| inviato il 27 Aprile 2022 ore 13:49
@Ale Z le avessero postate su qualche forum avremmo letto decine di “buona idea, da migliorare l'esecuzione” |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 13:50
È proprio così… Si chiama "piallatura del senso estetico"… |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 13:52
“ E per nostra fortuna ci sono fotografie con l'esposizione "scorretta", con bianchi bruciati e ombre illeggibili, che sono passate alla storia… Non serve dire gli autori, giusto? „ Perchè no? Mario Giacomelli - "Io non ho mani che mi accarezzino il volto" William Eugene Smith - "Tomoko Uemura in her bath" - Minamata (Giappone) Inseriscili pure in calce alle foto! |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 14:02
Intendevo dire che gli autori sono universalmente noti a chi si occupa di fotografia non solo di domenica. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 14:04
L'avevo capito, ma il titolo a me non viene in mente subito e neppure l'autore. Mannaggia che non si stampa più, tante cose verrebbero a galla da sole! Cito da altro post: "io se fossi in te comincerei a stampare qualche foto e farle vedere in giro e ti accorgerai che certi difetti ci sono perche' li hai creati tu". |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 14:26
bel video. ho un dubbio... viene chiaramente detto di escludere gli iso automatici ma se invece lascio gli iso in auto e blocco l' esposizione in un determinato punto spot con il tasto AE, poi ricompongo l' inquadratura e diaframma e tempo gli Iso restano bloccati? bloccati anche loro o si adattano alla luminosità della nuova inquadratura? |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 14:36
Se il tasto AE fa il suo mestiere, la terna espositiva non deve cambiare. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 15:32
E' molto semplice La fotocamera è stupida. Non sa cosa stai fotografando e come lo stai fotografando. La regola generale da conoscere, ma penso che tutti la conoscano perché è la base dell'esposizione, per una corretta esposizione è questa: l'esposimetro della fotocamera da sempre, dico sempre, un'accoppiamento tempo/diaframma per ottenere un'esposizione equivalente al grigio 18%. Se fotografi quindi un muro bianco devi sovraesporre per ottenere il bianco, se fotografi un muro nero viceversa devi sottoesporre. Questo perché la fotocamera essendo stupida non sa cosa stai fotografando. Se poi quel muro lo vuoi interpretare differentemente allora decidi tu come "starare" l'esposizione corretta |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 15:43
Video interessante... una volta tanto. Per me che fotografo solo in diapositiva è naturale essere d'accordo con la tesi testé espressa e ritenere corretto l'approccio descritto o, quantomeno, sensato... molto sensato anzi! P.S. - ovviamente non si attaglia al 100% alla diapositiva, ma al 90% certamente si. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 18:40
In generale aggiungo, che al momento stò facendo una sorta di percorso ripartendo dalle base, cercando di mettere in discussione tutto quello che ho imparato in questi 9 anni di reflex per cercare di approfondire gli argomenti e cercare di migliorare il mio modo di fotografare. Per questo sono qui a rompere le scatole, vorrei capire quante elucubrazioni mentali mi stò facendo, e quanto sono valide. @Valgrassi Conosco Olivotto, ricordo che qualche anno fà lessi proprio un tuo commento ad un post in cui parlavi di lui. Anche se sono junior, perché scrivo poco sul forum, in realtà leggo tanto @Franco Pastorino Anche io scatto il 95% delle volte in manuale e il restante 5% in modalità di priorità. Diciamo che la mia idea sarebbe proprio quella, cercare di perdere il minor tempo possibile in post produzione. Anche perché sono convinto che più parti da uno scatto fatto con i piedi, più ore poi passerai a sistemare le cavolate. E da fotografo amatoriale diciamo che non posso investire settimane nella