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Fotomistico
www.juzaphoto.com/p/Fotomistico



avatarWide...portrait!!!!
in Obiettivi il 09 Novembre 2017, 21:17


Tanto per parlare...è veramente un tabù usare focali grandangolari per ritratto?
Il soggetto ne esce sfigurato,deformato...trasformato?
Oppure i risultati possono essere piacevoli?
Io da anni, anche per lavoro, utilizzo quasi esclusivamente focali grandangolari.
Le foto sono belle? Fastidiose? Banali? Originali?
Non lo so...parliamone! Posto alcuni esempi:




















111 commenti, 5399 visite - Leggi/Rispondi


avatarRitrattistica e Micro 4/3
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 17 Settembre 2017, 21:49


Oggi per la prima volta mi sono dilettato in qualche scatto di prova con la EM-5 Mark 2.
Purtroppo sono ancora convalescente e non posso muovermi da casa; non tutto il male vien per nuocere, ho fatto qualche ritratto di famiglia. Un paio di amici mi avevano chiesto la resa del sensore 4/3 in ambito ritratto, poichè spulciando qua e la in rete si erano fatti l'idea che senza una macchina a pieno formato non si avesse plasticità, stacco dei piani e microdettaglio.
Ecco...che dire, lascio parlare queste due foto:






Direi che in quanto a stacco dei piani e nitidezza non c'è nulla da disquisire.
Si possono fare ritratti con un sensore "piccolo"? Certo che si!!
Lo stacco dei piani si nota? Direi proprio di si, se non ricordo male ho scattato a circa 90mm f2,8, quindi più o meno a 180mm f5,6 su Formato Leica.
Sono sinceramente rimasto impressionato dalla qualità del 40-150mm, incredibile la nitidezza e molto gradevole il bokeh.
Credo proprio in ambito foto ritratto non avrò rimpiati. La resa mi piace molto e a 200 ISO il file ha tanta gamma dinamica.
Quindi si...anche se ce lo abbiamo "piccolo", si possono fare ritratti;-)


224 commenti, 12424 visite - Leggi/Rispondi


avatarIl mondo Micro 4/3 Vs. il formato 35mm
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 11 Settembre 2017, 9:50


Segnalo questa interessante recensione della Olympus OM-D EM-1 Mark II dove non si parla solo della macchina in se ma anche di tecnica fotografica.
Soprattutto per ciò che concerne il rapporto M4/3 - FF:
tecnicafotografica.net/recensione-olympus-omd-em1-mark2-5f6b8a274ca6


226 commenti, 11280 visite - Leggi/Rispondi


avatarAbbandono il Formato pieno per tornare a fotografare...
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 16 Agosto 2017, 18:02


