TEST AI VOLTI CINESI E GIAPPONESI
Considerazioni: nella fattispecie questa volta ho usato la creazione di visi orientali cinesi e giapponesi proprio perché nel trucco usano molto una specie di cipria sbiancante la pelle. Se però si va a notare con attenzione ad esempio sulle labbra, queste non risultano perfettamente a fuoco o sono leggermente impastate.
Le cinesi hanno gli occhi all'insù, le giapponesi hanno una leggera piegatura all'ingiù per capirne la differenza somatica.
La piattaforma utilizzata è: https://imgcreator.zmo.ai/aiStudio. Non sono riuscito a capire, forse per mio errore, che algoritmo usino.
A mio avviso, ovviamente trattandosi anche di un progetto Open Sources, l'apporto degli esperti sarà a livello mondiale. Rimane il fatto che se usi un'immagine piccola, magari in bianco e nero e la piazzi su un giornale o una rivista, dove la gente in generale non riesce ad intravedere che si tratti di una foto creata artificialmente (almeno sino a quando non la metteranno per "prova" sugli smartphone (che sarà come avere a disposizione milioni di testers) si potranno ottenere risultati di orientamento utili al fine di ingannare la buona fede. Ovvio che se gli smartphone con il piccolo sensorino daranno risultati strabilianti, le fotocamere si dovranno adeguare, e con questo nemmeno uno sbaglio sarà permesso e quindi la fotografia va a farsi benedire. La chiave che ho usato è questa: "(((realism, realistic, portrait, realphoto))),(black eyes, long hair, traditional apparel, Chinese), realistic beautiful gorgeous natural cute, fantasy, elegant, lovely, princess girl, art drawn full hd, 4 k, highest quality, in artstyle by professional artists wl". Nella parte "Chinese" si può sostituire con Japanese o Italian o come si desidera.