| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 11:26
“ Per anni sono stati prodotti supertele con gruppi anteriori, sbilanciati e pesanti, fino a quando sony non ha proposto dei nuovi schemi….gli altri sono micci? Beh di certo potevano far meglio, visto che poi hanno seguito la stessa strada. „ Vero! ma sono diversi anni che hanno iniziato a spostare i gruppi di lenti verso il mount riducendo anche il loro diametro migliorando così il bilanciamento e riducendo il peso difatti ne abbiamo già parlato su questo firum negli anni passati e io nel 2022 scrissi questo: “ per non parlare degli obiettivi per i quali sono in arrivo una serie di miglioramenti significativi, difatti anche se ci limitiamo a considerare soltanto un miglior uso di tecnologie note e consolidate abbiamo: 1) Nuovi SW molto potenti per la progettazione e i primi test simulati dei nuovi disegni ottici hanno velocizzato e di molto lo sviluppo di nuovi obiettivi. 2) Motori più veloci e leggeri sostituiscono i vecchi troppo lenti per gestire l'AF fulminio delle nuove fotocamere. 3) I nuovi disegni ottici permettono di costruire obiettivi più bilanciati e leggeri usando lenti asferiche e biasferiche e spostando indietro dei gruppi ottici ottenendo così anche ingombri minori. „ ma quanto sopra secondo me non basta a giustificare la sensibile riduzione di peso di questo Sony FE 300 f/2.8 rispetto ai precedenti modelli che avevano ben 8 lenti in meno: www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&page=compare_l&item1=sony_fe300_ Tra l'altro vi voglio far notare che il nuovo 300mm pur avendo ben 8 lenti in più è più lungo dei due modelli precedenti di soli 22mm e siccome lo spessore delle lenti nei disegni ottici viene considerata uguale a zero questo incide sulla lunghezza finale dell'obiettivo... |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 11:26
“ Ma alla fine devi tenere quel baricentro fermo, e più è pesante l'attrezzo, più forza ci vuole per muoverlo, perché ha maggiore momento d'inerzia, e dunque a pari forza di leggero movimento del corpo, più l'attrezzo è peso, meno si muove. „ Una ripassata alla dinamica é indispensabile quando si confonde peso e massa e si confondono moti traslatori (forza, massa e accelerazione lineare) con quelli rotatori (coppia, momento d'inerzia e accelerazione angolare). Di minchi@te ne ho sentite tante ma che sia più facile SOSTENERE (perché di questo si parla e basta pensare ai monopiedi) un peso maggiore non l'avevo mai sentita da nessuno dei miei allievi (ho insegnato Meccanica e Macchine per una ventina d'anni). Per i micromovimenti dovuti ai muscoli del corpo umano c'é il VR o il neurologo. |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 11:57
Un paio di considerazioni. Dal sito Sony: “ The use of a durable magnesium alloy for internal components and other refinements maximizes durability while reducing weight. „ Il magnesio è stato usato per (pochi?) elementi interni. Quindi tutta la struttura è fatta da cosa? Alluminio? Polimeri tenaci (come il policarbonato)? Magari hanno usato materiali compositi (polimero + fibra di carbonio) per le parti cilindriche? Boh! Se qualcuno lo potesse segare in due chiariremmo tutto. Io poso occuparmi dell'analisi dei materiali. Per la questione del peso: credo che Pollastrini volesse dire che una massa maggiore consente, a parità di sollecitazione ciclica (controllata dalla forza), di subire minori ampiezze di oscillazioni. Non credo (ma magari mi sbaglio) che volesse intendere la "fatica" (= energia) necessaria a trasportare per ore il sistema o la "forza" (coppia) necessaria a ruotare l'obiettivo per seguire un oggetto in rapido movimento nell'inquadratura. |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:09
Luinge a parte la tua considerazione su “pochi”, che non appare nella dicitura ed è una tua interpretazione personale, tutte e dico tutte le ottiche, compresi i 600, 800 e via dicendo, hanno alcune componenti in policarbonato (o materiale plastico composito a volte misto a fibre di carbonio). Alcune ghiere sono in teflon, altre in altri materiali. Pensare che dentro sia un blocco di metallo unico mi pare quantomeno fantasioso e manchevole di un minimo di conoscenza di come sono progettati certi obiettivi. Il peso di tali componenti è relativo, e la scelta dei materiali è fatta per garantire la giusta resistenza, stabilità, scorrevolezza, precisione… Per togliersi qualche dubbio basterebbe guardare alcuni siti (lensrental ad esempio) che mostrano lo smontaggio delle ottiche. Ps La scelta di canon di usare materiali compositi per alcuni barilotti potrebbe anche non determinarne una minore resistenza, anzi. È possibile che se ti casca un obiettivo da 3kg in metallo rispetto ad uno da 1kg in materiale composito, il primo proprio per la sua massa subisca maggiori danni. |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:26
