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Francesco Iorio www.juzaphoto.com/p/FrancescoIorio ![]() |
![]() | Sony A7 IV Pro: File da 33 MP eccellenti per dettaglio e lavorabilità, gamma dinamica molto ampia, ottima resa ad alti ISO, autofocus tra i migliori sul mercato, ergonomia migliorata, doppio slot SD/CFexpress, mirino e schermo finalmente all'altezza. Contro: Menu ancora non del tutto intuitivo. Opinione: La A7 IV è una macchina completa e ben bilanciata, pensata per chi vuole qualità professionale in ambito fotografico, pur con possibilità video avanzate (che personalmente non uso). Il sensore da 33 megapixel rappresenta un ottimo compromesso: più risoluzione rispetto alla A7 III, ma senza penalizzare la tenuta ad alti ISO. La gamma dinamica è davvero ampia, i RAW sono estremamente lavorabili, e il colore è neutro e facilmente modellabile in post. L'autofocus è uno dei suoi punti di forza assoluti: veloce, preciso, affidabile anche in condizioni di luce scarsa. Eye-AF impeccabile, sia su persone che su animali. La costruzione è solida, l'impugnatura migliorata rispetto alla generazione precedente, e i comandi sono ampiamente personalizzabili. Il nuovo menù a schede è più razionale, anche se rimane denso di opzioni. Lo schermo orientabile è utile in molte situazioni, il mirino ha una buona risoluzione e refresh rate fluido. Il doppio slot (uno SD UHS-II e uno CFexpress tipo A) garantisce flessibilità e sicurezza. Per chi fa solo fotografia come me, è una macchina che permette di affrontare qualsiasi situazione con sicurezza, sia sul piano tecnico che operativo. In sintesi: una mirrorless completa, moderna, stabile, con pochissimi punti deboli. Perfetta per chi cerca un corpo principale solido, affidabile e capace di adattarsi a ogni genere fotografico, dalla street al reportage, dal ritratto al paesaggio. inviato il 02 Luglio 2025 |
![]() | Ricoh GR IIIx Pro: Qualità d'immagine sorprendente, tascabilità vera, feeling analogico, costruzione solida, discrezione totale. Contro: autonomia da migliorare, mancanza del mirino (ma se ne capisce il senso). Opinione: La GR IIIx non è solo una fotocamera: è uno stato mentale. È quella che tieni in tasca anche quando pensi di non voler fotografare, e invece qualcosa ti chiama. Scatta in un istante, con uno scatto secco e silenzioso, ti senti invisibile. Il 40mm ti costringe a guardare meglio, a scegliere, a raccontare. È uno sguardo umano, naturale, discreto. Il fuoco snap è poesia pratica: imposti la distanza e scatti al momento giusto, senza pensare. Non ti mette mai tra te e la realtà, anzi, ti accompagna come un complice silenzioso. I file sono belli, pieni, malleabili, e hanno quel sapore che somiglia alla pellicola: se non per l'aspetto, per il modo in cui ti portano a vivere la fotografia. L'unico vero limite è la batteria, che dura poco, ma basta una di riserva in tasca. Niente mirino, ma sinceramente non mi manca. La GR è una filosofia: essenziale, rapida, sempre pronta. Per me è diventata la fotocamera del quotidiano, della verità. E quando torno a casa con una foto che mi parla, so che lei c'era, silenziosa, nella mia tasca. Insomma, per chi ama fotografare davvero, è un piccolo gioiello. inviato il 02 Luglio 2025 |
![]() | Voigtlander 40mm f/1.2 Nokton Pro: Microcontrasto eccellente; Sfocato suggestivo; Resa tridimensionale; Compattezza e materiali; Compatibilità; Contro: Niente Opinione: Possiedo la versione Leica M del Voigtländer Nokton 40mm f/1.2, che impiego quotidianamente su Sony A7 IV grazie all'adattatore autofocus Techart PRO. È, senza mezzi termini, un obiettivo che non si limita a registrare la realtà: la scolpisce. La sua resa ottica è ciò che più lo distingue: una combinazione magistrale di microcontrasto, tridimensionalità e coerenza tonale che restituisce immagini vive, pulsanti, quasi palpabili. I dettagli emergono non solo per nitidezza, ma per stratificazione e profondità: ombre e luci non si impastano, ma si rincorrono, disegnando volumi con una naturalezza che solo le ottiche più ispirate sanno offrire. A tutta apertura, a f/1.2, sorprende per la chiarezza e il controllo: il soggetto si staglia netto, avvolto da uno sfocato che vibra di carattere senza mai diventare invadente. Chiudendo appena a f/1.4, la resa si affina ulteriormente, mentre da f/2.8 in poi si entra in un regno di precisione assoluta, mantenendo intatto quel timbro analogico che lo rende unico. Il formato Leica M offre un vantaggio non trascurabile: dimensioni compatte, perfetto bilanciamento e un'estetica meccanica che rimanda alla scuola dell'alta orologeria. Le ghiere sono tornite con precisione, l'elicoide fluido ma mai cedevole, il diaframma scandisce ogni terzo di stop con un suono sordo e rassicurante. Grazie all'adattatore Techart, l'obiettivo si trasforma in un piccolo miracolo: AF attivo, garantendo piena compatibilità con le moderne mirrorless Sony, il tutto mantenendo l'anima analogica e la precisione meccanica dell'innesto M. inviato il 29 Maggio 2025 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me