The Wailing Wall | JuzaPhoto

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The Wailing Wall sent on January 23, 2024 (17:16) by Beato Angelico. 0 comments, 67 views.

, 1/4000 f/4.0, ISO 200, hand held. Jerusalem, Israel.

Porta di Jaffa, Gerusalemme, ore dieci della mattina, incontriamo Ryan (o Bryan, a seconda dei gusti) un simpatico ragazzone americano che ci farà da cicerone nella nostra prima esperienza con la città santa. Il buon Ryan è maestro di diplomazia e slalom di temi controversi, si concede giusto una battuta a inizio tour, spiegandoci che Gerusalemme vuol dire "città della pace" in ebraico, un discreto controsenso, visto il passato tormentato della città. Ci parla di tradizioni, di come ogni pietra in questo luogo sia legata a una storia che risale a secoli se non a migliaia di anni fa, sempre attento a non urtare la suscettibilità politico-religiosa dei presenti. Tradizioni diverse donano allo stesso luogo la stessa importanza, scatenando contrasti infiniti, divergenze che è impossibile sanare. Punto nodale di queste tradizioni è il Monte del Tempio, dove sia la storia giudaica, che quella musulmana, collocano eventi cruciali. Tale è l'importanza di questo luogo per gli ebrei, che, non avendone libero accesso, si limitano a pregare di fronte al punto più vicino a loro consentito, quello che noi chiamiamo "Muro del Pianto", ma che in realtà non è altro che il muro di sostegno occidentale del grandioso tempio di Erode. Pur non professando alcuna religione, percepisco la forte carica spirituale di queste pietre, più che per il luogo, di per sé spoglio, per la miriade di fedeli che si avvicinano per lasciare una preghiera scritta su carta e avvicinarsi il più possibile al divino. Strappo una pagina dal mio diario per scrivere anche io un pensiero, un desiderio, o forse davvero una preghiera, che incastono tra gli enormi blocchi del muro. Immerso tra i lamenti dei presenti, comincio a pensare che se davvero esiste qualcosa al di sopra di noi, questo è il punto giusto per entrarci a contatto.

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