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Alta Quota

Bandiere sulle montagne non ne porto: sulle cime io non lascio mai niente, se non, per brevissimo tempo, le mie orme che il vento ben presto cancella. (Reinhold Messner) Questo racconto fotografico è dedicato alla montagna, alla sua purezza e alla libertà che ispira ogni suo tratto. A ciò che, anche per mano dell' uomo, tra qualche decennio potrebbe essere solo un ricordo. In questa estate del 2017, caldissima nella mia Alessandria, approfittavo dei giorni liberi per “evadere” dall' afa e andare tra le mie amate montagne. In una giornata in Valle d' Aosta parlando con altri escursionisti della situazione tragica in cui versano la maggior parte dei ghiacciai e del clima in generale ho deciso di elaborare una piccola raccolta di scatti che potessero raccontare la situazione, nel bene e nel male. In questa estate ho potuto vedere le alpi valdostante, piemontesi, lombarde in alta valtellina e parte delle Alpi versante Svizzero. Fin da piccolo i miei genitori mi hanno sempre portato in montagna facendomi innamorare dei paesaggi e di ciò che si può vedere camminando. Non importa quanta fatica si fa per arrivare in vetta, sicuramente la natura sa come ripagarti. Il mio amore per la montagna si è intensificato maggiormente da quando ho iniziato l' attività di fotografo. Penso sia un privilegio poter fare questo lavoro perché mi permette di immortalare, per sempre, mille situazioni diverse che un attimo dopo sono già cambiate. Le immagini raccolte sono state frutto di mete raggiunte (q uasi tutte) dopo non poche ore di camminata con uno zaino mediamente sui 12 kg sulle spalle. Sebbene cercassi di mettere sempre il minimo indispensabile per via del peso, le macchine fotografiche, il treppiede e gli obiettivi davano il loro sostanzioso contributo. Non è stato per nulla semplice ma le soddisfazioni di raggiungere la vetta e/o vedere la fauna libera ha