E così fù...nel giro di un anno, causa cambiamento mansioni lavorative e conseguente abbandono della fotografia sia come hobby che come professione, siamo giunti al dunque.
Oggi ho venduto anche l'ultima lente del mio corredo, fino a poco tempo fa composto da due corpi Nikon FF e un discreto parco ottiche.
A fiine 2016 ho cessato la collaborazione con lo studio fotografico presso il quale offrivo i miei servizi occasionali. Tutto il corredo reflex che avevo usato fino a quel momento perdeva di senso.
A giugno 2017 ho acquistato una nuova D750, ho venduto gli zoom f2,8 e mi sono tenuto solo un paio di fissi...ma niente da fare. La reflex rimaneva nel cassetto, insieme a tutto il resto.
Poco tempo libero, famiglia, mole di lavoro crescente...un bambino piccolo...insomma i problemi (se così vogliamo chiamarli in relazione agli hobbyMrGreen) di molti.
Poche settimane fa la drastica decisione: vendere tutto e poi valutare il da farsi. E ho fatto così, senza ripensamenti, senza alcun rimorso.
Mi è dispiaciuto, lo confesso: negli ultimi 7 anni mi sono passati fra le mani i migliori corpi e le migliori lenti...un pò per hobby, un pò per lavoro.
Ho avuto modo di provare un pò di tutto, senza affezionarmi mai troppo a nulla di materiale. Sono solo oggetti che ci permottono di svolgere determinate azioni, nulla più. Ho recensito, esaltato, criticato molte lenti e molti corpi macchina.
Oggi è tutto alle spalle, come un anno zero. Voglio la semplicità, ho bisogno di leggerezza, spensieratezza, praticità. Non ho più velleità professionistiche, non ho lavori da consegnare in tempi brevi ed in grandi formati di stampa.
La fotografia torna a diventare ciò che fu molti anni fa, solo un hobby, stavolta da conciliare con famiglia e lavoro.
Alla fine dei giochi ho deciso di farmi un corredo leggero, senza tralasciare ovviamente una certa qualità nonchè flessibilità.
Ho avuto modo di testare per bene Fuji, con X-T1 e X-T2 e un discreto parco ottiche, come avrete notato dalle mie recensioni passate.
Conosco poco il mondo Micro 4/3. Mi sono fatto prestare da un amico una OM-10 mark II per una paio di settimane con il 12-40 pro ed un 25 1.7.
La qualità non mi pare affatto male, un pò peggio di Fuji sotto certi aspetti ma scevra dal problema fractal che non ho mai avuto modo di risolvere del tutto con la X-T2.
Sono quindi a chiedere a chiunque lo vorrà fare di condividere esperienze ed impressioni d'uso dei vari sistemi Mirrorless compatti, siano Olympus, Fuji, Sony...
Il mio budget di spesa si aggira intorno ai 2300 Euro, lascio a voi la parola.
Un saluto a tutti coloro che mi conoscono da anni...sono stato parecchio "assente" qua sul forum...spero in futuro di poter partecipare in amniera attiva un pò di più;-)



133 commenti, 11025 visite - Leggi/Rispondi


avatarFuji x-t2 : prove sul campo e opinioni - parte 2
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 17 Settembre 2016, 21:32


Si continua qua, precedente discussione:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1988449&show=16



224 commenti, 27636 visite - Leggi/Rispondi


avatarEsperienze d'uso: matrimonio con Fuji x-t1
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 30 Maggio 2016, 16:54


