| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 13:31
@Alex90. "Sto parlando di aree di ampiezza ridotta, eh, diciamo aree che interessano un 10% circa dell'intera immagine. L'ideale sarebbe che quel 10% fosse concentrato su una sola zona e non distribuito "a pioggia" qua e là. Quella macchia nera (Polastrini l'ha simpaticamente definita "patacca") a mio parere è molto importante in una foto in BN. Avete presente quando un cantante fa un acuto? Ecco: a mio parere quella "patacca" nera è un acuto. " Esatto, proprio così. Il nero nella maggior parte delle immagini ci vuole, il nero è un po' il "sale" dell'immagine, quello che dà sapore alle stampe e senza il "sale" la maggior parte delle stampe sono smorte. Ma, come il sale nei cibi, ce ne va messo pochissimo, come massa, rispetto al resto del minestrone o dell'arrosto. Un 10% è già troppo, veramente troppo, il più delle volte (ovviamente ci sono casi eccezionali!). Se il nero nel file da stampare NON c'è, ce lo imponiamo, e ce lo imponiamo in percentuale minima, ma ce lo imponiamo perché il nero nelle stampe ci deve essere. Per imporlo, si selezionano tutti i toni grigi molto scuti, da 0 per esempio ad 8 - 20; fatto questo, tra tutti quelli selezionati, si fa una selezione di DOVE mandarli a 0, e quelli che abbiamo deciso di lasciare, su livello separato, si fanno neri a 0, ma, ripeto è una frazione minuscola della stampa. Se guardi tutte le immagini che ho postato prima qui, il nero assoluto in stampa c'è SEMRE, imposto strumentalmente e SEMPRE su frazioni minime, trascurabili come percentuale. rispetto al resto dell'immagine. Quel passo lì di imporre strumentalmente il nero, si fa DOPO aver dato lo sharpening di stampa, per evitare macchioline nere indesiderate quando dai lo sharpening Quando invece si fa il fotoritocco, prima di intraprendere i passi finali per la stampa ( sharpening di stampa e imposizione del nero) i toni grigi scuri non devono andare MAI a 0, spontaneamente o per imposizione, a 0 non ci devono andare mai, pena le famose patacche in stampa, patacche che oltretutto non tieni più sotto controllo, dovresti lanciare una sonda colore in ogno ombra o zona scura per evitare patacche. Per stampe di qualità elevata, VA TENUTO TUTTO sotto controllo, incluso, e soprattutto, il nero. P-S. A monitor, della qualità dell'immagine, non si vede un belin di nulla. Uno posta le immagini, ma è solo per dare dei riferimenti grossolani, rozzi, e soprattutto mendaci su tutto, la roba seria va vista sulla carta, quella le bugie non le dice mai, mentre il monitor, anche il migliore, il più costoso dei monitor, le dice sempre e comunque: basta pensare alla risoluzione ridicola che hanno. Usare una reflex, una a caso, anche una entry level, per fare foto da monitor è solo buttar via dei gran soldi. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2119078 |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 14:22
D'accordissimo su tutta la linea, tranne quando per mostrare una tesi si posta la foto e se qualcuno ti dice.. che lo sharpening o i colori non sono coerenti, la risposta e'.. e' da stampa.. In quel caso allora e' meglio evitare di postare l'esempio, e' inutile dato che qua siamo tutti con monitor e i file dovrebbero essere usati dopo ottimizzazione web... sia colori che sharpening. Sulla differenza di formato e la visualizzazione a monitor.. Leggo molti parlare di differenze invisibili gia da m43 a ff.. e anche da smartphone in su.. E vorrei vederli a 15mpx gli scatti che dicono essere simili....ottimizzati per il web e vediamo se son tutti uguali... Daccordo con te che nelle gallerie si vedono fotone scattate con sensori piccoli e commentate come esempi di come ormai non ci siano differenze.. ovvio a 1920 ci mancherebbe ce ne siano nel 2016... |
user80653 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 14:58
Posto qui due foto (molto piccole) per spiegare perché, a mio avviso, nella fotografia in BN è importante la presenza di un'area con nero tappato.