Sicuramente Mac, come è altrettanto sicuro (perchè sperimentato di persona con altri colleghi) che se picchi una lente all'estremità quando è "tutta fuori", la svergoli. Ho i filtri che si avvitano a scatti, perchè la parte in composito, non è più perfettamente cilindrica, come quelli in magnesio. Ho barilotti in composito, che dopo 2 giorni sono conciati come quelli in magnesio dopo 20 anni. Alla lunga tenute di guarnizioni, giochi, ecc. tra le parti "estrudenti" non sono come quelle in monoblocco, ecc. Certo se fotografi in studio 20 volte all'anno come i ricchi e famosi, te ne freghi. Ma se fai una Dakar in Arabia Saudita, dovresti vedere com'è concia l'attrezzatura e qui sui corpi ML (di ogni brand) stendiamo un velo pietoso, se non si è fan-boy! Vedremo queste lente in compositi, come saranno, fra qualche anno, quando raggiungono certe temperature che non riesci a tenerle in mano, quando lasciati sotto il sole tutto il giorno, per 6/8/10 mesi all'anno (ricordo che già a febbraio/marzo arriviamo a 30/35 gradi dell'aria, dove si corre). |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:28
“ "L'importante e comunque e sempre il risultato .... " Verissimo, io lo dico anche per le fotografie, conta solo quello che si vede in immagine finita. Ma per aver ridotto il peso in modo così rilevante, la Sony, illazione mia , potrebbe aver preso delle iniziative otticamente inusuali. Perché alla fine un'ottica è solo un tubo con dentro dei pezzi di vetro, le altre Case non sono fatte da micci, le ottiche le sanno fare pure loro, ed i miracoli non li fa nessuno. Per alleggerire il peso a quel modo, la soluzione, e la mia illazione più ovvia, è quella di realizzare lenti in plastica, polimeri o monomeri, tipo il CR 41 e simili. Poi se alla Sony hanno inventato anche la bacchetta magica, meglio per loro. „ “ Concordo in toto con quanto detto da Alessandro Pollastrini. Io sono felice possessore del Nikon 300 AFS VRII f2.8 che pesa 2,98 kg, praticamente il doppio del Sony. Ovviamente il Nikon è un progetto che ha più di dieci anni e nel frattempo la tecnologia ha fatto passi da gigante. Ma la mia prima impressione che ho avuto quando ho letto le caratteristiche del Sony è che è fatto "di plastica", tra apici ovviamente. Quello che mi sono chiesto è quanto solido potrà essere, quanto potrà resistere all'uso professionale e non, quanto gli accoppiamenti dei dispositivi interni potranno rimanere nella situazione ottimale. Il mio 300 è una roccia, anche se non sono un professionista lo uso intensamente e, al momento, è perfetto dopo 12 anni di utilizzo. Oggi vanno tanto di moda queste ottiche leggerissime ma nella mia esperienza l'ottica e corpo macchina "pesanti" aiutano paradossalmente nello scatto a mano libera. Ripeto, sicuramente sarà un'ottica solida ma a me queste caratteristiche lasciano un poco perplesso. Sono 35 anni che fotografo e la mia impressione (sulla carta) è questa. Vedremo. Marco „ Da neopossessore del 300mm f/2.8 VRII, non sono d'accordo con questa teoria delle lenti polimeriche. Innanzitutto, il Nikon in ambito reflex è il più pesante di tutti, più del Canon, Sony, Sigma. Poi se guardate Nikon ha fatto il 400 f/4.5 da 1.25kg ed il 400 f/2.8 + TC da meno di 3kg, e nessuno mi sembra abbia mai parlato di lenti in plastica, perchè dovrebbe essere diverso per Sony? |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:33
“ che è fatto "di plastica", tra apici ovviamente. „ Credo sia sfuggito il senso che ho dato alla mia affermazione. Ribadisco, Sony è una potenza e sa quel che fa. Marco |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:34
Sign gli rf mi capita di usarli qualche volta (ultimamente molto meno), alcuni mi paiono robusti, altri più che altro li trovo poco solidi proprio per l'estendibilità. Il vecchio 70-200isiii è nettamente più solido, oltre ad essere (per il mio utilizzo) nettamente più duttile ed efficiente. Ma non saprei dirti se fosse fatto non estensibile quanta differenza ci potrebbe essere. Sulla ghiera filtri non mi pare che la plastica sia qualcosa di nuovo, è presente sui vecchi 70-200, 100-400 pompone, direi sulla maggior parte degli ef… Sulla resistenza ai graffi non saprei dirti, io uso quel che mi viene dato, non posso sapere come vengono trattate dagli altri. |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:37
