitazione nell'attribuzione del copyright.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 12:38

Più concretamente.

Ho provato ad attribuire le credenziali ad una foto dove ho applicato delle selezioni per creare maschere e un dodge&burn. Così, solo per provare cosa sarebbe risultato nelle Credenziali.

Il risultato della cronologia delle mie operazioni ovviamente non è dettagliato per evitare che sia "copiato", ma secondo me scritto in quella forma rischia di ingenerare molti dubbi sulla possibile alterazione del contenuto.
In particolare alla voce "Modifiche del disegno", un profano potrebbe interpretare il mio intervento come una vera alterazione del contenuto della foto. Per non parlare delle Attività sconosciute... Cool
Mi pare possa generare equivoci...

Invece se non si flagga la casella delle modifiche e attività, la sezione Azioni non c'è.

In ingredienti si vede la foto prima e dopo la lavorazione.




avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 12:43

Ho provato ad attribuire le credenziali ad una foto dove ho applicato delle selezioni per creare maschere e un dodge&burn. Così, solo per provare cosa sarebbe risultato nelle Credenziali.


Prova anche a caricarla sul su sito contentcredentials.org/verify e vedi cosa ti dice.

Io ho fatto una prova con un jpeg con inserito un elemento di AI e mi ha segnalato sia questo elemento nuovo che il precedente che avevo provato e poi scartato perché non mi era piaciuto (una delle famose tre opzioni che offre l'AI generativa)

Vedendo gli exif di questo jpeg con le credenziali, è pieno di campi custom in cui sono registrati in "codice" i vari passaggi fatti in PS e le fonti da cui sono state prelevate le parti che la compongono.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 13:04

Ma lo dicono loro stessi che non serve a quello scopo contentauthenticity.org/faq

Will the CAI solve all misinformation problems?

No – there are generally three ways to address misinformation: education, detection, and attribution.

Will you tell me if a picture is fake?

No – the CAI does not make judgements about the content of an image, so we will not label content as fake or inauthentic

Poi per la privacy una bel pugno nello stomaco:

Where does CAI data live?

A piece of content's CAI data can either be embedded into the file itself, or stored in Adobe's Content Credentials cloud. Adobe's Content Credentials cloud is a public, persistent storage option for your attribution and history data.

Il tutto su server probabilmente extra-eu, gestiti da una compagnia privata. Il dramma sarebbe averlo come standard.

"Non lo so rick..." Sorriso

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 13:11

Ho provato la Verifica e funziona.
Piuttosto noto che ci sono info proprio sbagliate. Il campo Importato dice cose che non sono vere. Non ho aggiunto nessun contenuto...

Succede anche in questo secondo esempio, dove sembra che io abbia unito due contenuti non certificati in uno nuovo con Credenziali.
In realtà ho aperto la mia foto e per semplice prova ho aggiunto un layer curve ed uno saturazione.
Fine.
Insomma... siamo proprio alla Beta...





I metadati aggiunti potrebbero essere questi (h chiesto di salvare le Credenziali nel cloud)







avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 13:15

Poi per la privacy una bel pugno nello stomaco:

Se leggi bene, i contenuti possono essere attribuiti ad un autore anonimo. Se salvi le Credenziali nel file, sul loro server non va nulla.

Per il resto mi sembra onesto dire che non possono risolvere all misinformation problems...


avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 13:17

Ho letto benissimo, i dati sul loro server li mandi volontariamente e una volta caricati sono "persistent". ;-)

Più che onesto direi "maniavantistico".

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2023 ore 13:18

NON sei obbligato a mandarli...

Ripeto: se le mie foto che pubblico in giro hanno un label su un server Adobe che dice che sono mie, a ma pare un vantaggio...
Se le pubblico non sono contenuti privati o segreti...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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