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| sent on October 31, 2025 (14:31) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Did you use the burst? 8-) Hai usato la raffica? |
| sent on October 31, 2025 (15:02) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
“ Did you use the burst? „ Ahahahaah siiii 150000 fps 1000 thousand megapiskell and zooom 5-3000mm f/0.00001 :-D I didn't write that it's sooc because I had to cut a piece of the table and remove some unruly hair. " Hai usato la raffica? " Ahahahaah siiii 150000 fps 1000mila megapiskell e zooom 5-3000mm f/0.00001 Non ho scritto che è sooc perchè ho dovuto tagliare un pezzo di tavolo e togliere dei capelli ribelli. Ma soprattutto ci siamo guardati negli occhi per molto, molto, molto tempo prima dello scatto. |
| sent on October 31, 2025 (15:38) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Beautiful "we looked into each other's eyes for a long, long, long time" and then?... :-) Great shot Bellissima "ci siamo guardati negli occhi per molto, molto, molto tempo" e poi?... Ottimo scatto |
| sent on October 31, 2025 (15:50) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
“ Beautiful "we looked into each other's eyes for a long, long, long time" and then?... Smile Great shot „ And then I shot, what did you think??? Ahahahaha I'm a professional, I make connections with models not relationships. :-) " Bellissima "ci siamo guardati negli occhi per molto, molto, molto tempo" e poi?...Sorriso Ottimo scatto" E poi ho scattato, cosa credevi??? Ahahahaha sono un professionista, instauro connessioni con le modelle non rapporti. |
| sent on October 31, 2025 (16:05) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
But of course I had no doubts :-) and the excellent result can be seen Ma certo non avevo dubbi e l'ottimo risultato si vede |
| sent on October 31, 2025 (16:19)
" Ma certo non avevo dubbi e l'ottimo risultato si vede" Bisogna innamorarsi della persona che si ritrae. Guardarla non solo con l'occhio tecnico, ma notare come si muove, cosa comunica, che tipo di energia emana. Solo così puoi “vederla” davvero e tirare fuori la sua verità visiva, invece di limitarla a una posa ben composta. Significa entrare in un gioco con sincerità, credere per un attimo nella magia che c'è tra voi. Ecco queste parole che ho riportato di Avedon le ho sempre prese a "Vangelo", per me sono il mio mantra. Vedo sempre le modelle nuove qualche giorno prima dello shooting per parlare e conoscerci. Un'altra cosa che mi ha fatto cambiare il modo di approcciare il ritratto è stato un workshop di ho fatto tantissimi anni fa con Thorimbert dove spiegava che nel ritratto non dobbiamo pretendere niente se non si è dato qualcosa. È anche per questo che faccio incontri preventivi. Scusa la lungaggine.
" Ma certo non avevo dubbi e l'ottimo risultato si vede" Bisogna innamorarsi della persona che si ritrae. Guardarla non solo con l'occhio tecnico, ma notare come si muove, cosa comunica, che tipo di energia emana. Solo così puoi “vederla” davvero e tirare fuori la sua verità visiva, invece di limitarla a una posa ben composta. Significa entrare in un gioco con sincerità, credere per un attimo nella magia che c'è tra voi. Ecco queste parole che ho riportato di Avedon le ho sempre prese a "Vangelo", per me sono il mio mantra. Vedo sempre le modelle nuove qualche giorno prima dello shooting per parlare e conoscerci. Un'altra cosa che mi ha fatto cambiare il modo di approcciare il ritratto è stato un workshop di ho fatto tantissimi anni fa con Thorimbert dove spiegava che nel ritratto non dobbiamo pretendere niente se non si è dato qualcosa. È anche per questo che faccio incontri preventivi. Scusa la lungaggine. |
| sent on October 31, 2025 (16:28) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
In theory it is all quite shareable, I would say almost obvious. But then how do you know that you find that "magical" interaction in the shot, if not by psychological association of what you experienced "behind the scenes"? Nella teoria è tutto abbastanza condivisibile, direi quasi scontato. Ma poi come sai che quell'interazione "magica" la ritrovi nello scatto, se non per associazione psicologica di quello che hai vissuto "dietro le quinte"? |
| sent on October 31, 2025 (16:38)
" Nella teoria è tutto abbastanza condivisibile, direi quasi scontato. Ma poi come sai che quell'interazione "magica" la ritrovi nello scatto, se non per associazione psicologica di quello che hai vissuto "dietro le quinte"?" Rombro, hai toccato un punto verissimo. Lo scatto potrebbe non trasmettere a tutti quello che si è vissuto in quel momento. Io ti posso dire due cose che forse mi aiutano ma la terza è forse quella più concreta. 1 - Il momento di contatto non è il momento dello scatto. Quindi c'è più consapevolezza tecnica. 2 - Riguardo gli scatti sempre dopo uno due o più giorni quando la connessione è più che terminata e dimenticata. 3 - Penso comunque sarà la visione degli altri che decreterà la vera riuscita dello scatto. Ma alla fine, è chi guarda che trova la propria emozione e forse non sarà mai la stessa che ho vissuto io in quell'istante.
