| inviato il 24 Maggio 2024 ore 9:14
“ più cresce la paura per come verranno usati „ E' fisiologico e, aggiungo, forse in questo caso pure sacrosanto. Io non li temo questi strumenti, e non li condanno di certo, ma tendenzialmente mi tengo fuori da alcune discussioni da bar che ho visto passare: il motivo è che so come andrebbero usati detti stumenti e anche - soprattutto - come non andrebbero usati in base alla situazione. Situazione che varia e non è giudicabile aprioristicamente, sia perché varia in base allo scopo che ci si prefigge, sia perché dipende dal contesto in cui la foto andrà ad essere diffusa, fruita od utilizzata. A margine, devo far notare che più sono semplici, più gli strumenti richiano di far impigrire gli utilizzatori in certi contesti, se usati "male". Vedi ricerche e compiti scodellati senza un minuto di applicazione mentale da parte dei ragazzi: non è né etico, né costruttivo (anzi, il contrario), né auspicabile che la cosa si continui a diffondere. Frenerebbe lo sviluppo mentale di una generazione (e oltre, se dovesse continuare la cosa). Altro esempio... Non ho niente contro il programmatore capace che, per velocizzare la stesura di un impianto complesso, si fa fare pezzettini atomici da ChatGPT, spezzoni che poi immerge con sapienza e modularità nel suo codice, facendoli legittimamente suoi perché li capisce e perché potrebbe tranquillamente averli anche scritti lui, pur se in un tempo maggiore. Ho molto in contrario, invece, verso la capra che si fa scrivere tutto un listato dall'AI e poi si lamenta perché non fa quello che vorrebbe e non sa manco come rattopparlo. Ecco, basta fare le debite proporzioni fra questo esempio e un (proprio?) caso fotografico specifico - ma va fatto caso per caso, ripeto, non si può generalizzare! |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 9:24
“ il programmatore capace che, per velocizzare la stesura di un impianto complesso, si fa fare pezzettini atomici da ChatGPT, spezzoni che poi immerge con sapienza e modularità nel suo codice, facendoli legittimamente suoi perché li capisce e perché potrebbe tranquillamente averli anche scritti lui, pur se in un tempo maggiore „ Il mio uso normale di ChatGPT ... usarlo come "strumento" per sveltire il lavoro. Al momento per me è come l'avvitatore al posto del cacciavite. Anche perché non è in grado di generare da solo un applicativo, ne può generare dei pezzetti. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 9:25
“ Al momento per me è come l'avvitatore al posto del cacciavite. Anche perché non è in grado di generare sa dolo un applicativo, ne può generare dei pezzetti. „ Esatto!!! |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 9:29
@Michelangelo... Visto che hai messo la nota "uso una percentuale a caso", mi permetto di dire che personalmente imposterei il sondaggio reale con percentuali minori e una visione più tranciante, ad esempio: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4492485&show=3#text_t1_27033979 “ Se l'outpainting per allargare le foto comprende elementi generativi derivati da database la foto è considerata ancora foto in senso stretto o meno in base alla percentuale dell'area sintetica? 90%Real + 10%AI ->Database esterno --> SI 80%Real + 20%AI ->Database esterno --> DA VALUTARE % AI maggiore ->Database esterno --> NO (Grafica) Nel caso che il database AI sia personale del fotografo ma di altre foto simili vale la stessa regola? 80%Real + 20%AI ->Database interno --> SI 70%Real + 30%AI ->Database interno --> DA VALUTARE % AI maggiore ->Database interno --> NO (Grafica) „ |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 9:53
e la schiuma della birra nelle pubblicità era schiuma da barba. Perchè dovendo fare molte foto quella normale si abbassava troppo rapidamente. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:04
“ bastava ciucciare un po la caramella „ Questa è STUPENDA!! E no, non le sapevo queste cose, ma mi sono fatto una risata, che fa sempre bene. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:04
“ e la schiuma della birra nelle pubblicità era schiuma da barba. Perchè dovendo fare molte foto quella normale si abbassava troppo rapidamente „ Ecco perché mi è sempre sembrata troppo densa! |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:07
Per qualche credulone l'uomo in ammollo era veramente in una vasca in ammollo, in realtà stava dietro un acquario stretto e immergeva solo le mani nell'acqua. Quando si doveva avere un'immagine più realistica di una foto e/o situazioni da fotografare impossibili o quasi si faceva fare un'illustrazione iper-realista in pratica un quadro di grande formato che poi ridotto le pennellate non si vedevano e per effetto della riduzione in ripresa tutto il colore aveva una densità maggiore. Quindi anche senza Photoshop e AI si è sempre raggiunto l'obiettivo, solo che prima ci voleva il cervello adesso ci vuole un software e il cervello si atrofizza. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:11