Mac, i miei commenti sono solo per dire che ho qualche dubbio, non per dire che l'obiettivo in questione incorpori sicuramente compositi o polimeri per le lenti. Capisco che potrebbe non capirsi dal testo. Metto una faccina allora Per esempio, il "pochi" è una speculazione mia, ovviamente. Ma mi sento di dire che se hanno scritto "elementi interni" allora non sono molti. Essendo marketing avrebbero altrimenti scritto qualcosa come "almost entirely" oppure "internal structure made of magnesium alloy". Non lo hanno fatto, e si sono limitati a dire che ci sono elementi interni. Detto questo, i compositi (se ci limitiamo ai classici sistemi polimero/fibra usati anche in formula 1, per dare una idea, quindi lasciando stare sistemi meno convenzionali) hanno due difetti enormi: bassa resistenza all'impatto e tenacità alla frattura.E entrambi li rendono poco consigliabili per impieghi con sollecitazioni impulsive (cadute ad esempio) come gli obiettivi per fotocamere (diverso è il discorso per telescopi, ad esempio). Per il discorso relativo alla temperatura, ti posso garantire che è l'ultimo dei problemi. Si usano compositi per le strutture esterne degli aerei che GIORNALMENTE sperimentano cicli -60 - 80 °C, quindi non mi preoccuperei. Come anche la durata nel tempo |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:40
E' quello il senso del mio intervento, Mac. La strada che ha preso Canon, con gli RF, per averli con quelle caratteristiche/prestazioni, ne ha dovute sacrificare altre, troppo importanti (come affidabilità, robustezza, ed OPERATIVITA') quando ci lavori, spero che Sony non prenda quella strada, tutto qua. Certo @Luinge, eccetto il 737 Max9!   Si scherza, ma vedrete anche voi, come sono conciate le parti in composito di certe auto (con R&D e spese infinitamente superiori che per un'obiettivo), quando stanno parcheggiate anni sotto il sole, rispetto i lamierati/vetro. E non è solo per la vernice, ma è la struttura stessa del cofano/paraurti/faro/guarnizioni che cambia e si degrada irreparabilmente perdendo ogni caratteristica originaria. |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 12:53
Qui il teardown del 400 isIII, dove si può capire cosa intendono per componenti interni in magnesio. Si comprende come vengono usati componenti in composito (che possono avere una resistenza molto elevata), piuttosto che teflon o altri materiali. www.lensrentals.com/blog/2018/12/the-great-400mm-f2-8-teardown-competi |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 13:17
Beh, sempre bellissimo lo smontaggio. Vedo anche molle poco eleganti :-) Quanto dici è corretto, e basato su quanto visto finora e sulla ragionvolezza. Purtroppo però, non è possibile avere certezza per il futuro, e l'unico modo per spegnere il brainstorming in atto è aprire uno di quegli obiettivi e vedere come è fatto. Anche le armi una volta le facevano in ottone, poi in acciaio, poi sono arrivate tante nuove leghe, e materiali (compositi polimerici, ceramici), e nuovi design che li usavano e la situazione è cambiata. |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 13:45
Quest'ottica, assieme alla A9III ha fatto davvero felice quantomeno una categoria: i farmacisti. Tutti hanno finito le scorte di Gaviscon |
| inviato il 12 Gennaio 2024 ore 13:51
".......che sia più facile SOSTENERE (perché di questo si parla) ..." No. Tu non hai le idee chiare su che cosa è e come opera il momento d'inerzia di una massa, altrimenti non scrivevi quello che hai scritto. Chi fa le fotografie deve non solo sostenere ottica e fotocamera, ma le deve sostenere e tenerle il più ferme possibile. Non si tratta solo di sostenere una massa, ma di sostenerla e tenerla immobile e sono due cose ben diverse. Per sostenere una massa, ferma, il suo momento d'inerzia è del tutto irrilevante, ma tu evidentemente questo non lo sai. Per tenere invece immobile una massa, che si muove, è necessario imprimere dei movimenti, ossia esercitare sulla massa delle forze, contrarie alle forze che provocato il movimento, il che significa vincere il momento d'inerzia della massa con le forze che applichiamo. Detta in una parola, per sostenere una massa ferma, il momento d'inerzia non agisce e dunque è irrilevante, mentre per mantenere immobile una massa che si muove, il momento d'inerzia invece agisce, non è affatto irrilevante. E maggiore è il momento d'inerzia, ossia, in presenza di campo gravitazionale, maggiore è il peso della massa e più forza ti ci vuole per muoverla. La massa, fotocamera ed ottica, soggetta alle vibrazioni di valore costante, che noi trasmettiamo alla massa tenendola in mano, più pesa è e meno si muove. Questa è la differenza che tu non conoscevi. E....insegnavi Meccanica? Wow! E poi si dice la Scuola.......... |
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