| inviato il 17 Novembre 2018 ore 14:14
“ Anche io lavoro sempre in prophoto e poi quando converto in srgb mai avuto problemi di tonalità, rimane ciò che vedevo con profilo prophoto. Mi viene da pensare o che invece di convertire lo assegni o pure fai dei pp così saturi che ti cambia in srgb „ Ardian se hai un monitor ben calibrato e ben settato , credimi che quando poi "converti" prima dell'esportazione , una leggerissima variazione dei colori la vedrai quasi sempre, è una cosa del tutto naturale , visto che stai assegnando una scala di colori inferiore a quella in cui stavi lavorando, è normale . Le immagini non le stravolgo in post produzione , anzi manco saturo , lavoro in modo leggero sui contrasti tonali , luminosity mask , sharp e basta , giusto per dare un po' più di tridimensionalità . In alcune foto si vede poco e nulla questa alterazione , in altre è davvero fastidiosa . |
| inviato il 17 Novembre 2018 ore 15:06
“ Sapevo che per la stampa è inutile dare ad esempio il TIFF , proprio perché la stampante non riesce a mettere su carta tutta quella sovrabbondanza di informazioni . „ Questa è una leggenda. Se vuoi stampare bene, specialmente il BW, ti occorre un Tiff a 16bit. Dipende, come al solito, a chi ti rivolgi. “ Anche io lavoro sempre in prophoto e poi quando converto in srgb mai avuto problemi di tonalità, rimane ciò che vedevo con profilo prophoto. „ Significa che probabilmente non hai mai coordinate fuori gamut, oppure solo leggeri fuori gamut. Altrimenti una alterazione è inevitabile. |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 2:08
Ma quindi sapreste consigliarmi un buon laboratorio per stampa a Milano? Inoltre, scusate l'ignoranza, come faccio a capire in PS che stó sforando i "gamut"? Grazie |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 2:10
Io nel mio piccolo sto facendo tutto da autodidatta... Lavoro sul file tiff e poi prima di salvare converto in srgb.. Ritocco un pelino nuovamente i colori e salvo con nome.. |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 8:39
Uso prophoto e quando “converto” in srgb per il web i colori restano fedeli...mentre se “assegno” l'srgb i colori cambiano drasticamente (ho un iMac 27” 5k retina calibrato con colormunki). Per quanto riguarda la stampa porto sempre al mio laboratorio di fiducia il tiff 16bit con profilo Adobe sia per colori che per BW. |
user59947 | inviato il 18 Novembre 2018 ore 8:54
Alessio non devi assegnare il profilo ma devi convertirlo in srgb. Sono due cose diverse |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 9:00
Appunto...io “converto”. Se uno “assegna” allora vedrà la differenza. |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 9:16
Ma effettuando la postproduzione in Adobe RGB anziché Prophoto non consentirebbe di avere minori differenze quando vado a convertire in sRGB? Perché usare Profoto se molti colori del suo gamut non sono rappresentabili su nessuna device esistente ed in alcuni casi neanche dall'occhio umano? |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 9:25
Seguo |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 9:36
So che se ne è già parlato ma ancora non mi è chiaro.... Se in postpotroduzione uno uno spazio colore che è più amplio di quello che riesco a rappresentare sul monitor (i.e profoto su monitor 100% Adobe rgb) come faccio a controllare le modifiche quando agisco sui colori fuori dal gamut rappresentabili dal monitor? |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 9:39
Se usate i prodotti Adobe per sviluppare il RAW lo spazio colore di lavoro è il RIMM e non potete cambiarlo, quindi Lr e Acr operano in uno spazio interno loro. In uscita da Acr si può scegliere di convertire nello spazio che si vuole la scelta si fa in base alle proprie necessità. In linea di principio conviene uscire con uno spazio wide-gamut, magari lo stesso ProPhoto, meglio se 16bit che garantisce, passatemi il termine, la massima entropia dell'immagine per la successiva lavorazione in PS. |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 10:00
Uso Prophoto anche su Camera Raw, poi passo a PS usando sempre prophoto...sempre a 16bit. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 7:48
Con riferimento a quanto evidenziato da Raamiel "La cosa più sensata è continuare a operare in ProPhoto e tenere d'occhio l'avvertimento gamma in Photoshop per vedere quando stai generando troppi colori che eccedono il gamut di sRGB.", L a mia domanda era relativa al fatto se conveniva postprodurre in AdobeRGB piuttosto che Profoto, e se postproducendo in Adobergb le differenze quando vado a convertire in sRGB non risultassero inferiori rispetto quando postoproduco in Prophoto. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 15:21
sono d'accordo ma io sono pragmatico ed elaborare file in spazi di lavoro più ampi delle possibilità dei monitor e della stampa lo vedo solo una perdita di tempo e un inutile passaggio se poi tutte queste informazioni non possono essere sfruttate in pieno ed alla fine bisogna comunque passare a spazi di lavoro più ristretti per essere fruiti. D'altronde abbiamo sempre il raw se un domani le cose cambieranno ma per il momento mi sembra inutile. D'altronde se poi faccio l'editing in profoto e poi converto in srgb mi ritrovo con informazioni tagliate lo stesso. |
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