post. @Ilcentaurorosso Grazie per il link, penso di acquistarlo anche io quel libro, ci sono parecchi argomenti che mi interessano. @Ale Z Perfettamente concorde con la questione che non esiste "l'esposizione corretta", ma alcune volte si può giocare con la sovra o sotto esposizione per ottenere dei risultati "particolari", ovviamente devi sapere cosa stai facendo @Gaga esattamente, una delle prime domande che mi stò ponendo è proprio questa, molti dicono che il sistema zonale di Adams con i sistemi digitali non sia più valido, ma quant'è vera questa affermazione ? Inizio ad avere il sentore, che studiare un minimo la scena facendo anche una serie di misurazioni possa essere una strategia vincente. Ovviamente le mie sono supposizioni empiriche al momento, devo fare delle prove. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 19:14
Quoto quanto dice Gaga. L'esempio del muro bianco (paesaggio innevato, se non lo sai la neve ti viene sporca anche se candida) o nero e' lampante. Se usi una mirrorless (lo spero) il WYSIWYG fino a un certo punto (es. max 3 stop di compensazione), ti aiuta molto in fase di apprendimento. Così come l'istogramma (ma anche qui fino a un certo punto, se sai cosa rappresenta e che cosa riflette). Ausili utili ma senza dimenticare le basi. P.S. D4n1x ascolti molto e parli poco. Male. Ti estinguerai. |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 19:23
A Centà, te posseno... WYSIWYG = What You See Is What You Get (Quello che vedi è quello che ottieni) |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 19:34
Ahahahah |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 19:38
@D4 il vero trucco per foto perfette è capire se il tuo soggetto all'interno dell'istogramma è esposto correttamente e compensare di conseguenza. Con le serie 1 si ha il grosso vantaggio di collegare la misurazione spot sul punto AF selezionato, e a rigor di logica penso che le ML possano fare altrettanto. Ora devo preparare cena dopo cerco di spiegare in italiano come mi regolo per esposiSSSione in manuale Ps: li ho acquistati compulsivamente entrambi i libri di Olivotto per colpa vostra. Lasciate che i sensi di colpa vi affliggano |
| inviato il 27 Aprile 2022 ore 19:53
“ @Ale Z Perfettamente concorde con la questione che non esiste "l'esposizione corretta" „ Quel che voglio dire è questo: il digitale ha cambiato le carte in tavola in tema "esposizione". E non intendo in senso tecnico. Da un lato per il "fotografo medio" il problema di ottenere la "giusta esposizione" si è banalizzato. Scatto, riguardo... è venuta bene? OK. Non sono soddisfatto? La rifaccio. Nessun "ragionamento" è davvero necessario... D'altra parte invece la possibilità di frullare pixel con varie tecniche ha reso possibile comprimere la gamma dinamica di una scena entro i valori numerici ammissibili in un file raw, anche in condizioni di illuminazione estreme, in un modo impensabile con la pellicola. Questo però ha generato una specie di ansia collettiva: dall'ombra più scura alla luce più alta, tutto deve "essere leggibile", altrimenti c'è qualcosa di sbagliato. La definizione di "corretta esposizione" oggi potrebbe dunque essere questa: ad ogni "luce" deve corrispondere un numero che sta in un range accettabile. Se ci riesco sono un manico... E magari ci faccio pure un video su YT. Chi è nato pellicolaro (soprattutto se "invertibile") e magari lo è ancora, sa bene che invece in tantissimi casi l'esposizione è una scelta: cosa tengo e cosa sacrifico? Cosa valorizzo e cosa butto nelle tenebre di un'ombra illeggibile? Ad esempio. Fare una scelta anche drastica oppure al contrario dare un colpo a cerchio e uno alla botte perché "tutto si veda" porta a risultati che esteticamente sono molto differenti. Quanti nativi digitali farebbero consapevolmente uno scatto alla Giacomelli? Per fortuna ce ne sono. Pochi, ma ce ne sono... Ma è gente che ha guardato tanta fotografia con gli occhi giusti. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |