| inviato il 18 Febbraio 2015 ore 13:57
Inizio la mia contribuzione in questa meritoria avventura non con una fotografia o con un fotografo, ma un post. Il riferimento è ai problemi che po' tutti abbiamo e che probabilmente provengono da lontano. L'educazione visuale, mancata nella maggior parte dei casi.... Ne parla in maniera interessante Michele Smargiassi in un suo articolo sull' insegnamento dell' educazione artistica nel suo blog "Fotocrazia". Ecco il Link. A chi fosse interessato ... buona lettura. A Jeronim chiedo se questo modo di proporre sia conforme con l'iniziativa. Un saluto. |
| inviato il 18 Febbraio 2015 ore 14:30
Sì Paolo, va benissimo. Avevo letto quello che segnali. Appena trovo un po' di tempo (un mio grande problema!), mi riservo di intervenire. Ciao Franco |
user46920 | inviato il 18 Febbraio 2015 ore 15:09
Educazione è un termine "spaventoso" per molti soggetti, perfino per alcuni professionisti (e sto parlando dei docenti, non dei fotografi ), ma dal significato molto più forte di quello che si possa pensare superficialmente: da Educere = fare uscire, fare emergere, ecc ... [...] Sviluppare e affinare le attitudini e la sensibilità (in modo assoluto o dirigendole verso un fine determinato): educare il cuore, la mente, gli affetti, la volontà, l'ingegno, la fantasia, l'immaginazione, il gusto, i sensi; e. all'arte, al culto della verità o della libertà; e. l'orecchio a distinguere i suoni, a sentire la musica; e. l'occhio a discernere i colori, a intendere la pittura. Con questo sign. è usato anche il rifl. educarsi, affinarsi, sviluppare le proprie facoltà morali e spirituali, il proprio senso e gusto estetico.[...] (tratto dalla Treccani) |
| inviato il 18 Febbraio 2015 ore 17:31
Smargiassi andrebbe frequentato un po' più assiduamente. Quello che scrive è una verità sacrosanta; il livello di Arte è la punta di diamante che trascina e indirizza un linguaggio, ma qualunque linguaggio deve essere messo, con la medesima dignità e le stesse condizioni, alla portata di tutti perché la sua funzione non è unicamente artistica, ma anche e soprattutto comunicativa. La scrittura è il linguaggio di poeti e romanzieri, ma nessun maestro credo che insegni a scrivere solamente per il desiderio di scoprire tra i suoi allievi un novello Dante Alighieri. La matematica è il linguaggio della scienza, ma stranamente al maestro interessa piuttosto che l'alunno sia in grado di fare la spesa senza farsi fregare sul resto! Quando invece si parla di linguaggi visivi o di musica (perché anche questa è afflitta dal medesimo male) si pensa che si tratti di cose unicamente per iniziati; se nasci "col sacro fuoco" meriti di esservi educato, altrimenti ricevi solamente pacche sulle spalle. Poi ci sono ogni tanto anche quelli che starnazzano del contrario: ovvero della presunta capacità che ciascuno avrebbe di diventare un novello Leonardo o un emulo di Mozart, compiendo al rovescio il medesimo errore, cioè quello di considerare comunque i linguaggi visivi e musicali come qualcosa di livello unicamente artistico a cui, però, tutti potrebbero aspirare di giungere; il ché ovviamente non è vero, col risultato che, quando la maggior parte delle persone scopre di non riuscire a diventare Leonardo o Mozart, abbandona completamente il campo. Non tutti sono dotati delle qualità necessarie per raggiungere il livello dell'Arte, ma tutti sono in grado di elaborare una comunicazione, purché gliene vengano insegnati i rudimenti. La comunicazione è alla base di ogni forma di linguaggio, perciò tutte andrebbero insegnata fondamentalmente per la loro valenza comunicativa; la cosa interessante è che questo significherebbe insegnare contemporaneamente a "percepire" e ad "utilizzare" quel linguaggio. A scuola si insegna "a leggere e a scrivere", ma troppo spesso si insegna solo a disegnare e non anche a capire un disegno, a suonare uno strumento musicale, ma non a capire la musica (quanti maestri spiegano cosa sia una "cadenza d'inganno" o qualunque altro elemento di sintassi musicale?). Figuriamoci poi se parliamo di fotografia!!! |
| inviato il 18 Febbraio 2015 ore 17:44
@Daniele: Smargiassi è nella mia to do list quotidiana. Non esco mai dall'ufficio senza aver aperto il blog, e se la cosa mi interessa di solito esco in ritardo. |
user46920 | inviato il 19 Febbraio 2015 ore 9:24
Ho letto anche male di Smargiassi !!! ... commenti faziosi e irrispettosi ... sembra quasi, ma non ne comprendo i valori alla radice (la cultura è troppa e ne conosco solo una piccola parte), come se fosse "meglio eliminarlo" |
| inviato il 19 Febbraio 2015 ore 9:26
