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Marcus Circus www.juzaphoto.com/p/MarcusCircus ![]() |
![]() | Tamron 35-150mm f/2.8-4 Di VC OSD Pro: Nitidezza - Resa del fuori fuoco - Gamma di focali unica Contro: Distorsione Opinione: Da tempo attendevo che qualcuno facesse un obiettivo di questo genere. Ad essere esatti pensavo ad un 50–150 f3,5, ma quando ho visto il Tamron 35–150 f2,8/4 ho subito deciso che dovevo provarlo. L'idea è quella di avere un unico obiettivo per fare figura e ritratto in studio potendosi aggiustare sulle distanze, non sempre “olimpiche”, degli studi accessibili ad un amatore. Questo presumendo l'utilizzo dei flash da studio che tolgono di mezzo qualsiasi dubbio relativo alla luminosità. L'ottica mi è arrivata a luglio, mi decido solo ora a scrivere la recensione un po' per questioni di tempo, un po' perché l'ho usata pochissimo avendo fotografato molto in luce ambiente dove la classica coppia di fissi è senz'altro preferibile. Quello che colpisce subito è il diametro del barilotto, i filtri sono del 77, ma il diametro della ghiera di zoomata è di ben 8 cm. Su questa ghiera nulla da dire, il sistema di zoomata mono-camma scorre bene, senza giochi o intoppi. Più criticabile la ghiera di messa a fuoco, palesemente by-wire, dopo un po' di gioco iniziale appare molto de-moltiplicata, probabilmente quest'ultimo è un pregio, perché l'unico utilizzo che si può ipotizzare è quello della messa a fuoco unica e fissa avendo la macchina sul cavalletto. La resa ottica segue quanto dichiarato dal costruttore. L'ottica è ottimizzata per le focali medie e lunghe al contrario di quanto accade normalmente per gli zoom che passano da grandangolo a tele. Le immagini sono sempre nitide e ben contrastate anche a tutta apertura, salvo forse a 35 mm dove si nota un certo calo. La vignettatura è bassa e la resa dello sfuocato sorprendete per uno zoom. L'unico difetto visibile è la presenza di una certa distorsione. Come in molti zoom di recente progettazione la distorsione, inizialmente a barilotto, passa presto per lo zero a focali ancora corte (in questo caso circa 40 mm), per poi diventare a cuscinetto. Dato l'uso specifico di questo obiettivo questo significa avere sempre a che fare con un po' di distorsione a cuscinetto che, in presenza di elementi rettilinei (anche sfocati sullo sfondo), va sempre corretta. Purtroppo nessuno dei software che utilizzo per lo sviluppo raw possiede il filtro specifico (DxO, ci pensiamo?), per cui bisogna arrangiarsi. Dalla recensione precedente leggo che Camera Raw possiede il filtro, chi usa questo software lasci la correzione della distorsione sempre su on. Dicevo dell'uso specifico. Questo è un obiettivo per un uso specialistico, è il contrario di un tuttofare. Se cercate un tuttofare comprate un 24 – 105, vi troverete meglio. Se invece lavorate in studio con i flash potreste anche non staccarlo mai dalla macchina! In alternativa Tamron suggerisce la coppia 17-35 e 35–150 come corredo “minimalista” da viaggio. In effetti coprire il range da 17 a 150 mm con due sole ottiche è affascinate. Tenete presente però che avere il “taglio” a 35 mm significa cambiare ottica in continuazione. In caso di contesti “sporchi” o concitati non è sicuramente l'ideale. Comunque, su questo argomento, prometto un aggiornamento. Aggiornamento 07.03.20: è arrivato il filtro per DxO! inviato il 31 Dicembre 2019 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me