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| sent on March 24, 2014 (0:02)
Ciao, la composizione è buona mi piaccio i colori forti che illuminano la valle e anche l'apertura delle ombre è gestita bene e con dei particolari curati, anche il primo piano insolito è interessante, cosa é?
Hello, the composition is good I like myself the strong colors that light up the valley and also the opening of the shadows is handled well and with care of details, even the unusual first floor is interesting, what is it? Ciao, la composizione è buona mi piaccio i colori forti che illuminano la valle e anche l'apertura delle ombre è gestita bene e con dei particolari curati, anche il primo piano insolito è interessante, cosa é? |
| sent on March 24, 2014 (21:57)
Grazie del passaggio e dei bei commenti Nikispinnato ed Herman.
@Nikispinnato, come ha scritto Herman, quello che vedi in primo piano è il vecchio paese di Gibellina, andato completamente distrutto durante il terremoto del Belice. Alberto Burri, negli anni '80, ha creato questa sorta di opera/monumento: le rovine del pease furono cementificate in enormi blocchi, alti circa un paio di metri, separati gli uni dagli altri da quelli che un tempo erano i vicoli del paese.
Prima di vedere il posto di persona ero scettico a proposito di questa opera, mi sembrava quasi una violenza contro il paese che fu, contro la gente che ci abitava. Giunto sul posto ho invece provato sensazioni diverse, un misto di tristezza ma anche di pace, come un vecchio ricordo a cui si pensa con malinconia. Ho trovato l'opera una memoria dolorosa, ma anche maestosa e indelebile.
Thanks for the ride and some good comments Nikispinnato and Herman.
@ Nikispinnato, as written by Herman, what you see in the foreground is the old town of Gibellina, was completely destroyed during the earthquake of Belice. Alberto Burri, in the '80s, has created this kind of work / monument: the ruins of the pease were cemented into huge blocks, about six feet high, separated from each other by those who were once country lanes.
Before you see the place in person, I was skeptical about this work, it seemed to me almost a violence against the country that was against the people who lived there. When he reached the place I instead tried different feelings, a mixture of sadness but also of peace, as an old memory that you think with melancholy. I found the work of a painful memory, but also majestic and indelible.
Grazie del passaggio e dei bei commenti Nikispinnato ed Herman.
@Nikispinnato, come ha scritto Herman, quello che vedi in primo piano è il vecchio paese di Gibellina, andato completamente distrutto durante il terremoto del Belice. Alberto Burri, negli anni '80, ha creato questa sorta di opera/monumento: le rovine del pease furono cementificate in enormi blocchi, alti circa un paio di metri, separati gli uni dagli altri da quelli che un tempo erano i vicoli del paese.
Prima di vedere il posto di persona ero scettico a proposito di questa opera, mi sembrava quasi una violenza contro il paese che fu, contro la gente che ci abitava. Giunto sul posto ho invece provato sensazioni diverse, un misto di tristezza ma anche di pace, come un vecchio ricordo a cui si pensa con malinconia. Ho trovato l'opera una memoria dolorosa, ma anche maestosa e indelebile.
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| sent on May 14, 2019 (18:25) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Location certainly interesting and good use of the lines, even if they do not optimize the reading of the photo: it would take a line that directed to the light source on the DX
location sicuramente interessante ed un buon uso delle linee, anche se non ottimizzano la lettura della foto: ci sarebbe voluta una linea che dirigesse verso la sorgente di luce sulla dx
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dal tuo pdr si nota il rapporto tra i solchi dell'opera con l'ambiente circostante.. così come doveva essere per le vecche vie di Gibellina prima del terremoto