Cercherò di essere breve, conciso e chiaro. Per quello che posso, ovviamente, perchè la questione andrebbe dibattuta a lungo in tutte le sue sfaccettature.
Parto dal prologo: domenica 22 e giovedì 26 Maggio ho effettuato due lavori, due matrimoni per l'esattezza.
Invece di svolgere il lavoro come mio solito (due corpi Nikon FF, ho una D700 usata ed una D750 al momento) ho deciso di lasciare a casa la D700 e di portarmi dietro la Fuji X-T1 di un mio caro amico. Era da tempo che meditavo di fare questo esperimento, qualche giorno prima dei lavori sono passato a prende l'attrezzatura per prenderci confidenza (X-T1 con 14mm, 23mm, 35mm, 60mm, 10-24mm, 50-140mm) soprattutto per ciò che concerne la velocità operativa e la reattività dell'af. Non potevo permettermi nessun errore, dovevo quindi valutare in linea di massima se potevo affidarmi alla Fuji per il lavoro che dovevo svolgere. Il timore principale riguardava la messa a fuoco: entrambe le cerimonie si sarebbero svolte in piccole ed antiche Chiese di campagna. Non potevo usare flash, non era consentito. Chi lavora in questo settore, sa quanto sia difficile lavorare in certe condizioni. Ovviamente ci si adatta alle circostanze, ma ci vuole la giusta esperienza ed un pizzico di scaltrezza.
Lavoro come mio solito: preparativi sposa, trucco, parrucco, vestizione...poi capatina dallo sposo, giusto in tempo per riprendere il nodo alla cravatta e poco altro.
Alterno la D750 con il 24 1.4 alla Fuji con montato su il 23mm (mi funge da 35mm). Qua la situazione è piuttosto tranquilla: la Fuji si comporta bene, ottima la resa della lente. Il file che sforna la "piccola" è abbastanza lavorabile. Imposto priorità diaframmi ed auto-ISO limitati a 3200. Tempo minimo di posa 1/100. Stesse impostazione che ho sulla D750, solo che sulla reflex l'auto-ISO l'ho "spinto" fino a 12.800 ISO.
Lavoro quasi sempre a diaframmi spalancati, chiudendo al massimo di uno stop (da f1.4 ad f2, per intenderci) in modo da non salire troppo con la sensibilità ISO.
Stessa cosa durante la cerimonia. Qua però tolgo il 23mm e monto lo zoom (50-140mm).
Sulla reflex ho ancora il 24mm, lo toglierò solo alla fine della cerimonia per lasciar spazio al 35Art (e all' 80-200 per i primi piani).
Qua ho le prime magagne: l'af della X-T1 non è costante. Faccio sempre 2/3 scatti della stessa scena bloccando l'af. Su 3 scatti, almeno 1 e quasi sempre fuori fuoco.
La stessa cosa succede anche negli scatti outdoor, sia che usi il 23mm che il 50-140mm. In situazioni di forte contrasto (la sessione di foto in esterno è stata effettuata dalle 12.30 alle 14.00) l'af spesso andava in crisi. Molte volte il modulo af si lasciava ingannare dallo sfondo. Il mio amico che mi ha gentilmente prestato la macchina mi aveva parlato di questa eventualità, quindi per non rischiare di perdere lo scatto effettuavo sempre 3/4 foto identiche. Questo è possibile quando si ha la possibilità di mettere in posa gli sposi. Non si può fare altrettanto durante la cerimonia: i momenti in quel caso sono unici e irripetibili.
Per ciò che concerne la mera qualità di immagine, sono rimasto colpito in positivo. Al di la delle differenze di formato (la famosa "tridimensionalità" salta subito all'occhio confrontando gli scatti side by side), sorprende in positivo per gamma dinamica (recuperi delle alte luci sorprendenti) e dettaglio.
Come ho già avuto modo di asserire, ottima anche la resa fino a 3200 ISO. Diciamo che fra la D750 e la X-T1 c'è una differenza di circa 1,5 stop. La resa è in linea con la concorrenza, un pelino meglio della Nikon D7000 tanto per fare un paragone con una "pari formato".
L'assenza del filtro low pass la si nota subito, soprattutto nei dettagli fini come le trame del vestito della sposa e cose simili.
Quindi, in sintesi, la X-T1 è promossa a pieni voti per quanto riguarda la qualità di immagine (ma non paragonabile ad una reflex FF di ultima generazione come la D750, ancora una spanna sopra). Rimandata, invece, per il comparto af, incostante e spesso lento ad agganciare in determinate situazioni.
A breve posterò alcune immagini, appena avrò la liberatoria firmata dagli sposi, onde evitare qualsiasi tipo di disguido.;-)



93 commenti, 10548 visite - Leggi/Rispondi


avatarResa ad alti ISO e tenuta colore Nikon d750
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 29 Aprile 2016, 10:51


Parto dal presupposto che questo post contiene degli esempi e che questi esempi non hanno nessuna valenza scientifica. Non vogliono dimostrare niente, sono solo "fatti" che ci portano ad esprimere delle conclusioni inconfutabili, direi:
1) La Nikon D750 ha un ottimo modulo af, che lavora magnificamente in condizioni di luce scarsa;
2) La Nikon D750 ha un'ottima resa alle alte sensibilità (e questo era risaputo) e sorprende come tenuta del colore fino a 12.800 ISO.
Posto due immagini, scattate in condizioni veramente difficili: stanza buia, luci artificiali colorate (faretti da discoteca), ragazzi che si muovevano all'impazzata.






A voi i giudizi...


168 commenti, 16132 visite - Leggi/Rispondi


avatarPer chi ne ha voglia...
in Tema Libero il 11 Febbraio 2016, 12:00


www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1695457
Una lettura "diversa" di come si può intendere la "Fotografia"...


