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Incredibile copyright per il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga


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avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 9:02

Qualche mese fa avevo aperto un thread sul controverso copyright della Val d'Orcia
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2312054

...adesso ne scopro un altro a dir poco sconcertante!!
www.gransassolagapark.it/public/documenti/ripfotovidcine/Reg_ripresefo

Tutto il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è dunque vincolato al diritto di autore ( Eeeek!!! ), non solo per le foto commerciali come in Val d'Orcia, ma addirittura per le editoriali!

riprese con finalità editoriali commerciali, eseguite con qualsiasi mezzo: da Euro 150,00 a Euro 1.500,00;


Le fotografie editoriali sono fondate sul Diritto di Cronaca e servono ai giornalisti come corredo di articoli (pensate a quelle che acquista e pubblica Ansa), gli autori del Regolamento per evitare ricorsi e cause ne limitano l'utilizzo ai soli fini scientifici:

Sono altresì libere e gratuite le riprese effettuate nell'esercizio del diritto di cronaca e, se svolte nell'ambito della ricerca scientifica, secondo le modalità stabilite dall'apposito regolamento.


Il che è una limitazione antigiornalistica. Con l'Articolo 8 tocchiamo poi le vette dell'assurdo:

Chiunque effettui riprese autorizzate ai sensi dell'art. 4 del presente regolamento, è tenuto a consegnare al Parco copia delle fotografie, delle diapositive, delle pellicole o di altro materiale realizzato.
Sono fatte salve le norme sui diritti d'autore qualora tale materiale venga utilizzato dall'Ente per fini commerciali.


Tutto ciò mi pare un abuso incredibile, parliamo non di opere umane ma di montagne e foreste!, sassi, flora e fauna, per i quali l'Ente parco che dovrebbe essere pubblico, quindi finanziato coi nostri soldi per svolgere un compito utile al benessere della comunità, non affronta alcuna spesa necessaria e ci lucra sopra...è la natura santodio, porre un diritto di autore sulla natura e i suoi paesaggi per me è una roba inconcepibile, una deriva privatista che oltrepassa ogni fantasia erotica dei teorici dell'ultraliberismo.

Per il prossimo we avevo organizzato un viaggio fotografico sulla vetta del Gran Sasso, ma ora sono tentato di annullarlo Triste

user17361
avatar
inviato il 20 Agosto 2017 ore 9:35

Vabbè ma tu mica le metti in vendita le foto??

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 9:39

Sì io le vendo sulle agenzie microstock, in caso di strani vincoli di copyright (es. appunto la Val d'Orcia) basta inserirle come editoriali, ma qui non è possibile neanche questo Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 9:42

Si chiama amore per il denaro. Condivido il tuo sdegno.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 9:51

Le fotografie editoriali sono fondate sul Diritto di Cronaca e servono ai giornalisti come corredo di articoli (pensate a quelle che acquista e pubblica Ansa), gli autori del Regolamento per evitare ricorsi e cause ne limitano l'utilizzo ai soli fini scientifici:

" Sono altresì libere e gratuite le riprese effettuate nell'esercizio del diritto di cronaca e, se svolte nell'ambito della ricerca scientifica, secondo le modalità stabilite dall'apposito regolamento."

Il che è una limitazione antigiornalistica. Con l'Articolo 8 tocchiamo poi le vette dell'assurdo:


Rileggi quello che hai postato.... c'è una bella congiunzione "e".... quindi le riprese per diritto di cronaca sono libere e gratuite....
Se fotografi il gruppo dei Bocciofili per un articolo sulla loro gita sei liberissimo di farlo... Se fotografia la frana o l'incidente pure. Sono questi gli usi giornalistici per un diritto di cronaca... raccontare un evento... non certo fotografare i tramonti e i paesaggi, quelli non fanno notizia e non vendono copie di quotidiani.

Tutto ciò mi pare un abuso incredibile, parliamo non di opere umane ma di montagne e foreste!, sassi, flora e fauna, per i quali l'Ente parco che dovrebbe essere pubblico, quindi finanziato coi nostri soldi per svolgere un compito utile al benessere della comunità, non affronta alcuna spesa necessaria e ci lucra sopra...è la natura santodio, porre un diritto di autore sulla natura e i suoi paesaggi per me è una roba inconcepibile, una deriva privatista che oltrepassa ogni fantasia erotica dei teorici dell'ultraliberismo.


Concordo con te che è aberrante... anche il solo copyright ad uso commerciale come la Val d'Orcia.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 9:56

Rileggi quello che hai postato.... c'è una bella congiunzione "e".... quindi le riprese per diritto di cronaca sono libere e gratuite....


Hai ragione ho letto male! Anche se ciò entra in contrasto col vincolo alle editoriali commerciali; quindi ne ammettono la gratuità solo se poi le editoriali non vengono vendute. Es. l'Ansa se se le scatta da sé (con propri fotografi che non credo abbia) e l'inserisce in un articolo va bene, ma se le compra da qualche fotografo freelance con partita IVA (come fa abitualmente) no. Ovviamente questo ne impedisce comunque l'utilizzo in forma editoriale sulle agenzie di microstock.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:03

Chiunque effettui riprese autorizzate ai sensi dell'art. 4 del presente regolamento, è tenuto a consegnare al Parco copia delle fotografie, delle diapositive, delle pellicole o di altro materiale realizzato.


