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| sent on November 30, 2024 (15:44) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Hi Roberto, you speak a difficult language, not everyone can understand it. I agree with you enough but I'm not with invading despots. Dear friend, dictatorships have no color, they are dictatorships and that's it, deleterious for the human race. Have a nice day, see you soon. ;-) Ciao Roberto, parli un linguaggio difficile,non tutti riescono a capirlo. Sono abbastanza d'accordo con te ma non sto con despoti invasori. Caro amico, le dittature non hanno colore sono dittature e basta, deleterie per il genere umano. Buona giornata, a presto. |
| sent on November 30, 2024 (16:29)
" Sono abbastanza d'accordo con te ma non sto con despoti invasori."
cosa avrà pensato il cittadino medio iracheno prima di morire a seguito dell'invasione (la terza in un decennio) del proprio paese da parte della numericamente stupefacente coalizione, esportatrice di democrazia e dei folgolranti valori occidentali, alla ricerca di introvabili WMD (mai rinvenute o ce lo siamo dimenticato così' presto?), di cui noi italici siamo stati tra i più ferventi sostenitori?
ecco un po' di sani valori occidentali:
"Al momento è la qualità della vita che mi interessa. Abbiamo oltre 25 milioni di iracheni qui che vogliono essere indipendenti, che vogliono arrivare ad
avere successo, ma più di ogni altro vogliono comprare cose: cellulari, macchine digitali, vestiti casual, fate voi. Se le vendiamo a Boston possiamo venderle
pure a Bagdad, dico bene Mohammed? Sai di che sto parlando. Abbiamo Halliburton, Parsons, Perini, le aziende migliori. Poi avremo McDonalds, avremo Starbucks.
Niente imposte sulla società. Sarà una corsa all'oro.
Ah a proposito × i francesi! L'Avete sentito? Chirac vuole anche appaltatori francesi. Ehi Phil qual'è la frase più detta dai francesi? (Phil: mi arrendo). Divertente ×, è l'anno zero ragazzi, l'anno zero."
vediamo un po' di dati:
"I dati dell'Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di
Stoccolma (SIPRI) dicono, infatti, che fino al 2022 al mondo sispendevano ogni anno 2.000 miliardi di dollari in armamenti.
Di quest'enorme cifra, 800 miliardi (il 40 per cento del totale)
li spendevano i soli Stati Uniti, e 320 miliardi (il 16 per cento)
le nazioni europee. La Russia, spesso presentata e percepita
come una superpotenza militare, in realtà spendeva soltanto 60
miliardi (il 3 per cento del totale): quasi 20 volte meno dei
paesi della NATO, collettivamente, e quanto il Regno Unito, o la
Francia, o la Germania, singolarmente.
Detto altrimenti, ben più di metà delle spese mondiali per gli
armamenti era attribuibile al solo Occidente, che pure non
raggiunge un decimo della popolazione mondiale. Ciò
nonostante, dopo l'inizio della guerra in Ucraina nel 2022
abbiamo assistito a una frenetica corsa a un ulteriore riarmo
dei Paesi europei, Italia compresa, che hanno promesso di
adeguarsi alla vampiresca richiesta della NATO, di impegnare
ogni anno almeno il 2 per cento del loro PIL in armamenti.
Nei primi due anni di guerra in Ucraina, tutti i paesi coinvolti
hanno ovviamente aumentato le loro spese militari. La Russia
le ha raddoppiate, arrivando a 120 miliardi di dollari nel 2024.
Ma nel frattempo gli Stati Uniti sono già saliti a 900 miliardi, e
l'Unione Europea a 350: insieme, sempre 10 volte più della
Russia. Dal canto suo, il presidente Zelensky ha firmato un
accordo bilaterale con gli Stati Uniti che farà diventare
l'Ucraina uno “hub militare”, e “l'arsenale del mondo libero”.2
A trasformare l'Ucraina dal granaio d'Europa nella sua
santabarbara ci aveva però già pensato la NATO, fin dal 2014. A
svelarlo è stata l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha
confessato come la Francia e la Germania avessero
controfirmato gli accordi di Minsk non per fare la pace con la
Russia, ma per dare tempo alla NATO di armare adeguatamente
l'Ucraina.3 E infatti gli accordi non sono mai stati attuati: in
particolare, nelle clausole che prevedevano uno statuto
speciale per le regioni di Donetsk e Luhans'k, che dal 2014
sono diventate zone di guerra civile, e dal 2022 zone di guerra
internazionale"
" Sono abbastanza d'accordo con te ma non sto con despoti invasori."
cosa avrà pensato il cittadino medio iracheno prima di morire a seguito dell'invasione (la terza in un decennio) del proprio paese da parte della numericamente stupefacente coalizione, esportatrice di democrazia e dei folgolranti valori occidentali, alla ricerca di introvabili WMD (mai rinvenute o ce lo siamo dimenticato così' presto?), di cui noi italici siamo stati tra i più ferventi sostenitori?
ecco un po' di sani valori occidentali:
"Al momento è la qualità della vita che mi interessa. Abbiamo oltre 25 milioni di iracheni qui che vogliono essere indipendenti, che vogliono arrivare ad
avere successo, ma più di ogni altro vogliono comprare cose: cellulari, macchine digitali, vestiti casual, fate voi. Se le vendiamo a Boston possiamo venderle
pure a Bagdad, dico bene Mohammed? Sai di che sto parlando. Abbiamo Halliburton, Parsons, Perini, le aziende migliori. Poi avremo McDonalds, avremo Starbucks.
Niente imposte sulla società. Sarà una corsa all'oro.
Ah a proposito × i francesi! L'Avete sentito? Chirac vuole anche appaltatori francesi. Ehi Phil qual'è la frase più detta dai francesi? (Phil: mi arrendo). Divertente ×, è l'anno zero ragazzi, l'anno zero."
vediamo un po' di dati:
"I dati dell'Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di
Stoccolma (SIPRI) dicono, infatti, che fino al 2022 al mondo sispendevano ogni anno 2.000 miliardi di dollari in armamenti.
Di quest'enorme cifra, 800 miliardi (il 40 per cento del totale)
li spendevano i soli Stati Uniti, e 320 miliardi (il 16 per cento)
le nazioni europee. La Russia, spesso presentata e percepita
come una superpotenza militare, in realtà spendeva soltanto 60
miliardi (il 3 per cento del totale): quasi 20 volte meno dei
paesi della NATO, collettivamente, e quanto il Regno Unito, o la
Francia, o la Germania, singolarmente.
Detto altrimenti, ben più di metà delle spese mondiali per gli
armamenti era attribuibile al solo Occidente, che pure non
raggiunge un decimo della popolazione mondiale. Ciò
nonostante, dopo l'inizio della guerra in Ucraina nel 2022
abbiamo assistito a una frenetica corsa a un ulteriore riarmo
dei Paesi europei, Italia compresa, che hanno promesso di
adeguarsi alla vampiresca richiesta della NATO, di impegnare
ogni anno almeno il 2 per cento del loro PIL in armamenti.
Nei primi due anni di guerra in Ucraina, tutti i paesi coinvolti
hanno ovviamente aumentato le loro spese militari. La Russia
le ha raddoppiate, arrivando a 120 miliardi di dollari nel 2024.
Ma nel frattempo gli Stati Uniti sono già saliti a 900 miliardi, e
l'Unione Europea a 350: insieme, sempre 10 volte più della
Russia. Dal canto suo, il presidente Zelensky ha firmato un
accordo bilaterale con gli Stati Uniti che farà diventare
l'Ucraina uno “hub militare”, e “l'arsenale del mondo libero”.2
A trasformare l'Ucraina dal granaio d'Europa nella sua
santabarbara ci aveva però già pensato la NATO, fin dal 2014. A
svelarlo è stata l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha
confessato come la Francia e la Germania avessero
controfirmato gli accordi di Minsk non per fare la pace con la
Russia, ma per dare tempo alla NATO di armare adeguatamente
l'Ucraina.3 E infatti gli accordi non sono mai stati attuati: in
particolare, nelle clausole che prevedevano uno statuto
speciale per le regioni di Donetsk e Luhans'k, che dal 2014
sono diventate zone di guerra civile, e dal 2022 zone di guerra
internazionale" |
| sent on November 30, 2024 (17:23) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Fabio Carlo and Roberto, we are on the same wavelength, dictatorships are not only at a political level but also at an economic and industrial level (manufacturers of death). My reasoning is to be understood at three hundred and sixty degrees without excluding the exporters of alleged democracies. I strive to be on the side of the oppressed. Fabio Carlo e Roberto, siamo sula stessa lunghezza d'onda, le dittature non sono solo a livello politico ma anche economico ed industriale (fabbricanti di morte). Il mio ragionamento è da intendersi a trecentosessanta gradi senza escludere gli esportatori di presunte democrazie. Mi sforzo di stare dalla parte degli oppressi. |
| sent on November 30, 2024 (17:36) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
“ Hi Roberto, you speak a difficult language, not everyone can understand it. I agree with you enough but I'm not with invading despots. Dear friend, dictatorships have no color, they are dictatorships and that's it, deleterious for the human race. Have a nice day, see you soon.; -) „
Vero Bruno...... I've been told this since I was a boy. Evidently they are a manufacturing defect with no chance of healing. I wish they were dictatorships..... This is totalitarianism. Already 20 years ago I said that living in Europe would be like living in Bulgaria in the 70s. The photo above says even worse.
Hello, Roberto. " Ciao Roberto, parli un linguaggio difficile,non tutti riescono a capirlo. Sono abbastanza d'accordo con te ma non sto con despoti invasori. Caro amico, le dittature non hanno colore sono dittature e basta, deleterie per il genere umano. Buona giornata, a presto.;-)"
Vero Bruno......è da quando sono ragazzo che me lo dicono. Evidentemente sono un difetto di fabbricazione senza alcuna possibilità di guarire. Magari fossero dittature.....questo è totalitarismo. Già 20 anni fa affermavo che vivere in Europa sarebbe stato come vivere nella Bulgaria degli anni'70. La foto sopra dice ancora peggio.
Ciao, Roberto. |
| sent on November 30, 2024 (17:48) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Bruno, I was not referring to you but to the generalized lack of a realistic vision of contemporary events. I was reading the OECD data in recent days; They tell us that only 10% of our people are able to develop critical thinking. Terrible.
We as people can only try to do it by committing ourselves a little, looking not for the truth (the winner writes it), but at least not to flatten ourselves on the propaganda they foist on us. And I say this from experience gained, having had people in the family who in those places often illustrated as rogue countries, have worked and lived there, bringing testimonies very different from the mainstream media
I hope I have clarified better Bruno non mi riferivo a te ma alla generalizzata carenza di una visione realistica sulle vicende contemporanee. Leggevo proprio in questi giorni i dati ocse; ci dicono che solo il 10% del nostro popolo è in grado di sviluppare un pensiero critico. Terribile.
Noi come individui possiamo solo cercare di farlo impegnandoci un po', cercando se non la verità (la scrive chi vince), ma almeno di non appiattirci sulla propaganda che ci rifilano. E lo dico per esperienza maturata, avendo avuto in famiglia persone che in quei luoghi spesso illustrati, anzi definiti paesi canaglia, ci hanno lavorato e vissuto, portando testimonianze assai diverse dal mainstream mediatico
spero di aver precisato meglio |
| sent on November 30, 2024 (17:57) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
“ what must the average Iraqi citizen have thought before dying following the invasion (the third in a decade) of his country by the numerically astonishing coalition, exporter of democracy and dazzling Western values, in search of unobtainable WMD (never found or have we forgotten it so soon?), of which we Italians have been among the most fervent supporters?
„
Dear Fabio, in the river of data and facts, I just wanted to add the legendary BNL branch that financed Saddam's supercannon.
However, I saw the Russian minister visit the doll. If you consider the new weapon and that the Koreans are formally at war with the Yankees.... The step is short and perhaps someone could ride the Wall Street bull in an unexpected way.
The time is more than ripe and the British empire usually does 3x2.
Hello, Roberto. " cosa avrà pensato il cittadino medio iracheno prima di morire a seguito dell'invasione (la terza in un decennio) del proprio paese da parte della numericamente stupefacente coalizione, esportatrice di democrazia e dei folgolranti valori occidentali, alla ricerca di introvabili WMD (mai rinvenute o ce lo siamo dimenticato così' presto?), di cui noi italici siamo stati tra i più ferventi sostenitori?
"
Caro Fabio, nel fiume di dati e fatti , volevo solo aggiungere la mitica filiale della BNL che finanziava il supercannone di Saddam.( e non solo).
Comunque ho visto il ministro russo fare visita al bambolotto. Se consideri la nuova arma e che i coreani sono formalmente in guerra con gli yankees....il passo è breve e magari qualcuno potrebbe cavalcare il toro di wall street in maniera inattesa.
I tempi sono più che maturi e l'impero inglese di solito fa i 3x2.
Ciao, Roberto. |
| sent on November 30, 2024 (18:02) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
“ You
don't stop You have to build your tower
The Tower of Babel must be built
And it serves to prove
That man is superior to any other animal
[The Tower of Babel - Edoardo Bennato - 1976] „
Edorado the great.
Hi Carlo..... don't want to have an ECG with oregano?
Hello and have a good evening, Roberto. " Non vi fermate
Dovete costruire la vostra torre
La torre di Babele si deve fare
E serve a dimostrare
Che l'uomo è superiore a ogni altro animale
[La Torre di Babele - Edoardo Bennato - 1976] "
Edorado il grande.
Ciao Carlo.....non vuoi farti un ECG con origano?
