| inviato il 12 Febbraio 2020 ore 20:15
Costa infinitamente meno e in tutti i casi come tutti i componenti elettronici i prezzi abbasseranno sempre con la massificazione della produzione, invece di concepire ognuno il suo costoso sistema reflex tutti useranno gli stessi schermi prodotti a milioni d'esemplari....credeteci o no ma è cosi le ML sono sono una questioni di costi e quindi di benefici netti per le marche...inoltre il mirino elettronico favorisce l'emergenza delle marche che non hanno il "savoir faire" necessario alla fabbricazione di reflex ...vedi samsung, panasonic, sony ecc...ancora che sony avendo acquistato minolta (giustamente per entrare nel mercato foto gamma alta) ha le competenze necessarie...per Olympus invece che è uno specialista dei mirini reflex (ah le OM) è uns vera scelta a causa delle difficolta di concepire un mirino reflex "decente" viste le dimensioni ridotte del sensore ....se non siete convinti credete quello che volete per me è evidente...a parte il costo e la mancanza di competenze non c'e proprio nessuna ragione per abbandonare il sistema reflex...la compattezza? Ma non fatemi ridere... |
| inviato il 12 Febbraio 2020 ore 20:31
“ Costa infinitamente meno e in tutti i casi come tutti i componenti elettronici i prezzi abbasseranno sempre con la massificazione della produzione „ se così fosse non vedo perchè non la debbano smettere con certe schifezze di mirini elettronici e non vadano tutti su questo
 www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=panasonic_s1h |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 8:05
Il thread che ho aperto non voleva essere l'ennesima riedizione della battaglia tra reflex e ML. In passato, ci sono state guerre simili, anche se sfumate dal minore impatto dei media di allora, tra sostenitori delle macchine a telemetro (in primis Leica) e sostenitori delle reflex. I primi spingevano su compattezza e silenziosità (visto che mancava il patatlac dello specchio), i secondi puntavano sulla maggiore versatilità dei sistemi reflex, per esempio in campi tipo la macro, dove le prime ne venivano fuori solo con "accrocchi" tipo visoflex. Compattezza e silenziosità, unite alla possibilità di realizzare più facilmente obiettivi grandangolari, a causa del minore tiraggio necessario, erano doti delle macchine a telemetro di allora e delle ML di oggi, con la differenza che gli apparecchi odierni, avendo un mirino che vede quello che inquadra l'obiettivo, non hanno le limitazioni degli apparecchi di allora. Il mirino delle ML è meno bello? Ma avete mai guardato dentro al mirino delle vecchie Leica? Parlo di quelle a vite, non delle più recenti M a baionetta. Un buco piccolo e scomodo, eppure molti grandi fotografi, con quel buco, ci hanno realizzato foto che sono passate alla storia. Capisco che per chi è abituato al mirino reflex, e lo dice uno che ha usato per 40 anni, ininterrottamente, macchine reflex, può essere spiazzante trovarsi un mirino elettronico, perché ad un primo impatto l'immagine ottica del reflex è più "rotonda", più gratificante, ma non credo che questo renda impossibile comporre e realizzare le proprio foto. Sento fare sottili questioni di feeling, evidentemente molti di noi non considerano la macchina fotografica uno strumento per fare foto, per mettere in atto la propria passione, praticare un hobby ecc ..., ma considerano il maneggiare l'apparecchio come un'azione gratificante fine a se stessa. Per ultimo parlo del problema dovuto al fastidio di guardare un monitor. Io sono sempre stato discretamente "cecato": miope, astigmatico, recentemente operato di cataratta ed ho anche il glaucoma, diciamo che non mi avrebbero mai fatto salire su un aereo da caccia, eppure non provo alcun fastidio a guardare nel mirino della mia A7II. |
user175879 | inviato il 13 Febbraio 2020 ore 12:26
Al tempo era ancora una scoperta la fotografia, quel tempo in cui ancora ci si meravigliava non tornerà più, bisogna farsene una ragione. E non saranno i mirini elettronici a cambiare la situazione |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 14:00
