user17361 | inviato il 11 Maggio 2017 ore 21:27
Direi che non si può più fare fotografia naturalistica nel vero senso della parola, o meglio si può fare, ma dovete sapere che la gente comune che sa poco di queste cose e fotografia in genere, è ignorante (non per insultare ma nel senso che ignora) , per cui foto veramente wild con tutti i difetti del genere viene vista come foto di serie B dalla massa, mentre quelle perfettine (ma finte) viste di serie A . Nel topic aperto da Roberto un po' di tempo fa, ho postato due esempi del livello di ignoranza a cui la gente è giunta, e chi deve giudicare nei concorsi non è se che la cava meglio. |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 21:31
Se penso alle mie poche macro... una farfalla è capitata e non ho creato nulla... www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1414059 La maggior parte delle altre farfalle sono state spostate dal filo d'erba dove dormivano... penso di 20-30 metri... però... mai portato le foto in questione a concorsi... mai fatto male agli insetti... quanti pochi mi piace all'unica foto "naturale" |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 21:43
Passando dalla filosofia alla pratica... a volte ci si lamenta di una mantide spostata di 10 metri per fare una foto in quanto si danneggia la natura, mentre a lato una trebbiatrice miete il grano e devasta migliaia di insetti misti e poi molti finiscono nel grano con buona pace di tutti Il problema di queste discussioni è che la morale o l'integralismo di alcuni spesso è un po' eccessivo... il limite è sempre il buon senso. Poi se qualcuno partecipa ad un concorso dovrebbe seguire le regole, perché il concorso è una gara... non è come postare una foto sul web.... |
user17361 | inviato il 11 Maggio 2017 ore 21:52
“ La fotografia di oggi, e quella naturalistica in particolare, è superficiale, ridondante, competitiva, ×, egocentrica e fine a se stessa. Ma è, sopratutto, troppo spesso inutile e in qualche caso persino dannosa „ E su questo pensiero di Stefano Unterthiner sono d'accordo Ma il punto è , come cavolo si fa ad aprire il cervello a gente che addirittura arriva a credere a questo: www.nextquotidiano.it/rana-coleottero-storia-fotomontaggio/ Finita sul dailymail addirittura i65.tinypic.com/240x1f5.jpg (l'unica faccina indignata era la mia, 117 ignoranti !!! ) |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 21:55
quoto Vinx83 e aggiungo ecco la ricerca dei like in due foto! |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:00
Dopo il recente episodio abbiamo tutti capito (si spera...) che internet non perdona e che non è solo un posto dove reclutare fans. Basta un errore grossolano per mandare in vacca anni di sacrifici |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:07
Wild selvaggio selvatico presuppone che l'uomo sia osservatore e non interferisca. Skua no wild. Carnai no wild. Set macro disneyani NO WILD. |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:19
Vero... inoltre i carnai sono vietati dalla legge |
user108700 | inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:19
Claudio, ho cercato un po' questo capanni skua, ma in sostanza che problemi hanno? Sono semplici capanni in riserve (a pagamento da quello che vedo) o ci sono pratiche poco simpatiche nei confronti della fauna locale? Scusa la domanda, ma sono neofita totale e magari dal sito ufficiale capisco male e mi faccio abbindolare dal marketing. Cheers |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:26
I capanni Skua attirano gli animali con esche quotidiane da cui gli uccelli diventano dipendenti. Fino a non cacciare piu' o a perdere l'abilita' della caccia. |
user108700 | inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:27
Perfetto, era quello che volevo capire. Da evitare. Grazie. Cheers |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 22:33
“ I capanni Skua attirano gli animali con esche quotidiane da cui gli uccelli diventano dipendenti. Fino a non cacciare piu' o a perdere l'abilita' della caccia. „ Ancora con sto dipendenti... ora, non sono nè un fan dei capanni skua nè il loro avvocato, ma hai delle prove a sostegno di quello che dici? sono stato un'unica volta ai capanni skua di vercelli a novembre, la mattina all'abbeverata di san genuario e il pomeriggio a cascina spinola... nel primo capanno venivano attirati passeriformi con offerta di semi, un po' di lardo e qualche tenebrione, niente di diverso da quello che si fa anche a livello casalingo con le mangiatoie (e che la lipu stessa raccomanda di fare nei mesi invernali). Nel secondo non c'era neanche offerta alimentare, era un semplicissimo capanno affacciato su uno specchio d'acqua. Non ho mai visitato i capanni per rapaci quindi non so dire come funzioni in quel caso. |
user17361 | inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:06
Da quel che ne so io vengono alimentati solo in inverno le poiane, credo facciano lo stesso con il tarabuso, anche perché comunque negli altri periodi degli anni non credo abbia difficoltà a procurarsi il cibo, non credo che gli continuerebbbero a venire. Tuttavia non deve passare il messaggio che queste pratiche le possono fare tutti in casa, forse loro avranno qualche permesso ma farsi un carnaio in casa e come dare da mangiare alle volpi, è illegale, ma purtroppo spinti dall'emulazione di certe foto viste sul web la gente queste cose le ignora (ritorniamo all'ignoranza di prima) , guardate che un tale che conosco bene nella riserva naturale sentina in un periodo che girava un gufo, per attirarlo ha ammazzato un piccione e lo messo sopra un palo fuori dal capanno........e potrei continuare La voglia di emulare certe cose che si vedono in rete, ma senza saperne il come sono fatte, unita alla voglia di "like" sta creando un botto di problemi, un mio amico guardia ambientale che stava controllando due nidi di fratino qualche giorno fa ha beccato uno che ci stava in mezzo che molto probabilmente voleva riprendere la femmina che si fingeva ferita!!! |
| inviato il 11 Maggio 2017 ore 23:09
Attilio: semi lardo e tenebrionidi sono esche, alimetazione artificiale come i piccioni che legano a terra gli spagnoli per avvicinare le aquile. Le abitudini alimentari dei selvatici cambiano, si alterano. Informati. I carnai come qualcuno ha gia' detto sono vietati. Queste attivita' di nutrimento artificiale sono frequenti nelle riserve di caccia per attirare un gran numero di prede da far abbattere dai cacciatori: ad es. le valli venete dove svernano decine di migliaia di codoni. Al Circeo ce ne sono 100 quando va beneda novembre a marzo. |
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