Provate a fotografare una banana bella matura, senza macchie scure sulla buccia. Auguri Così come tanta frutta la banana era fatta di cera e poi dipinta. Il ghiaccio si scioglie e annacqua il liquore che perde di colore, allora si mettono cubetti di plexiglass. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:17
Ok va bene tutto, ma ribadisco. Più manipoli una foto e più la rendi non tua, se quando hai scattato c'era un elemento disturbante non voluto sei tu che non te ne sei accorto, sei tu che hai cannato la foto. Non te ne eri accorto e ora trucchi l' immagine per non darlo a vedere. Io sono in perfetta sintonia con quanto afferma Vacchiano nei suoi corsi, se non la puoi fare come vuoi tu, non la fai o ti sposti e riprovi o se proprio insisti a cannarla ( questo lo aggiungo io ) poi la cancelli. Abbiamo in mano delle meraviglie tecnologiche che ci fanno anche il caffè e siccome non siamo sgaggi davvero ad usarle, e pure un po' maldestri, poi con IA ( o AI per gli anglofoni incalliti che fa più figo ) tarocchiamo il gioco. Ammetto l'aggiustatina alle curve, la correzione alla esposizione che ci stanno, perchè vogliamo riportare l' immagine a quello che ci sembrava di vedere al momento dello scatto ( qui la reflex rimane insuperabile ), ma poi diventa accanimento terapeutico. E disonestà intellettuale. P.S.: Io scatto quasi sempre in JPEG ( è più genuino, è il prodotto della macchina come quando la pellicola usciva dallo sviluppo ) , il mito del RAW lo lascio ai cultori della post. Ora si è capito bene come la penso e taccio. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:23
“ se quando hai scattato c'era un elemento disturbante non voluto sei tu che non te ne sei accorto „ Eh, se c'era la moglie in mezzo e dopo 20/30 anni non ci si è accorti che era un elemento di disturbo è un gran casino, si. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:26
Ok quello è ammesso per la sopravvivenza |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 10:32
@Nautico02 Tu hai un'etica, un rispetto per la fotografia veritiera e fai bene a mantenerla. Il mondo e la vita vanno avanti e l'etica, il rispetto ed altri valori si sono modificati. Le regole si cambiano mentre giochi, basta guardare un qualsiasi contratto che fai con la banca, tu non puoi cambiare nulla, la banca può cambiare quello che vuole e poi gentilmente ti dice se non firmi la variante di contratto entrerà in vigore dal giorno x e se vuoi puoi rescindere il contratto. Non è che per questo è una cosa giusta, ma decidono sempre loro quale sia il giusto e quale non lo sia. |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 19:17
L'idea di libertà di espressione e di pensiero e di evoluzione continua esponenziale , non è sempre un percorso scontato cosi come non è scontato che uno strumento che funziona possa avere un futuro. Mi spiego .... in tempi non molto lontani hanno bruciato libri .... in altri hanno eliminato la propieta privata , in alcuni paesi la libertà di espressione non è scontata, i big della tecnologia sono stati bloccati in alcuni paesi con i loro server e le loro app . Non è poi cosi remoto in un concetto piu ampio che anche adobe come tante altre strade possa perire e in pochi anni , eliminato come concetto e manipolazione o altro. L annuncio di adobe , incastonato in un contesto di progresso marketing - tecnologico dove è piu utile ad una azienda affittare e far pagare anno dopo anno nuovi software piuttosto che venderli , il concetto di non fate piu foto , e pagate piu software mi appare troppo di parte e in questi casi , senza nulla presumere .....non so cosa aspettarmi. Sono cresciuto con il cinema e con la fotografia dei giornali e con la televisione , oggi sembra invece che basti un cellulare e un app , per farti i compiti , per non pensare e per ubbidire senza tante piu domande e forse arriveranno nuove app e si abbandonerà il pc . A dirla tutta , non ho nulla contro Adobe ,ma ora che userà sempre piu il dialogo verso server con aumento di flussi dati non è detto che non venga bloccato e bannato in Cina e Russia o India , purtroppo fa parte anche lui di una guerra commerciale dove spero si usi un po piu l'intelligenza e meno le IA e perche no , piu foto reali di un mondo bellissimo e non immagini per ricostruire un mondo distrutto. La domanda da porsi è : puo il software ( ormai non piu solo e chiuso su un disco) influenzarmi nel processo creativo e imporsi , puo il software influenzare economie e in che modo possiamo assoggettarci ad esso o a cio che viene detto dal suo gruppo ? |
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