user90373 | inviato il 25 Novembre 2016 ore 10:40
“ Tutte le fotografie sono immagini ma non tutte le immagini son fotografie ” questo implica che non basta la fotocamera per far “fotografia”, nelle varie declinazioni del termine. E' “quasi” assodato che la validità di una fotografia viene da un insieme variabile e soggettivo di elementi, vediamo se ne saltano fuori alcuni che possano trasformare un'immagine in fotografia. Per contro senza quali elementi una fotografia torna ad essere immagine? |
| inviato il 27 Novembre 2016 ore 3:41
Post in perfetto stile marzullesco, direi. In estrema sintesi ti posso dire che le fotografie hanno peculiarità uniche che le differenziano dalle immagini, anche se come consuetudine col tempo quest'ultimo termine si usa come se fosse un sinonimo o sostantivo sostitutivo. Ma nei termini più puri ed autentici le immagini sono e comprendono altro: un disegno, un'incisione, un bassorilievo, un collage, un dipinto, elaborazioni da computer grafica, ricostruzioni di realtà virtuale, un fermo-immagine video... |
| inviato il 27 Novembre 2016 ore 7:57
Fotografia: Se realizzata con strumenti idonei a catturare la luce ( fotocamera, cellulare ecc) Immagine: Se realizzata con altri strumenti compreso l'assemblaggio di fotografie |
| inviato il 27 Novembre 2016 ore 8:57
Il problema, Ettore, mi pare malposto. Non è l'immagine che può diventare fotografia: se scatti con una fotocamera ottieni sempre una fotografia, che sia bella o brutta, leggibile o incomprensibile, istantanea o pensata, digitale o analogica, importante o inutile, documentaristica o artistica, sempre fotografia sarà. Invece è vero il contrario, cioè che con determinate manipolazioni una fotografia cessa di essere tale. Metto il link a un articolo già citato in altri post in cui si riflette proprio sui questo dualismo immagine-fotografia: smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2016/06/13/che-cosa-e-foto |
user90373 | inviato il 27 Novembre 2016 ore 22:01
Il mio limite attuale è che quando vedo la "foto" di un quadro, piuttosto che di un piatto di spaghetti o di una natura morta e avanti con le foto di studio e affini, tendo a guardarle come fossero "la riproduzione di una composizione" dove il vero valore risiede nella composizione, ferma resando l'abilità tecnica dell'esecutore dello scatto. Nella fotografia di un quadro del Caravaggio, o di una scultura del Bonarroti l'anima, almeno per me, resta nell'opera originale, la foto difficilmente avrà la stessa forza, da non confondersi con l'impatto visivo che potrebbe avere una riproduzione seppur a dimensioni naturali. Attualmente spero di trovare quella strana, sottile linea che separa il comporre una fotografia dal fotografare una composizione. Un saluto. |
| inviato il 28 Novembre 2016 ore 0:32
Sinceramente non mi risulta chiarissimo quello intendi sottolineare. Comunque posso dirti che parlare di riproduzione di dipinti non è l'esempio più significativo e indicativo. Infatti in questi casi l'aspetto fotografico o abilità del fotografo sono irrilevanti, se non quasi nulle. Non c'è alcun spazio per l'interpretazione. Infatti il solo scopo è riempire l'intero fotogramma con l'immagine del quadro. Già con le sculture il discorso cambia notevolmente, nel senso che le possibilità di incidere del fotografo, o dei vari fotografi, sono notevoli. Ovviamente non mi riferisco alla maniera di fotografare il David michelangiolesco per farne delle cartoline. Dà un'occhiata ad es. ai lavori di Mimmo Jodice, sulle foto di sculture museali, romane, pompeiane, e ti sarà più chiaro il mio discorso. Illuminazione, tagli e gusto compositivi fanno la differenza. Eccome con la scultura. Idem nello still life... |
| inviato il 28 Novembre 2016 ore 1:03
Per fotografia io intendo la registrazione di una situazione reale tramite una fotocamera. Tutto il resto è immagine, compreso il risultato dell'elaborazione di una fotografia quando porta alla sua snaturazione. La composizione di una fotografia si attua attraverso la scelta di inquadratura, illuminazione, sfumati, ecc. Se invece si costruisce la scena, le cose cambiano e la fotografia diventa il mezzo per divulgare il messaggio creato nella scena. ... mi sto perdendo... Saluti, Roberto |
| inviato il 28 Novembre 2016 ore 1:13
“ smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2016/06/13/che-cosa-e-foto „ Articolo fuorviante perchè viziato da un presupposto sbagliato, cioè che la fotografia sia SOLO dare l'ordine alla fotocamera. In realtà, nella maggior parte dei generi fotografici, c'è un intenso lavoro preparatorio che riguarda progettazione della scena, del momento giusto, della posizione giusta, delle luci, delle pose e mille altri fattori esterni e precedenti allo scatto che restano tali e quali anche nella fotografia digitale. L'unica parte che trovo ragionevole è dove ammette che ci può stare la correzione in digitale. Se uno avesse tempo, tutto il tempo che vuole, infatti potrebbe permettersi di fare foto perfette senza nessun ritocco. La realtà purtroppo non è così: il tempo è limitato. Visto però che il fotografo ha (o dovrebbe avere) in mente quello che vuole ottenere, cerca la via più efficiente per ottenerlo, correggendo nel modo più veloce quello che non è riuscito a sistemare in fase di ripresa. Si può argomentare che i fotografi pre digitale erano "costretti" a sbagliare meno e quindi erano più bravi sul campo. Probabilmente è vero. Come è vero che alle elementari mi avevano insegnato a fare le divisioni con la virgola e da quando sono arrivate le calcolatrici digitali non ne ho più fatta una. Sono in effetti diventato meno bravo, ma faccio i conti più in fretta e anche più complessi. Come ho già detto altrove, la questione della "menzogna", non è un fatto intrinseco all'immagine ma è legato solo agli attributi testuali (titolo, descrizione ecc...) che vengono associati all'immagine. "Fotografia" dice solo "immagine fatta con la luce". Anche un collage fatto con diversi pezzi di foto è sempre fatto con la luce, come una esposizione multipla. Trovo questi articoli un bell'esercizio di retorica per tentare di mettere sensi di colpa. Girerei all'autore la domanda "forse usi la fotografia perchè non sai dipingere?" cambiandola in "scrivi questi articoli perchè non sai usare bene photoshop?". |
| inviato il 28 Novembre 2016 ore 7:45
Se leggessimo qualcosa sulla storia della fotografia - non quella degli ultimi anni (dove la tecnologia può essere facilmente fonte di equivoci), ma quella dei primi 50 anni - credo che la smetteremmo di farci domande su cosa sia la «VERA» fotografia. Problema che a quanto pare preoccupa di più noi amatori che i critici e gli storici. |
user90373 | inviato il 28 Novembre 2016 ore 9:09
Ho aperto questa discussione per cercar di capire cosa succede al di fuori del mio orticello. Ognuno avrà un suo pensiero in merito, come del resto ne ho uno anch'io, il mio intento è quello di capirne di più per integrare o sostituire alcuni dei concetti di "fotografia" che attualmente uso come base del mio fotografare. Tutto quà. |
user90373 | inviato il 28 Novembre 2016 ore 9:17
@ Motofoto? “ Trovo questi articoli un bell'esercizio di retorica per tentare di mettere sensi di colpa. Girerei all'autore la domanda "forse usi la fotografia perchè non sai dipingere?" cambiandola in "scrivi questi articoli perchè non sai usare bene photoshop?". „ Riferito a chi? Spero all'autore dell'articolo del link nell'intervento di FABIO291067. |
| inviato il 28 Novembre 2016 ore 9:24
Certo che mi riferivo all'autore dell'articolo. E' lui che fa la domanda "forse usi la fotografia perchè non sai dipingere?". La tua domanda all'inizio del thread è invece più che lecita, posta con cortesia e sebbene riproposta spesso, ancora difficile da metabolizzare. Ho provato a settembre ad esprimere la mia opinione sul tema ( www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2012807 ) |
user104642 | inviato il 28 Novembre 2016 ore 9:29
“ Se leggessimo qualcosa sulla storia della fotografia - non quella degli ultimi anni (dove la tecnologia può essere facilmente fonte di equivoci), ma quella dei primi 50 anni - credo che la smetteremmo di farci domande su cosa sia la «VERA» fotografia. Problema che a quanto pare preoccupa di più noi amatori che i critici e gli storici. „ Verissimo, Nico, è proprio così  |
| inviato il 28 Novembre 2016 ore 9:37
...e se oltre a leggere quello che succedeva nella fotografia degli anni 50 andassimo a vedere cosa succede adesso nei principali siti di fotografia internazionali o negli e-magazine specializzati in questa arte, superando un po' del classico provincialismo conservatore degli italiani, potremmo capire anche cosa è OGGI la fotografia e non solo cosa era 70 anni fa. |
| inviato il 28 Novembre 2016 ore 9:59
@Motofoto Forse non hai letto bene quello che ho scritto. |
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