" Nella teoria è tutto abbastanza condivisibile, direi quasi scontato. Ma poi come sai che quell'interazione "magica" la ritrovi nello scatto, se non per associazione psicologica di quello che hai vissuto "dietro le quinte"?" Rombro, hai toccato un punto verissimo. Lo scatto potrebbe non trasmettere a tutti quello che si è vissuto in quel momento. Io ti posso dire due cose che forse mi aiutano ma la terza è forse quella più concreta. 1 - Il momento di contatto non è il momento dello scatto. Quindi c'è più consapevolezza tecnica. 2 - Riguardo gli scatti sempre dopo uno due o più giorni quando la connessione è più che terminata e dimenticata. 3 - Penso comunque sarà la visione degli altri che decreterà la vera riuscita dello scatto. Ma alla fine, è chi guarda che trova la propria emozione e forse non sarà mai la stessa che ho vissuto io in quell'istante. |
| sent on October 31, 2025 (16:47)
Credo che il fattore emotivo sia molto sopravvalutato, perché può risultare ingannevole. Nel senso che tra l'esperienza di scatto e il risultato posto davanti a sguardi "neutrali" ci può essere una discrepanza enorme. Non mi riferisco a questa tua foto ma a una dinamica che mi pare spesso riscontrabile in chi fotografa in generale con l'approccio o l'idea di trasmettere quello che ha vissuto emotivamente. Cosa che chiaramente non succede solo con la ritrattistica.
Credo che il fattore emotivo sia molto sopravvalutato, perché può risultare ingannevole. Nel senso che tra l'esperienza di scatto e il risultato posto davanti a sguardi "neutrali" ci può essere una discrepanza enorme. Non mi riferisco a questa tua foto ma a una dinamica che mi pare spesso riscontrabile in chi fotografa in generale con l'approccio o l'idea di trasmettere quello che ha vissuto emotivamente. Cosa che chiaramente non succede solo con la ritrattistica. |
| sent on October 31, 2025 (17:04)
" Credo che il fattore emotivo sia molto sopravvalutato, perché può risultare ingannevole. Nel senso che tra l'esperienza di scatto e il risultato posto davanti a sguardi "neutrali" ci può essere una discrepanza enorme. Non mi riferisco a questa tua foto ma a una dinamica che mi pare spesso riscontrabile in chi fotografa in generale con l'approccio o l'idea di trasmettere quello che ha vissuto emotivamente. Cosa che chiaramente non succede solo con la ritrattistica." Hai ragione Rombro, condivido quello che dici. Prima ti ho infatti dato tre punti che lo confermano. 1 - Lo scatto e la connessione sono momenti separati. 2 - Lascio del tempo prima di riguardare le foto in modo che il lato emotivo sia svanito. 3 - Forse il più importante: come dicevo, sarà comunque chi guarda a trovare il proprio significato. Il vissuto di ognuno è diverso e restituisce emozioni diverse.
" Credo che il fattore emotivo sia molto sopravvalutato, perché può risultare ingannevole. Nel senso che tra l'esperienza di scatto e il risultato posto davanti a sguardi "neutrali" ci può essere una discrepanza enorme. Non mi riferisco a questa tua foto ma a una dinamica che mi pare spesso riscontrabile in chi fotografa in generale con l'approccio o l'idea di trasmettere quello che ha vissuto emotivamente. Cosa che chiaramente non succede solo con la ritrattistica." Hai ragione Rombro, condivido quello che dici. Prima ti ho infatti dato tre punti che lo confermano. 1 - Lo scatto e la connessione sono momenti separati. 2 - Lascio del tempo prima di riguardare le foto in modo che il lato emotivo sia svanito. 3 - Forse il più importante: come dicevo, sarà comunque chi guarda a trovare il proprio significato. Il vissuto di ognuno è diverso e restituisce emozioni diverse. |
| sent on October 31, 2025 (20:00)
É un discorso interessante e credo meriterebbe un topic tutto suo Ho visto video in cui Thorimbert che diceva più o meno le stesse cose. Ci ho sempre ragionato, le mie foto migliori spesso sono quelle dove avevo una sintonia con la persona, perché era a proprio agio Quello che poi si vede in foto credo che dipenda anche da contesto e da bagaglio culturale dell'osservatore. Sono comunque stato per una via di mezzo, ho conosciuto anche autori che sono molto precisi con la loro idea sia per luci e scenografia che per posa delle persone ritratte e non lasciavano spazio a nulla se non alla loro idea. Io mi sono sempre posto in una via di mezzo, ovviamente la persona ritratta cerco di coinvolgerla nella mia idea e deve essere "portata" a fare il tipo di scatto che ho in testa, ma rappresento una mia idea. Qualcuno mi dice che non faccio ritratti ma io penso che anche il ritratto classico spesso mostra cose che vede il fotografo solo perché conosce o é colpito da una certa azione ma non significa che gli altri lo vedano o lo percepiscano Scusa se ho divagato sotto il tuo scatto ma trovo la discussione interessante di quelle che qui sul forum latitano o finiscono a insulti per principio
É un discorso interessante e credo meriterebbe un topic tutto suo Ho visto video in cui Thorimbert che diceva più o meno le stesse cose. Ci ho sempre ragionato, le mie foto migliori spesso sono quelle dove avevo una sintonia con la persona, perché era a proprio agio Quello che poi si vede in foto credo che dipenda anche da contesto e da bagaglio culturale dell'osservatore. Sono comunque stato per una via di mezzo, ho conosciuto anche autori che sono molto precisi con la loro idea sia per luci e scenografia che per posa delle persone ritratte e non lasciavano spazio a nulla se non alla loro idea. Io mi sono sempre posto in una via di mezzo, ovviamente la persona ritratta cerco di coinvolgerla nella mia idea e deve essere "portata" a fare il tipo di scatto che ho in testa, ma rappresento una mia idea. Qualcuno mi dice che non faccio ritratti ma io penso che anche il ritratto classico spesso mostra cose che vede il fotografo solo perché conosce o é colpito da una certa azione ma non significa che gli altri lo vedano o lo percepiscano Scusa se ho divagato sotto il tuo scatto ma trovo la discussione interessante di quelle che qui sul forum latitano o finiscono a insulti per principio |
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