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(di Geoffry Humphrles - Inghilterra - anno di realizzazione 1989 - Cibiana -bl-) - Note: Anguane, si tratta di creature incantate legate all'acqua. Il loro aspetto è mutevole: possono presentarsi come bellissime e seducenti donne, oppure come vecchie streghe, in alcuni casi come questo addirittura come metà donne e metà capre (variante? metà serpenti) - exif: Obiettivo LEICA DC Vario-Summilux F1,7-2,8 24-75 mm eq.ti, priorità apertura, focale equiv.te 35mm, val.dev.esp. -1,00 , mano libera - L'immagine è coperta da copyright di Lauro Magris , non può essere utilizzata in alcuna forma senza il consenso dell'autore - www.lauromagrisphotonature.com - #Murales -
“C'era una volta un'anguana che viveva in un laghetto nelle montagne bellunesi, una ninfa seducente dai lunghi capelli rossi e con i piedi caprini. Segni particolari? Un amore sfrenato per il formaggio, talmente forte da spingerla nelle case altrui in piena notte alla ricerca di questa leccornia. Nel corso di una delle sue irruzioni capitò che un giovane pastore la scoprisse: prima ancora di iniziare a rimproverarla, però, si innamorò perdutamente di lei, e la scintilla scoccò anche alla splendida anguana. Lui le chiese di essere sua per sempre, lei accettò ma ad una inviolabile condizione: mai e poi mai lui avrebbe dovuto rinfacciarle i suoi piedi di capra, mai si sarebbe dovuto prendere gioco di lei, altrimenti lo avrebbe lasciato per sempre facendo cadere su di lui le più terribili maledizioni. Il giovane pastore accettò la promessa. La loro storia d'amore era bellissima e venne coronata dalla nascita di uno splendido bambino. Finché un funesto giorno, però, nel corso di un terribile litigio tra moglie e marito, al pastore capitò di dire: “Sei proprio un'anguana piede di capra!”.L'anguana, accecata dall'ira, mandò al marito la sua maledizione prima di sparire per sempre nei boschi, procurando peraltro una devastante carestia in tutto il paese. La maledizione suonava così: tuo figlio non si sposerà mai perché altrimenti i suoi figli avranno piedi di capra! Il figlio crebbe e, ovviamente, in una bellissima notte di mezza estate, s'innamorò; ma ricordandosi la terribile maledizione che pendeva su di lui, si fece prendere dalla disperazione si gettò da una rupe. Ma proprio in quel momento la terra iniziò a tremare e si aprì una voragine che portò con sé il lago in cui viveva la madre anguana. Si racconta che nelle notti d'estate, prestando molta attenzione, si senta ancora un lamento venire dal profondo della montagna”
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