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| sent on March 26, 2023 (18:27) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Urca, I had missed this! It is necessary to reassign the daily Oscar; It has all the merits of the neanide, with the plus of a perfect framing of the subject, visually of effective impact, which amply justifies the cutting of the antennas.
Really beautiful.
With all envy, Emanuele.
Urca, questa mi era sfuggita! Bisogna che riassegni l'oscar giornaliero; ha tutti i pregi della neanide, con il plus di una perfetta inquadratura del soggetto, visivamente di efficace impatto, che ampiamente giustifica il taglio delle antenne.
Bella davvero.
Con tutta invidia, Emanuele.
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| sent on March 27, 2023 (5:24)
" Certo non è il selfie che Alberto Ghizzi Panizza si fece specchiandosi negli occhi di un ragno saltatore, ma lì erano in gioco ben altra tecnica e ben altri strumenti."
C'è sempre qualcuno migliore di noi. Fortunatamente, aggiungo io, ché se un discente vuole imparare qualcosa, il più grave errore che possa commettere è affidarsi al migliore docente sulla piazza: deve cercare l'ottimo maestro, che conosca la natura del dubbio e condivida la scarsità quali-quantitativa degli "strumenti" a disposizione; in assenza della quale è molto più semplice acquisire "ben altra tecnica". In altre parole, è possibile eccellere nell'arte della fotografia generalista anche con mezzi in assoluto poveri, perché il gusto compositivo, coloristico, narrativo... non è in vendita su Amazon, almeno per ora. Nella macro, eminentemente descrittiva e rappresentativa ma certo non interpretativa, una slitta micrometrica di gran pregio, o un obiettivo particolare, o un sistema di illuminazione tecnologicamente più idoneo, possono fare la differenza tra un tentativo e la realizzazione di esso. La descrizione potrà poi essere fatta con tratti grossolani o con un finissimo pennello che, addirittura, potrebbe anche permetterne una interpretazione contestuale, pur se minima; ma è sempre fortemente dipendente dalla tecnologia utilizzata: infinita, per un Ghizzi Panizza, umana per un Pangur.
Per questo ho scelto di seguire te e non Panizza.
P.S. La maledetta ora legale, more solito, mi ha stravolto il ritmo circadiano 
" Certo non è il selfie che Alberto Ghizzi Panizza si fece specchiandosi negli occhi di un ragno saltatore, ma lì erano in gioco ben altra tecnica e ben altri strumenti."
C'è sempre qualcuno migliore di noi. Fortunatamente, aggiungo io, ché se un discente vuole imparare qualcosa, il più grave errore che possa commettere è affidarsi al migliore docente sulla piazza: deve cercare l'ottimo maestro, che conosca la natura del dubbio e condivida la scarsità quali-quantitativa degli "strumenti" a disposizione; in assenza della quale è molto più semplice acquisire "ben altra tecnica". In altre parole, è possibile eccellere nell'arte della fotografia generalista anche con mezzi in assoluto poveri, perché il gusto compositivo, coloristico, narrativo... non è in vendita su Amazon, almeno per ora. Nella macro, eminentemente descrittiva e rappresentativa ma certo non interpretativa, una slitta micrometrica di gran pregio, o un obiettivo particolare, o un sistema di illuminazione tecnologicamente più idoneo, possono fare la differenza tra un tentativo e la realizzazione di esso. La descrizione potrà poi essere fatta con tratti grossolani o con un finissimo pennello che, addirittura, potrebbe anche permetterne una interpretazione contestuale, pur se minima; ma è sempre fortemente dipendente dalla tecnologia utilizzata: infinita, per un Ghizzi Panizza, umana per un Pangur.
Per questo ho scelto di seguire te e non Panizza.
P.S. La maledetta ora legale, more solito, mi ha stravolto il ritmo circadiano |
| sent on March 27, 2023 (10:04)
Nessuno nasce imparato, come si suol dire. Lo stesso Ghizzi Panizza ci ha messo trent'anni a diventare quello che è oggi e così altri.
Personalmente il livello che ho raggiunto già mi basta. Si può ovviamente fare molto, molto meglio, sia a livello di resa tecnica che di composizione. Tutto quello che verrà di più col tempo sarà da me ben accolto e pur consapevole di non avere l'occhio del fotografo, a forza di fotografare per la legge dei grandi numeri ogni tanto beccherò per forza l'inquadratura perfetta. 
Un vantaggio rispetto a chi pratica altri generi è che ho già estinto tutte le scimmie. Non mi servono nuovi obiettivi a meno che non esca qualcosa di rivoluzionario. Quando la 80D passerà a miglior vita per eccesso di fatica (con me ha già scattato oltre 100.000 foto in un anno) può darsi anche che me la ricompri uguale pagandola poco nell'usato.
Pagherei invece per avere soggetti nuovi e interessanti, non dico ogni giorno, ma almeno ogni settimana. Quello è il vero tesoro della Macro che dà motivazione e spinge a continuare.
La scimmia della slitta elettronica e degli strumenti per l'ultra-ultra-macro è ancora viva in realtà, ma dormiente. E' un campo difficile e ancora per me sconosciuto in cui non ho fretta di entrare. Non prima di aver imparato ad usare l'illuminazione artificiale.
Nessuno nasce imparato, come si suol dire. Lo stesso Ghizzi Panizza ci ha messo trent'anni a diventare quello che è oggi e così altri.
Personalmente il livello che ho raggiunto già mi basta. Si può ovviamente fare molto, molto meglio, sia a livello di resa tecnica che di composizione. Tutto quello che verrà di più col tempo sarà da me ben accolto e pur consapevole di non avere l'occhio del fotografo, a forza di fotografare per la legge dei grandi numeri ogni tanto beccherò per forza l'inquadratura perfetta.
Un vantaggio rispetto a chi pratica altri generi è che ho già estinto tutte le scimmie. Non mi servono nuovi obiettivi a meno che non esca qualcosa di rivoluzionario. Quando la 80D passerà a miglior vita per eccesso di fatica (con me ha già scattato oltre 100.000 foto in un anno) può darsi anche che me la ricompri uguale pagandola poco nell'usato.
Pagherei invece per avere soggetti nuovi e interessanti, non dico ogni giorno, ma almeno ogni settimana. Quello è il vero tesoro della Macro che dà motivazione e spinge a continuare.
La scimmia della slitta elettronica e degli strumenti per l'ultra-ultra-macro è ancora viva in realtà, ma dormiente. E' un campo difficile e ancora per me sconosciuto in cui non ho fretta di entrare. Non prima di aver imparato ad usare l'illuminazione artificiale.
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