| inviato il 19 Maggio 2021 ore 12:12
Ciao a tutti, cerco sempre di mettere in pratica la tecnica ettr nelle foto che faccio, in considerazione anche del fatto che già da subito, appena approcciato al mondo reflex, mi sono avvicinato anche alla postproduzione quindi scattando sempre in raw. Io ho sempre messo in pratica questa tecnica scattando prevalentemente in Matrix (ho una d7000 nikon) e cercando di sovraesporre più o meno di 1 stop regolandomi, in manuale, tra diaframma, tempo e iso e più o meno ne sto capendo qualcosina. Oggi girovagando qui sul forum facendo delle ricerche sempre su varie tecniche di ettr ho letto anche del pericolo di bruciare le alte luci e che il modo migliore per effettuare questo tipo di scatto sarebbe quello di impostare la misurazione esposimetrica in spot sulla parte più luminosa del campo inquadrato, bloccare l'esposizione, ricomporre mettendo a fuoco, compensare l'esposizione e scattare. Qui un pò di dubbi e vi chiedo scusa se sono domande banali ma non ne vengo a capo: Esempio: Paesaggio--espongo su delle nuvole bianche molto luminose--blocco--ricompongo--messa a fuoco--leggo l'esposimetro che magari è a fondo scala positivo--aggiusto tempo e diaframma per riportare il cursore dell'esposimetro ad 1 stop e scatto. (è una modalità corretta?) Ho notato che volendo compensare l'esposizione mi succede questo, cioè, esposngo sulle alte luci e diciamo che con la mia combinazione tempo diaframma sono a 0, allora voglio aumentare l'esposizione, premo il tastino dedicato e ruoto la ghiera ma nell'oculare vedo che se compenso con valori positivi il cursoe dell'esposimetro si muove verso valori negativi e viceversa, ma com'è possibile? Essendo l'esposizione bloccata a 0 e volendo dargli uno stop, muovendo la compensazione a +1EV il cursore non dovrebbe muoversi verso il valore +? |
| inviato il 19 Maggio 2021 ore 12:34
Ciascuno ha il proprio modo di operare. Per me, se sono in modalità M, blocco dell'esposizione e compensazione non hanno senso; li uso se sono in A (priorità diaframmi). In M con esposizione spot, premesso che sarebbe sempre meglio misurare in più zone, seguendo il tuo discorso individui la corretta esposizione sulla nuvola luminosa, sovraesponi quanto ritieni opportuno e poi l'esposimetro non lo guardi nemmeno più fino allo scatto successivo, ti concentri su composizione e messa a fuoco |
| inviato il 19 Maggio 2021 ore 12:52
Ah quindi, nel momento in cui ho ricomposto l'immagine non devo più guardarlo l'esposimetro, forse è quello che mi inganna? |
| inviato il 19 Maggio 2021 ore 13:29
Può essere. Volendo quando hai ricomposto puoi anche mettere su matrix, come confronto o per curiosità. Vedi se le tacche sono verso il - o verso il +. In ogni caso in M l'esposizione no e' vincolata all'esposimetro. |
| inviato il 19 Maggio 2021 ore 13:40
Se hai tempo e voglia, leggi questo: Esporre a destra. Perché conviene? Tutto. Vi sono altre discussioni simili ma sono certo che già così avrai delle belle sorprese |
| inviato il 19 Maggio 2021 ore 15:00
Grazie davvero. Un ultima cosa, perchè quando compenso l'esposizione tutto funziona al contrario? Cioè se sono a 0 con l'esposimetro e ad esempio metto +2EV con la funzione di compensazione il cursore si muove verso ilo segno - e non verso il segno + |
| inviato il 19 Maggio 2021 ore 17:29
@Red se misuri spot al centro (per fissare le idee) e agisci su un nottolino o comando che impone +2EV, l'esposimetro si aspetta 4 volte più luce che invece non gli arriva perché in modalità M non hai cambiato f/ e logicamente ti segnala questo fatto con -2EV (al sensore arriva meno luce di quello che gli hai promesso). Se invece non agisci sul nottolino di sovraesposizione e ti limiti ad aprire di 2EV (due stop), l'esposimetro ti segnala +2EV, come è giusto. |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 10:05
