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| sent on August 28, 2019 (11:04) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Among the last three, this is the one I prefer for its originality and for the topicality of the theme it addresses.
Ignorance incapable of seeing, superficial, "empty", dressed in vanity, pride and arrogance while the rest of the world burns and dies...
Purple
Tra le ultime tre, questa è quella che preferisco per la sua originalità e per l'attualità del tema che affronta.
L'ignoranza incapace di vedere, superficiale, "vuota", vestita di vanità, orgoglio e arroganza mentre il resto del mondo brucia e muore...
Viola
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| sent on August 28, 2019 (15:17)
Ti ringrazio Viola! Ti confesso che anche a me piace molto questa opera, dalle molteplici interpretazioni, sempre molto attuale! Il desiderio di possesso dell'uomo (peraltro in netta antitesi con la sua dimensione "finita") sulle cose del creato lo rendono cieco e incurante delle conseguenze: l'epilogo, non poi così visionario o fantascientifico, potrebbe davvero essere quello di una sorta di "creatura regale" (autoproclamata) che regna sul risultato ultimo delle proprie azioni... Un pianeta non più vivibile, esaurito, svuotato, come un cumulo di macerie o di spazzatura.
Questo non era probabilmente il messaggio originale dell'autore, visto il contesto dell'opera; ma quel "muro" che denunciava insieme alla volontà che lo aveva eretto sono le conseguenze di quell'ignoranza umana che oggi edifica nuovi muri in moltissimi ambiti, barriere, il cui risultato finale è quello di impedire di vedere "oltre".
Ciao, Alberto.
Ti ringrazio Viola! Ti confesso che anche a me piace molto questa opera, dalle molteplici interpretazioni, sempre molto attuale! Il desiderio di possesso dell'uomo (peraltro in netta antitesi con la sua dimensione "finita") sulle cose del creato lo rendono cieco e incurante delle conseguenze: l'epilogo, non poi così visionario o fantascientifico, potrebbe davvero essere quello di una sorta di "creatura regale" (autoproclamata) che regna sul risultato ultimo delle proprie azioni... Un pianeta non più vivibile, esaurito, svuotato, come un cumulo di macerie o di spazzatura.
Questo non era probabilmente il messaggio originale dell'autore, visto il contesto dell'opera; ma quel "muro" che denunciava insieme alla volontà che lo aveva eretto sono le conseguenze di quell'ignoranza umana che oggi edifica nuovi muri in moltissimi ambiti, barriere, il cui risultato finale è quello di impedire di vedere "oltre".
Ciao, Alberto. |
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