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Se Photoshop è il diavolo, allora… proibite il make-up!


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avatarsupporter
inviato il 29 Aprile 2016 ore 10:44

Mi ha molto colpito il topic Quando McCurry "inciampa" in photoshop (quì la seconda parte www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1815487 ) nel corso del quale aperta e franca è stata la discussione sull'abuso di Photoshop programma che come noto, date le sue (enormi) potezialità, ha il "dono" di poter valorizzare o addirittura modificare l'immagine e, dunque, la percezione che noi abbiamo della stessa.
Si è arrivati a parlare nel corso della discussione di veri e propri tradimenti del reale e anche di falso d'autore.

Premesso quanto sopra, dimentichiamo ora il reportage del quale sopra si è trattato e parliamo d'altro.

Traendo spunto da quanto sopra, stamani ho notato questo bell'articolo www.fotografiaprofessionale.it/se-photoshop-e-il-diavolo-allora-proibi che ci offre la possibilità di apprezzare il lavoro di un grande make up artist.

Parliamo, ovviamente, di foto realizzate in studio o in esterno con l'ausilio di una troupe.
Parliamo di professionismo, insomma.

A seguire le modelle prima e dopo la post produzione fisica ( make up ) cui segurà certamente anche la post produzione digitale ( PS ).

















Mi interrogo allora e vi chiedo.... il make up, le luci, le lenti, i filtri etc.... falsificano la realtà tanto quanto un esperto di Photoshop?

Una foto da studio di una modella è, dunque a votro avviso "falsa" 2 volte (prima elaborazione il trucco e seconda elaborazione PS?

Avete esempi utili da mostrare?


avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 10:56

Bisogna considerare il contesto della foto. Foto da studio a modelle e fare fotogiornalismo sono due cose molto diverse, con principi diversi. Nonostante non sia vietato usare programmi di elaborazione, e giustamente perchè si è sempre liberi di gestire tonalità, contrasti, saturazione, esposizione (a meno di non fare una carnevalata), non è consentito la modifica effettiva dell'immagine, cioè clonare, spostare pixel.
Tutto qua. Photoshop non è il diavolo, anzi meno male che c'è (con buona pace di Gardin, anche se va interpretato quello che afferma e non preso letteralmente, ma in pochi lo capiscono), tutto sta nel saperlo usare relativamente al contesto.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 11:33

Che Photoshop non sia il Diavolo è scontato,almeno dal mio modesto punto di vista.In quanto riguarda la foto-manipolazione,modelle "sistemate" comprese ,è nata con la Fotografia e l'accompagnerà sempre.

avatarsupporter
inviato il 29 Aprile 2016 ore 11:40

Ovviamente il titolo è una provocazione, ma è indubbio che un utilizzo sapiente e " invasivo " del make up (in questo caso, ma potremmo poi parlare anche delle luci o dei filtri) puuò incidere in maniera notevole sul risultato finale e sulla "verità" della fotografia.
Le donne che vediamo alla dx dei fotogrammi del titolo sono le stesse di quelle che vediamo a sinistra. Ma a noi fanno lo stesso effetto? Trasmettono le stesse emozioni? Le riconosceremmo in un corridoio dopo che si sono struccate?



avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 11:43

Guardando gli esempi postati vi dirò che, più che da Photoshop, d'ora in avanti starò alla larga dai siti che organizzano incontri per "cuori solitari"MrGreen

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 11:55

Cosa molto saggia,Daniele. La delusione (eufemismo) è all'angolo

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:00

Ok, ritornando un po' più seri, la questione è plurimillenaria e riguarda qualunque strumento: nessun negozio ti chiede il porto d'armi per venderti il coltello da verdure con la lama da quasi 30 cm, ma volendo ci puoi diventare un serial killer.
Come al solito il problema non risiede nello strumento in sé, ma nel modo e nelle intenzioni con cui lo utilizziamo; perciò, alla fine, il problema è il fotografo/grafico di turno, non Photoshop (come è giusto che sia: la Bibbia condanna Caino, non lo strumento che ha utilizzato per uccidere suo fratello)

avatarsupporter
inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:25

" ll problema è il fotografo/grafico di turno, non Photoshop (come è giusto che sia: la Bibbia condanna Caino, non lo strumento che ha utilizzato per uccidere suo fratello) "

Su questo hai perfettamente ragione, ma è bene concentrare il topic sulla fotografia " da studio " di modelle/i e sulle grandi professionalità del make up, delle luci etc..


avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:38

ma è bene concentrare il topic sulla fotografia " da studio " di modelle/i e sulle grandi professionalità del make up, delle luci etc.