 In queste immagini sono presenti le sagome di due persone. Inizialmente quelle due sagome non avevano un valore RGB a zero ma molto più alto, forse 30 o 40. Le ho pennellate per portarle a zero. Chiedo la vostra opinione, sincera eh! Quelle macchie di nero illeggibile sono un difetto o un pregio? Era meglio non farle scendere sotto il 30? A me pare che l'occhio vada immediatamente a sbattere su quei neri tappati e che la foto ci guadagni proprio perché su quei neri non si riesce a scorgere il benché minimo dettaglio e l'occhio, dopo il primo impatto, si sposta sulle altre aree dell'immagine per poi ritornarci sopra. Sono convinto che senza la "patacca" nera l'occhio resterebbe immobile, come lo rimane di fronte ad una foto piena di soli grigi e senza il nero. |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:02
Moriyama la pensa diversamente sui neri... |
user80653 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:10
Ricordo che Juza ha gia fatto presente di non postare più di due foto per ogni pagina, pena il blocco della discussione. Invito Andyv a cancellarle e, se vuole, a postarle nella prossima pagina. |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:16
Ringrazio Alessandro per la precisazione sul'imposizione dei neri da farsi dopo lo sharpening di stampa, è un altro piccolo tassello che si aggiunge al mosaico della conoscenza degli strumenti che abbiamo a disposizione... Personalmente trovo molto comodo il "readout" dei valori RGB di Capture One che mi permette di valutare molto velocemente dovo sono fuori scala e fino a che punto posso/voglio intervenire globalmente sull'immagine o invece con interventi mirati su parti dell'immagine. Trovo che nei due scatti esposti da Alex, sia corretto rendere poco leggibile la presenza umana per portare l'occhio altrove... |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:18
Una regola che dica che in bianconero una cosa (nero, bianco o grigio che sia) ci deve essere o meno non ha molto senso. Una stampa con l'80% della sua superficie in Zona 0,1 (le macchie nere) e il restante 20% in zona 7, 8 e 9 è lecita almeno quanto qualunque altra stampa. E' una scelta espressiva. Dipende dalle intenzioni espressive del fotografo e da quello che questi vuole ottenere, cosa vuole dire e come lo vuole comunicare. Quello che conta (come diceva qualcuno più dietro) è padroneggiare il processo. Cioè non tirare fuori una roba con macchie nere e bianche, quando si cercava invece di generare un'allietante e riflessiva rappresentazione del reale che contenesse tutti i grigi del mondo ben evidenziati. |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:24
“ Moriyama la pensa diversamente sui neri... MrGreen „ Per l'appunto |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:28
“ non postare più di due foto per ogni pagina, pena il blocco della discussione „ Intendeva a testa Cmq di ingrandimenti per valutare il file ne abbiamo postati abbastanza, adesso possiamo postare piccoli file. Alex, le tue immagini sono pertinenti con la spiegazione. Il tuo stile è accattivante quindi funziona. Fossero le mie le vedrei in un altro modo è penso che funzionino ugualmente. Abbiamo solo due stili diversi, ne esistono così tanti. Ma senz'altro non è l'unico modo per far girare l'occhio su un immagine, vedi HCB tanto per citarne uno, tipico esempio di tutt'altro metodo per far girare l'occhio. Andyv queste foto sono bellissime, questo nero nella street non è d'obbligo ma funziona di brutto. Il punto cmq è lo stesso, funzionerebbero anche con i neri più leggibili, perché? Prima cosa è che prima della stampa c'è il contenuto e l'inquadratura, quando si parte da questa base puoi fare davvero la stampa che vuoi con gli stili estremi dei grandi nomi. Grandi nomi ho detto, da quelli che fanno tutto grigio a quelli che fanno solo il bianco ed il nero. Non mi pare che il grande nome sia solo quello che fa neri non leggibili. Questione di stili e scuole di pensiero; c'è quello che vuole il nero illeggibile e quello che lascia nero illeggibile solo quando non c'è informazione. |
user80653 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:30
Pierfranco Fornasieri “ Una regola che dica che in bianconero una cosa (nero, bianco o grigio che sia) ci deve essere o meno non ha molto senso. „ Certamente, non esiste una regola! Volevo solo dire che il mio modo di fare fotografia in BN presuppone che vi sia sempre una "patacca" nera. Ma sono gusti personali, ovviamente. L'aspetto più bello del BN è proprio quello di non avere regole. |
user80653 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:48
Mi pare che nessuno, finora, ha preso le difese dei bianchi bruciati... |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:51
E chi è così incosciente?!?! |
user46920 | inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:53
“ Una stampa con l'80% della sua superficie in Zona 0,1 (le macchie nere) e il restante 20% in zona 7, 8 e 9 è lecita almeno quanto qualunque altra stampa. E' una scelta espressiva. „ è per quello che ho parlato solo di percentuali, ma senza dare dei valori. ps: “ " non postare più di due foto per ogni pagina, pena il blocco della discussione" Intendeva a testa „ intendeva per pagina! ... comunque evitiamo di postare immagini maggiori di 1200 pixel lato lungo (sono inutili) ... e se si deve proprio, basta mettere il link. |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 15:59
Parafrasando il film "The graduate" (Il Laureato) alla tua domanda c'é una sola risposta: "One word, only one word: Silver efex pro" |
| inviato il 14 Dicembre 2016 ore 16:13
“ Intendeva a testa" intendeva per pagina! „ Ah scusa! Ma anche Silver efex va ritoccato, come del resto tutti i filtri disponibili. Il solo contrasto tonale o qualunque altro effetto non lavora così in maniera intelligente. Sono strumenti che vanno conosciuti per preparagli il file da elaborare. In poche parole l'effetto di uno di questi strumenti è piuttosto standardizzato nei valori, ma non tutti i file che escono dalla fotocamera hanno un valore standardizzato, da qui la preparazione per il risultato ottimale. |
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