| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 0:07
Occhio che se un tempo la ricerca della nitidezza era un percorso difficile, oggi, in digitale, la conquista della nitidezza è SEMPRE una passeggiata su di un biliardo, la nitidezza si ha praticamente sempre con l'attrezzatura digitale più comune, con tutta e con roba anche andante. Oggi con la fotocamera si setta il tempo di scatto minimo e gli ISO in automatico, si scatta pulito ad ISO anche molto alti, e la fotocamera dunque ti fa foto ferme sempre se la regoli bene, per l'ottica che monti, ferme anche nella Street più arrapata ed imprevista, il mosso è solo un lontano ricordo. Di ottiche culi di bottiglia poi non ce ne sono praticamente più, ed oggi anche le ottiche del Kit, usate come si deve, vanno bene per stampe anche grandi belle nitide. Gli AF ultimo strillo sono veloci, pronti, e ti mettono a fuoco anche al buio, e dunque problemi di fuoco, se uno si calibra il trabicollo che ha tra le mani, non esistono più nemmeno con un 85 mm ad F 1,4 quando scatti ad un bimbetto che ti scappa e ti fa le boccacce quando lo fotografi, e nella penombra. E se casomai ci fosse ancora qualche problemuccio di nitidezza, con uno sharpening dato bene, ci si leva anche il problemuccio. Detta in altre parole, se oggi uno vuole delle foto nitidissime, in pratica, la nitidezza ce l'ha di default con la roba che compra. Detta in altre parole ancora, se oggi uno sbuccia delle foto per la nitidezza, per qualsiasi ragione, di MaF, o di mosso o di ottica, fotograficamente parlando, è un miccio, un somaro, non sa fare le fotografie, perché qualsiasi trabiccolo moderno, uno per l'altro, tutti, se usato bene, fa foto nitide. E' per questo motivo che le foto non nitide quando devono essere nitide, la mancata nitidezza che un tempo scusavo, per difficoltà di scatto, etc, oggi io NON le scuso più! Se a qualche mostra anche di Street ci vedo della roba impastata che non dovrebbe, non la guardo, me ne vado e se c'è il solito libro da firmare, ci lascio un bel commentino preciso e puntuale, ed il miccio poi si ricorda che ha fatto delle fotografie fatte male. E' per questo motivo che oggi un fotografo NON DEVE più pensare alla nitidezza, oggi non è più un problema, non lo è più, mai, la nitidezza c'è sempre, basta usare la roba bene: uno deve pensare alla fotografia e stop. |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 0:33
@Leone...la fotografia...non tende alla visione reale! Praticamente mai! ...é sempre un interpretazione! Altrimenti non useremo ottiche differenti, PP, ecc, ecc |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 1:31
“ ... La fotografia è l'occhio del ciclope. Ma la realtà umana è Odisseo che fugge aggrappato al vello del caprone. Il Ciclope urla, afferra, cattura, spietato e onniavvolgente; il suo occhio enorme è come un obiettivo grand'angolo, onnicomprensivo e cieco a un tempo. La realtà umana non è nella fotografia. Poiché la realtà umana è significato - concrezione, costruzione di significati rappresi - essa non può trovarsi nella fotografia, ma nell'intenzione del fotografo. Se non c'è l'intenzione, cade anche il significato, cioè il criterio selettivo, il dato emergente, la variabile decisiva. Resta solo il gesto - clik - troppo facile per non riuscire stupido, per non divenire il riflesso condizionato di una felicità indomenicata di massa che non può tollerare l'idea del proprio annientamento storico. Fotografare significa «scrivere con la luce»: scrivere, cioè segnare, significare, distribuire la luce sulla realtà in modo che colpisca con intensità differenziata il marmorizzato dato del quotidiano, chiamarlo in vita nel chiaroscuro. Scrivere con la luce vuoI dire, come prima condizione, aver bisogno del buio, evocare le ombre. „ Franco Ferrarotti. |
user124620 | inviato il 24 Ottobre 2017 ore 8:30
"@Leone...la fotografia...non tende alla visione reale! Praticamente mai! ...é sempre un interpretazione! Altrimenti non useremo ottiche differenti, PP, ecc, ecc ;-)" Quoto tutto |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 8:39
Ma questa tendenza a una visione diversa dal reale è voluta o subita? |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 8:43
Entrambe Leone. Ed entrambe giustificate e legittime se supportate da un pensiero coerente. |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 8:47
