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| sent on January 07, 2019 (20:08) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Very significant shot Scatto molto significativo |
| sent on January 07, 2019 (20:09) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Large click-document very well realized. Very good John and David.
Hello Good evening Grande scatto - documento molto ben realizzato. Bravissimi Giovanni e Davide.
Ciao buona serata |
user79089 | sent on January 07, 2019 (20:14) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Click that makes you think about the human stupidity that unfortunately has no end :-(
Sa FIDE Our
no the dinars Pagat
Ajò! dimonios!
Come on, Paris.
Forza Paris (The war cry of the Sassari Brigade that translates to force together)
a greeting dear friends.
Ignatius
Scatto che fa riflettere sulla stupidità umana che purtroppo non ha fine 
Sa fide nostra
no la pagat dinari
ajò! dimonios!
avanti forza paris.
Forza Paris ( il grido di guerra della Brigata Sassari che tradotto significa Forza Insieme )
Un saluto carissimi Amici .
Ignazio
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| sent on January 07, 2019 (20:18) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Not to forget.....
beautiful and meaningful....
Hello Valerio Per non dimenticare.....
Bello e significativo....
Ciao Valerio |
| sent on January 07, 2019 (20:36) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Very beautiful and meaningful, also good at explaining history.
Greetings, Pauline Molto bella e significativa, bravi anche nel spiegare cenni di storia.
saluti, Paolino |
| sent on January 07, 2019 (21:26) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Excellent document, very good!
A dear greeting,
Vincenzo Ottimo documento, bravissimi!
Un caro saluto,
Vincenzo |
| sent on January 08, 2019 (7:18) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Heartfelt thanks to wonderful photographers friends Juzzini
Francesco
Fernando
Ignazio, amazing is to see that you know very well this heroic Brigade
Valerio
Paolino
Vincenzo
Rosario
Your beautiful words have moved us, you have A wonderful and kind heart.
A big hug, hello, good day :-) :-)
Grazie di cuore meravigliosi fotografi amici Juzzini
Francesco
Fernando
Ignazio, sorprendente è vedere che conosci molto bene questa eroica Brigata
Valerio
Paolino
Vincenzo
Rosario
Le vostre belle parole ci hanno commossi, avete un cuore meraviglioso e gentile.
Un grande abbraccio, ciao, buona giornata 
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| sent on January 08, 2019 (10:52) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Very significant Molto significativa |
| sent on January 08, 2019 (20:18) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Very important not to forget, excellent click Document Friends and good for the dedication to friend Emme.
Hello Andrea Molto importante non dimenticare, ottimo scatto documento Amici e bravi per la dedica all'amico Emme.
Ciao Andrea |
| sent on January 08, 2019 (20:52) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
How to Forget "men" for an unnecessary cause..
die...
The human mind is distorted and very stupid.. and greedy..
values Nowadays, as you say unaccustomed
a duteful memory
Hello Dear
Biz
Come dimenticare" uomini "per una causa inutile ..
morire ...
la mente umana è distorta e molto stupida..e avida..
valori al giorno d'oggi ,come dici Tu inconsueti
un ricordo doveroso
ciao caro
Biz
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| sent on January 08, 2019 (21:43) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Heartfelt thanks to wonderful photographers friends Juzzini
Marco
Andrea
Biz
in "Our" mountains it is inevitable to come across war cemeteries, commemorative tombstones and effigies, with the names of numerous boys from Sicily, Sardinia and not only, The whole thing makes us sad and above all shudder.
Heartfelt thanks for the beautiful words that always write to us, you are immensely kind and very good, thank you, thank you very much.
A big hug, hello, good evening :-) :-) Grazie di cuore meravigliosi fotografi amici Juzzini
Marco
Andrea
Biz
Nelle “nostre” montagne è inevitabile imbattersi in cimiteri di guerra, lapidi commemorative ed effigi, con i nomi di numerosi ragazzi provenienti da Sicilia, Sardegna e non solo, il tutto ci fa tristezza e soprattutto rabbrividire.
Grazie di cuore per le belle parole che sempre ci scrivete, siete immensamente gentili e molto buoni, grazie, grazie di cuore.
Un grande abbraccio, ciao, buona serata |
| sent on January 08, 2019 (21:57) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
A shot that makes you think, and just and duty stop to remember these heroes. Good at proposing this document excellently executed.
Hello Stephen Uno scatto che ti fa riflettere, e giusto e doveroso fermarsi a ricordare questi eroi. Bravi a proporre questo documento ottimamente eseguito.
Ciao Stefano |
| sent on January 09, 2019 (6:23) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Beautiful shot document that makes you think, very good John and David.
A salutone, Alessandro Bellissimo scatto documento che fa riflettere, bravissimi Giovanni e Davide.