Ok, qui però, a livello di make up tradizionale e di luci non mi pare ci siano abilità superiori a quelle di altri professionisti (le imperfezioni si toglievano col fondo tinta anche all'epoca della pellicola; e vai di cerone se il resto non bastava!); la differenza consiste proprio nel fotoritocco (il naso della prima e seconda modella, gli occhi, soprattutto della terza ecc.).
Indipendentemente dalle valutazioni di ordine etico riferibili all'utilizzo di quelle immagini, ci vedo una grande maestria nelle tecniche di morphing; se non confronti il "prima" e il "dopo" non ti accorgi assolutamente dei ritocchi.
Da questo punto di vista siamo sicuramente di fronte ad un professionista con i contrococò

avatarsupporter
inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:39

E' proprio grazie a questo che i mass media ci inondano di super fotomodelle "perfette".....ma e' questo il sentiero da seguire? sono questi gli ideali? stravolgere i tratti fisici fino a modificare anche quelli psichici? poi, qualcuno ha fatto giustamente la battuta.....quando si spogliano o si guardano allo specchio senza trucchi......a cosa dobbiamo ispirarci? alla fatuita'...alla superficialita'? che oggi ci stanno invadendo da ogni parte. Personalmente preferisco scattare in raw e sviluppare con un programmino umile umile che mi produca unicamente jpeg decenti e se sono foto brutte le butto via fino a quando non mi saranno riuscite decentemente...e poi io sostengo che alcuni tratti somatici (parlando di ritratti) non perfetti, rughe ecc.ecc. possono rientrare in uno bello scatto nonostante tutto. Chissa' un giorno in cui io non saro' piu' tra i vivi il nostro mondo sara' pieno di androidi perfetti come alcuni film di fantascienza....ciaoMrGreen

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:46

C'è da notare che in qualcuno dei "prima e dopo" sopra è evidente che si gioca un po' sull'illuminazione diversa con il risultato di peggiorare il prima e migliorare il dopo (pur fatta con strumenti puramente fotografici, questa è una forma di propaganda, di cui è bene essere consapevoli).

Per curiosità, il grandissimo Hurrell voleva i suoi soggetti con il solo trucco su occhi e labbra, per poi ritoccare o (quando, dopo i primi anni, non ne aveva più il tempo) far ritoccare accuratamente i negativi:




user14286
avatar
inviato il 29 Aprile 2016 ore 12:54

C'è da notare che in qualcuno dei "prima e dopo" sopra è evidente che si gioca un po' sull'illuminazione diversa con il risultato di peggiorare il prima e migliorare il dopo (pur fatta con strumenti puramente fotografici, questa è una forma di propaganda, di cui è bene essere consapevoli).

concordo in toto.
è da notare anche che tutte le foto del "dopo" sono anche accuratamente fotoscioppate...
detto questo, si scopre l'acqua calda: il make up è la versione reale del fotoritocco, l'unica differenza è che nel primo caso si ritocca direttamente la persona, mentre nel secondo si lavora su un immagine, ma il principio resta identico, ovvero, valorizzareil soggetto nascondendo difetti, esaltando punti di forza, saturando colori e aumentando contrasti.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 14:58

Chissa' un giorno in cui io non saro' piu' tra i vivi il nostro mondo sara' pieno di androidi perfetti come alcuni film di fantascienza

Non credo che, se accadrà, sarà un problema dovuto alla ricerca di immagine; in fondo, da questo punto di vista si sta vivendo in una fase non dissimile a tante altre del passato. Nell'antica Grecia gli artisti elaboravano la figura umana unicamente sulla base di proporzioni "ideali"; la ritrattistica romana era molto più realistica, ma solo per l'importanza religiosa e sacrale che veniva riconosciuta al ritratto delle persone "vere" (soprattutto dopo la loro morte), cosicché erano le pose e le espressioni (anziché i lineamenti) a venire "corrette" ed enfatizzate; in pieno Neoclassicismo, Canova fece un ritratto di Napoleone slanciato e con un fisicaccio da far invidia allo Schwarzenegger dei tempi migliori (per la cronaca: risulta che il vero Napoleone avesse ben altre proporzioni) ecc.

avatarjunior
inviato il 29 Aprile 2016 ore 19:15

Non mi piacciono le foto troppo falsificate, i ritocchi esagerati sono quelli che non mi piacciono in Photoshop, ma sono pro-trucco, ma sono due cose diverse.
Basta vedere una foto di una ragazza acqua e sapone e una di una truccata bene, il trucco non è fatto per falsificare la sua bellezza ma è solo per valorizzarla. Poi ovviamente le truccatrici tra trucchi vari e la tecnica del contouring sanno migliorare molto una donna come si vede nelle foto che hai messo.
Ma secondo me il trucco non può stravolgere quanto Photoshop, lì ti modificano anche l'aspetto fisico, gambe, braccia, pancia, viso, fondoschiena, sanno trasformare tutto.
Ormai le agenzie di moda impongono di rendere tutte delle Barbie perfettine e per forza di cose chi fotografa e/o post produce come mestiere si deve adattare se fa foto di moda o per agenzie

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2016 ore 13:02

Posso dire una cosa?

Poverini chi si sposa quelle 4 modelle ... Avrà una gradita sorpresa ...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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