5 commenti, 428 visite - Leggi/Rispondi


avatarUrban Life
in Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi il 07 Febbraio 2016, 12:24


La città intesa come habitat "naturale" del genere umano, giungla di cemento e vetro, fiumi di asfalto...mi ha sempre affascinato l'idea di conoscere più a fondo questo "mondo", così vicino eppure così lontano.
Decido di provarci, so che non è facile. Per descrivere bene un qualcosa dovremmo non farne parte, tento un approccio quanto il più possibile distaccato.
Osservo lo scorrere della vita...c'è fermento, raramente vedo camminare, la gente corre, non si sa bene dove ma il passo è lesto. Devo spesso farmi da parte, c'è un fiume in piena che scorre attorno a me...sono come un tronco trascinato via dalla corrente...devo sperare di incontrare un masso che arresti il mio "andare"...
Sono uno spettatore, non giudico, cerco di rimanere distaccato dal mondo che mi circonda...voglio ammirare la vita degli altri, scoprire quello che fanno, raccontare i gesti, le movenze, le espressioni della gente che incontro...

Mi alzo la mattina presto e seguo la corrente...scendo per strada, le persone corrono tutte verso un' unica direzione...un buco alla fine del marciapiede dal quale esce aria gelida...sono le scale che conducono alla metropolitana...persone che si incrociano, ignorandosi...



Mi chiedo quali storie ci siano dietro a tutte queste vite...quanti libri ci sarebbero da riempire, quante immagini hanno visto gli occhi di quelle persone, quante e quali emozioni avranno provato...
Mi siedo sulla poltroncina della metro, di fronte a me una ragazza ha lo sguardo fisso nel vuoto...i suoi pensieri sono sospesi nel tempo, forse starà sognando una vita diversa...o forse è soltanto stanca...magari quello seduto alla sua destra è il suo compagno e spera che da un momento all'altro possa riporre il suo cellulare e decidersi a considerarla...



Solo allora noto una cosa...un sacco di persone intorno a me stanno facendo altrettanto...cercano di isolare i propri pensieri, forse vogliono purificarli, portandoli via da quel caos...vogliono renderli immortali, avulsi dal tempo...
La cosa strana è che spesso accanto a loro c'è chi è preso ad armeggiare col proprio smartphone, chi legge un libro, chi semplicemente ascolta musica in attesa di scendere alla fermata giusta...
Decido di scendere da quel serpente di metallo, l'aria si stava facendo irrespirabile, ero circondato da decine e decine di persone...eppure, pur immerso in quella moltitudine...non mi ero mai sentito così solo...
Una volta uscito, do un' ultima occhiata al convoglio all'interno del quale mi trovavo, volevo avere un punto di vista diverso...volevo provare a vivere la stessa cosa dall' esterno...
Quanta solitudine, un muro invisibile separa le vite di quelle persone, una barriera fittizia, irreale, fatta di dispositivi elettronici, di auricolari. Nessuno parla, un silenzio angosciante regna sovrano.

Torno in superficie, decido di recarmi ad un museo, fuori c'è una fila impressionante...non ho fretta, sono li per osservare, il tempo per me non ha significato. Voglio tentare di rendere "infiniti" questi momenti, ed è possibile solo concentrandosi su quello che si ha attorno, non ponendosi nessuna meta, lasciandosi trasportare da quella corrente che ho citato all'inizio del racconto e che apparentemente non si ferma mai.
Ecco che poco dopo sono finalmente dentro al museo, ci sono un sacco di opere d'arte da vedere...ma io non sono qua per questo, avrò tempo di tornarci con altri fini.
Quello che mi interessa è osservare le vite altrui, i gesti...voglio raccontare la vita di tutti i giorni. Non solo alla ricerca di nessun evento straordinario, voglio la pura e semplice quotidianità.
Il mio sguardo si posa su due ragazze...sono sedute sulla stessa panchina dandosi le spalle, si assomigliano...ognuna è presa dai propri "affari"...due esistenze vicinissime, eppure lontane. Anche qua, l'una è presa a leggere alcuni appunti, l'altra armeggia dentro alla sua borsetta fino a quando non trova ciò che andava cercando: il rossetto...



percorro un lungo corridoio, arrivo ad una sala presso la quale sono esposti bellissimi quadri...decido di fermarmi qualche istante...



