La basilica di Santa Maria Assunta di Carignano (Genova)
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La basilica di Santa Maria Assunta di Carignano fu voluta da Bendinelli I Sauli nel 1482 per rappresentare il fasto e la potenza economica della propria famiglia. L'incarico venne affidato, nel 1548, all'architetto perugino Galeazzo Alessi. I lavori ebbero inizio nel 1552. L'anno seguente cominciò la costruzione dei pilastri centrali, terminati circa quindici anni dopo; nel 1560 fu portato a compimento il lato orientale della basilica; il tamburo fu realizzato tra il 1565 e il 1567. Alla morte del suo progettista, avvenuta nel 1572, la struttura della basilica si presentava ancora incompiuta nelle coperture, nella cupola centrale e nei quattro campanili. Nel 1596 ebbero inizio i lavori della cupola, terminati nel 1602. Le scelte progettuali includevano anche un asse stradale, poi realizzato nel 1718, costituito da un ponte a più arcate, l'attuale ponte di Carignano, per il collegamento tra la città antica e il nuovo edificio.
Nei quattro pilastroni angolari che sorreggono la cupola (alta 60m.) sono ricavati altrettanti nicchioni ospitanti seicentesche statue colossali, opere in marmo di Pierre Puget, Filippo Parodi e Claude David. Anche nei pilastri laterali sono ricavate nicchie, in cui trovano posto imponenti sculture in stucco, realizzate nel XVIII secolo da Diego Carlone su modelli di Francesco Maria Schiaffino. Le cappelle delle navate laterali e le pareti della basilica sono arricchite da numerose tele di importanti artisti liguri (Luca Cambiaso, Domenico Fiasella, Domenico Piola, Paolo Gerolamo Piola) e italiani (Guercino, Giulio Cesare Procaccini, Francesco Vanni, Carlo Maratta) dal XVI al XVIII secolo.