| inviato il 30 Gennaio 2025 ore 15:59
Mirko, devo dire che Chanwut BCKul quello dell'ultima foto del cane, scatta immagini divertenti quasi n barzellette per le elementari che fanno sorridere. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 8:00
E anche Marianne Faithfull se ne è andata |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 10:02
beh, hai destato curiosità, se ti fa piacere, rendici partecipi.....ad ogni modo, complimenti ! noto che nelle foto urban/street ormai è sdoganato registrare dettagli che stuzzicano la fantasia o momenti bizzarri e a volte talmente assurdi che vanno colti "al volo" poiché sono attimi irripetibili..... e mi chiedo se è un retaggio di Cartier Bresson con l' istante decisivo oppure è una contaminazione di una parte della fotografia contemporanea che tende a voler stupire a tutti i costi per emergere dall' enorme discarica (in senso figurato) di immagini a cui siamo sommersi quotidianamente...creare l' effetto "WoW" |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 11:08
“ beh, hai destato curiosità, se ti fa piacere, rendici partecipi.....ad ogni modo, complimenti ! „ Ti ringrazio, ma questo spazio è stato creato per altri motivi per cui preferisco non abusarne oltre.. Ci sono alcuni concorsi interessanti per la fotografia di strada in cui si può partecipare a titolo gratuito e, sino a qualche anno fa, ad alcuni mandavo una foto. Alcuni sono abbinati anche ad altri generi. In altri tempi, seguendoli, ne parlavo anche in topic su questo sito sul mio spazio. Puoi cercarli se ti interessa da loggato nel mio profilo. Questo solo a titolo di informazione. “ noto che nelle foto urban/street ormai è sdoganato registrare dettagli che stuzzicano la fantasia o momenti bizzarri e a volte talmente assurdi che vanno colti "al volo" poiché sono attimi irripetibili..... e mi chiedo se è un retaggio di Cartier Bresson con l' istante decisivo oppure è una contaminazione di una parte della fotografia contemporanea che tende a voler stupire a tutti i costi per emergere dall' enorme discarica (in senso figurato) di immagini a cui siamo sommersi quotidianamente...creare l' effetto "WoW" „ Sino a qualche anno fa ero abbastanza fissato e praticavo e seguivo molto il genere, dalle origini, alle evoluzioni sino a quella contemporanea. Ho avuto modo di riportare qualche impressione anche in vecchi topic qui. Direi che in questo ormai datato ho già avuto modo di dare di esprimere la mia risposta alla tua riflessione. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2964050&show=1 Da cui copio incollo il primo topic per praticità. La fotografia di strada. Ancora? Una, nessuna e centomila. Che cosa c'entra Pirandello con la fotografia di strada? C'entra fidatevi, centra. Guardate i numeri. Una... Una è la visione di fotografia di strada di colui che ha ormai acquisito tutte le certezze. Il momento decisivo di Bresson è stata la sua folgorazione lungo la via della fotografia e nessuno sarà mai in grado di fargli cambiare idea. - Guarda che ci sono anche fotografie che raccontano storie - obietta un'altro uno. - Robert Frank si che faceva street photography - - Le sue foto sono vive, descrivono la realtà nuda e cruda, altro che momento decisivo - - Si ma se non è presente il momento decisivo è solo reportage, e se non è reportage è qualcos'altro - Quante volte ci sarà capitato di leggere queste cose, mutando talvolta vecchi maestri di riferimento. - E allora William Klein dove lo mettiamo? Lui si che fu rivoluzionario ed innovatore. Infranse tutte le regole, altro che momento decisivo. Quando sei in strada è solo un attimo, puoi fare quello che vuoi. - Altro uno. - Lasciate perdere, facile il bianco e nero. Vuoi mettere Joel Meyerowitz. La sua street photography è l'unica originale. Intanto è a colori e talvolta non ci sono nemmeno le persone! - - Senza persone? Ma cosa dici, se non ci sono le persone non può street photography! Altro uno. Erwitt faceva vera street, faceva ridere, in strada si ride, per le cose serie ci sono i libri Tutti uno, o meglio una unica visione tesa ad escludere, a selezionare per riduzione. Già ridurre, ridurre ed escludere ma da cosa? Nessuna... Può apparire strano ma secondo alcuni la "street photography" non esiste. Nessuna - è la visione che hanno coloro che riducono, riducono, riducono e riducendo avvertono: guardate che in realtà è solo reportage. Il resto sono solo mere elucubrazioni speculative. Il singolo frammento insignificante non ha nessun valore. Chi se ne frega se la maglietta a righe attraversa le strisce pedonali (ed inoltre diciamocelo: basta con 'ste strisce pedonali, non se ne può più). Chi