Una signora cammina verso di me, lo sguardo assente, la mente che vaga chissà dove...il tutto è un po' inquietante e affascinante al tempo stesso...
Un uomo anziano fissa un dipinto senza battere ciglio: ha l'espressione di chi la sa lunga, di chi ha perso l'amore per la vita e cerca consolazione nell' arte.
Sono rimasto a lungo a contemplare questa scena, non so quanto tempo sia passato ma quando ho finalmente deciso di abbandonare la stanza l'ho lasciato ancora li, con lo sguardo fisso sull' opera d'arte...
Ammetto che spesso sono preso dall'angoscia...mi rendo conto di quanto sia solo l'uomo...la città è enorme, spesso incute timore. Sei circondato da tuoi simili, eppure la tua esistenza non è collegata a quella di nessun altro. Oltre i meri rapporti professionali, oltre il "virtuale" rappresentato dai dispositivi mobili...non c'è praticamente altro...mi sento in gabbia, davanti a me c'è un vetro oltre il quale vedo scorre la vita degli altri...sono separato da tutto quello che mi circonda, ne sono parte, ma una parte distinta, isolata dal tutto...una sorta di esistenza Pirandelliana...provo ad allungare la mano ma sento solo il freddo del cristallo, non posso in nessun modo varcare quella soglia. Forse sono solo i miei pensieri ad aver creato tale prigione, ma il senso di angoscia si fa pressante...



L'indifferenza delle persone ci rende spesso invisibili...forse il problema è proprio questo...per gli "altri" dentro ai nostri abiti non c'è null'altro che il proprio corpo, privo di anima, scevro di sentimenti...andiamo avanti per inerzia, seguendo quei percorsi che la città ha tracciato per noi.

Cresce in me il desiderio di assistere a qualche immagine felice, un qualcosa che possa portarmi a far credere che la "città" conservi ancora del "calore" umano...
Continuo il mio vagabondaggio urbano, decido di concedermi un caffè. Mi siedo ad un tavolo, con la tazza fumante fra le mani poso il mio sguardo verso l'esterno del locale...un uomo ricoperto di stracci sta guardando verso l'interno, osservando due ragazzi che stanno divorando i loro panini. E' sicuramente affamato, finisco in fretta il mio caffè, voglio correre fuori per dare qualche soldo a quel poveretto.
Non faccio in tempo, appena fuori dal locale non lo troverò più...ho perso l'attimo...
Nella mia mente si fa più pressante che mai l'idea dell'uomo solo, circondato dagli alti palazzi della città che vaga senza meta...un' immagine angosciante che poco dopo appare proprio davanti ai miei occhi...



La solitudine nella sua massima espressione...un uomo circondato da una gabbia di acciaio e vetro, cammina svelto, apparentemente senza meta.
Provo un senso di vuoto enorme, per un istante avverto una strana sensazione...come se mi sentissi in trappola...come se quei grattacieli fossero le sbarre di una prigione...la strada sembra cedere sotto di me, cresce il timore che in qualche modo quel fiume d'asfalto che scorre sotto la suola delle mie scarpe possa in qualche modo risucchiarmi.
Non può essere solo questo, non è possibile che dietro tutto ciò non ci sia altro...non mi do pace. Continuo ad osservare il mondo che mi circonda, nella speranza di scovare un barlume di luce in quella che fino ad adesso si è rivelata una notte buia...
La giornata è quasi giunta al termine, incontro alcuni musicisti di strada.... Alle loro spalle sfrecciano le persone che rientrano a casa dal lavoro...vanno di fretta, incuranti di tutto ciò che li circonda...il ragazzo che suona la chitarra, invece, sembra fregarsene del tempo che passa. Spesso chiude gli occhi, sembra in estasi...chissà la sua bella musica dove conduce i suoi pensieri...forse li ha già consegnati all'immortalità...



Chissà, magari le persone si sentono meno sole chiudendo gli occhi, parlando con la propria anima, confidando ad essa tutti i pensieri più profondi. Forse è un mero palliativo, non lo so...fatto sta che spesso è l'unico modo per affrontare i momenti più difficili.
Il nostro spirito come nostro unico, vero compagno di vita...E' una triste prospettiva o una amara realtà? Di certo, la mia anima non può donarmi il calore di un abbraccio, il brivido di un bacio.
Siamo, quindi, veramente soli? E il tessuto urbano è stato creato proprio per enfatizzare questo modo di vivere? Città come sinonimo di individualismo esasperante? Apparentemente sembrerebbe di si...