Ciao e buona serata, Roberto. |
| sent on November 30, 2024 (18:02) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Roberto, it is not a defect but an excess of intelligence, and the intelligent unfortunately suffer! When I found myself talking to a doctor, in 2020 after a long hospitalization for COVID19, I told him about the unthinking that I believed that for every hundred individuals there were ninety-five sheep and only five...... He, referring to the five, replied that I was very broad-sleeved!! Roberto, non è un difetto ma un eccesso di intelligenza, e gli intelligenti purtroppo patiscono! Quando mi trovai a parlare con un dottore, nel 2020 dopo un lungo ricovero per COVID19, in merito ai non pensanti gli dissi che ritenevo che ogni cento individui ci fossero novantacinque pecore e solo cinque...... Lui, riferendosi ai cinque, mi rispose che ero di manica molto larga!! |
| sent on November 30, 2024 (18:07) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Fabio, ten percent, much higher than my five!! ;-) Fabio, il dieci per cento, molto superiore al mio cinque!! |
| sent on November 30, 2024 (18:09)
" Bruno non mi riferivo a te ma alla generalizzata carenza di una visione realistica sulle vicende contemporanee. Leggevo proprio in questi giorni i dati ocse; ci dicono che solo il 10% del nostro popolo è in grado di sviluppare un pensiero critico. Terribile. "
Fabio sono un inguaribile ottimista e ti confesso che pensavo peggio del 10%.....pensavo non più di 4/5%.
Quindi cè ancora una flebile speranza.
Comunque il lavoro è stato programmato ed incattivito con la televisione commerciale negli anni 80. Parlo per l'Italia ovviamente. Altri paesi erano già stati ridotti a larve anche prima.
Comunque i superstiti saranno sempre il loro problema. Sono storicamente le minoranze a modificare ed influenzare i flussi.
Poi non scordiamoci che non siamo fatti di sola carne o soldi. Lo stesso Napoleone che si incoronò da solo disse che l'uomo non può vivere senza religione.
E' tutto un programma insomma.......non siamo che all'inizio del film.
E non scordiamoci che questa è sicuramente una prigione per anime.
" Bruno non mi riferivo a te ma alla generalizzata carenza di una visione realistica sulle vicende contemporanee. Leggevo proprio in questi giorni i dati ocse; ci dicono che solo il 10% del nostro popolo è in grado di sviluppare un pensiero critico. Terribile. "
Fabio sono un inguaribile ottimista e ti confesso che pensavo peggio del 10%.....pensavo non più di 4/5%.
Quindi cè ancora una flebile speranza.
Comunque il lavoro è stato programmato ed incattivito con la televisione commerciale negli anni 80. Parlo per l'Italia ovviamente. Altri paesi erano già stati ridotti a larve anche prima.
Comunque i superstiti saranno sempre il loro problema. Sono storicamente le minoranze a modificare ed influenzare i flussi.
Poi non scordiamoci che non siamo fatti di sola carne o soldi. Lo stesso Napoleone che si incoronò da solo disse che l'uomo non può vivere senza religione.
E' tutto un programma insomma.......non siamo che all'inizio del film.
E non scordiamoci che questa è sicuramente una prigione per anime. |
| sent on November 30, 2024 (18:31)
It is always the case that for some a dictator is a leader chosen by others... The worst thing in all of this is that people who do not live in his country consider someone a dictator... It all comes down to politics and it always comes down to... money . |
| sent on November 30, 2024 (18:37) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Everything comes down to politics and it always comes down to.... money. Excellent Warsz reflection, politics and money power cocktail! Tutto si riduce alla politica esi riduce sempre a.... denaro. Ottima riflessione Warsz, politica e denaro cocktail di potere! |
| sent on December 02, 2024 (18:42) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
“ with commercial television in the 80s „
.. and with chemistry....
In time of signature collection (green pass and more) the legalization of certain stuff (already de facto freely consumable) on the first day alone had collected what was necessary. Is it a coincidence?
Another figure more than 33% of the Italian people are regular consumers
as they say, connect the dots and understand the design " con la televisione commerciale negli anni 80"
..e con la chimica....
in tempo di raccolta firme (green pass e altro) la legalizzazione di certa roba (già de facto liberamente consumabile e non sanzionabile) il solo primo giorno aveva raccolto quanto necessario. Sarà un caso?
un altro dato più del 33% del popolo italico è regolare consumatore
come si dice, unisci i puntini e capisci il disegno |
| sent on December 02, 2024 (21:17) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
I've been shouting it for a while... Carlo... I want to get off !!!!! E un pó che lo grido... Carlo... Voglio scendere !!!!!! |
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... non è molto attendibile, al pari degli altri, ma, se non altro, è profumato 