Una differenza importante (almeno per me) tra mirino ottico ed elettronico, è che con quello ottico si ha una percezione accurata della luminosità esterna, che si percepisce nella sua piena “gamma dinamica”, con i limiti dell'occhio umano (e di ciascuno di noi), ovviamente. Il mirino elettronico invece rappresenta ciò che “vede” il sensore della macchina fotografica, con tutti i suoi limiti. Limiti che peraltro mi sembrano ancora difficili da superare, a differenza di quelli legati ai tempi e ritardi (due concetti simili, ma molto diversi)di refresh. Sempre personalmente, trovo abbastanza fastidioso il mirino ottico all'aperto e con molta luce e molto utile e comodo quello elettronico, quando c'è poca luce. Per me l'ideale sarebbe avere entrambi (tipo Fuji XPRO per intenderci) e penso che questo sia tecnicamente facile da realizzare anche su una reflex. Per quanto riguarda le ML, mi sembra di capire che Leica si stia orientando in tale direzione. Se questa fosse una corretta interpretazione, le reflex avrebbero ancora un lungo futuro, diventando, di fatto, la summa di una ML e di una reflex tradizionale. |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 14:47
“ Un televisore a tubo catodico „ Casomai a cristalli liquidi. |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 15:02
Comunque si parla di mirini intendendo DSLR/ML perché per le mie prime foto usavo un mirino galileiano con la Comet Bencini II e uno a traguardo (2 fori) con la Ferrania Rondine dove la visione era la più naturale possibile. Vorrei aggiungere che la mia prima reflex, ovviamente a pellicola e prima dell' avvento dell'autofocus utilizzava un mirino con lente di fresnel + microprismi+ stigmometro (spezzamento d'immagine obliqua), sistemi che secondo me uniti a prisma e specchio potevano a pieno titolo fregiarsi del nome di mirino. I mirini attuali paragonati, sono più dei visori. Ma tornado ad oggi e possedendo reflex e mirrorless devo dire che sono due modi diversi di godere la fotografia. Uno più naturale l'altro più tecnologico ma l'uno non batte l'altro. Con uno si è immersi nella scena da riprendere con l'altro si apprezzano già i risultati finali. Forse, ma dico forse, quello ML più si sposa con quella che è la visualizzazione a monitor, un processo elettronico dall'inizio alla fine, visto che spesso, molto spesso non termina in stampa. Comunque sia, una fotocamera senza la possibilità di appoggiarci l'occhio prima di scattare toglie il gusto di fotografare. |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 16:39
Attenzione alle specifiche dei mirini elettronici: la risoluzione è in genere espressa in PUNTI e non in pixel. Le cose NON sono equivalenti. Ad esempio, l'evf della eos r ha 3,69 milioni di punti, ma la risoluzione in pixel è di 1280x960, ben inferiore al full-hd: quantomeno sono corretti nel dichiarare entrambe le specifiche, cosa che non tutti fanno. |
user59759 | inviato il 13 Febbraio 2020 ore 17:11
Il mirino della A7R4 é da 1600x1200 px perciò 1,9 milioni e non 5,76 |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 18:10
“ Casomai a cristalli liquidi. „ Sono d'accordo. Infatti come tonalità di colori il tubo catodico ha più sfumature perché non ha il limite dei colori degli schermi digitali. |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 18:15
Vi è anche da dire che il marketing ha iniziato tale tradizione con gli schermi posteriori delle fotocamere digitali. Così anche una porcheria di schermo da 320x240 veniva nobilitato dalla risoluzione equivalente di "oltre" 230000 punti. Su molte fotocamere odierne lo schermo posteriore supera di poco il milione di punti, quindi non si è molto distanti da 640x480 (921600 punti), tralasciando i modelli di fascia alta. |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 21:17
Siamo al TOP .....dei pipponi mentali |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 21:26
io infatti ci sono. |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 22:18
Ah ah... vero. Ti seguo sempre con piacere. |
| inviato il 13 Febbraio 2020 ore 23:12
Sono d'accordo. Infatti come tonalità di colori il tubo catodico ha più sfumature perché non ha il limite dei colori degli schermi digitali.;-) certo ma il tubo catodico emette elettroni su uno schermo e in effetti avvicinare l'occhio a uno schermo catodico non è proprio il massimo. Ho una Fuji x100 e a dir la verità la visione a mirino ottico mi dà sempre un'estraneità rispetto alla foto che devo fare. Preferisco sempre switchare su mirino elettronico, perchè ho una visione più chiara che mi concentra maggiormente sulla foto che sto per scattare. Il passaggio dalle reflex a mirrorless avvenuto sette anni fa, non mi ha causato traumi psicologici d'uso sul mirino elettronico... anzi finalmente sono riuscito a vedere perfettamente, grazie all'amplificazione, anche all'imbrunire e di notte. |
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