Ma non può essere così, in qualche modo, da qualche parte ci deve essere ancora umanità. Mi rifiuto con tutte le mie forze di credere il contrario...
Eppure il sole sta calando e fino ad adesso non ho visto altro che solitudine e silenzio.

Si è fatto tardi, è l'ora di rientrare...questa mia giornata da "spettatore" è giunta al termine...mi siedo su di una panchina, aspetto che passi l'autobus. Proprio in quell' istante, davanti ai miei occhi si compie il primo gesto "umano" della giornata...due esistenze che interagiscono, non c'è nessuna barriera fra loro, ne materiale, ne virtuale...

Una ragazza sta parlano con suo padre, è stanchissima...mi viene spontaneo ascoltare la loro conversazione...lo so che non si fa ma è più forte di me...sono turisti, stanno rientrando all' albergo presso il quale pernottano.
Ad un certo punto cala il silenzio, la ragazza si stringe a suo padre ed appoggia la testa sulla spalla del genitore...sorrido, ecco la luce che cercavo...



Un piccolo gesto che scalda il mio cuore...forse è questo il verso significato della vita, sono le piccole cose che contano. La città può spingere le persone ad allontanarsi, ad alienarsi...a vivere con egoismo...ma non può soffocare del tutto sentimenti come la bontà d'animo e la solidarietà.

Sono tornato alla mia stanza, stanotte sicuramente non dormirò...la mia anima è in subbuglio, non occorre allontanarsi troppo da casa per scoprire che cosa è la vita...se osserviamo attentamente tutto ciò che è attorno a noi forse tenderemmo a dare il giusto peso alle cose...e magari ciò che è marginale diventa prioritario e viceversa.
Questa giornata ha segnato una tappa importante della mia vita.
Troppe spesso ci concentriamo su cose futili e perdiamo di vista quelle che invece sono importanti.
La mente è confusa, i ritmi che ci vengono imposti dalla società qualche volta diventano insostenibili. La città, intesa come "contenitore" di singoli individui tende ad accentuare la spinta all' isolamento, la corsa al successo ad ogni costo.
Solo osservando attentamente ci accorgiamo di quanto siamo soli, di quanto manchino i rapporti interpersonali, di quanto siamo schiavi di noi stessi e della "maschera" che ci hanno imposto di portare...se in qualche modo riusciamo a fare questo, forse chi vive per il lavoro forse comincerà a lavorare per vivere...chi corre comincerà a camminare...
Magari i genitori capiranno che l'unica ragione di vita sono i propri figli...e tutto il resto viene dopo. La carriera ad ogni costo a discapito dei colleghi, dei figli e delle amicizie a cosa porta? Ad una vecchiaia di certa solitudine.
Vale a pena tutto ciò? La risposta sta dentro ognuno di noi, ed è tutt' altro che scontata...


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avatarCaricabatterie Canon nc-e2 - Canon 1D Mark IIn
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 03 Agosto 2015, 14:12


Buongiorno ragazzi. Oggi ho bisogno del vostro aiuto...MrGreen
Mio fratello ha acquistato una Canon 1D Mark IIn; tale fotocamera è sprovvista di caricabatterie NC-E2. Mi è stato detto che la batteria può essere caricata con un semplice caricabatterie universale tipo questo:
www.ebay.it/itm/SKYRC-e4-Caricabatterie-2-4-cellule-1A-2A-3A-200mA-Lip
Mi confermate la cosa? Esiste qualcosa di simile? Sono nelle vostre mani, non so veramente dove cercare...Eeeek!!!