Ho letto l'articolo di Smargiassi, grazie per la segnalazione è molto interessante. Leggendolo sembra dire cose ovvie ma in effetti è come dice lui, l'andazzo dell'educazione è proprio come descritto. Nelle scuole di vario grado ci sono materie che dalla nostra società sono sentite "meno importanti" di altre, a cui si presta minore attenzione, materie secondarie che fanno solo da contorno a quelle più importanti. Educazione artistica, educazione musicale, educazione fisica, sono materie a cui sia i consigli di classe sia i genitori danno una importanza secondaria. Si bada al sodo, leggere, scrivere e fare conti, e negli ultimi anni lingua inglese, il resto ha una importanza relativa, secondaria. Un parallelo si potrebbe trovare con il sempre minor interesse verso gli istituti classici a favore degli scientifici e tecnici. Certo come detto da Daniele Ferrari: “ La comunicazione è alla base di ogni forma di linguaggio, perciò tutte andrebbero insegnata fondamentalmente per la loro valenza comunicativa; la cosa interessante è che questo significherebbe insegnare contemporaneamente a "percepire" e ad "utilizzare" quel linguaggio. „ Dovremmo ribaltare tutto il nostro sistema di insegnamento, far assimilare questi concetti e farli mettere in pratica a partire dalle direttive ministeriali, agli insegnati per finire alle famiglie, a tutti noi. Un cambiamento, anzi una rivoluzione culturale che avrebbe bisogno di anni. Ma ho l'impressione che invece stiamo andando nella direzione opposta e che tutto venga demandato sempre più alle famiglie, ai singoli e alla loro voglia e alla loro curiosità di "sapere" e così facendo si restringerà sempre più il numero di persone che si interesseranno a questi "linguaggi". |
| inviato il 19 Febbraio 2015 ore 10:39
Visto l'uso dell'italiano di chi ci governa, siamo fortunati che nelle scuole si insegni ancora qualcosa (che purtroppo non è educazione morale). Educare è davvero un grande termine, educazione visuale riferito all'arte è un compito arduo e complesso, sia da spiegare che da apprendere. Nel mio piccolo mi rendo conto di una cosa, riguardo alla fotografia: mio padre è appassionato di arte, fin da ragazzo, ha una cultura e una conoscenza "classica" ancora oggi da far spavento (ha 74 anni e legge latino e greco meglio di come un ragazzo di oggi capisca l'inglese, pur avendolo fatto solo al liceo): ogni volta che guardo una sua foto (anche fatta con la compattina) ritrovo quello stile che l'occhio educato, da tante arte - vista e appresa - riesce a ricreare e ad imprimere nella "nuova arte" della fotografia... E lo invidio tanto, credetemi, con la mia "povertà artistica" e la mia grande tecnologia, di non riuscire ad arrivare a risultati simili. |
| inviato il 19 Febbraio 2015 ore 11:32
Quello che dice Smargiassi, fatte le debite proporzioni, rientra nel più generale ragionamento che mi ha portato a scrivere il mio thread sulla lettura dell'immagine. Pochi di noi hanno ricevuto un'educazione attenta allo studio di quello che Smargiassi chiama "il visuale". Sempre restando nel nostro ambito, molto di quello che Smargiassi stigmatizza, è presente e lo vediamo sul forum tutti i giorni: "è bella perchè a me piace così", "de gustibus...", "una fotografia parla più di 1000 parole" (poi, chiedendo, lo stesso commentatore, di parole fa fatica a tirarne fuori 3), "hai un talento naturale" etc. Tutte cose non censurabili per principio, ma portatrici di una cultura lontana dall'idea dell'immagine come linguaggio. Scrive Smargiassi: “ "il modo di concepire l'approccio al visuale come un fatto naturale, istintivo, emotivo, estetico, in realtà è ancora quello imperante nela nostra cultura. Quando il senso della vista è chiamato al giudizio, entrano in funzione criteri diversi da quelli che usiamo per giudicare un testo, una conversazione, un evento, un esperimento scientifico. Ed è pericolosissimo, perché si vien su pensando che, mentre il pensiero verbale ha regole, doveri, richiede impegno e disciplina, è permeabile al dubbio, alla menzogna, alla distorsione, quello visivo sia invece libero e puro spontaneismo, stato brado della mente, relax, evasione, sempre innocuo perché naturale e trasparente. E questo accade perché nulla ha mai seriamente scalfito l'idea che ogni immagine appartenga al campo dell'arte, e che l'arte non abbia bisogno che di essere guardata con gli occhi dell'anima. Come dire, non si può imparare a capire l'immagine: o lo sai fare o non lo saprai mai, sembra una cosa genetica, ereditaria, o un dono divino." „ Nel nostro piccolo stiamo cercando di fare qualcosa. Già acquisire il concetto di immagine, di fotografia nel nostro caso, come linguaggio espressivo sarebbe un grande passo avanti. |
