| inviato il 23 Novembre 2021 ore 17:02
Complimenti per il bel thread che è ricco di spunti e punti di vista, anche contrapposti, senza mai deragliare nel fanatismo. Anche se non è un genere che pratico, apprezzo molti degli scatti che avete citato e volevo porre una domanda mi frulla in testa da tempo, ma che non ho posto per non offendere nessuno. Come valutate gli scatti di street in cui l'elemento di ironia che spesso caratterizza questo stile è dato solo dall'interazione tra un passante ignaro e un cartellone pubblicitario? Intendo quelle foto che, ad esempio, inquadrano una bella ragazza gigantesca in intimo il cui sguardo è rivolto casualmente ad una suora che passa sotto, o cose simili. Ho sempre considerato poco originale ed etico fare uno scatto in cui il 99% della qualità e dell'appeal è dato dalla foto di un altro fotografo. Capisco che questi scatti vogliono sottolineare certi contrasti tra consumismo e vita reale, e che possono essere divertenti, come fare i baffi alla Gioconda. Diverte una volta, due, ma poi è come raccontare la stessa barzelletta mille volte. Eppure leggo spesso commenti positivi a queste foto, espressi di fotografi che stimo, tanto che ho cominciato a pensare che fosse ormai una deriva accettata. Mi ha pure fatto perdere interesse in questo genere. Interesse che, invece, questo thread mi ha fatto recuperare. Con (mia) sorpresa, i link esterni che avete messo, incluso quello ricco di immagini di Mirko su Flickr, non hanno immagini di questo tipo. Anzi sono tutte molto creative e originali, senza parassitare opere di altri. Anche fotografare un elemento architettonico è prendere valore da un'opera d'altri, ma giocare con le ombre che produce, con i punti di vista e con tutti gli altri elementi di interazione con le persone, ha del vero valore aggiunto e richiede un occhio fotografico ben superiore a quello del ragno che aspetta la mosca. Che dicono i canoni della street in merito? |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 17:03
La manipolazione del colore a portata di tutti ha fatto sì che prendesse piede anche nella street. Spesso si vedono immagini dove la cromia ha il sopravvento nella scena, che spesso non c'è, il colore è il soggetto/oggetto dello scatto. |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 17:23
@Motofoto: Quel tipo di ironia per quanto riguarda me, si è trasformata in noia mortale dopo la decima foto del genere. Per quanto riguarda cartelloni pubblicitari et similia, per lo meno. Il fishing è una delle tecniche più gettonate e suggerite anche da "streeters" affermati, a me dice poco anche se naturalmente qualche sorriso ogni tanto lo strappa anche a me. Oddio una volta (ma intendo UNA volta in 30 anni che scatto) l'ho fatto anche io, però... @RobBot: Assolutamente d'accordo con te. Qualcuno potrebbe dire che non è molto diverso dal giocare esclusivamente sulle ombre/forme/ecc, però almeno quelle di solito non vengono create da zero se non ci sono |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 17:48
"Come valutate gli scatti di street in cui l'elemento di ironia che spesso caratterizza questo stile è dato solo dall'interazione tra un passante ignaro e un cartellone pubblicitario?"... In genere giocare con i cartelloni pubblicitari "giusti" è un buon colpo d'occhio si possono ottenere buoni risultati. Onestamente sono diventate sempre più ripetitive è scontate (come tante altre scene che non riguardano i cartelli pubblicitari) ma funzionano sempre... almeno sul web. È un classico di chi gioca sulla casualità. Sicuramente sono più impegnative del solito omino che passeggia. "La manipolazione del colore a portata di tutti ha fatto sì che prendesse piede anche nella street."...vero. Sono uno di questi ma l'ho sempre fatto, anche quando mi occupavo di p.p per fotografi negli '90. Oggi è tutto più semplice grazie anche ai plugin reperibili gratuitamente (quelli però non li utilizzo). Ritengo il lavoro di p.p fondamentale soprattutto per dare un'impronta personale ale Immagini ma senza strafare. |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 17:54
credo che chi abbia avuto l'idea la prima volta abbia fatto cosa originale, ma ripetere questa idea fa perdere originalità. A volte cmq il risultato è gradevole o ironico, ma in ogni caso racconta poco: uno che cammina non fa nulla di suggestivo sia se lo faccia davanti a un muro bianco che davanti a un manifesto pubblicitario. L'effetto rottura deve essere veramente notevole ormai per colpire, dato che di queste situazioni se ne sono viste a migliaia |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 18:34
Più che "pescata" potrebbe essere stata creata tipo "staged photography". Ma non lo dico in senso negativo. Per l'effetto wow! che vuole creare è ben riuscita |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 18:42
Craig Whitehead nel genere street "moderno" lo trovo molto bravo (se piace il genere) al di là dei cartelloni che, in parte, concordo. Ha capacità tecniche, compositive, colori un po' saturi come vuole la moda attuale. Sa vedere bene le scene, usa bene la luce. Ha uno stile preciso. |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 18:50
Paolo, ci vorrebbe seriamente una discussione a parte. Ho detto che si vede che hai fatto il musicista di mestiere perché riscontro nel tuo pensiero un approccio molto 'accademico', come si suol dire. E mi piacerebbe anche poterne parlare meglio con uno che, come te, ha vissuto molto tempo in contesti musicali 'colti' perché da lì possono scaturirne gli aspetti più interessanti come quelli più stantii della concezione artistica. Io del resto sono più vicino alla musica, la fotografia è qualcosa a cui mi sono avvicinato da poco (ho preso la prima macchina fotografica meno di un anno fa). Però, come ho già detto in un altro topic, trovo che ci sia un filo conduttore tra i vari linguaggi. Dipende ovviamente da come si vede, come si vive e cosa si (ri)cerca nell'arte (mi fa cagare il termine, ma non saprei come altro definirla). |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 19:13
“ (mi fa cagare il termine, ma non saprei come altro definirla). „ Il termine, per me, va bene, a patto che, in modo sereno e realistico, lo prendiamo per quello che significa in origine: pòiesis, ciò opera della mano umana o téchne, che ha più o meno lo stesso valore. Lasciamo stare l' Arte consacrata da pubblico-critica-mercato. Allora anche la Fotografia è arte, perchè è un manu-fatto, è una realizzazione nella quale è passata la persona umana. E se questo passaggio ha l'obiettivo di comunicare ( non soltanto quello di emergere o pavoneggiarsi) allora è un obiettivo bello e buono, a mio parere. Nonostante le nostre ferite, problematiche, insoddisfazioni...la comunicazione sana può renderci un po' meno infelici o, come è stato detto più volte, può anche farci divertire e guardare al tutto con più serenità e leggerezza. |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 19:34
Ho avuto modo di conoscere il suo lavoro dalle sue foto qui su Juza e di scambiare qualche dialogo con lui. Ciao Francesco, ci manchi; ma speriamo , dai !! www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3232662 |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 19:39
“ la comunicazione sana può renderci un po' meno infelici o, come è stato detto più volte, può anche farci divertire e guardare al tutto con più serenità e leggerezza. „ Quindi questo, secondo te, è il 'compito' dell'arte? |
| inviato il 23 Novembre 2021 ore 19:56
E' uno dei suoi compiti, ma secondo me. Non è un assoluto, fa parte della mia visione di uomo, di mondo, di società... |
user33434 | inviato il 24 Novembre 2021 ore 8:57
Rombro visto che ti va di parlare di musica perché non apri un bel thread? Qui gli appassionati sono tantissimi! |
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