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avatarRisoluzione, risolvenza e altro ancora...
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 18 Luglio 2015, 23:11


Oggi in spiaggia il piccolo mi ha lasciato un po' di tempo libero, fra una nuotata e l'altra ho avuto un po' di tempo per spulciare fra i vari siti di fotografia.
Photozone.de ha pubblicato le prime 2 reviews su ottiche montate sulla 5DSr.
Ha messo alla frusta il nuovo Canon 11-24L e l'altrettanto nuovo Sigma 24 Art.
Due ottiche recenti, di cui si è parlato moltissimo e che hanno stuzzicato la fantasia di molti di noi, una per un verso (il Canon è unico nel suo genere) l'altra per un' altro (un 24 1.4 dalle ottime performances offerto ad un prezzo "umano").
Devo dire che leggendo le due review sono rimasto un tantino "sbigottito", la mia mente si è messa in moto andando a formulare diverse congetture. Vengo al dunque.
Partiamo dal Canon 11-24L. Tralasciando per un momento i dati relativi alla CA e alla vignettatura, prendendo i considerazioni i valori MTF alle v arie lunghezze focali si evince immediatamente che la diffrazione su un corpo dotato di sensore iper-denso appare già a diaframmi intermedi: in generale abbiamo valori alti fra f4/f5,6 e si comincia a perdere nitidezza in maniera sostanziale ad f8. Ad f11 il calo è impressionante.
Qua sotto i dati:
www.photozone.de/canon_eos_ff/940-canon1124f4?start=1
Altra considerazione: a 11mm i bordi del frame sono praticamente spappolati. Ad f4, a fronte di un valore pari a circa 5600 al centro abbiamo un valore ai bordi di 2400 e agli angoli di 1700. Impressionante la differenza centro/bordi. Ad f5,6 la situazione migliora leggermente. Ad f8, causa diffrazione, si ha un vistoso calo al centro e si guadagna qualcosa ai bordi: la situazione si fa più omogenea ma abbiamo una perdita di circa 1000 al centro del fotogramma.
Alle altre lunghezze focali la situazione è un po' migliore, ma la differenza centro/bordi-angoli è spesso imbarazzante.
Veniamo al Sigma 24 Art. Qua la situazione è ancora peggiore.
A tutta apertura la lente sulla 5DSr appare "cieca": 4200 al centro e circa 2000 agli estremi. Il meglio di se lo offre fra f2.8 ed f5,6 dove i valori al centro sono ottimi ma ai bordi/angoli la situazione non è molto buona. Ad f8 siamo già in diffrazione quindi inutile discuterne.
Qua i dati:
www.photozone.de/canon_eos_ff/944-sigma24f14art?start=1
Avevo già letto in giro di questa cosa e un mio caro amico che ha la 5DS da poche settimane mi aveva già espresso alcune sue considerazioni al riguardo.
Alla luce di tutto ciò mi sorgono spontanee alcune domande. Tutta questa risoluzione su sensori 35mm è proprio necessaria? Quante e quali sono le ottiche che riescono a lavorare bene su questi corpi? Se all'aumento della densità dei pixel non corrisponde un aumento della qualità delle immagini perché insistere su questa strada? Se neanche progetti ottici nuovi, concepiti per lavorare su sensori sempre più risoluti riescono ad "esprimersi" bene, mi sorge spontanea la seguente domanda: esistono difficoltà progettuali per ciò che concerne lo sviluppo di lenti in grado di risolvere sensori iper-densi? Non mi venite a dire "Basta ricampionare a 20/24mpx e vedrai...", se mi accontento di 20mpx perché dovrei acquistare un corpo da 50mpx? Anche Paco ieri, "sfogliando" le pagine dell'altro celebre "tester", DXO, aveva sollevato considerazioni simili.
E' vero che un' ottica non si giudica solo dalla risolvenza, ovviamente ci sono altri parametri da tenere in considerazione come la qualità dello sfocato, la resistenza al flare, la "magia" di progetti ottici peculiari che spesso affascina...(non chiamiamola difetto di progettazione altrimenti si scatena un marasmaMrGreen).
Sono curioso di conoscere le vostre opinioni, sperando di non creare l'ennesimo post apocalittico...


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avatarPiccolo quesito...
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 09 Febbraio 2015, 8:19


Stamani vi propongo un piccolo quesito. Ieri sera ho fatto visionare questi scatti ad alcuni miei amici appassionati di fotografia. Ho chiesto loro con che attrezzatura ho effettuato le seguenti foto:









la compressione per il web ha fatto perdere molta qualità alle immagini, specialmente alla seconda. Non guardate i dati exif, altrimenti siete squalificatiMrGreen
Vi starete chiedendo il perché di tale domanda...vi risponderò più "avanti";-)


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