Un salutone, Alessandro |
user59947 | sent on January 09, 2019 (7:18) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Very nice photo and nice dedication to the friend Emme Foto molto piacevole e bella dedica al amico Emme |
| sent on January 09, 2019 (7:25) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Thank you wonderful photographers friends Juzzini
Stefano
Alessandro
We proposed this shot only to show those who maybe do not know, where he fought this heroic brigade, logically they were all boys that the war certainly not the They wanted, (as happens today with high taxes), unfortunately those in power decide, wrong or not, and the people always agree and sacrifice.
Heartfelt thanks for the patience you bring in viewing our shots, hello guys, good day :-) :-) Grazie di cuore meravigliosi fotografi amici Juzzini
Stefano
Alessandro
Andrea
Abbiamo proposto questo scatto solamente per far vedere a chi forse non sa, dove ha combattuto questa eroica Brigata, logicamente erano tutti ragazzi che la guerra di certo non la volevano, (come accade oggigiorno con le tasse elevatissime), purtroppo chi è al potere decide, sbagliato o no, ed il popolo sempre acconsente e si sacrifica.
Grazie di cuore per la pazienza che portate nel visionare i nostri scatti, ciao Ragazzi, buona giornata |
| sent on January 09, 2019 (10:24)
Questa mattina il mio grande amico Ardian mi ha mandato un messaggio chiedendomi se mi fischiavano le orecchie con un collegamento allegato, clicco e mi ritrovo con la vostra foto con dedica, cari ragazzi scusate se mi sono distratto un attimo, non capita tutti i giorni di ricevere una dedica che è un grande attestato di stima e ve ne sono grato e vi confesso che mi sono commosso per questa generosa dedica ma ancora di più per quello che rappresenta la vostra fotografia perché è qualcosa che mi tocca nel profondo, dato che anche mio nonno ha combattuto fra quelle montagne e da bambino mi raccontava tante storie terribili di sofferenza di amicizia e di morte.
Nella prima guerra mondiale morirono 14.000 sardi, la Sardegna aveva appena 600.000 abitanti e praticamente tutti i giovani partirono per la grande guerra e molti non ritornarono, fu il più alto tributo in rapporto alla popolazione fra tutte le regioni italiane e per questo ogni famiglia ha ancora vivo il ricordo dei congiunti che non sono mai tornati, ogni paese ha un monumento con una lapide con il lungo elenco dei nomi di chi è caduto.
Mio nonno ritornò, fu ritrovato fra i cadaveri accatastati ferito e agonizzante unico superstite del suo reparto dopo un assalto, fece sette mesi da un ospedale all'altro d'Italia, si salvò ma portò tutta la vita la pallottola che non poterono estrarre, fu decorato.
Mi raccontava delle notti al gelo nelle trincee a pochi passi dal nemico di cui sentivano anche il respiro, questi ragazzi abituati alla dura vita delle campagne e montagne sarde erano gente coraggiosa abituata alle sofferenze ma combattevano per una causa lontana incomprensibile a loro la maggior parte dei soldati sardi non parlavano l'italiano e mio nonno fungeva da interprete, erano dei grandi combattenti ma andavano all'assalto imbottiti di acquavite come fiere ferite impazzite facevano strage di nemici e venivano a loro volta sterminati, sono pagine di eroismo ma soprattutto indice della stupidità umana. Vi ringrazio amici miei per la vostra proverbiale sensibilità siete un esempio per tutti, è importante ricordare perché la sofferenza dei nostri padri possa servire a qualcosa, un grande abbraccio da emme
Un piccolo stralcio da un articolo di Giorgio Boratto "Sulla Stupidità umana" - Sulla stupidità umana ci sono molte teorie; ma soprattutto si sa che essa è fonte di quasi tutti i nostri problemi e spiegazione del perché le cose non funzionano. Poi quando la causa non è la stupidità le conseguenze sono molto peggiori perché sono stupide le nostre reazioni e i tentativi di soluzione.
Tutti interagiamo con la stupidità. La stupidità poi la trasferiamo nella relazione con il nostro prossimo così, secondo degli interlocutori, si spande, accresce, si ridimensiona o guarisce. Il guaio maggiore avviene quando la stupidità non è solo più nostra, che sarebbe sempre un male che si può almeno controllare, ma quando essa agisce nelle persone che hanno potere sul destino di molti. Nasce così il "potere stupido": la stupidità più pericolosa e devastante che ci chiama alla guerra e alle peggiori nefandezze collettive
Questa mattina il mio grande amico Ardian mi ha mandato un messaggio chiedendomi se mi fischiavano le orecchie con un collegamento allegato, clicco e mi ritrovo con la vostra foto con dedica, cari ragazzi scusate se mi sono distratto un attimo, non capita tutti i giorni di ricevere una dedica che è un grande attestato di stima e ve ne sono grato e vi confesso che mi sono commosso per questa generosa dedica ma ancora di più per quello che rappresenta la vostra fotografia perché è qualcosa che mi tocca nel profondo, dato che anche mio nonno ha combattuto fra quelle montagne e da bambino mi raccontava tante storie terribili di sofferenza di amicizia e di morte.