| inviato il 19 Febbraio 2015 ore 11:36
“ Visto l'uso dell'italiano di chi ci governa, siamo fortunati che nelle scuole si insegni ancora qualcosa „ Lo scadimento culturale e morale delle nazioni, non solo la nostra, è imbarazzante. Chi ci governa è specchio dei tempi. Gli insegnanti non sono da meno. Le altre "professioni" seguono a ruota. Alla fine tutto questo provoca un appiattimento verso in basso di tutte le capacità intellettive a favore della chimera del dio denaro, ultimo credo ancora persistente. L'Arte e la Bellezza sono le uniche ancore di salvezza che ancora abbiamo. Anche sui forum di fotografia quanto si parla di arte, capacità, voglia di conoscere, imparare e quanto di risolvenza, densità del sensore e durata della batteria? Provate a criticare una foto di un pincopallino qualunque, la reazione sarà rabbiosa. Ci può essere crescita così? Critiche che ovviamente rivolgo a me per primo, e da cui nessuno di noi dovrebbe sentirsi escluso. Mi scuso per il piccolo OT |
| inviato il 19 Febbraio 2015 ore 12:26
“ Quello che dice Smargiassi ..... rientra nel più generale ragionamento che mi ha portato a scrivere il mio thread sulla lettura dell'immagine. „ Ho proposto l'articolo di Smargiassi proprio perché ho intuito che i miei problemi di lettura delle immagini, così come quelli di tanti che faticano come me a commentare un'immagine, provengono da lontano. L'impegno a porre rimedio lo stò mettendo ripredendo anche da dove gli studi si erano interrotti e persino da dove non ci sono mai stati. Consiglio di leggere testi di fotografia piuttosto che di sole fotografie. Sul web alcuni siti "parlano di fotografia", oltre Smargiassi; vi invito a cercarli e a visionarli per carpirne il senso e le modalità di lettura che adottano. Per il presente, per me, ma sopratutto per i miei ragazzi, mi sto sforzando nell'ambito scolastico, ad invitare le educatrici, i maestri e i professori d'Arte, ad integrare le lezioni con la lettura delle opere delle quali parlano. Una goccia nel mare forse ... ma al nulla non c'é continuità (provverbio sardo tradotto alla lettera). Un sito che "parla di fotografia" ma non solo, mi sento di consigliarlo sperando che lo troviate di gradimento quanto me. Si tratta de "La valigia di Van Gogh" a partire da una pagina dove si parla "pratica costante". Ecco il LINK. Un articolo già presente, come proposta, nella mia "paginetta" ma che quì mi pare trovi una migliore collocazione. Un saluto a tutti. |
user46920 | inviato il 19 Febbraio 2015 ore 14:19
Comunque non ho ancora letto una che una parola, di indirizzo alla lettura delle immagini !!! “ ... ho intuito che i miei problemi di lettura delle immagini, così come quelli di tanti che faticano a commentare un'immagine, provengono da lontano. „ ... quindi vuoi dire che sarà impossibile avere dei lumi in materia ??? Finora mi è sembrato che tutti postano link di questo e di quell'altro, postano commenti su questo e su quello, ma nessuno ha ancora aperto un thred che parla di "Lettura delle Immagini" o "come si fa a leggere le immagini" !!! [EDIT] : ho aperto il thred come contenitore ai metodi e linee giuda sulla lettura delle immagini , spero venga riempito di nozioni comprensibili, link esplicativi, tutorial (anche elementari) e di tutto ciò che può aiutare a comprendere "come leggere le immagini" |
| inviato il 19 Febbraio 2015 ore 14:38
@occhio del cigno:Ho aggiornato il mio intervento, effettivamente un po' scarno, e ho anche proposto un link. Non aspettarti il mio contributo per risolvere i problemi di chi non sa leggere le fotografie. A mala pena bado a me stesso. Solo un piccolo spunto per iniziare e capire da dove probabilmente vengono i miei (nostri) problemi. Ognuno si deve fare sotto con la ricerca e lo studio (poi, sai come si dice, se vuoi una cosa fatta bene te la devi fare da solo ). Magari in un seguito, anche con altri contributi, si potrà leggere qualcosa di più interessante. Come diceva Jeronim, "quì non verrà la Valtorta a prendere per mano nessuno, tanto meno lo farà Marra". Con questa sezione siamo solo all'inizio, auspico pazienza. Ora vado a spiegare perché non fotografo in bianco e nero e mancherò per un po'. Seguo però la discussione. Un saluto. |
user46920 | inviato il 19 Febbraio 2015 ore 15:54
Un saluto anche a te, Paolo e grazie ugualmente per il link ... aspettando Valtorta e Marra |
| inviato il 19 Febbraio 2015 ore 16:20
@L'occhiodelcigno: il mio link sul surrealismo e HCB spiega (a volte anche con linee colorate sovrapposte) le immagini di cui parla. |
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