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sent on 07 Febbraio 2020 (0:12)
Non mi era mai capitato di dover scegliere foto fatte da altri e non sapevo se seguire la pancia (il primo impatto della foto) o la testa (quanto e come interpreta il tema?). Alla fine ho scelto… molto di pancia e un po' di testa. Ovviamente resta una scelta assolutamente personale, di uno che non è capace neanche di scegliere tra le sue foto!
Tutte le foto sono, per me, nel perimetro che avevo tracciato. Quasi tutti gli scatti rappresentano aspetti caratteristici dell'italianità, mostrando a volte una delle doti più preziose: la capacità di ironizzare sui propri vizi. In alcuni scatti l'italianità è sottilmente suggerita, in altri quasi urlata. Qualche scatto potrebbe sembrare fuori tema, ma… Alcuni hanno scelto la complessità dei colori, altri la sintesi del biancoenero. Credo che entrambe le scelte abbiano dignità e importanza ai fini espressivi, io spesso sono attratto dal biancoenero.
Ma veniamo al dunque. Prima, come ho apprezzato in altri, vorrei descrivere, in ordine di apparizione, la decina di immagini che mi subito colpito, che vorrei vedere nel libro “Gli italiani” e tra cui ho dovuto davvero penare per scegliere il podio.
L'immagine di Mirko Fambrini – Un continuo richiamo ai piedi, per esplicitazione, negazione, opposto. Uno scatto bello e acuto, per nulla facile da vedere e con una piacevole vena di surreale ironia. Il legame con l'italianità? Bhe, io ci ho visto lo svacco, la pennica… e non ditemi che non sono italiani!
“Almost contemporary” di Brièxit – La “500” è, con la pizza, la carbonara, la mafia e qualche altro, uno biglietti da visita dell'italianità che resistono al tempo. In più è per molti una bandiera degli anni '60. Un'italianità messa sul piatto: è lì e non si discute! La chicca della foto per me è però il veteroguidatore imbacuccato.
“La festa della grotta cantina” di Giovanni Teti – Mi è piaciuta subito e trovo che possa ben rappresentare valori come la convivialità e la musicalità. Ha una grande tridimensionalità, una bella composizione, un ottimo biancoenero, è dinamica e le espressioni sono belle e spontanee, una vera chicca è il fisarmonicista mosso.
Lo scatto di Vincenzo De Paola – Belle queste mani segnate dal tempo che maneggiano tarocchi! Parlano di tempo, di famiglia, di gioco ma anche di superstizione, magia, mistero. E molti italiani ritrovano la propria italianità in alcune di queste parole.
“Gondoliere - Venezia 2012” di Paolo Gualandris – Trovo bella questa foto per l'evidente alta qualità e per il contrasto tra l'intimità privata del dormiente e lo spazio iperpubblico e un po' misterioso della Venezia di notte. Venezia, un biglietto da visita dell'Italia (anche per lo scandalo del Mose e per le grandi navi…)
La foto di Marco Biancalani – Una “500”, il sole, un cestino da picnic e la spiaggia, tutti gli ingredienti di una fuga al mare nell'Italia di quarant'anni fa in un bello scatto tridimensionale e denso di colore.
“Fast food” di Mattew – Un gusto anni '70, sia nel soggetto che nei colori. Uno scatto che mi piace molto e che, con la sua ironia sottile sul fast food e con la solitudine della signora in un luogo anonimo, trovo in sintonia con lo spirito di “The americans” e con le sue molte descrizioni di uomini e luoghi ordinari e particolari allo stesso tempo. Uno scatto, certo, che più che italiano si può dire occidentale, ma che descrive bene qualcosa che è anche italiano.
“letture stancanti......” di Angeluci – Anche qui la bellezza della foto e la sintonia con la descrizione dell'uomo comune e del suo ambiente che caratterizza molte foto di “The americans”, compensa la minor centratura sull'italianità intesa come vizi e virtù degli italiani.
Lo scatto di Amfortas – Un luogo comune internazionale che invece di essere confermato viene mostrato con bella ironia: il mandolino senza corde, la pizza è solo un menù che ripete la parola, le figure sfocate raccontano di mafia da film, alla Al Capone. Miti un po' logori sbeffeggiati e raccontati molto bene.
“Non servono le parole” di RobertoTR – “Fermo lì! Ma che stai facendo?” Non c'è italiano che non capisca questo senza bisogno di impiegare tutti quegl'inutili neuroni che servono a decodificare le parole. Foto immediata, fulminante. Certo, se la mano davanti fosse stata più a fuoco… Ma il messaggio (anche della foto) c'è!
Detto questo la mia scelta (molto de panza) è: 3° Mirko Fambrini, 2° MattewX, 1° Giovanni Teti.
Complimenti, e grazie, a TUTTI!!!
Ciao
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sent on 07 Febbraio 2020 (7:31)
Un grande grazie a Stefano! Mi autocritico: il soggetto sicuramente italiano, l'ambientazione un po' più yankee... la doppia soddisfazione deriva dall'averla scattata con lo smartphone!! |
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sent on 07 Febbraio 2020 (8:59)
Complimenti a tutti, tema molto bello e personale, infatti sono usciti tanti punti di vista diversi di quelle che sono le caratteristiche tipiche di noi italiani 
C'è chi si è concentrato di più su gli atteggiamenti, chi più sulle icone e i simboli classici.
Per me lo scatto di Mirko aveva una marcia in più, come ha detto anche il giudice " acuto e per nulla facile da vedere "
Di nuovo bravi tutti e alla prossima! |
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