@Centauro grazie per avere riportato il link. Mi è servito per controllare come procede il mio Alzheimer, un anno fa ero meglio di adesso! @Red la D7000 è un'ottima Nikon DX del 2010. Specialmente se la usi per paesaggi aiutandoti col cavalletto (quando occorre), esponendo a dx di circa 1.17 EV gli fai arrivare la stessa luce che arriverebbe a una Nikon FX. Ricordati che fare ETTR di 2 EV a 400 ISO non ha senso. Fai arrivare la luce che arriverebbe a ISO 100 (esposto nominalmente), però perdi 2 stop di dinamica. Vero che non te ne accorgi se la scena non è ad alto contrasto. Ma ETTR VERO si fa a ISO base. Punto. Nel link gentilmente riportato da Centauro troverai molti fotografi in buona fede che il digitale non l'hanno capito al 100%. Sono i più pericolosi, specialmente se fanno buone foto o stampe o sono addirittura pro. Liberissimi di scattare come preferiscono. A mio avviso non hanno il diritto di disseminare informazioni TECNICAMENTE scorrette. Se vuoi capire il digitale scaricati RawDigger Research gratis per un mese. Se hai l'ostacolo dell'inglese leggiti il compianto ing Alessio Beltrame, scomparso nel 2018: drive.google.com/file/d/1Daqw4WAijA55F4EuI-dAOLlUSOaJ4lTn/view?usp=sha |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 14:09
Grazie dei suggerimenti Val, ho fatto degli esempi ma se faccio ETTR cerco sempre di essere ai 100 ISO, ho visto degli ottimi video DI Michele Vacchiano su Youtube, che forse a molti è sconosciuto ma con il suo fare rigido e molto anni 80\90 nelle spiegazioni mi ha chiarito molte cose. Riguardo ai valori esposimetrici, scusai davvero ma sono davvero un pò duro di comprendonio e quindi: Indipendentemente da ETTR o blocchi vari esposizione, io vedo all'interno del mirino questo: Accendo la macchina, modalità Manuale, punto il mio soggetto, modalità Matrix, esposimetro a centro (0), premo il tastino compensazione esposizione (a questo punto se gli dò +2EV di compensazione il cursore dell'esposimetro che era a 0 non si muove verso la scala positiva ma va verso valori negativi, non dovrebbe andare verso il segno+? è questo che non capisco?) PS: Provando a cambiare la modalità e selezionando priorità diaframmi, modificando la compensazione esposizione il cursore e l'esposimetro varia nella stessa direzione in cui voglio andare, quindi se ad esempio voglio dare un +2EV vedo l'esposimetro muoversi verso valori positivi, cosa che avviene al contrario in modalità manuale |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 15:21
“ Se hai l'ostacolo dell'inglese leggiti il compianto ing Alessio Beltrame, scomparso nel 2018: drive.google.com/file/d/1Daqw4WAijA55F4EuI-dAOLlUSOaJ4lTn/view?usp=sha „ Valerio, GRAZIE a te e grazie anche all'altro ingegnere che non c'è più. Il suo è di fatto un libro e scrivere un buon libro è un valore immenso per tutti! |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 16:06
“ Se hai l'ostacolo dell'inglese leggiti il compianto ing Alessio Beltrame, scomparso nel 2018: drive.google.com/file/d/1Daqw4WAijA55F4EuI-dAOLlUSOaJ4lTn/view?usp=sha „ Valerio, GRAZIE a te e grazie anche all'altro ingegnere che non c'è più. Il suo è di fatto un libro e scrivere un buon libro è un valore immenso per tutti! Bellissima la prefazione, di cui riporto un estratto, ha molti elementi in comune con me, per percorso ed età. “ Mi chiamo Alessio Beltrame, sono nato a Udine nel 1966 e vivo a Mortegliano, 15 Km a sud di Udine. Matematica e fisica sono sempre state due delle mie materie preferite, per cui la laurea in Ingegneria è stata una logica conseguenza. Essendo sempre stato affascinato dai computer, ed avendo vissuto in prima persona la nascita dell'informatica “personale”, i