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Giuseppe Cardarelli www.juzaphoto.com/p/GiuseppeCardarelli ![]() |
![]() | Nikon AF-S 500mm f/4 E FL ED VR Pro: leggerezza, facile trasportabilità anche durante le camminate in montagna. Contro: Oltre al prezzo, tipico di queste lenti, trovo le fotografie piatte, senza spessore. Opinione: Provenendo da un 400 2,8 AF-s, del quale rimpiango la nitidezza e la profondità di immagine, trovo decisamente piatte quelle sul 500 f/4 E Fl ED VR Dopo tre anni di uso, purtroppo non assiduo, non sono riuscito ad entrare in sintonia e più di una volta ho dovuto constatare i suoi limiti (ma forse anche i miei) e rimpiangere il "vecchio" 400. Piccoli soggetti come uccellini ripresi a distanza di 10-12 metri con o senza duplicatore (li ho tutti e tre) ingranditi risultano poco nitidi, sovente non correttamente a fuoco, anche su cavalletto o appoggiato ad un sacchetto i risultati sono discutibili e non mi soddisfano. I colori in certe condizioni di luce laterale o radente sono scialbi e velati, con sole alto prevalgono i riflessi, in altre condizioni come cielo nuvolo o ombra sono buoni. Gli scatti migliori li ho fatti a mano libera, anche senza VR. Pensando ad una calibrazione errata o difettosa, esponendo la mia scontentezza, in Nital mi hanno detto "se si cerca la leggerezza, qualcosa si deve pur perdere" È un compromesso dunque e faccio fatica ad accettarlo: lo sto usando poco e forse lo venderò per riprendermi o un 300 /f2,8 o un 400 2,8 di vecchio stampo, con vere lenti in vetro. Corpi macchina D4 e D800E. TEST DOPO REVISIONE NITAL Ho potuto effettuare una prova sul campo dopo la messa a punto in NITAL. Confermo quanto detto ed aggiungo che la lente soffre in condizioni di luce laterali rendendo i colori scialbi e poco contrastati, in più presenta difficoltà della messa a fuoco su soggetti uniformi, ancor peggio se resi luccicanti dal sole. (es: una pigna per terra illuminata dai raggi del sole e distante circa 5 metri non viene messa a fuoco correttamente, il mio cane bianco appare impastato e sfocato, neppure le cime innevate della montagna si salvano; risultano sfocate e i colori smorti. La mia impressione che in queste condizioni qualche lente interna crei diffrazioni o confusioni e l'autofocus impazzisca e non riesca a volgere il suo lavoro. In questa situazione ho provato con la D4 e non con la D800E, ma precedentemente avevo testato l'ottica anche con 2 corpi macchina D500. Ho trovato invece buona/ottima resa nelle foto fatte nel fitto del bosco, a mano libera e con TC1,4; corretta messa a fuoco e nitidezza. (vedi foto del rampichino alpestre) Ecco i limiti che ho trovato in quest'ottica: ma sarà solo la mia? Così com'è devo conviverci: basta non fotografare soggetti illuminati dalla luce del sole, con colori uniformi specialmente chiari. In questa gita in montagna ho potuto testare pure il 200-500 del mio amico che non ha presentato nessun difetto di quelli che ho elencato e che si rivela essere una buona lente. Chi la possiede provi a fare per me delle prove su soggetti di colore uniforme chiaro, come il bianco innevato delle montagne, un cane bianco, o la luna, che con quest'ottica non sono mai riuscito a fotografare a fuoco. P.S. Stesso problema riscontrato con il 300 f/4 PF ED VR sia su D4 e ancor peggio sulla D500. inviato il 06 Marzo 2019 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me