se ne frega se una scatola rossa entra con congiunzione astrale con il pianeta Marte e similari (ed inoltre diciamocelo: questo trova colori ha un po scassato gli zebedei). Chi se frega se il cartellone pubblicitario fa rima baciata con il primo che passa per la strada (ed inoltre diciamocelo che sono tutte preparate). Chi se ne frega delle luci e delle ombre (ed inoltre diciamocelo che se fate un corso di fotografia imparate anche ad esporre correttamente) Lasciate perdere, la street photography, e prima ancora la straightphotography, non esiste, sono americanate. Lo sapete che molti fotografi italiani dei tempi passati dicono che loro scattavano e basta, lo chiamavano reportage, mica c'era internet e HCB non sapevano nemmeno chi fosse. Oggi gli fanno i complimenti per le loro foto di street. Datemi retta, la street non esiste, è solo reportage, il resto è modaiolo, è solo un' illusione di mercato.. ...e centomila. Centomila sono invece coloro che scendono in strada e scattano foto. Oggi. Foto belle anche con signorine meno belle, foto brutte anche con signorine più belle di quelle di prima, foto buone (anche se non per mangiare quando viene Natale), cattive (da non mangiare tutti i giorni), con persone-cose-animali (con ulteriori scelte opzionali ma escludete le parole che iniziano con la xwy che tanto non le trova nessuno), riprese quando è uscita la lettera F, il 12, o il colore giallo, e via dicendo. Escono e scattano quello che hanno da dire. Una storia, una persona, una barzelletta o spesso niente. Anche il niente può avere un senso. L'importante è non abusarne perchè troppo niente alla fine... non vuol veramente dire niente. E se ne fregano se non piace. Non piace nemmeno Pirandello. Ma chi lo ha mai letto 'sto Pirandello? E se ne fregano se qualcuno alza il dito e dice: ma questa non è street! Dite loro di leggere Pirandello. Anzi di studiare Pirandello, ed anche la fotografia di strada. Ma sopratutto, non prendetevi troppo sul serio, e studiate anche voi Pirandello e se resta un po di tempo anche... la fotografia di strada. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 14:20
ti ringrazio Mirko Fambrini, ho messo "segnalibro" al thread menzionato perchè ricco di spunti e con interventi davvero interessanti oltre ai link dei vari festival che hai gentilmente segnalato...un plauso al post di apertura, davvero ben congegnato. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 14:26
Io l'ho memorizzato nel mio database nei Preferiti di Chrome. Grazie a Mirko anche da parte mia. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 16:34
(anche se in ritardo), un ringraziamento dovuto anche a RobertoP per le precise testimonianze degli allestimenti nella mostra di Ugo Mulas |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 22:30
“ noto che nelle foto urban/street ormai è sdoganato registrare dettagli che stuzzicano la fantasia o momenti bizzarri e a volte talmente assurdi che vanno colti "al volo" poiché sono attimi irripetibili..... e mi chiedo se è un retaggio di Cartier Bresson con l' istante decisivo oppure è una contaminazione di una parte della fotografia contemporanea che tende a voler stupire a tutti i costi per emergere dall' enorme discarica (in senso figurato) di immagini a cui siamo sommersi quotidianamente...creare l' effetto "WoW" „ Semplicemente penso che non si scelga cosa si vuol fare, si fa quello che si è in grado di fare. Che poi si "investa" per sviluppare più un modo di vedere rispetto ad un'altro posso dirti che fa parte del percorso personale. Resta il fatto che tutti vogliono o meglio cercano giustamente di distinguersi, ma la pietra miliare di partenza considerata universalmente tale resta sempre e solo HCB. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 22:37
“ Semplicemente penso che non si scelga cosa si vuol fare, si fa quello che si è in grado di fare „ Yup. |
| inviato il 31 Gennaio 2025 ore 23:06
dimpy bhalotia molto interessanti gli scatti non tutti ma molti si. La sua forza a mio avviso sta nell'essere capace di avvicinarsi ai soggetti, quindi deve essere molto brava ad instaurare rapporti veloci.Il luogo geografico la aiuta molto, alle Lofoten avrebbe delle difficoltà |
| inviato il 01 Febbraio 2025 ore 8:41
Non so se era già stato messo precedentemente, però lo voglio condividere lo stesso, è un classico, per chi soprattutto segue la musica; molti ritratti e molte copertine di album sono suoi. Vidi una sua bellissima mostra 8 anni fa ad Amburgo. Lo conoscerete in molti, lui è Anton Corbjin. www.instagram.com/antoncorbijn4real?igsh=djU1bDNwanI5Z3Iz |
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