“ Detta in altre parole ancora, se oggi uno sbuccia delle foto per la nitidezza, per qualsiasi ragione, di MaF, o di mosso o di ottica, fotograficamente parlando, è un miccio, un somaro, non sa fare le fotografie, perché qualsiasi trabiccolo moderno, uno per l'altro, tutti, se usato bene, fa foto nitide. „ Alessandro, sei un mito! Leggendo gli interventi sul 3D Sharpening credevo di essermi perso qualcosa di vitale, visto che di sharpening non so praticamente nulla. Ho finora sentito il bisogno di sharpening solo quando ho fatto qualche errore (leggero sfocato, micromosso, ecc). Leggendo quel 3D ho pensato che forse sbagliavo qualcosa, ma visto che non stampo oltre l'A4 e a volte A3 (molto raramente per un problema di inchiostro che si sbiadisce). Ne ho un paio nelle mie gallerie , ma mi piacevano e le ho pubblicate lo stesso. Come a molti di voi non mi interessa molto passare le ore davanti al PC per cercare di correggere l'ultimo peluzzo nell'uovo, visto che non faccio mostre e non stampo i poster 3x2m per le boutiques di moda. Preferisco andare in giro a scattare, anche solo in giardino a cercare i ragnetti sulle foglie. Tanto su A4 o sul monitor non si vede la differenza. Ho anche notato (corigetemi se sbaglio), che pubblicando nelle gallerie qui su Juza, viene applicato uno sharpening di default. Buona giornata a tutti, Roberto |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 8:51
Insomma, come al solito, tutto e il suo contrario |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 8:54
Eh sì, sennò di cosa potremmo mai discutere? No, ritiro la mia affermazione. Ha ragione Labirint: si potrebbe parlare di Fotografia, quella vera, fatta di immagini e di autori. Buona giornata, Roberto |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 9:06
“ Ma questa tendenza a una visione diversa dal reale è voluta o subita? „ Può sembrare una domanda banale, mentre invece è una domanda chiave che ne nasconde una più pressante: fotografiamo cercando di esprimere qualcosa o seguendo una moda? Cercare di esprimere un contenuto e riuscirci non sono la stessa cosa: oltre all'impegno e allo studio c'è di mezzo il talento, che purtroppo non tutti possediamo. Però la ricerca è già di per sé un "valore aggiunto": se la nitidezza, lo sfocato, il mosso ecc. fanno parte di questa ricerca ben vengano (e prima o poi si noterà che la cosa ha un perché), altrimenti qualunque aspetto tecnico o tecnologico si perderanno nel mare magnum del già visto, già fatto, già sperimentato e finiranno per trasformarsi in quel "io però l'ho fatto meglio, ne ho aggiunto un po' di più" (come già qualcuno ha suggerito) che dovrebbe nobilitare il nostro lavoro e che invece lo deprezzerà. Non è la nitidezza il male, ma il suo utilizzo scriteriato ed eccessivo (come anche l'opposto), e questo vale anche per qualunque altro aspetto di ogni linguaggio |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 9:09
“ pubblicando nelle gallerie qui su Juza, viene applicato uno sharpening di default „ Davvero? |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 9:11
Ciao Luca, non so, io le vedo diverse, più "sharpeggiate" |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 9:32
“ Ho anche notato (corigetemi se sbaglio), che pubblicando nelle gallerie qui su Juza, viene applicato uno sharpening di default. „ Dipende dalle dimensioni, se posti a 1200px con peso sotto i 400kb ad esempio l'immagine non viene toccata |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 11:38
Per definire un valore pratico della nitidezza, a prescindere "filosofeggiamenti" pur'essi affascinanti, concordo che se c'è è meglio. La questione più pregnante in un trasferimento ottico adeguato alla fotografia, l'è però che pur essendo il fattore basico, per l'efficacia del messaggio figurativo sono le altre caratteristiche, colore, microcontrasto ecc..., poiché ne determinano la gradevolezza. Gli umani cercano soprattutto ciò che piace e quello che non piace, lo accettano se devono... Per la mia esperienza come "idiosincrasico" del lampo, più di un "eccelso" picco di risolvenza, la preferisco buona ma sul tutto il campo, per evitare che in una circostanza "di emergenza" con persone, dove sono obbligato alla massima apertura, anche ai bordi i visi appaiano abbastanza nitidi. Rimane comunque ovvia la nitidezza assoluta dove è necessaria per distinguere tecnicamente, come i piumaggi o un ritratto dove le ciglia della modella le si vuole nitide... Un esempio estremo in microscopia, dove la risolvenza ha valori numerici imprescindibili. |
| inviato il 24 Ottobre 2017 ore 12:11
Un po' come il voler fare gli aulici a tutti i costi e finire a sbagliare la grammatica e far perdere il senso della frase. |
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