Nella prima guerra mondiale morirono 14.000 sardi, la Sardegna aveva appena 600.000 abitanti e praticamente tutti i giovani partirono per la grande guerra e molti non ritornarono, fu il più alto tributo in rapporto alla popolazione fra tutte le regioni italiane e per questo ogni famiglia ha ancora vivo il ricordo dei congiunti che non sono mai tornati, ogni paese ha un monumento con una lapide con il lungo elenco dei nomi di chi è caduto.
Mio nonno ritornò, fu ritrovato fra i cadaveri accatastati ferito e agonizzante unico superstite del suo reparto dopo un assalto, fece sette mesi da un ospedale all'altro d'Italia, si salvò ma portò tutta la vita la pallottola che non poterono estrarre, fu decorato.
Mi raccontava delle notti al gelo nelle trincee a pochi passi dal nemico di cui sentivano anche il respiro, questi ragazzi abituati alla dura vita delle campagne e montagne sarde erano gente coraggiosa abituata alle sofferenze ma combattevano per una causa lontana incomprensibile a loro la maggior parte dei soldati sardi non parlavano l'italiano e mio nonno fungeva da interprete, erano dei grandi combattenti ma andavano all'assalto imbottiti di acquavite come fiere ferite impazzite facevano strage di nemici e venivano a loro volta sterminati, sono pagine di eroismo ma soprattutto indice della stupidità umana. Vi ringrazio amici miei per la vostra proverbiale sensibilità siete un esempio per tutti, è importante ricordare perché la sofferenza dei nostri padri possa servire a qualcosa, un grande abbraccio da emme
Un piccolo stralcio da un articolo di Giorgio Boratto "Sulla Stupidità umana" - Sulla stupidità umana ci sono molte teorie; ma soprattutto si sa che essa è fonte di quasi tutti i nostri problemi e spiegazione del perché le cose non funzionano. Poi quando la causa non è la stupidità le conseguenze sono molto peggiori perché sono stupide le nostre reazioni e i tentativi di soluzione.
Tutti interagiamo con la stupidità. La stupidità poi la trasferiamo nella relazione con il nostro prossimo così, secondo degli interlocutori, si spande, accresce, si ridimensiona o guarisce. Il guaio maggiore avviene quando la stupidità non è solo più nostra, che sarebbe sempre un male che si può almeno controllare, ma quando essa agisce nelle persone che hanno potere sul destino di molti. Nasce così il "potere stupido": la stupidità più pericolosa e devastante che ci chiama alla guerra e alle peggiori nefandezze collettive
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| sent on January 09, 2019 (21:50) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Hello Joseph, your story is moving, it's good to see that you know very well the sufferings of our ancestors, all tribulations that most people do not know minimally. Thank you very much Joseph for your appreciation and for all your writing work, you are always very kind and very good.
A big hug, hello, good evening :-) :-) Ciao Giuseppe, il tuo racconto è commovente, è bello vedere che conosci molto bene le sofferenze dei nostri avi, tutte tribolazioni che la maggior parte della gente non conosce minimamente. Grazie di cuore Giuseppe per il tuo apprezzamento e per tutto il tuo lavoro di scrittura, sei sempre molto gentile e molto buono.
Un grande abbraccio, ciao, buona serata |
user28555 | sent on January 10, 2019 (14:01) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
The commemorative plaques for the fallen are always painful memories and elements of profound reflection on the meaning of life (Quoto the full friend Ignazio Atzeni where in his commentary, the first two lines substantiate and exhales unequivocally, the Sense of the commentary in reference to the photographic dedication to the memory of many of our fellow citizens who in historical periods and adverse circumstances, instead of being able to make use of them free and own, have lost it dedicating it to the common cause making it a gift to others.
Beautiful picture and thought to memory Dear John and David.
A great greeting, Claudio
Le targhe commemorative ai caduti son sempre ricordi dolorosi ee elementi di profonda riflessione sul significato della vita (quoto in pieno l'amico Ignazio Atzeni dove nel suo accalorato commento, le prime due righe sostanziano ed esptimoni inequivocabilmente, il senso del commento in riferimento alla dedica fotografica alla memoria di molti dei nostri concittadini che in periodi storici e circostanze avverse, invece di poterne far uso libero e proprio, l'hanno persa dedicandola alla causa comune facendone cosi' dono ad altri. Bella foto e pensiero alla memoria carissimi Giovanni e Davide. Un grande saluto, Claudio
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1.3 MEGAPIXEL
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condivido in toto la dedica all'amico Emme
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