Manco in Corea del Nord, del Sud, dell'Est e dell'Ovest.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:04

MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:07

Siamo comunque alla follia... Capirei mettere un obbligo di riportare il comune/luogo di ripresa per far pubblicità al turismo e lasciargli una copia ad uso non commerciale... ma le foto fanno conoscere un luogo e i suoi prodotti... Sia i fotografi che i turisti attirati dalle foto portano già soldi alle attività locali (ristoranti, alimentari, hotel, distributori di carburante, ecc ecc) e dovrebbero essere contenti della pubblicità che gli facciamo non chiederci altri soldi...
E poi dipende sempre dall'uso finale... con una singola foto in microstock difficilmente ci diventi ricco... se una multinazionale fa una campagna pubblicitaria milionaria con riprese dei luoghi è tutto un altro discorso...

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:12

Pur non essendo un esperto in Diritto, temo che anche quelli che hanno redatto questo regolamento non lo siano.
Mi ricorda un po' il principio delle Corporation che vige negli Stati Uniti, dove a queste vengono applicati gli stessi diritti delle persone fisiche, con impatti molto estesi sull'economia. Ma persino peggio, poiché questi Enti non possiedono alcuna Proprietà dei beni che vorrebbero "proteggere", che appartengono invece al Demanio.
Una sorta di "privatizzazione" coatta di beni pubblici.

Nessuno che si ribella? Non ci sono sentenze, interrogazioni parlamentari, prese di posizione da associazioni varie?

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:13

Ls83, pienamente d'accordo con te.

Tornando all'esempio dell'Ansa, quattro giorni fa hanno scritto questo articolo in merito al ghiacciaio del Calderone:
www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/clima/2017/08/16/siccita-sparito-i

Ergo, quello che è salito fin lassù era un loro fotografo? E se no, hanno davvero pagato per quelle due foto "da Euro 150,00 a Euro 1.500,00"? Non credo proprio....ora quindi l'Ente parco denuncerà l'Ansa?

user17361
avatar
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:14

Adesso ho capito perché ad un mio amico i guardiaparco chiesero se aveva il permesso per fotografare, e stava li per fotografare gli uccelli, ad ogni modo facendo un giro per i siti stock direi che in molti se ne fregano ....basta scrivere "Campo Imperatore " sui motori di ricerca delle agenzie stock

user78019
avatar
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:14

E' il mito della "governance", applicato nella fattispecie alla gestione dei Parchi. Le ragioni di questa deriva vengono da lontano e una chiave di lettura la dà Alain Deneault nel suo saggio "La mediocrazia".
Comunque, l'art. 6 dice che il diritto (cioè la quota da versare al parco) comprende le spese per l'assistenza fornita dal personale del Parco durante l'effettuazione delle riprese. Se uno fa riprese fotografiche da solo, non vedo di quale assistenza abbia bisogno.
Per come la interpreto io, il regolamento è prioritariamente indirizzato alle riprese video commerciali: se fai delle riprese, con troupe complesse e numerose, finalizzate alla produzione di uno spot pubblicitario di una nuova auto che corre lungo la strada di Campo Imperatore alle prime luci dell'alba, è abbastanza normale che 1) il Parco voglia essere informato, 2) il Parco voglia controllare che la troupe non faccia danni, 3) il Parco chieda un compenso per il necessario controllo e per la fornitura dell'ambientazione scenografica.
Nel caso della vendita di una foto che va su una rivista, il compenso per il fotografo è spesso inferiore al minimo della sanzione ed è improbabile che l'Ente Parco inizi un procedimento legale (che pure a loro costa) per farsi dare qualche centinaio di Euro ...
Se invece sei un professionista che intenda fare un servizio fotografico all'interno del Parco, il mio consiglio è approcciare preventivamente il Direttore del Parco, spiegargli il lavoro che devi fare, garantirgli a titolo gratuito una parte degli scatti (che selezionerà il fotografo) per l'archivio fotografico del Parco, che potrà usare per soli scopi educativi, scientifici e di promozione del Parco (quindi il Parco non può dare a terzi le foto senza consenso scritto del fotografo).
Se il Direttore è persona intelligente, l'accordo col professionista si trova sempre, anzi lo agevolerà in quanto la diffusione di belle immagini è tutta promozione gratuita per l'Ente Parco (purché si dica dove sono state scattate, v. art.7), e difficilmente pianterà grane al dilettante anche se questo dovesse sfruttare economicamente le poche foto che riuscisse a piazzare su qualche rivista (vista la situazione attuale del mercato editoriale italiano, la cosa non è neanche poi così semplice).

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:15

ad ogni modo facendo un giro per i siti stock direi che in molti se ne fregano


Eccome, e figurati per la Val d'Orcia, ma io non riuscirei a vivere con l'ansia che prima o poi ti possa arrivare una denuncia

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2017 ore 10:16

In entrambi i casi sarei curioso di capire su quale base giuridica sono costruiti questi "regolamenti".
Equiparando il "bene naturale" ad un "bene culturale" (un monumento, un dipinto) ?



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