PC mi hanno affiancato fin dai primi anni '80 . Non a caso, sono entrato nel mondo del lavoro come programmatore, salvo poi approdare alla professione di Ingegnere d'Offerta (Proposal Engineer). Nonostante il mio background sia prettamente tecnico/scientifico, ho sempre avuto un grande interesse per l'arte, in particolare per quella figurativa. Disegnare e dipingere sono però attività che mi sono del tutto aliene: faccio parte di quella categoria di persone che non riescono in nessun modo a trasferire sulla carta le immagini che si formano nel proprio cervello. La fotografia ha quindi suscitato il mio interesse fin da piccolo: l'etimologia del termine significa appunto “dipingere con la luce” (piuttosto che con le mani ed il pennello). Si tratta dello strumento perfetto per chi come me vorrebbe creare immagini, pur non possedendo la manualità per farlo. Da ragazzo però esisteva solo la fotografia “analogica”, ovvero quella su pellicola. Era una limitazione di non poco contro per un principiante: ogni foto scattata aveva un costo non irrilevante e associare il suono dell'otturatore alle Lire spese (a quei tempi non c'era l'Euro!) era davvero scoraggiante. L'avvento del digitale ha cambiato tutto: oggi il costo di una foto è, a tutti gli effetti pratici, zero. Siamo invogliati a fotografare tantissimo e soprattutto a sperimentare, perché l'unica cosa che abbiamo da perdere è il nostro tempo. Dopo aver usato in azienda una fotocamera digitale (da 0.3 Mpixel!) una quindicina d'anni fa, ho finalmente acquistato la prima compatta nel 2004. Successivamente è arrivata una bridge ed infine, quando il mio stipendio lo ha permesso, ho compiuto il grande balzo verso le reflex e gli obiettivi di qualità. Durante questo percorso ho studiato parecchio e mi sono avvicinato un po' a tutti i generi. Tuttavia, mi dedico principalmente alla fotografia sportiva e a quella astronomica, due generi che più di altri mettono a durissima prova le conoscenze tecniche ed i limiti delle apparecchiature usate. Ed è stata proprio l'astrofotografia, con le sue peculiarità, a spingermi ad approfondire i temi del rumore nell'acquisizione delle immagini con i moderni sensori. Ho quindi deciso di dare il mio contributo alla conoscenza, mettendo a disposizione questo testo in modo assolutamente gratuito e confidando che l'uso dell'Italiano possa indurre qualche altro fotografo ad utilizzare al meglio la propria attrezzatura. „ |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 17:19
OT su Amazon è ancora disponibile il libro a colori di Alessio sulle foto di calcio dilettanti. Un po' costosetto.
 È del 2013 quando usava Canon 7DII e 70-200/2.8, più che sufficiente, a parte le partite notturne di tornei di calcio giovanili dove spesso 12800 ISO è il minimo per scattare a 1/1000s. Su calci piazzati (punizioni, corner, rigori) la situazione migliora sensibilmente in termini di ISO e anche di tempi. |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 21:05
“ e di conseguenza segna (-) Risolto il dubbio ti accorgerai di quanto è semplice: in A il tempo di scatto si adegua automaticamente, tenendo anche conto della eventuale sovraesposizione impostata. In M invece lo devi determinare tu, agendo sulla ghiera „ Dopo rileggendo 300 volte piano piano ho intuito che fosse come mi hai appena spiegato. Grazie. Quindi in manuale, sempre ipotizzando il mio impostare +2EV e vedendo il cursore scendere a valore negativo dovrò farlo tornare positivo agendo sul tempo di scatto a quel dato diaframma... |
| inviato il 20 Maggio 2021 ore 21:40
@Red devi farlo tornare a 0 o allungando i tempi o aprendo il diaframma o tutti e due in M. |
| inviato il 21 Maggio 2021 ore 12:28
Perfetto @Valgrassi grazie. |
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