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messa a fuoco con temperature elevate


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avatarjunior
sent on 02 Agosto 2020 (17:14)    

se ho ben capito lefetto fata morgana come effetto rifrattivo non credo interessi distanze così brevi , ma magari è sufficente a creare disturbi di nitidezza più o meno pronunciati,.

avatarsenior
sent on 02 Agosto 2020 (17:23)    

Con il caldo la qualità dell'ottica non influisce sul risultato, se il terreno si scalda e la ripresa è abbastanza bassa l'effetto è devastante, in poligono a 50 mt con ottiche da migliaia di euro messe a 30/40/50 ingrandimenti la differenza di temperatura del terreno da risultati evidenti anche al più profano, quando i valori sono massimi il bersaglio pare scosso da correnti d'aria, una messa a fuoco in quelle condizioni sarebbe difficoltosa per qualsiasi attrezzatura.

avatarjunior
sent on 02 Agosto 2020 (17:29)    

le vostre considerazioni sono estremamente interessanti per quanto riguarda il freddo; Luca 90 io non ho mai avuto riscontro di problemi di nitidezza e messa a fuoco anche senon sono mai sceso a temperature estreme !

avatarsenior
sent on 02 Agosto 2020 (17:29)    

50m sono più che sufficienti per il degrado dell'immagine

avatarjunior
sent on 02 Agosto 2020 (17:35)    

inoltro un'altra possibilità visto che il calore normalmente dilata i materiali anche i nostri tele subiscono una dilatazione che visto la loro lunghezza è di circa 400 mm a seconda delle focali questa dilatazione quindi spostamento delle lenti non potrebbe influire sulla messa a fuoco?

avatarsenior
sent on 02 Agosto 2020 (17:50)    

Ti sto scrivendo da un campo di sabbia dove ho scattato per 3 giorni con 40°. La macchina e il paraluce scottano ma nessun problema né su 70 200 né su 400 2.8. Penso che gli ingegneri che hanno progettato queste cose sappiano fare due conti ;-)

avatarsenior
sent on 02 Agosto 2020 (17:58)    

Sono 2 le variabili che entrano in gioco con lunghezze focali elevate: seeing ed umidità. Con alte temperature la vedo male

user14103
avatar
sent on 02 Agosto 2020 (18:02)    

Ti sto scrivendo da un campo di sabbia dove ho scattato per 3 giorni con 40°. La macchina e il paraluce scottano ma nessun problema né su 70 200 né su 400 2.8. Penso che gli ingegneri che hanno progettato queste cose sappiano fare due conti 


40 e umidita?
A che distanza

avatarjunior
sent on 02 Agosto 2020 (18:35)    

il mistero si infittisce allora se come dice jj la temperatura non influisce sulla resa anche se col 70/210 penso che non ci siano problemi io piuttosto parlo di 600 magari moltiplicati!!

avatarjunior
sent on 02 Agosto 2020 (18:38)    

ltretutto x quanto riguarda la dilatazione termica il 70 /200 ha una lunghezza di 170 mm contro i 500 circa dei 600 mm

avatarsenior
sent on 02 Agosto 2020 (18:44)    

Maggiore il diametro delle lenti maggiori sono i tempi x acclimatare lo strumento. Ed il seeing se cattivo amplifica il tutto influendo anche sulla maf

avatarsenior
sent on 02 Agosto 2020 (19:05)    

Le ottiche e i corpi non sono di ferro, è quello che si interpone tra ottica e soggetto che fa tutto compresa la condensa sugli sbalzi di temperatura.

user14103
avatar
sent on 02 Agosto 2020 (20:05)    

A 40 gradi a minima distanza di messa a fuoco fino a 10 metri nessun problema sempre che non ci sia un'umidita sopra il 50 % e questo vale con qualsiasi ottica ho fatto mille prove con tutte le ottiche e inutile raccontarcela

avatarsenior
sent on 02 Agosto 2020 (23:09)    

Io intendevo che il caldo non fa fare le bizze all'autofocus per dilatazione dei materiali. È l'aria calda carica di umidità il colpevole

avatarjunior
sent on 02 Agosto 2020 (23:27)    

bene ho capito la questione mi è stato molto utile la discussione meglio non cimentarsi quando le temperature sono molto alte e sussiste umidità pena immagini da schifo , un ringraziamento a tutti voi che siete intervenuti x chiarire la questione!

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